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…e Berlino sta sempre 10 anni avanti, ecco qua… (Cit.)

Io, moglie e pollastro siamo andati a Berlino dieci giorni fa per registrare un JOVE, e ne abbiamo approfittato per incontrare un'amica, Bea, che vive lì da un po'.
Si parlava del più e del meno, cioè in pratica solo di come si stia all'estero. Inutili dire che si è parlato anche di valute, costi della vita, prezzi, etc. etc., le solite cose.

Sapete meglio di me che in Italia una pizza (in pizzeria) va dai 4 ai (bho) 10 euro?
Qui in Svizzerlandia non ne parliamo, che a meno di 25CHF per una margherita non si trova niente…
Bhe, a Berlino, in un ristorante TUTTE le pizze erano a 3.90€. TREEUROENOVANTACENTESIMI! Per una pizza buona, di grandezza normale.
Stesso prezzo per una porzione di lasagne al forno per il pollastro. Totale 16€ per acqua, una pizza, una insalatona, un piatto di lasagne, un dolce.

…e il giorno prima al ristorante Vietnamita abbiamo speso 45€ in 4 adulti più acque varie.

Se già noi ci sogniamo i prezzi Italiani, non oso immaginare i Tedescofoni che vivono qui in Svizzerlandia cosa debbano pensare!

pizza_diavola_berlino

Frankenburger.

Qualche giorno fa è stato assaggiato il primo hamburger prodotto in vitro. Apparentemente non è particolarmente saporito, soprattutto per la mancanza di grasso. 
Comunque è indubbiamete costosetto: 147 grammi di carne magra ottenuta da staminali di vacca sono costati la bellezza di ben 290000 euro e tre mesi per la produzione.
Per darvi l'idea, lo stesso peso in oro (in questo preciso momento) vale 4820 euro. Con i 290000 euro si potrebbero comprare quasi 9kg d'oro. 

O per stare in campo alimentare con quanto speso per quell'hamburger si possono comprare (prezzi odierni al produttore):

– 322 tonnellate di riso arborio (tra i più costosi), oppure…
– 100 tonnellate di frumento duro, oppure…
– 16111 tacchini da 12Kg l'uno, oppure…
– 168 vacche razza limousine da 600Kg l'una, oppure…
– 1035 suini da 170Kg l'uno.

Pare che l'idea sia quella di produrre (in futuro) cibo in vitro per limitare la produzione di carne con metodi convenzionali che costa molto in termini di energia acqua e produzione di gas serra, ma ai prezzi odierni la vedo dura.
Per "coltivare" staminali decentemente i costi resteranno probabilmente sempre molto alti, senza contare che i terreni di coltura e proteine ricombinanti necessari comunque richiedono acqua ed energia. Secondo gli esperti "1kg of meat requires up to 10kg of crops to produce, making it a highly inefficient method of turning plants into human food, whereas synthetic meat uses about 2kg of feed", ma onestamente, lavorando per primo con le cellule staminali, ci credo poco…
 

Ma quanto grasso è!

San Diego, America, viaggio di lavoro a fine Gennaio di una settimana e poi a fine Febbraio di altre due settimane.

In albergo c'era il classico buffet con frutta, yoghurt, muffin, bagles, patate, uova, pancetta e chi più ne ha più ne metta: tutto molto buono.
La sera ci si alternava tra hamburger, bistecca, insalata, pesce, etc.

La mia collega Pancetta1 (ribattezzata 24k perché se la tira tanto che secondo me crede di avercela d'oro) una sera dice che vuole stare leggera perché ha mangiato troppo a pranzo. Si prende un'insalatona.
E si lamenta… si lamenta perché "è grassa, c'è troppo olio"!
A me pareva una quantità normale di condimento, ma tant'è…
E non commento.

L'Ing. Bocca (un altro collega della fabbrica di cioccolato) si prende dei tacos al pesce e formaggio. Si presentavano bene.
Ma si lamenta… dice che "c'è troppo formaggio"! (n.b. lui abita da 40 anni in Svizzera dove il formaggio è il piatto forte)
Non mi sembrava "troppo" dato che i tacos erano al "pesce e formaggio"…
Ma non commento.

Il giorno dopo a colazione entrambi riparlano della cena del giorno prima dicendo che "era grassa", "era grassa", "era grassa".
Tutto questo mangiando (lei) bagles col burro, omelette col formaggio e una tazza di macedonia, (lui) french toast col burro, omelette con prosciutto e formaggio, pancetta affumicata e un po' di frutta.

