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Habemus…?

Il Papa si è dimesso. Tutti lo sanno e tutti ne parlano. Ma adesso, cosa farà? Nuovamente il cardinale? Secondo me potrebbe aspirare ad altro!!

Pensate che figurone:

Esperienze lavorative:

2005-2012: Brillante carriera come monarca assoluto di un micro-stato ed esperienza di organizzazione a livello manageriale di una delle maggiori religioni al mondo (33% della popolazione mondiale).

Precedenti esperienze nel settore con costanti avanzamenti di carriera.

Conoscenza lingue: 
Tedesco, madre lingua
Italiano scritto e orale, fluente
Francese scritto e orale, fluente
Inglese scritto e orale, fluente
Spagnolo scritto e orale, fluente
Portoghese scritto e orale, fluente
Latino scritto e orale, fluente
Greco Antico scritto e orale, livello scolastico
Ebraico biblico scritto e orale, livello scolastico

Stato civile: celibe, senza figli

Un Berlusconi qualsiasi con un curriculum del genere mirerebbe alla Casa Bianca!

Elezioni Francessi.

Purtroppo o per fortuna questo post è un po' in ritardo rispetto all'argomento che tratta, ma che me ne frega, lo scrivo lo stesso.

Da poco si sono concluse le elezioni Francesi con la vittoria di Hollande e le amministrative in Italia con un casino unico tra destra, sinistra, lega, Grillo e chi più ne ha più ne metta. 
Ad essere sincero mi interesso pochino (per lo schifo) della politica Italiana, figuriamoci di quella Francese, ma nei giorni scorsi i colleghi mi hanno spiegato alcune caratteristiche peculiari della modalità con cui si svolgono le votazioni in Francia.

una cosa parecchio strana è che mentre da noi si prende la scheda, si mette la croce per scegliere il partito e/o il candidato, si ripiega la scheda e la si infila nell'urna, in Francia questo suona "confondente" (o almeno suona confondente per quella tête-de-cass della 24k).
Loro si che hanno la strategia giusta: hanno una scheda per ogni candidato (almeno per i presidenti), le prendono tutte, si nascondono nello sgabuzzino, piegano quella del loro favorito e buttano via le altre: "così chi ti ha dato le schede non sa per chi hai votato…".
Eh si. Vabbé.

la cosa a dir poco in-cre-di-bi-le è che i Francesi possono delegare il voto. Spiego meglio: se sono in ferie, o via per lavoro o impossibilitati a votare per qualche motivo possono andare nel loro ufficio elettorale e preparare un documento per delegare un altra persona a votare. 
"Ma chi potete scegliere? Chiunque?" 
"Si, certo! Chi vuoi! Tua mamma, tua nonna, uno che passa per la strada…"
E quando ho detto che il delegato può votare quello che vuole lui mi hanno risposto che "devi scegliere uno di cui ti fidi". 
Si, vabbé, ciao.
E sono quelli che, come detto al punto 1, prendono tutte le schede perché il voto è così segreto che in quel modo confondi con la mossa del giaguaro il pinco pallino del seggio…

Speriamo…

…che serva a qualcosa. Tasse, imposte, bolli, IVA, imu. Speriamo che la manovra da 30 miliardi proposta dal governo serva ad evitare la bancarotta.

Per il futuro, il recupero economico, l'uscita dalla crisi e la riduzione della disoccupazione credo che ci vorrà ancora molto tempo e soprattutto tante altre manovre…

Almeno Monti ha dato il buon esempio rinunciando allo stipendio: beh, non risolverà il problema, ma meglio di niente…!

Elezioni federali Svizzere 2011

Tra poco, circa un mese, si terranno le elezioni federali Svizzere. Cosa si voti e per quale motivo è affare Elvetico, se vi interessa entrare nei dettagli gugolate un po'. 
Piuttosto vorrei mostrare qualche immagine e video della campagna pubblicitaria del partito UDC (Union démocratique du centre, SVP in Tedesco). Il partito in questione è più simile ad un partito di estrema destra che ad uno di centro ed è responsabile di precedenti campagne politiche che hanno fatto discutere (qui quella sulle armi in casa) e anche questa volta non si smentisce.

Qui un paio di immagini presi stasera da un giornalino di propaganda:

Il testo dice, più o meno, così:

Gli Svizzeri votano UDC. Rifiutiamo qualsiasi appartenenza all'UE. Denunciamo i problemi reali posti dagli accordi di libera circolazione delle persone (trattati di Schengen e Dublino). Siamo impegnati affinché la Svizzera mantenga la sua sovranità. L'UDC si oppone ai contributi finanziari diretti o indiretti verso l'UE.

Condivisibili o meno queste sono le idee di base del partito. Non aprirsi verso l'Europa, non accettare immigrati (regolari, ovviamente, i clandestini non vengono nemmeno considerati), etc. etc.

Ma veniamo al piatto forte. Per convincere la gente l'UDC ha anche prodotto degli spot al cinema tra cui il seguente:

…e ora su Facebook gira un video che rende pan per focaccia all'UDC…

Società strana #1.

