Quando lavoro al computer, oltre ad ascoltare musica con gli auricolari, che altro metodo mi suggerireste per non sentire la Nostra signora vergine martire che parlotta da solo tutto il giorno?
A stordirlo con un pugno ci ho già pensato tante volte, ma poi vado in galera…
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Ma se dovessi…
Una cosa che non sopporto è quando un collega viene a chiedermi un consiglio su un esperimento perché non ha idea di quello che deve fare e di come farlo e poi, dopo che ho speso 45 minuti per spiegargli tutto, mi dice:
Topetto: "Ma io una volta facevo così."
Filippo: "Si fa come ti ho detto con questa macchina."
T.: "Ma se normalizzassi tutto con quel campione…"
F.: "Si fa come ti ho detto."
T.: "Ma una volta io…"
F.: "Si fa come ti ho detto."
T.: "Ma allora perché è così invece di colà?"
F.: "Si fa come ti ho detto."
T.: "Ma non è meglio…"
F.: "Si fa come ti ho detto."
T.: "Ah, allora devo fare tricche tracche triccheballacche?"
F.: "Si, bravo, hai capito!!"
Il giorno dopo:
Topetto: "Ho fatto, è venuto tutto bene."
Filippo: "Ottimo!"
T.: "Ma se facessi come facevo una volta?"
F.: …..
Insomma, non ci capiamo proprio, se ha voglia di fare come faceva una volta che faccia pure! Ma che non venga a chiedermi ogni giorno le stesse spiegazioni su come e cosa deve fare.
Il seminario del Venerdì pomeriggio.
Il capo: "…e mi piacerebbe che andaste a sentire i seminari. Insomma, ce ne sono tanti ogni settimana, mi aspetto che ne seguiate almeno un paio. Magari dando una preferenza per quelli del Venerdì pomeriggio che sono organizzati proprio per l'SV."
Noi tutti: "Si, ma abbiamo da fare in laboratorio."
Il capo: "Si, capisco benissimo, ma sarebbe il caso che, qualche volta, faceste qualche esperimento in meno e andaste a vedere qualche seminario."
A me va anche bene, ma quando l'esperimento non è assolutamente rimandabile e il seminario del Venerdì pomeriggio dura un'ora e quindici minuti il risultato è che si torna a casa alle 20:47…
…e domani si va di nuovo al lavoro…
Qui pompelmo ci cova…
Vi ricordate del povero pompelmo? Il nostro beneamato dottorando in erba? Quello che non si ricorda da qua al naso? Quello che non capisce una mazza di anticorpi e poco niente del resto? Quello che, come scritto in questo post, ha già fatto un casino madornale una volta e come ripetuto in quest'altro post ha perseverato nel fare casino? Bhe, insomma, cosa può fare uno così se non complicare sempre di più le cose?
Qualche giorno fa la porcellina (post-doc koreana, leggete qui per ricordarvi chi sono i protagonisti) ha preso a vagare per il laboratorio chiedendo a destra e a manca chi ha usato l'ultima volta l'anticorpo anti-Sox9.
Porcellina: "L'hai usato tu di recente?"
Filippo: "Io l'ultima volta l'ho usato a fine Dicembre."
Chiara: "Io pure."
Pancetta 1: "Io l'ho usato a Settembre."
Pancetta 2: "Io così…"
Pompelmo: "Io colà…"
NAT: "Io mai usato."
Topetto: "Io non lo so, non c'ero e se c'ero dormivo."
Gioacchino battendosi le mani sulle orecchie: "LA LA LA LA LA LA LA!"
Nostra signora vergine martire non vede, non sente, non parla (e non fa una mazza come sempre).
Al lab meeting la porcellina chiede la parola e dice che il tubo mezzo pieno di anticorpo anti-Sox9 è misteriosamente sparito e gli altri anticorpi erano tutti in ordine sparso per le scatole. Poi continua dicendo che in seguito ad attenta analisi statistica, investigazione e meditazione ha scoperto che l'ultima persona ad aver usato l'anticorpo anti-Sox9 è stato pompelmo, ma non importa perché tanto c'è quello nuovo…
…che fatalità! Se mi avesse detto subito che non lo trovava più glielo avrei detto io che la colpa era senza ombra di dubbio di pompelmo. Ovviamente lui non ha proferito parola…
Nostra signora vergine martire.
