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La mia opinione vale quanto la tua.

Leggo ultimamente da sempre su Facebook di gente contraria ai vaccini, alla sperimentazione animale, ai farmaci e chi più ne ha più ne metta che condanna, esprime opinioni e idee, e decide cosa è giusto e cosa è sbagliato.
Il tutto torna a galla ritmicamente: ora per i vaccini anti-influenzali, prima per Stamina, prima ancora per PippoPlutoPaperino, etc.: c'è sempre una mandria di bovini pronta ad accusare.

Ma la cosa più assurda e odiosa di tutto non è questo: non me ne frega niente di chi non vuole vaccinarsi (si, lo so che le ripercussioni sono per tutti, ma pace) o di chi non vuole prendere il Tamiflu, o se volete curarvi con limone e peperoncino, la vita è vostra, fatene quello che volete ma ODIO e NON SOPPORTO chi dice che la sua opinione vale tanto quanto la mia o quella di scienziati/ricercatori/medici/biologi.

NO. La vostra opinione, mi dispiace, ma non vale una fava secca. Se non siete del settore, LASCIATE PERDERE. Non parlate di ciò che non sapete! E "… ma io ho letto su internet che…", "…ma lo sanno tutti…" o "…io sono informato…" non equivalgono ad una laurea.

Che poi stranamente questa gente se la prende sempre con medici e biologi, perché non con le altre categorie? C'è mica nessuno che se la prende con un fisico nucleare dicendo che spara cazzate nel suo lavoro? O con un elettricista? O con un meccanico?
Per quale motivo "tutti sanno che i vaccini fanno male", ma nessuno si lamenta su faccialibro di, che ne so, "Il filtro dell'olio dell'auto non va mai cambiato! E' tutta una balla per farvi spendere soldi! FATE GIRARE, LAGGENTE DEVE SAPERE!!!1!1!!"

Insomma, per quale oscuro motivo dobbiamo prendere per buona l'opinione di tutti??

No, mi spiace, le idee di Peppino 'o suricillo non valgono quanto le mie se si parla di biologia, chiaro? Quindi, per favore, dite quello che volete, la libertà di parola ce l'avete, ma se un biologo/medico/scienziato interviene per dirvi che no, non è come dite voi, fate il piacere di stare zitti.

Qui sotto il fattore scatenante di questo post: un pirla che ha sproloquiato su sanità/vaccini e menate varie e che si occupa di… VERANDE IN VETRO!! Quando si dice "cani e porci"…

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ASSASSINI! (per l’animalista che non deve chiedere mai)

Dopo la liberazione di topi a Milano qualche giorno fa, vorrei cercare di spiegare perché e percome gli antivivisezionisti sbagliano, perché non devono liberare topi e bestie varie, perché la sperimentazione animale è importante, perché non è sempre possibile sostituire i modelli animali con modelli in vitro o altro, etc.

Cercherò di essere breve ed evitare tecnicismi in modo che tutto risulti comprensibile perché gli animalisti "non vogliono parlare di scienza". Allora la salto a piè pari pure io, vediamo se riesco a farmi capire lo stesso.

1. Siamo nel 2013: perché si usano ancora gli animali invece che i sistemi in vitro (colture cellulari) o in silico (simulazioni al computer)?

Non si può testare tutto sulle cellule, non funziona. Testiamo un farmaco per curare la pelle su delle cellule di pelle e vediamo che funziona? Bene! E se poi è tossico per il fegato? O per i neuroni? O causa sterilità? O cecità? Come lo vediamo se non proviamo su un modello animale? 
Le simulazioni al computer non sono ancora complete e complesse abbastanza da simulare tutte le possibili interazioni tra molecole, sono ancora peggio dei sistemi in vitro.

2. Ma i ricercatori sono sadici, adorano torturare i poveri animali!

No, assolutamente!! I ricercatori che lavorano con gli animali seguono dei corsi per maneggiarli senza causare stress per le bestiole, usano anestesie e analgesici prima e dopo le chirurgie, forniscono sempre cibo della miglior qualità, li tengono in gabbie ben pulite… e i ricercatori si affezionano alle loro bestiole, perfino ai topi!! Inoltre un animale trattato male è un animale inutile dal punto di vista scientifico. Quindi, se anche il ricercatore non dovesse curarsi delle bestie perché "ama il topo", lo fa comunque perché "ama la sua ricerca".
Poi ci sono regole estremamente severe per chiedere le autorizzazioni alla sperimentazione animale e bisogna giustificare come e perché si usa ogni-singolo-topo. E ci sono veterinari che vigilano sulla salute delle cavie. Che volete di più?

3. Ma dietro la vivisezione ci sono le compagnie farmaceutiche, loro vogliono fare esperimenti sugli animali, bla bla bla…

No, palle! Le industrie farmaceutiche usano gli animali solo perché non ci sono alternative valide (vedere punto 1). Inoltre per aziende e università mantenere degli animali è molto, molto, molto più costoso che fare ricerca in vitro! Solo che non c'è alternativa.

4. E a noi non ce ne frega niente, abbiamo liberato i topi e li diamo in affido.

Ma come… la gente con un topino in casa va via di testa e chiama la deratizzazione e c'è chi è disposto a prenderne in affido? Ok, forse si, pure io me ne terrei uno in casa. Ma alcuni topi da laboratorio, apparentemente anche quelli liberati a Milano, sono immunodepressi! Devono vivere in un ambiente sterile o perfettamente pulito, altrimenti crepano! Vabbè…

5. E a noi non ce ne frega niente, abbiamo fermato quegli assassini di animali innocenti.

Ecco, oltre ad aver fermato la ricerca, ad aver buttato al vento mesi se non anni di studi, ad aver causato danni, ad aver rotto le scatole oltremodo, avete probabilmente disfatto la tesi di laurea o di dottorato di qualche povero sfigato. Ecco, fossi stato io, dopo aver tirato giù tutti i santi disponibili, avrei lasciato quei simpatici vendicatori di topi incatenati alla porta per giorni e giorni e giorni e giorni e giorni...