Ieri, 1° Agosto 2011, è stato il 720° anniversario della nascita della Confederazione Elvetica avvenuta nel 1291 con l'unione dei primi tre cantoni: Uri, Svitto e Untervaldo.
Bellissimo. Un paese ricco, multietnico, neutrale e socialmente ritardato è nato 720 anni fa.

Socialmente ritardato, si, avete letto bene.
Dato che la società Svizzera era (per certi versi lo è ancora) prevalentemente maschilista, le donne hanno festeggiato a Febbraio di quest'anno i 40 anni di diritto di voto. 40 anni, perché hanno iniziato a votare nel 1971, perfino dopo l'Iran che ha raggiunto questo traguardo nel 1963.

Ma c'è di peggio. C'è qualche cantone Svizzero particolarmente sfigato (aree rurali con pochi abitanti tipo il Canton Appenzello) dove tutt'ora per le elezioni "locali" si vota per alzata di mano in piazza (si, davvero…). Ebbene, in quel cantone il diritto di voto alle donne è stato imposto dalla confederazione nel 1990.
E' stato imposto: ripetiamolo insieme.

Ma al peggio non c'è mai fine, quindi:
– La parità dei sessi in Svizzera è entrata a far parte della costituzione solo nel 1981.
– Il diritto alla maternità (4 mesi) con garanzia di non essere licenziate è stato ottenuto nel 1991.
– Il diritto all'aborto è stato introdotto nel 2001.
– Lo stipendio obbligatorio durante i quattro mesi di maternità è stato garantito per legge dal 2005.

Che dire… non è questione di maschilismo o femminismo, a volte è solo una questione di buon senso. Purtroppo per alcune cose (tipo quelle sopra elencate) il governo Svizzero è piuttosto conservatore, a volte fin troppo.

A domani per la seconda puntata sul tema.

Vacanze estive per studenti e…

Qualche giorno fa Bossi ha fatto il famoso "discorso di Pontida", quello che secondo i giornalisti avrebbe distrutto il governo, il paese, guerra, fiamme, inferno e chi più ne ha più ne metta.
"Curiosi" io e la moglie abbiamo ascoltato in TV un po' di questo discorso, finché non ci siamo stancati di sentire le farneticazioni di Bossi e abbiamo cambiato canale.
Poi, al telegiornale, abbiamo appreso che tutto si è risolto in un nulla di fatto, solo parole, parole e ancora parole al vento come sempre nei i discorsi dei politici (soprattutto Italiani).
E quindi ho detto:

Filippo: "Ah, come sempre le solite boiate, niente di nuovo, parlano tanto e non fanno niente."
Moglie: "Bhe, cosa vuoi che facciano… ora iniziano pure la pausa estiva…"

Si, perché se è vero che i politici dovrebbero lavorare tutto l'anno, è anche vero che c'è sempre un motivo per cui non fanno niente: "attendiamo la fine della crisi", "vediamo che prima non caschi il governo", "aspettiamo il discorso di Bossi" e, perché no, aggiungerei un "aspettiamo che finiscano le vacanze dei bambini, si ricomincia a Settembre con l'inizio della scuola".

E intanto i rifiuti aumentano e i ponti non si vedono. Che mi andrebbe anche bene se non avessero speso già montagne di soldi per non risolvere i problemi.

Armi in casa: si o no?

La Svizzera, per chi non lo sapesse, pur essendo un paese neutrale ha un proprio esercito che… non si sa bene cosa faccia (qui c'è scritto se siete interessati). Sicuramente gli Svizzeri lo sanno dato che c'è la leva obbligatoria per tutti gli uomini maggiorenni abili e consiste nel fare un paio di settimane di servizio militare ogni anno fino all'età di 30 anni per i soldati semplici e sottoufficiali, e fino a 50 anni per specialisti e ufficiali superiori (maggiori dettagli qui).
Comunque, a tutti i militari Svizzeri (in pratica tutta la popolazione maschile abile e le donne che si impiegano volontariamente) viene di norma fornito il famoso coltellino e una pistola (non so di che tipo) senza munizioni.

Recentemente i partiti di sinistra del governo Svizzero hanno proposto una legge per impedire la detenzione di armi da fuoco superflue (in pratica sarebbe diventato come in Italia: porto d'armi solo per chi lo chiede e ha requisiti psicofisici adatti). La votazione federale è stata il 13 Febbraio e il popolo ha deciso di tenersi la pistola in casa. Tutto questo nonostante in Svizzera ci siano spesso molti incidenti, suicidi e omicidi causati da arma da fuoco. Le testate giornalistiche parlano di una Svizzera "tradizionalista", ma per conto mio siamo più vicini ad una Svizzera "paranoica".