Ne ho scritto già qualche volta su queste pagine, magari vi ricorderete di avere già letto della Nostra signora vergine martire, il nostro "stimatissimo" tecnico di laboratorio. Nostra signora vergine martire è solo uno dei soprannomi che io e la moglie gli abbiamo dato. Tra gli altri ce ne sono di più aulici come "diversamente abile" o "lo scemo del villaggio" e di più intensi come "mongolo", "idiota" e "deficiente". Poi ci sono gli epiteti che non scrivo su questo blog per decenza, ma che io e la moglie usiamo spesso e volentieri.
Tutti questi soprannomi non sono altro che una mera descrizione del soggetto in questione. Giusto per spiegare:
Quando non ha niente da fare, spesso e volentieri, se ne sta a guardare il soffitto o gli scatoloni in giro per il laboratorio, come se vedesse la Madonna, parlottando come un autistico (con tutto il rispetto che ho per gli autistici). In alternativa passa il suo tempo davanti al computer sbattendo (letteralmente) sulla tastiera e muovendo il mouse a 500m/s per risvegliare il PC dallo screen saver e se vede qualche cosa di strano o che non gli piace inizia una serie infinita di "shit" alternati a "putaine".
Quando ha qualche cosa da fare si comporta come un'anomalia astrofisica (dovrei iniziare a chiamarlo "singolarità gravitazionale" o "orizzonte degli eventi") dilatando lo spazio e il tempo in modo da impiegare giorni o settimane a svolgere compiti per cui una persona normale impiegherebbe mezza giornata.
Insomma, il 70% della sua giornata lo passa a meditare sui mali del mondo e sulle colpe dei malvagi, il 20% lo passa in pausa pranzo dalle 11.30 alle 13.00, il 5% a fumare sigarette e, finalmente, il restante 5% a lavorare (nello spazio-tempo dell'orizzonte degli eventi, ricordiamolo).
L'anima pia, comunque, ha anche dei lati positivi. Arriva puntualmente tutte le mattine alle 8.30, sebbene non inizi mai a lavorare prima delle 9.30. Altrettanto puntualmente se ne va alle 17.30 a meno che il capo non sia nei paraggi nel qual caso dedica altri 15-20 minuti alla recitazione neo-realista facendo finta di essere impegnato come il demonio tra i gironi dell'inferno.
Cinque minuti prima di partire per tornare a casa c'è la vestizione rituale che compie sistematicamente e religiosamente con movimenti certosini: spegne il computer, si alza, spolvera il giubbotto o l'ombrello (si, lo apre e lo spolvera dentro e fuori e lo richiude) in caso abbia piovuto. Indossa tutto, spegne lo schermo del computer, si mette lo zaino in spalla e inizia a guardare in giro per il laboratorio con aria meditabonda parlottando. Dopo 2 minuti di commediola saluta e se ne va.
Questa è la giornata tipo.
Comunque tutto questo è per dire che, se non bastassero le già troppo buone qualità del soggetto, Nostra signora vergine martire è pure taccagno. Pensate che oggi alle 17.00 c'è stata la festa di Natale del dipartimento e tutti sono stati invitati partecipare e, se possibile, a portare qualche cosa. Chi non è in grado o non ha avuto tempo di preparare una pietanza o un dolce poteva eventualmente contribuire con una quota (minima, 15-20 franchi, poco più di 10 euro) per comprare bibite, piatti, posate, etc.
Bene, lui per non tirare fuori 10 euro è rimasto al lavoro fino alle 17.30 e poi se n'è andato a casa quando tutti erano al piano di sotto a fare baldoria dicendo che "tanto a lui non interessa".
Non pensiate che ce l'abbia con lui o che sia morbosamente attento a quello che fa o non fa, è solo che ce l'ho seduto di fianco 8 ore al giorno per 5 giorni alla settimana e sentire o vedere tutte queste cose a volte mi fa imbestialire…
Se fosse un vecchio arteriosclerotico di 100 anni potrei capire, ma il ragazzo ha 34 anni. Per me non c'è più speranza di recuperarlo…
You got scooped! – 625
Quando assisti ad un seminario in cui eminenti scienziati parlano, parlano, parlano, dicono cose che hai fatto anche tu, parlano, parlano, parlano, dicono che a loro sono venuti dei risultati, parlano, parlano, parlano, i risultati a te non sono ancora venuti, parlano, parlano, parlano, dicono quello che hanno in mente di fare, parlano, parlano, parlano, le cose che hanno in mente di fare sono quelle che faresti anche tu se solo avessi qualche risultato, parlano, parlano, parlano, hanno pubblicato o stanno per pubblicare quei risultati su riviste interessanti, parlano, parlano, parlano…
…a te non resta niente da dire.
