Ricetta del mese: Salèe au sucre. – 463

Inizia oggi la nuova rubrica culinaria di nighted.com, che vedrà una ricetta pubblicata ogni mese. Per partire in bellezza iniziamo subito con una specialità Svizzera, proprio del cantone di Vaud di cui Losanna è il capoluogo, che si prepara però anche in Francia, Belgio e Canada: la salèe au sucre. Ho scoperto questo dolce in mensa all’ISREC ed è subito diventato il mio preferito! Il nome significa letteralmente “salata allo zucchero” e rispecchia proprio il tipo di dolce. La pasta, infatti, non è molto dolce ed assomiglia come consistenza a quella dei kraptfen, ma non è fritta. La crema è fatta per la maggior parte di zucchero con uova e panna. Vi avviso in anticipo che non ho ancora avuto tempo di provare la ricetta, ma lo farò al più presto.
Ma vediamo subito gli ingredienti necessari:

per la pasta:
150ml di latte
15g di lievito di birra in cubetti
mezzo cucchiaino di sale
50g di zucchero
75g di burro
300g di farina

per la crema:
250g di panna
150g di zucchero

Procedimento:
Scaldare lievemente il latte e sciogliervi il lievito. Mischiare farina, 50g di zucchero e mezzo cucchiaino di sale. Sciogliere il burro. Impastare il tutto per 5-10 minuti, coprire l’impasto e lasciare riposare per un’ora e mezza.
Successivamente stendere la pasta su una tortiera rotonda e lasciar levitare per 45 minuti.
Preriscaldare il forno a 200 °C.
Fare dei buchi nella pasta con le dita lasciando un bordo lungo la circonferenza della tortiera.
Distribuire sul fondo della pasta 150g di zucchero e coprire con i 250g di panna.
Cuocere a 200 °C per 20 minuti e servire fredda.

Il risultato dovrebbe essere più o meno questo:

salèe au sucre

Nell’attesa della prossima ricetta, che arriverà alla fine del prossimo mese, provate questa e fatemi sapere, vi assicuro che questa tortina è veramente buona.

Ma voi lo vorreste il Viiiaaaaaaagra?? – 461

Secondo le notizie più recenti l’Italia non è messa per niente male nella classifica dei paesi produttori di spam. In realtà secondo spamhaus il nostro gaio paese non è nemmeno tra i primi dieci classificati. Al primo posto, oggi 21 Febbraio 2008, ci sono gli Stati Uniti seguiti a ruota da Cina, Federazione Russa, Regno Unito e così via. Comunque, che vengano da una parte o dall’altra le malefiche mail pubblicitarie sono sempre e comunque fastidiose e insidiose. Recentemente in tre caselle di posta elettronica si è presentata una nuova ondata di spam a volte persino divertente!
C’è chi mi offre 400‚Ǩ se mi faccio avanti come nuovo giocatore ad un casinò virtuale:

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Qualche spammer si è sognato di me, o si è innamorato, o vuole rilassarsi con me:

I Dream of you http://82.78.13.161/
Eternity of Your Love http://99.140.189.7/
Love Remains http://190.19.64.194/
Come Relax with Me http://24.242.37.167/

Uno si spaccia per un “vecchio amico” e c’è anche un falso messaggio di un antivirus per tentare di rassicurare chi riceve la mail:

L’allegato al messaggio è stato controllato dal Servizio Antivirus.

foto.scr era infetto con il virus Downloader ed è stato cancellato perchè il file non poteva essere pulito.

This message has been processed by the Brightmail(tm) Anti-Virus Solution using
Symantec’s Norton AntiVirus Technology.
From: sngmot uxvarha

Ma i più divertenti in assoluto sono quelli che vendono il Viagra:

Io sono nell’estasi completa. Sono di 50 anni e che mi rammarica quello fa un anno che cio che la solidita costante del mio amico si perde al momento risolutivo. Ma ora tutto E nuovamente come ai migliori tempi. Basta 10 mg per il weekend ALLEGRO. Di nessun effetti secondari – nonostante una mialgia il giorno dipoi. Ma scompare grazie all’addestramento sufficiente

Oppure:

Devo dire, Ciiaaaaaaalis… E meglio molto del Viiaaaaagra…. Tutto E molto piu naturale, che col Viiaaaaagra…. A causa di un lungo tempo dell’azione – 24 ore, si puo correttamente distribuire il tempo e passare alcuni cerchi.

Ma anche:

Ora, quando ho provato la forza del Viiaaaaagra…, lo compererei nuovamente e nuovamente, anche se dovrei pagare tre volte piu per cio. Esprimo rammarico a tutti quest’uomini infelici, che non avevano mai il caso nella vita di provare il Viiaaaaagra…. Ed un po’di io mi rammarico piu: perche non avevo il coraggio molti anni fa di provare cio?