Morale della favola: ma questi animalisti antivivisezionisti non hanno niente di meglio da fare nella loro vita? Che ne so, leggersi un libro, sminchionare su Facebook, protestare per i politici corrotti, per i morti di fame in Africa… bho!

E poi, per favore, chiamatela con il proprio nome: "sperimentazione animale" e non "vivisezione"!

animalista

Qui un animalista confuso.

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Delle frodi, incompetenza e dilemmi informatici (parte 2):

Dopo il tentativo di frode subito, la NAT è tornata alla carica per dirmi cosa è successo…

NAT: "Sai, il computer era pulito."
Filippo: "Ah si? Hai fatto la scansione con l'antivirus e con l'antispyware? Tutto bene?"
NAT: "Si si, non c'era niente. Poi ho anche chiamato la società della carta di credito."
F.: "E cosa ti hanno detto?"
NAT: "Si sono messi in moto per fare subito dei controlli, ma non sono stati usati soldi tranne che da me. E comunque ora sono avvisati e controlleranno il conto ancora più frequentemente."
F.: "Ah bene. Meglio così."
NAT: "Si, davvero. Poi non uso l'e-banking, quindi sono sicura che non ci siano problemi. In ogni caso anche la banca mi ha detto che è tutto a posto."
F.: "Ottimo!"
NAT: "Sai, sono ancora stupita di come abbia fatto mia figlia a cascarci. Insomma, i miei figli (la figlia ha 20 anni, n. d. r.) al giorno d'oggi vanno in giro per il mondo, si arrangiano a fare tutto, ma guarda qui… per certe cose sono proprio imbambolati. Non capisco come abbia fatto a cascarci in una cosa del genere…"
F.: "Bho, in effetti… sai, di solito non ti chiamano a casa per controllarti il computer…"
NAT: "Infatti. E poi, pensa, l'hanno pure convinta che può aver preso un virus sul Mac. Ma non esistono virus per Mac, giusto?"
F.: "Bhe, diciamo che si contano sulle dita di una mano ed è molto improbabile che ne abbia preso uno…"
NAT: "Si, ma poi… le hanno detto che l'ha preso col Wi-Fi. E lei ci ha creduto. Ma ti rendi conto?? Come ha fatto a crederci??? Che ingenua… insomma… come è possibile pensare che un virus passi nell'aria, attraverso il wireless…"
F.: …..

E' seguita una breve spiegazione sul fatto che dati o collegamento internet trasmessi via Wi-Fi (wireless) o tramite cavo sono esattamente la stessa cosa e un virus passa sia via cavo che via etere, ma non mi è sembrata molto convinta.
Ahhh, se solo bastasse essere connessi via wireless per non prendersi virus…

…si, pilota Ferrari, proprio.

Leggo questa “interessantissima” descrizione piuttosto romanzata, datata un mese fa circa, di un corso di guida sportiva con una Ferrari F430 dal modico prezzo di 13000 euro per due giorni (il corso, non la Ferrari). Vorrei sapere se al corso insegnano davvero che si guida con “Le mani ben piantate sul volante, alle nove e dieci” (non erano le dieci e dieci? Al limite le nove e quindici…) e che “quando freni il peso della macchina finisce sul retro” (ah si? Solo sulle Ferrari, perché sulle altre macchine il peso finisce davanti…) oppure se è la giornalista che adesso ha “la pergamena con la scritta «Pilota Ferrari». Sotto, la firma di Montezemolo” che non ha capito una mazza…

Facciamoci un CD. – 544

La droga fa male, fumare fa male, l’alcol fa male, ci sono moltissime cose che danneggiano la nostra salute, eppure la gente se ne frega, c’è chi si droga, chi fuma, chi bene (troppo) nonostante sappiano tutti che non va bene. Per quanto riguarda la droga, tutti i giorni si leggono notizie di retate, blitz, spacciatori catturati e vittime in discoteca e non solo. Le forze dell’ordine lavorano sodo per fermare questa piaga, ma allo stesso tempo i trafficanti e gli spacciatori lavorano ancora di più per non fermare i propri guadagni. E come se non bastasse ieri leggo questa notizia sul Corriere che, a quanto sembra, “pubblicizza” senza pudore una nuova moda che arriva dagli Stati Uniti: l’uso di onde sonore per “drogarsi”. C’è spiegato quasi per filo e per segno cosa e come scaricare o trovare su internet queste “droghe acustiche”.
Stando all’articolo, sembra che particolari onde sonore di bassa frequenza stimolino il cervello umano in modo analogo a quello che fanno le droghe. Forse è vero e forse è per quello che ascoltando Mozart si diventa più intelligenti, che certa musica deprime, che altra da la carica. Poi ho letto questo articolo che smentisce (più o meno) quanto detto dai maggiori quotidiani Italiani, e da altre fonti come TgCom e ANSA.
Non so se sia vero o se sia una trovata pubblicitaria, ma in caso gli effetti psichedelici fossero davvero simili a quelli delle droghe, mi auguro che nessuno si ascolti questa musica in auto…