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Latitanza…

Ultimo post il 19 Dicembre?

Che tragedia!!! Devo recuperare, anche perchè di novità ce ne sono state parecchie in questo mese di latitanza dal blog.

Prima, grande e importantissima novità: il 29 Dicembre sono diventato papà del meraviglioso Andreas, altresì detto "il capretto" o "il pollastrino".

Poi ci sono state altre cose di minore importanza, tipo l'inizio del nuovo anno, parenti in visita, nuova gente e nuovi incarichi al lavoro, e ora un viaggio (di lavoro) a San Diego per una settimana con ritorno previsto per Sabato.

Bhe, che dire, ora sono ancora un po' impegnato, ma spero di riuscire a ricominciare a scrivere con regolarità sul blog.

E come sempre, chi mi ama mi segua!

La professionalità non è di casa: la storia completa.

Venerdì, come anticipato, avrei dovuto fare da "secondo" al tecnico dei computer per la conferenza sulle Stem Cell che si è tenuta qui all'EPFL. Questi erano gli accordi: sostituto temporaneo in caso il responsabile si fosse dovuto assentare.
Alle 8.30 entro nell'aula del seminario e trovo tre tecnici informatici che discutono con il responsabile delle infrastrutture riguardo al proiettore, alla risoluzione da usare e ad un nuovo pannello touchscreen con cui, in teoria, si può regolare tutto nell'aula (volumi audio, intensità luci, etc. etc.), ma che "è meglio non usare perché è nuovo e troppo complicato".
Vado dal tecnico2 e…:

Filippo: "Sono l'aiuto per i computer, avete bisogno? Dovete istruirmi in qualche modo?"
tecnico2: "Chi è che sei? Cosa ci fai qui? Sei quello che porta i microfoni alla gente che vuole fare domande?"
F.: "No, sono quello che prende il tuo posto temporaneamente in caso tu ti debba assentare un attimo."
t2: "Ah capito. Ma starai qui tutto il giorno?"
F.: "Si."
t1: "Ah! Il sostituto per i computer."
F.: "Sostituto? Non sono il sostituto…"
t1: "Ok, allora, io, tecnico2 e tecnico3 staremo nelle retrovie, nella cabina di comando a regolare le luci. Tu sarai in prima linea."
F.: "Come in prima linea?"
t1: "Si, stai qui davanti, attacchi i computer della gente, gli carichi le presentazioni, se non hanno il computer le metti sui due computer che sono sul tavolo, controlli che tutto funzioni, gli dai il puntatore laser o il telecomando per mandare avanti le presentazioni, gli spieghi come funzionano, gli attacchi il microfono portatile al colletto, lo accendi, mi raccomando, attaccalo dal lato verso cui parlano, non troppo in alto, non troppo in basso…"
F.: "Veramente io dovevo essere qui solo per fare da supporto temporaneo in caso di catastrofe naturale."
t2: "Si, ma noi saremo dietro in regia. Tu devi fare tutto qui."
F.: …..

Visto che i tre caballeros tornano a parlare tra loro in Francese, mi dirigo verso la moglie e inizio a lamentarmi, porcheggiando in Aramaico, sul fatto che alla fine toccherà tutto a me. La moglie mi dice di chiedere lumi sulla risoluzione da usare, perché il responsabile lo stava spiegando ai tecnici, ma loro non hanno detto niente a me (giustamente).

F.: "Senti tennico2, ma che risoluzione devo usare?"
t1: "Ah, il massimo. Il proiettore supporta tutto."
t2: "No, a dire il vero il responsabile aveva detto qualche cosa… tipo la risoluzione massima, ma non ricordo…. forse 1280×1024."
t1: "Ah si? Davvero? Ma sicuro?"
t3: "Ah davvero?"
t1: "Si, mi pare di si… una cosa del genere."

Maledetti deficienti. Siete pagati, fate queste boiate dalla mattina alla sera, parlate nella vostra lingua con uno che vi spiega e di 3 teste non ne fate una grande a sufficienza per ricordarvi un paio di numeri???

t1: "Ah si, 1280×1024, ho controllato sul computer. Allora usi quella risoluzione e basta."
F.: "Ok."
t2: "Senti, ma tu porti anche i microfoni a chi fa le domande allora?"
F.: Si, e poi? Una scopa nel didietro così nel frattempo ramazzo la stanza? "No, ti ho detto non porto il microfono, deve venire un altro."
t2: "Ah… ok…"

Esco incazzato nero per tutta sta roba che non sono tenuto a fare, ma che mi tocca, la moglie è incazzata quasi più di me dopo essersi resa conto dell'imbecillità dei tre dell'Ave Maria… Comunque, andiamo in laboratorio a mettere giù la roba e torniamo indietro per la registrazione al congresso.