Insomma, pur di fregare la gente non sanno più cosa inventarsi. Ovviamente vi faccio qualche raccomandazione:
– MAI rispondere a quelle mail: gli spammer hanno dei database degli indirizzi mail da cui ricevono risposta e mandano ancora più spam.
– MAI inoltrare quelle mail ad altre persone anche solo per chiedere aiuto.
– MAI pubblicare il proprio indirizzo di posta elettronica su internet a meno che non sia strettamente necessario.
– Usate sempre un antivirus.
– Usate sempre un filtro per lo spam e cancellate le mail “sospette”.
– Installate il software gratuito Ad-Aware ed usatelo! Può essere utile per scoprire se il vostro è diventato un computer zombie.

Poi, se proprio il Viiaaaaagraa vi serve, tenetevi pure lo spam…

In quale città dovresti vivere? – 460

Tra i soliti quiz che girano per la rete me ne è capitato uno di carino tra le mani e ve lo propongo. Sempre restando in tema delle diverse culture in diversi stati e città il quiz di oggi si intitola “In quale città dovresti vivere?”. Tenendo conto che ho vissuto a Padova per la maggior parte della mia esistenza, poi sono stato per un anno a Madison in Wisconsin ed ora sono a tempo, per ora, indeterminato a Losanna in Svizzera, sarebbe da provare per un po’ la città suggeritami dal risultato del test: New York.
Il responso, tradotto in Italiano, dice che “Dovrei vivere a New York. La città più grande d’America mi assicurerebbe di mischiarmi nella folla. Sono un tipo introspettivo, creativo ed eccentrico, e la cultura individualistica e l’atmosfera caratteristiche di New York city mi piacerebbero”.

Ora passo a voi il quiz, in inglese, che potete fare cliccando qui sotto:

What City Should You Live In?

You should live in New York City. Americàs largest city will ensure that you will blend into the crowd. You are the brooding type–introspective, creative, and eccentric–and NYC’s cutting-edge, individualistic culture and ambience will appeal to you.
Find Your Character @ BrainFall.com

Il piccolo elettricista Elvetico. – 459

Adesso passo per il criticone di turno. Quello che è stato in America e non gli va bene niente degli Americani, ora è in Svizzera e non gli va bene niente degli Svizzeri. Lasciamo perdere l’Italia che se dovessi giudicare gli Italiani dai loro governanti non saprei proprio cosa dire… per fortuna che sono Italiano e compatisco i miei concittadini. Ma a parte questo, non sono un criticone, cerco solo di sviscerare usi e costumi delle varie società con cui vengo a contatto magari ridendoci un po’ sù. Però a volte non capisco delle cose. Per esempio non capisco come sia stato progettato l’impianto elettrico dell’appartamento dove stiamo io e la morosa.
Un mini-molto-mini-appartamento per due persone composto da: una camera, un bagno cieco, un cucinino o cucinotto che voler si dica e una zona soggiorno/sala. è più piccolo di quel che sembra, eh, però è adeguato alle nostre attuali necessità. C’è solo un piccolo problema: le prese elettriche.
Le prese sono sette. Sette! Sette prese di cui tre in cucina, una in camera e manco vicina ad almeno uno dei comodini, una in bagno (di quelle tarocche e scomode dentro la specchiera) e due in sala.
Il fatto che abbiamo quattro ciabatte da sei prese l’una collegate in serie a due a due non deve stupire! Con due computer, qualche accessorio informatico, carica batterie dei cellulari di tre marche diverse, tv, video registratore, lettore cd e amplificatore, pompetta dell’acquario e altre cose abbiamo riempito tutto.
Inoltre in cucina non c’è il fornello a gas perchè in Svizzera non è “a la mode” e abbiamo una bella coppia di piastre elettriche, il dolce forno Harbert e il microonde della Barbie. Occupate tutte le prese. Stop.
La fortuna è che con l’aspirapolvere riusciamo a fare tutto il giro dell’appartamento staccando la spina solo una volta.
Insomma, non condivido la scelta di solo sette prese, ma ci posso passare sopra. Ma il vero colpo di genio è la presa telefonica. La posizione più naturale, comoda, ergonomica, immediata e semplice per gli Svizzeri è sopra una porta.
Si, avete letto bene. Sopra una porta, proprio in mezzo alle palle allo stipite. Tra adattatore (perchè hanno due tipi diversi di prese) e filtro adsl ho dovuto fare del mio meglio perchè non sbattessimo la testa passandoci sotto.