E via così: tutta la settimana a dire che la cucina americana è grassa perché "quell'insalata e tutto quell'olio" e poi spalmano di burro qualsiasi cosa come è tipico dei francofoni.

Vabbé… ormai ci rinuncio: non li capisco proprio.

Le Chalet Suisse.

Come promesso ad Elena nei commenti di qualche post fa, descriverò brevemente la cena allo Chalet Suisse, locale tipicamente Svizzero con cucina tipicamente Svizzera.

Io e la moglie ci siamo stati due volte. La prima per festeggiare la fine del suo dottorato e la seconda volta ci siamo andati la settimana scorsa con l'ospite dalla Danimarca.
Il locale è molto carino, gli interni sono proprio quelli di uno chalet di montagna. All'esterno, in caso di bel tempo, si può cenare sulla "terrazza" panoramica da cui è possibile vedere il lago Leman.
Il cibo è tipicamente Svizzero: formaggio, formaggio e poi formaggio. Diciamo che i piatti forti sono Raclette e Fonduta (7 tipi diversi di Fondue, tra cui la tradizionale moitié-moitié). Comunque se non vi piace il formaggio ci sono anche rösti, carni varie, affettati misti con la famosa carne dei Grigioni, verdure e brodini.

La Raclette è molto buona e servita "a volontà" con patate novelle lesse, funghetti, cetriolini e cipolline. La Fonduta è altrettanto buona, non troppo alcolica, in quantità abbondante e con una scorta illimitata di pane. Non ho provato i dolci, ma la moglie mi ha assicurato che la "tarte au vin cuit" (specialità Vodese: non ha "vino cotto", ma frutta cotta molto a lungo) è molto buona.
Il servizio è buono, ci sono anche un paio di camerieri Italiani che non fanno mancare niente. 

E veniamo al dunque: il prezzo è tipicamente Svizzero, cioè altino, ma in linea con i prezzi degli altri ristoranti locali, quindi niente di eccessivo.

Unica nota dolente: due volte su due c'è stato un errore sullo scontrino. La prima volta una bottiglia d'acqua in più, che ricordiamolo, qui costa 9CHF, circa 7.5€ (ce ne siamo accorti noi e non l'abbiamo pagata) e la seconda volta una bottiglia d'acqua in meno (a nostro favore, volendo, ma se ne sono accorti loro e l'abbiamo pagata).

Il ristorante è decisamente consigliato se mai vorrete provare la cucina Svizzera nei paraggi di Losanna.

Con il bel tempo, in caso doveste andarci per pranzo, non mancate di visitare la torre di Sauvabelin, una bella torre costruita completamente in legno con vista panoramica sulla città, a pochi centinaia di metri dallo Chalet Suisse e dal laghetto artificiale di Sauvabelin.

Marroni-sù, marroni-giù.

Sabato, passando nel reparto latte e affini al supermercato, la moglie mi ricorda di comprare il Fragole-sù per provarlo, come promesso ad Edward nei commenti a questo post. Cerchiamo tra gli scaffali del reparto Yoghurt e affini e non lo troviamo più, il Fragole-sù è finito. C'è ancora il Tiramisù e come alternativa questa volta è comparso il Marroni-sù. Non ci credete?? Vi capisco.
Comunque, il Fragole-sù l'avrei anche provato, ma il Marroni-sù non mi faceva proprio voglia. Quindi, come sempre, tiro fuori il cellulare, attivo la fotocamera per scattare la foto che testimonia tutta la fantasia Svizzera e…
…"Errore anteprima", la fotocamera si spegne e il telefono torna come prima.
Riprovo, "Errore anteprima" e ci risiamo.
Tento ancora, "Errore anteprima" e il telefono si spegne e riaccende senza nemmeno chiedere il PIN delle sim (ho questo telefono dual SIM per la cronaca).
Inutile dire che per tutto il tempo passato al supermercato ho provato in tutti i modi a farlo funzionare, ma niente. E' andato. La fotocamera non va più. A quel punto c'è stato un momento di marroni-giù, e non parlo di un dessert…
E' già la seconda volta, infatti, che questo questo telefono si merita un giro in assistenza (la prima volta per un motivo diverso). 
E' proprio vero che più le cose si complicano e più si rompono. 

Comunque, tornando in tema di Marroni, questo è il prodotto di cui parlo visto al supermercato. E questa volta mettiamoci pure la foto ufficiale!