Siamo al banco della registrazione quando il tecnico1 mi si avvicina e, mostrandomi la lista degli oratori, mi dice:

t1: "Allora, dobbiamo cercare queste persone per dirgli che devono caricare la presentazione sui computer prima di iniziare. Tu li conosci?"
F.: "No che non li conosco!"
t1: "No?? Ma come?? Perché non li conosci?"
F.: "Senti, non so chi siano (a parte il nome) perché questo non è il mio lavoro. Non sono incaricato di fare tutta questa roba che mi state dicendo di fare."
t1: "Bhe, ma tu sei uno scienziato, devi saper fare tutto!"
F.: "NO! NON E' IL MIO LAVORO E NON DEVO SAPERLO FARE IO!"

Il tipo si è girato e si è arrangiato a cercare la gente.

Comunque alla fine del discorso, il congresso è iniziato e tutto è andato quasi per il verso giusto se non fosse che il proiettore era troppo poco luminoso e le presentazioni erano scure… e tutti gli oratori chiedevano a me se fosse possibile:
– abbassare le luci
– cambiare i cavi di connessione
– alzare la luminosità del proiettore
e qualsiasi altra cosa venisse loro in mente.
E "se il tecnico potesse fare qualche cosa" era la frase che pronunciavano guardandomi con odio dopo che metà delle foto nella loro presentazione si erano viste quasi completamente nere.

E i tre pirlotti se ne stavano alla console ad accendere e spegnere le luci. In tre.

Tralascio di raccontare quando, all'inizio, il Mac non era configurato per usare il proiettore (dopo che ci hanno smanettato per un'ora) e quando a metà giornata si è scaricata la batteria del microfono portatile durante una presentazione…

Dovrei chiedere un aumento di stipendio.

La settimana scorsa.

Per riassumere in breve ciò che è successo la settimana scorsa…

– Lunedì: si è rotto il computer del microscopio che avremmo dovuto usare per tutta la settimana. Saltiamo degli esperimenti.

– Martedì: raggiunti i 50 cm di neve, traffico intenso, qualche incidente in giro.

– Mercoledì: il capo insisteva, per l'ennesima volta, nel dire che abbiamo fatto un esperimento che non abbiamo mai fatto.

– Giovedì: Gioacchino ha dato il meglio con la sua merdavigliosa presentazione descritta qui.

– Venerdì: iniziato esperimento grosso della durata di 3 giorni (fino a Lunedì mattina).

– Venerdì sera: sono arrivati suocera e cognato a passare qualche giorno con noi in Svizzera fino a domani. L'unica nota positiva della settimana!

– Sabato: esperimento al mattino, nonostante avessimo parenti a casa.

– Domenica: gitarella al castello di Chillon. Le foto saranno online tra qualche giorno.

– Ieri: al mattino siamo venuti in laboratorio per discutere col capo di un paio di cose e per interrompere l'esperimento iniziato Venerdì. Ovviamente anche qui c'è stato un problema visto che il microscopio per il time-lapse si è bloccato per un errore sconosciuto e l'esperimento importante di tre giorni è andato a farsi benedire. Ci siamo presi un pomeriggio di ferie per fare un giro con i parenti.

– Oggi: lavoro fino ad ora, tra 15 minuti torniamo a casa e andiamo, probabilmente, a Montreux al mercatino di Natale.

– Domani: ritorno al lavoro full-time e ritorno a scrivere sul blog con una frequenza maggiore!


(clicca sull'immagine per ingrandire)

P.S.: piove da un paio di giorni e la neve si è quasi completamente sciolta.

La storia infinita.

Dopo la (dis)avventura con il tagliando dell'auto (ricordo, per chi non volesse rileggere questo post, che non mi hanno cambiato le lampadine dei fari anabbaglianti), ho pensato di tornare in officina per farglielo notare.
Senonché:
Sabato 9 era chiusa.
Domenica 10 era chiusa.
Lunedì 11 abbiamo finito tardi al lavoro.
Martedì 12 avevo l'appuntamento con il Club Photo.
Mercoledì 13 abbiamo finito tardi al lavoro.
Giovedì 14 avevamo la lavatrice condominiale prenotata.
Venerdì 15 abbiamo finito tardissimo al lavoro.
Sabato scorso abbiamo ricevuto il conto (via bollettino postale) da pagare e visto quello che mi hanno fatto pagare per il tagliando ho fatto il gesto dell'ombrello al pensiero di riportare la macchina (sul conto non c'era la riparazione dei fanali per fortuna).