Se non ci credete o non avete ancora le idee chiare qui sotto avete la foto che lo dimostra… a voi i commenti!

presa telefono Svizzera

Raccolta punti. – 458

Le raccolte punti non mi sono mai piaciute: c’è troppo da fare. Con i punti Barilla regalavano un servizio di piatti, ma bisognava comprare un camion di pasta. Con i punti della Omnitel regalavano ricariche o cellulari, ma erano più i soldi da spendere in telefonate che il valore stesso del telefono. Con i punti del distributore di benzina regalavano qualche buono per il carburante omi pare che ci sia la possibilità di convertirli in punti Vodafone e si torna al cellulare di prima. Qui in Svizzera ci sono perfino i punti della banca: più spendi con bancomat e carta di credito e più te ne danno. Con un po’ di punti e 8 CHF abbiamo comprato il primo cofanetto della serie TV di LOST. Con i punti Mediaworld, invece, non si è mai saputo cosa c’è in regalo perchè da quando ho la tessera me l’hanno azzerata almeno un paio di volte e di punti adesso ne avrò si e no una decina…
Ma c’è una collezione speciale che ho iniziato forzatamente e che non ho potuto evitare: i punti chirurgici.
Il 27 Dicembre mi hanno tagliuzzato al centro della schiena per togliere un neo, o come dicono i medici nevo, che fortunatamente è risultato non pericoloso. In teoria dopo 15 giorni avrei dovuto togliere punti, medicazioni, e tutto quanto, invece mi sono trascinato un cerotto sulla schiena per quasi un mese e mezzo.
Per mia gioia la ferita si è chiusa relativamente presto, ma il mio organismo ha deciso di non voler digerire i punti lasciandomi, tra l’altro, una cicatrice violacea che forse si schiarirà col tempo: per fortuna che è sulla schiena!!
Ad una medicazione il chirurgo mi ha spiegato che stavo rigettando i punti interni, quelli che in teoria si dovrebbero sciogliere. Mi ha detto, cosa che non sapevo, che questi si chiamano catgut e, a dispetto del nome, non sono fatti di intestino di gatto, bensì di tessuto connettivo dell’intestino tenue di ovini, bovini, equini o suini. Secondo wikipedia il nome catgut deriva forse dall’arabo kitgut che significa “corda di violino” (dato che le corde degli strumenti erano, appunto, di budello animale).
Tirando le somme… da un mese a questa parte avrei già raccolto un po’ di punti che non ne hanno voluto sapere di starsene buoni a sciogliersi.
La domanda ora è: ho vinto qualche cosa??

Qui sotto il puntino nero è uno dei (spero) ultimi punti che sta uscendo:

cicatrice

Le porte dell'inferno. – 457

Lo sapevo già. La morosa, che è qui da più di un anno, mi aveva avvisato, ma io non ci avevo dato peso liquidando il fenomeno con un: “sei esagerata!”. In realtà le cose non sono così semplici. Parlo dell’abitudine degli Svizzeri di tenere le porte aperte per chi arriva dopo di loro. Esempio: all’ISREC si entra solo con tessera magnetica che tutti i dipendenti hanno a portata di mano visto che serve anche all’interno della struttura per accedere alle diverse zone. Quando si entra dall’ingresso principale, dopo una passerella, gli Svizzeri tengono la porta aperta per chi è dietro di loro. E che c’è di male? Niente!! Se non fosse che tengono la porta aperta anche per chi è 30 metri dietro di loro!! Così quello deve correre per non far aspettare troppo il portinaio di turno.
Non lo faccio apposta, ma proprio non mi viene in mente di tenere la porta aperta a chi è ancora distante!! E qualche giorno fa io e la morosa, uscendo per andare a pranzo in mensa, abbiamo lasciato andare la porta senza pensarci. Una delle segretarie che stava a metà passerella quando ci ha incrociato, con la porta ormai chiusa, ci ha detto in tono piuttosto scocciato e incazzoso “Merci”.
Ma insomma… avevamo fretta, la mensa stava per chiudere, lei era distante, avremmo dovuto star lì ad aspettare? Prende la sua tesserina magnetica e apre come farebbe se non ci fosse nessuno a tenerle la porta!
Comunque una cosa è divertente è che il comportamento è rispettato più o meno da tutti gli stranieri che sono qui da tanto, tranne che dagli Italiani!
Io credo che non mi abituerò e continuerò a sbattergli la porta in faccia…

Piccoli cambiamenti. – 455

Come forse qualcuno si sarà accorto ho fatto qualche piccola modifica al sito. Prima di tutto ho aggiornato i siti “consigliati”. Ho fatto un po’ di pulizia togliendo chi non leggevo più o quasi e chi ha, purtroppo, smesso di scrivere. Ci sono ancora un paio di link nel limbo di cui deciderò al prossimo giro cosa fare (uomo avvisato mezzo salvato!). In compenso hanno fatto il loro ingresso lo spazio web dei “Friday Night“, gruppo di cui il mio amico Edoardo è il batterista, e tre nuovi blog: “30 anni e non sentirli“, “Zero” e “Vi dichiaro marito e moglie“. Detto questo siete liberi di visitarli se volete, altrimenti fa lo stesso.
Il secondo cambiamento è la rimozione della pagina dedicata alla scienza. Purtroppo è stata decisamente trascurata per mancanza di tempo e voglia. Prevedo che prima o poi spunterà di nuovo, magari con qualche novità o semplicemente più “utile”.