In questo sito sono state date ai cittadini le motivazioni più disparate per votare contro la legge, del tipo "senza un'arma non ti puoi difendere", "vuoi che solo i criminali abbiano le armi?", "togliere le armi ai più deboli è un crimine", etc.
Ovviamente il partito promotore di questa campagna (UDC, unione democratica di centro) non fa parola dei casi di omicidio e/o suicidio con pistole e nemmeno delle armi rubate ai privati cittadini che poi vanno a finire chissà dove. E non spiega nemmeno cosa si dovrebbe fare con la pistola dell'esercito, che si ha in casa, senza le munizioni. Certo, un suicidio su può commettere anche con un coltello, ma volete mettere quanto sia più "immediato" con una pistola a portata di mano?
Come sempre, poi, il tutto è condito dalla solita dose di xenofobia tipica degli Svizzeri. Se date un'occhiata al seguente manifesto potrete notare come:

1. La Svizzera, dipinta di rosso con la croce bianca, abbia confini (ZOLL = dogana) ben definiti al di là dei quali c'è un lupo.
2. Gli Svizzeri sono rappresentati come pecore bianche che il lupo guarda famelico.
3. Ci sono delle pecore di colore diverso (stranieri) con un ghigno malefico.
4. C'è un lupo (straniero) vestito da pecora.
5. Sulle armi ci sono etichette con scritto: libertà, sicurezza, responsabilità, indipendenza, fiducia, tradizioni. Il fucile con scritto "tradizioni" è perfino spezzato.

(cliccate sull'immagine per ingrandire)

Non è la prima volta che i politici cercano di fare breccia nei sentimenti xenofobi insiti nello Svizzero medio, ma alla fine la conclusione è che si piangono sempre addosso perché "poverini loro, gli altri sono cattivi e ci vogliono sbranare!".
Per fortuna che non sono tutti così…

Voi cosa ne pensate? Vorreste avere un'arma (anche scarica) in casa?

Non hanno tutti i torti…

Leggo ora sul Corriere questa notizia di una campagna della Lega Ticinese contro i 45000 frontalieri Italiani che quotidianamente si spostano dai paesi confinanti per andare al lavoro nella Svizzera Italiana. Esiste perfino il sito internet "bala i ratt" per promuovere la campagna di "informazione" per i Ticinesi che, a quanto pare, si vedono rubare il lavoro dagli Italiani. Come riporta il sito "…tutti i ticinesi potrebbero lavorare, ma non possono farlo perché muratori, operai, camerieri, impiegati, infermieri, ricercatori, professori dalla vicina Italia, sottopagati e comunque ben contenti di portarsi a casa stipendi che al loro paesello nemmeno si sognano (adesso poi che l’euro è in caduta libera…) gli portano via il posto da sotto il naso. E non veniteci a dire che gli svizzeri non vogliono fare più certi mestieri: se non ci fossero migliaia di pendolari che giorno e notte arrivano da Como, Varese, Milano e Novara ad occupare fabbriche, negozi, banche (sono anche lì) e ristoranti, gli svizzeri sarebbero ben contenti di non andare a timbrare.
Inoltre uno dei problemi del Ticino è che, proprio per limitare l'invasione di frontalieri, gli stipendi dei Ticinesi sono leggermente più bassi degli stipendi in altri cantoni Svizzeri. Quindi capisco che si lamentino vedendo un esercito di Italiani contenti di lavorare per un salario più basso. 

Che gli Italiani (almeno quelli vicini alla Svizzera) siano attirati dagli stipendi più alti è un dato di fatto. E' anche assodato che in Italia ci sono meno posti di lavoro. Ma i Ticinesi non sono obbligati ad assumere Italiani! Diciamo la verità: fa comodo anche a loro pagare meno un Italiano. Ri-diciamo la verità: la Svizzera è più o meno lo specchio dell'Italia (in scala ridotta). 

In Italia i lavori di basso livello sono sempre più snobbati dai giovani che ormai hanno tutti un diploma e/o una laurea in tasca. Gli operai, addetti alle pulizie, etc., sono spesso immigrati che si accontentano di uno stipendio basso che per un Italiano è a volte insufficiente. In Svizzera la situazione è simile. Gli Svizzeri non fanno nemmeno il dottorato (tranne alcune eccezioni) perché lo stipendio è troppo basso (come in Italia d'altro canto)! Non saremo certo noi a fargli notare che è più di due volte lo stipendio di un dottorando Italiano. Lo stesso vale per l'operaio, la cassiera, l'infermiere, e via discorrendo.

Se a tutto questo aggiungiamo che i frontalieri che lavorano in Svizzera percepiscono un salario netto e pagano le tasse nel paese di origine e/o pagano meno tasse in Svizzera, il vantaggio è evidente. 
I frontalieri ci sono anche dalla Germania nella parte della Svizzera Tedesca e dalla Francia soprattutto a Ginevra e qui a Losanna. Evidentemente, però, nei loro paesi di origine il divario di stipendio non è così alto come tra l'Italia e la Svizzera.
E che colpa ne abbiamo noi Italiani? Che sia colpa del governo e della scarsa e inefficace politica economica? Sicuro!

Certo, che se un domani non trovassi posto come ricercatore in Italia e come cassiere al supermercato o come operaio in fabbrica mi offrissero 2000 euro al mese non ci penserei due volte ad accettare… e di sicuro tanti frontalieri se ne tornerebbero in Italia.

bala i ratt