Quindi sono andato al brico e con la modica cifra di 15 franchi ho comprato le due lampadine.
Poi siamo andati al lavoro e abbiamo finito tardi e non le ho cambiate.
Domenica siamo andati al lavoro, abbiamo finito tardi e non le ho cambiate.
Lunedì abbiamo finito tardi al lavoro e non le ho cambiate.
Ieri sera abbiamo finito "relativamente" presto. Vista la stanchezza ho saltato l'appuntamento con il Club Photo con l'intenzione di andare diretto a casa, ma visto che c'era ancora luce mi sono messo a trafficare nel cofano dell'auto in parcheggio con il vento gelido che non aiutava per niente.
Morale della favola, dopo 30 minuti di fatiche e grazie all'aiuto della moglie che ha le mani sottili, abbiamo tolto le lampadine bruciate e messo su quelle nuove. Non vi auguro mai di cambiarle su una Classe A che se avete le mani un po' grandi è un inferno.

Comunque, per fortuna che finalmente le ho cambiate che altrimenti saremmo arrivati al tagliando successivo con le lampadine ancora in mano…

Che settimana di…

…pioggia.

Lunedì: pioggia.
Lavoro intenso, dissezioni, foto al microscopio, pulizie varie di incubatori.
Assenti giustificati: Pancetta1 che "ora si prende tutti i Lunedì" per stare a casa a scrivere la tesi (ha forti emicranie perché resta sveglia fino a mezzanotte per scrivere quindi preferisce lavorare da casa….).

Martedì: pioggia.
Foto al microscopio al mattino. Seminario all'ora di pranzo. Riunione con i capi (nostro e altri due con cui lavoriamo) al pomeriggio per discutere il progetto della moglie (di cui ora faccio parte anche io). Niente pranzo per mancanza di tempo.
Assenti giustificati: Pancetta1 che ha la bimba che sta poco bene.

Mercoledì: pioggia.
Lavoro intenso, dissezioni, foto al microscopio, etc. etc.
Assenti giustificati: Pancetta1 che al mattino è in ospedale a fare un esame alla bimba, ma alle 12 il marito ha chiamato per dire a Pancetta2 che tornerà in lab nel pomeriggio. Non si è vista.

Giovedi: pioggia.
FESTA!!! Si, è l'Ascensione. Qui in Svizzera si festeggia e noi, senza particolari impegni al lavoro, siamo stati a casa. Purtroppo ha piovuto tutto il giorno, quindi ci siamo solo riposati.
Presenti al lavoro: Pompelmo, Pancetta2, Pancetta1 (Ma hai la bambina piccola che sta male, stai a casa, no? Cogliona!), NAT e La Porcellina. 

Venerdì: tempo variabile tendente al brutto.
Microscopio al mattino, seminario tra un'ora, di sicuro qualche cosa al pomeriggio.
Assenti ingiustificati: Il Topetto che non si sa dove sia e cosa stia facendo.
Assenti giustificati: Pancetta2, Nostra Signora V. M. e NAT che si sono presi una giornata di ferie.
Presenti ingiustificati: Pancetta1 che ha ancora la bimba a casa che sta male e domani parte con la famiglia per farsi 4 giorni di vacanza ad Amsterdam.

Vado dalla moglie ad aiutarla a diluire una proteina e mi dice:

Moglie: "Devo dirti una cosa che non ti piacerà sentire."
Filippo: "Cosa??" (già innervosito)
M.: "Pancetta1 mi ha detto se, visto che domani mattina dobbiamo venire a cambiare il terreno agli espianti, possiamo farle una dissezione che lei va ad Amsterdam."
F.: @#!$##@!!!!))?#!!! (imprecazioni varie per 5 minuti finché la moglie ride)
F.: "Ma che casso va ad Amsterdam se ha la figlia che sta poco bene e una dissezione da fare!!"
M.: "Aveva già prenotato il viaggio."
F.: "Ma che stracasso mette su gli esperimenti se sa che non c'è perché è in vacanza allora!!?!?"
M.: "Ha detto che ha fatto confusione e visto che noi saremo qui…"

E intanto quelli che se lo prendono in quel posto siamo noi…

Quindi:

Sabato: prevista pioggia.
Mattino dissezione per la Pancetta1, cambiare il terreno agli espianti. Pomeriggio spesa e poi chissà che ci possiamo "godere" un ennesimo fine settimana piovoso…

Ritorno a pieno regime.