Ora mi attacco al telefono visto che il gestore Svizzero Yallo, precedentemente nominato, ha offerto telefonate gratis verso l’Italia e gli altri confinanti con la Svizzera dalle ore 20 alle 21 visto che è S. Valentino! La morosa è qui con me e non ho bisogno di chiamarla, ma magari una telefonatina ai parenti ci può stare!

Becker Traffic Assist Highspeed 7934. – 454

Sabato pomeriggio sono andato da fnac, a Losanna, per fare qualche acquisto: un paio di cd a buon prezzo, un paio di auricolari per la morosa che ha rotto i precedenti e, udite udite, il mio primo navigatore satellitare. Durante tutti i viaggi fatti in auto da solo e con la consorte mi sono sempre affidato a mappe stampate da viamichelin o più semplicemente al sempreverde “si, dai che troviamo” ed entrambi i sistemi hanno funzionato egregiamente. Venendo qui in Svizzera con l’auto ho però pensato che un navigatore potrebbe fare comodo: perchè non si conoscono le strade, perchè non tutte le indicazioni sono sempre comprensibili, perchè, ad essere proprio sinceri, la segnaletica orizzontale degli elvetici fa decisamente pietà!

Ma insomma, tornando al motivo principale di questo post, ho acquistato un navigatore satellitare della Becker, più precisamente il modello Traffic Assist Highspeed 7934. La marca è poco nota per chi non conosce il mondo dei gps, ma è consolante il fatto che questa ditta tedesca fornisca i navigatori montati su Ferrari, BMW, Land Rover e altre.
A parità di caratteristiche è poco più economico dei blasonati TomTom o Garmin, ma comunque ha di serie le mappe della Navteq di 37 paesi europei, più di 3 milioni di POI (point of interest) tra cui aereoporti, centri commerciali, luoghi turistici/naturalistici, musei, centri sportivi, fiere, porti, dogane, ma anche distributori, parcheggi, ristoranti, alberghi, stazioni, etc. e le mappe degli autovelox fissi di tutta Europa (con aggiornamento gratuito per un anno).
Insomma, è pronto per essere usato fuori dalla scatola, senza dover comprare o scaricare mappe da chissà dove.
Non entro nei dettagli tecnici del prodotto che potete trovare sul sito della Becker a questo link, ma piuttosto vi dico che ha un touch-screen da 3.5″, una scheda di memoria SD da 2Gb (in origine da 1Gb, ma hanno aggiornato le confezioni), lettore di mp3 e immagini integrato, navigazione in 17 lingue.
Cosa manca: sistema TMC (sincronizzazione via radio con i canali che trasmettono informazioni RDS sul traffico) e possibilità di salvare nuovi POI (intanto me ne bastano 3 milioni, eventualmente c’è un programmino a parte per aggiungerli).
L’ho pagato 269CHF, circa 168‚Ǩ, una via di mezzo tra tutti i disponibili da fnac.

Pregi: facile da usare, mappe complete di tutta Europa, POI e autovelox già inclusi
Difetti: impossibile aggiungere POI, ma è possibile salvare fino a 100 posizioni o destinazioni.

Una cosa mi “preoccupa” ed una mi ha lasciato “perplesso”.
Sono preoccupato dal fatto che in Svizzera è vietato per legge avere le posizioni degli autovelox nel navigatore: se ti beccano ti multano. Per fortuna che c’è un tastino che permette di cancellare la lista rapidamente.
Mi perplime il fatto che caricando la mappa di tutti i 37 paesi Europei la voce di navigazione in Italiano è simile a quella di una badante russa: “…alla ruootonda svolti a destra”.
Fortunatamente cambiando mappa e caricatane una di mezza Europa, è spuntata una voce Italiana che però, oggi, ci ha fatto rimpiangere la “ruootonda” della russa a cui eravamo già assuefatti!

Qui una foto del Becker in azione. Non è proprio vero, ma potrei sempre dire di avere qualche cosa in comune con le Ferrari nella mia Fiesta!

becker 7934