Jet-lag…? – 614
Proprio nel post precedente dicevo che il jet-lag non si è fatto sentire… in realtà qualche effetto c’è: sono due giorni che non ho sonno prima delle 3 di notte (va bhe… mi sono guardato dei film anche, magari mi sarei addormentato prima se non fossi stato davanti al computer) e questa mattina alle 6.45 ho aperto gli occhi, guardato fuori (perchè la morosa vuole dormire con la tapparella aperta e la luce entra) e mi sono svegliato come un grillo pensando che fosse tardi.
Poi sono tornato a dormire, ma così non va proprio bene… confido di riprendere a dormire come un ghiro nel giro di un paio di giorni!
Del cinepanettone, zunegate e altre amenità. (AGGIORNATO ore 16.50) – 591
Ogni tanto mi chiedo seriamente se la gente sia malata di mente o semplicemente troppo stupida. In questi giorni, e oggi in particolare, ci sono molte notizie che mi lasciano decisamente perplesso e mi fanno un po’ riflettere. Non so se sono io troppo criticone o se ho davvero ragione, ma sinceramente a sentire e leggere certe cose mi viene male. Ma andiamo con ordine a partire dalla più vecchia.
La prima riguarda il cosidetto “zunegate“. Pare che il neo-eletto Obama sia stato fotografato in palestra mentre usava come lettore mp3 lo Zune di Microsoft. C’è stata una “rivolta” su internet degli utenti di iPod che hanno anche minacciato di ritirare il loro voto. Ma scherziamo?? Ritirare il voto perchè Obama usa uno Zune invece che un iPod?? Io a questi non darei proprio la possibilità di votare…
La seconda notizia appresa oggi da “Unomattina” è che il nuovo vocabolario Zingarelli 2009 è stato presentato e contiene molte nuove parole: tronista, cinepanettone, black bloc, indultare, gossipparo. Ma ho sentito bene? Cinepanettone??? Una parola più stupida e inutile non l’ho proprio mai sentita, anche se a dire il vero si contende il posto con “tronista”. La definizione di cinepanettone indica un “film comico di produzione italiana proiettato sotto le feste natalizie”. Invece che questo nuovo termine potevano usarne uno ben più comune e antico: “cagata”.
Ma passiamo oltre. Apro il sito del Corriere e leggo che il deputato della lega Matteo Salvini (mai sentito, ma forse sono ignorante io) si è ritrovato improvvisamente con l’account facebook disattivato. Da quanto si capisce leggendo l’articolo, non sapendo che pesci pigliare, non potendo più perdere mezza giornata a tenere i contatti con più di 2000 persone e, soprattutto, non avendo capito una mazza di quello che gli è stato scritto da (come riporta il Corriere) un “non meglio precisato facebook team” (cosa devono fare? firmarsi tutti?), ha ben pensato di portare il caso in parlamento. Giustamente. Mi pare ovvio che il ministero delle comunicazioni debba interessarsi assolutamente al problema del povero Salvini. Cavolo, è un problema nazionale! Siamo tutti disperati! Salvini deve avere indietro il suo account! Mettiamo al lavoro il parlamento! Sproniamo questa gente pagata dal popolo bue per risolvere i problemi che Salvini ha con facebook. No comment.
Altra notizia degna di nota: una banda di ragazzi sfascia una stazione. Il vandalismo c’è sempre stato e sempre ci sarà, purtroppo. Però la cosa che mi lascia a bocca aperta sono le affermazioni dei ragazzi (tra i 13 e i 17 anni) “Ci annoiavamo, che male c’è?” e, peggio ancora, quelle dei genitori “Hanno fatto dei danni, è vero, ma non hanno fatto male a nessuno”.
Che male c’è? Non hanno fatto male a nessuno?? Ma sono tutti fuori di testa? Possibile che vengano giustificati così?? A quanto pare le Ferrovie dello stato presenteranno una richiesta di risarcimento danni per circa 6000 euro. Non ci siamo proprio… io avrei un’idea migliore: manderei una squadra di demolitori con martelli pneumatici in casa dei genitori dicendo “vi sfasciamo solo qui e là, ma non facciamo male a nessuno”. Altro che risarcimento danni!!