Rieccoci. Dopo questa settimana di vacanze Pasquali in Italia siamo tornati al lavoro a pieno regime. Mi ero ripromesso di scrivere due righe ieri, ma non ce l'ho fatta. Lunedì siamo partiti da Rovigo alle 16 e siamo arrivati a Losanna all'una di notte passando per quattro ore di coda tra Verona e Milano… il viaggio della speranza.
Come se non bastasse il mal di gola mi ha perseguitato dalla notte di Domenica giusto per farmi dormire poco.
Martedì sono andato al lavoro con due linee di febbre, gola in fiamme, raffreddore e un sonno incredibile. Poco male, per fortuna siamo tornati a casa alle quattro e io mi sono ficcato a letto a dormire fino alle otto di sera con la moglie che passava ogni 20 minuti a controllare se fossi vivo. Oggi è andata meglio, ho sempre il colera addosso, ma almeno ero riposato a sufficienza.
Al lavoro mancano il capo, il vicecapo e nostra signora vergine martire che sono in ferie e appena se ne sono accorti i nostri colleghi si sono automagicamente dileguati. Ieri  Pancetta 1 è andata a casa alle 14, oggi è arrivata alle 10.30 e Pancetta 2 è arrivata alle 13. Entrambe sono andate a casa prima delle 17.
Il topetto ha esordito dicendo "avete qualche PCR da farmi fare? Io ne ho solo una ed è l'unica cosa che ho da fare al bancone per questa settimana" alla nostra risposta negativa si è nuovamente accasciato al computer. Gioacchino ha perso la mattina per andare a tagliarsi i capelli e il resto della giornata davanti al PC. Pompelmo è in meditazione visto che sta preparando la sua presentazione per Venerdì e a momenti fa crepare tre topi in gabbia perché si è dimenticato di dargli da bere.
La moglie si è lamentata dicendo che "non è possibile che noi ci prepariamo gli esperimenti in anticipo da fare subito dopo essere tornati dalle vacanze e loro, finite le vacanze, stanno a cazzeggiare per un'altra settimana…".

Seminario-panino.

Il seminario-panino (sandwich seminar) è ormai una tradizione di lunga data evolutasi dal precedente seminario-birra (beer seminar). In poche parole fino a qualche anno fa, a cadenza settimanale, due persone ogni Venerdì alle 16 dovevano presentare il loro progetto ai gruppi dell'ISREC. Durante questa oretta di presentazioni c'erano delle birre per gli spettatori: da qui "beer seminar".
Da quello che so, però, l'orario era piuttosto infausto. Vi pare che la gente il Venerdì alle 17, finito il seminario e con una o due birre in corpo tornasse al lavoro? No. Quindi per rimediare è stato cambiato l'orario e il giorno.
Questo ciclo di seminari si tiene, attualmente, ogni Martedì alle 12.15, proprio all'ora di pranzo. Ovviamente non viene più offerta una birra, ma un panino, da cui il nome "sandwich seminar".
Bhe oggi, tra poco, è il mio turno. Peccato che non abbia molte cose interessanti da dire, ma pazienza, tanto la gente viene per il panino…

A scuola da topolino: …e due!

Il corso sugli animali continua. Dopo la massacrante lezione di ieri su legislazione e burocrazia, siamo passati ad argomenti più interessanti: anestesia, analgesia e eutanasia ("ussanàscia", come la pronuncia una Francese quando spiega in Inglese…). Non mi addentro oltre su dettagli tecnico/scientifici, ma vorrei solo discutere un po' delle brutte abitudini degli "studenti" stranieri.
Non mi riferisco solo a Svizzeri e Francesi, perché questo corso è piuttosto internazionale: ci sono moltissimi Asiatici, Indiani, un po' di Francesi, Inglesi, Americani e chissà cos'altro. Il punto è che tanti, indistintamente dall'età (dai 24 ai 35 anni circa) e dalla nazionalità, quando vogliono escono durante la lezione. L'oratore è lì che òra le sue orazioni e loro prendono, si alzano in piedi ed escono. Chi sta fuori di più, chi meno, si presuppone che vadano in bagno o almeno così credo. In realtà sospetto che alcuni vadano fuori a fumare. Ad uno, per certo, ha suonato il telefono in aula: lui ha risposto, si è alzato continuando a parlare ed è uscito.
I casi non sono nemmeno rari. Su circa 130 persone in tutta la mattinata ne escono più di una ventina.
Gli "insegnanti" tra tutto questo non fanno una piega.
Per inciso, la lezione inizia alle ore 9, alle 11 c'è una pausa di 15 minuti, si riprende e si va avanti fino alle 13. Possibile che queste persone dalla vescica debole non ce la facciano a tenersela per due ore almeno fino alla pausa? Possibile che, mezz'ora dopo la fine della pausa, ci sia gente a cui scappa? Ma andare in bagno in caffetteria, no? E quelli che ci vanno 15 minuti prima della fine delle lezioni??
Mi pare di essere tornato all'asilo… non so voi, ma già alle elementari ero "costretto" a chiedere alla maestra di poter andare in bagno. E la "regola" è diventata via via più restrittiva con il passare degli anni finché era possibile andarci solo al cambio dell'ora. E all'università solo durante la pausa (a volte dopo due ore di lezione).
La mogliettina dice che è perché "è un loro diritto di poter andare in bagno e quindi lo sfruttano", ma se fossi io il professore gli direi chiaro e tondo all'inizio della lezione: "chi va in bagno e si perde qualche minuto di lezione non può fare l'esame"!

Sarò troppo cattivo?? Mha…