Non so, a volte mi pare che il mondo giri storto… o forse sono solo io che mi sono alzato dalla parte sbagliata del letto…
AGGIORNAMENTO delle 16.50:
Riporto dalla notizia aggiornata del Corriere sul caso del povero Salvini e del suo account su facebook:
“Nei giorni scorsi, in un’intervista ad Affaritaliani.it, lo stesso Salvini aveva ipotizzato che tra le cause (della disattivazione dell’account, ndr) potesse esserci un’eccessiva «interattività» con i suoi contatti. «La sinistra ha fatto ostruzionismo alla Camera dei Deputati, e ha parlato per cinque ore filate – aveva raccontato -. Le alternative erano il suicidio o il computer. E quindi io sono stato lì, ad ammazzare il tempo, smanettando con la mail e con Facebook. Sono stato collegato un sacco di tempo, e magari avrò fatto troppe robe. Però cavolo, che almeno ti avvisassero».”
Questo mi conferma che i politici Italiani non fanno una mazza. Quello era in parlamento, degli altri imbecilli hanno parlato per cinque ore e lui, poverino, visto che si è annoiato ha passato cinque ore a cazzeggiare su internet e a chattare su facebook. Complimenti. L’account gli viene limitato perchè ha chattato come un dannato, peggio di uno spammer e lui mobilita il parlamento. Complimenti, davvero, vivissimi complimenti.
Acquisti per la casa. – 439
Sabato io e la morosa zoppicante siamo andati a fare un giro per un paio di centri commerciali: Hornbach e Ikea. Per raggiungerli abbiamo preso il treno in quanto il primo negozio è ad Etoy, mentre il secondo a Aubonne, due comuni ad una ventina di chilometri da Losanna. Quindi, dicevo, abbiamo preso il treno al mattino verso le 10 e ci siamo diretti a Etoy per andare a comprare da Hornbach un acquario. Si, perchè ovviamente l’acquario l’ho lasciato a casa, non mi sono portato dietro ‘sti 120 litri d’acqua con piante, pesci e mobile. L’idea iniziale era di prendere una vasca da 80 litri con mobile per pesci tropicali e un 24 litri senza mobile per i tritoni che mi porterò su dall’Italia. Abbiamo chiesto se è possibile farsi spedire tutto a casa… inutile dire che il trasposto sarebbe costato quasi tanto quanto l’acquario grande: più di 100 CHF!
Il commesso ci ha perfino consigliato di portare tutto a mano! Alla fine ci siamo decisi per prendere solo il piccolo con ghiaino (5 kg), pompa e filtro.
Non contenti siamo andati alla fermata successiva (con l’acquario), ad Aubonne, dove c’è Ikea. Giunti li abbiamo deciso di prendere un mobile per la TV (11 kg), un copri-scrivania di gomma, tre ciabatte (prolunghe), un paio di tazze, otto attaccapanni, insomma, poco niente.
Il problema è stato trasportare tutto a casa. Il viaggio di ritorno in treno e autobus con me e l’invalida carichi come mussi è stato devastante. Gli 11 kg + 5 kg + poco altro mi hanno massacrato. Non tanto per il peso in sè, quanto per l’ingombro dello scatolone del mobile-TV! Non sapevo come tenerlo e la borsa dell’Ikea in quanto a ergonomia fa proprio schifo.
Giunti a casa abbiamo comunque deciso che prossimamente torneremo da quelle parti… ma solo appena avremo la macchina e una protesi ad un ginocchio per la morosa!
Biohazard atto finale. – 423
La telenovela del pacco Americano è ormai finita. Come vi ho detto ieri il pacco è stato sdoganato senza ulteriori interventi da parte mia. ho aspettato la telefonata di Mister X per ottenere il nulla osta, ma non l’ho mai ricevuta. Questa mattina il servizio di tracking della Fedex mi dava il pacco a Padova alle ore 8.00 e sul camion per la consegna alle ore 8.10. Lo scatolone in polistirolo di circa 10kg di peso, con il ghiaccio secco, le scatole con i pericolosissimi materiali biologici e un album di fotografie firmato dai colleghi Americani (anche quello in mezzo al ghiaccio secco) è giunto a destinazione alle ore 13.15.
Come è stato possibile?
Quanlcuno (Mister X presumo) ha sdoganato il pacco scrivendo che il contenuto era “Parti di piante, foglie, frutti e semi per medicina profumeria”.
Il tutto è stato indirizzato al Dipartimento di Scienze Biomediche Sperimentali in via Colombo a Padova (nel complesso Vallisneri di biologia).
Ovviamente il pacco è giunto al giusto indirizzo, ma con questo escamotage non ho dovuto pagare niente.
Almeno spero…
Diciamo che lo spero perchè sul documento c’erano alcune cifre poco chiare. Ma questo sarà, eventualmente, materiale per un altro post!
Quindi tutto è bene quel che finisce bene!
Buon fine settimana a tutti.