Purtroppo dopo la morte di Farrah Fawcett, è giunto anche il momento di Michael Jackson. Checchè se ne dicesse, è sempre stato un grande artista e sempre lo sarà.
Magie del digitale. – 616
L'avevo detto io… – 615
Non mi piace dire che “l’avevo detto io”, ma purtroppo mi tocca spesso ultimamente. Bhe, dai, a dire il vero mi piace pure dirlo come mi piace sapere che qualche cosa andrà o non andrà nel verso giusto, “prevedere il futuro” e capire quando una persona sbaglierà ciò che vuole fare. Oggi se ne è ripresentata l’occasione. Faccio una premessa: circa 7 mesi fa un collega viene a dirmi che ha bisogno di mettere delle cellule in coltura. Gli spiego dove sono i terreni da usare, le piastre, tutto il materiale. Gli dico come fare, come usare i vari strumenti, come fare tutto cercando di mantenere la sterilità delle cellule per non contaminarle. La prima risposta è stata che lui non usa i guanti. Non gli piace, perchè ha paura che spruzzandoli d’alcool prendano fuoco quando accende il becco Bunsen. E poi non scalda il terreno, non usa il camicie, non fa così, non fa colà…
…morale della favola, 7 mesi fa il pirla ha contaminato le sue cellule e anche le mie. Ma va bene, capita, sarà stata una fatalità.
La settimana scorsa viene da me dicendo che deve mettere delle cellule in coltura. Gli ho detto di fare pure quello che voleva, mostrandogli di nuovo tutto e spiegandogli ancora varie cose perchè, poverino, lui non si ricorda…
…ma va bene, capita.
Questa mattina prendo le mie cellule, le controllo, vedo che sono contaminate da batteri. Prendo le sue, non vedo le cellule perchè i batteri hanno formato uno strato talmente compatto che impedisce a qualsiasi altra cosa di vivere nella piastra.
Ora come mi devo comportare? Due volte su due che, dopo il suo passaggio, tutto è contaminato. Aspetto la terza volta per dirgli che è idiota?
Intanto pulisco e sterilizzo tutto, poi rimetto in coltura le cellule e lui rimetterà le sue. Prevedo già il risultato. E anche allora potrò dire che “l’avevo detto io”!
Jet-lag…? – 614
Proprio nel post precedente dicevo che il jet-lag non si è fatto sentire… in realtà qualche effetto c’è: sono due giorni che non ho sonno prima delle 3 di notte (va bhe… mi sono guardato dei film anche, magari mi sarei addormentato prima se non fossi stato davanti al computer) e questa mattina alle 6.45 ho aperto gli occhi, guardato fuori (perchè la morosa vuole dormire con la tapparella aperta e la luce entra) e mi sono svegliato come un grillo pensando che fosse tardi.
Poi sono tornato a dormire, ma così non va proprio bene… confido di riprendere a dormire come un ghiro nel giro di un paio di giorni!
"Losanna-Washington DC" andata e ritorno. – 613
Per chi non lo sapesse, io e la morosa, insieme al capo e altri tre colleghi del lab, siamo andati e tornati da Washington DC per un congresso. Partiti Mercoledì scorso e tornati Lunedì mattina, con Sabato e Domenica liberi da vincoli in giro in cerca di Obama.
E come potete immaginare non c’è stata traccia dell’Obama, ma poco importa. Il congresso, tenuto nell’albergo dove eravamo alloggiati, è stato interessante e finalmente ho visto in faccia tante persone note solo per il nome sugli articoli. Tornare in USA, seppur per qualche giorno, è stato piacevole e in particolare la morosa ha detto “Ah si! Siamo proprio in America!” alla vista dell’acqua alta nel water…
Che altro? Come dicevo il Sabato e la Domenica li abbiamo passati a Washington downtown, facendo shopping (si, Levìs e altro costano proprio poco) e un bel giro tra Lincoln Memorial, Washington Monument e il retro della Casa Bianca (forse Obama era sul davanti e per quello non ci hanno fatto passare).
Altre note? Il jet lag non si è praticamente fatto sentire; nonostante la crisi le porzioni di cibo Americane sono ancora di dimensioni elefantiache; la prossima volta che torno in USA ci resto almeno 10 giorni; le gattine, portate in pensione, sono tornate a casa scheletriche e poco affamate, ma contiamo che si riprendino presto.
Nei prossimi giorni, appena avrò tempo, metterò online qualche foto della città!
“Cantina Band” con Chapman Stick. – 612
Bollo auto online. – 611
Come ogni anno è arrivato il momento di pagare il bollo dell’auto. Generalmente vado dal tabaccaio e in qualche minuto faccio tutto, ma dalla Svizzera le cose si complicano un po’. Potrei mandare qualcuno in Italia a pagare per conto mio, ma mi sono detto che “nel 2009 deve esserci un modo per pagare su internet”! Cercando con Google “bollo auto online” uno dei primi indirizzi che spuntano è questo simpatico sito dell’ACI dove è possibile pagare… solo per alcune regioni o provincie autonome e convenzionate!! Il Veneto è, apparentemente, tra le regioni escluse da questo servizio.
Tornando alla pagina principale dell’ACI e facendo una ricerca si approda, in un modo o nell’altro, sempre alla stessa pagina.
Comunque, per farla breve, dopo una mezz’ora di ricerche su internet sono arrivato al sito della regione Veneto, e più precisamente a questo indirizzo dal quale è possibile pagare online il bollo di vari tipi di veicolo.
La modalità di pagamento è semplice: munitevi di codice fiscale del proprietario del veicolo, indirizzo mail (per la ricevuta) e della targa del veicolo. Attenzione a selezionare la giusta scadenza e durata del bollo. Se avete pagato regolarmente ogni anno dovrete scegliere “Aprile 2010” (in caso sia scaduto ad Aprile) come scadenza per il prossimo bollo e “12 mesi” come durata del bollo.
Dopodichè sarà possibile pagare con carta di credito Visa o MasterCard e, molto importante, dovrete stampare la ricevuta senza intestazione (le scritte all’inizio del foglio quando stampate qualche cosa da un sito internet) e con lo sfondo (a volte questa opzione è disabilitata per risparmiare inchiostro della stampante). Presumo inoltre che la ricevuta vada stampata a colori.
Fatto questo dovete solo conservare la ricevuta nell’auto in caso vi venga richiesta. Se non doveste riuscire a stamparla non preoccupatevi, vi arriverà un avviso all’indirizzo e-mail specificato con tanto di collegamento alla ricevuta stessa.
è d’obbligo precisare che non ci sono costi aggiuntivi rispetto al pagamento del bollo presso un tabaccaio o all’ufficio ACI: nel 2007 ho pagato alla lottomatica ed il costo di esazione era di 1,55 euro, nel 2008, pagando all’ufficio ACI, il costo è stato sempre di 1,55 euro, quest’anno pagando online il costo è stato di 1,66 euro. Presumo che gli 11 centesimi in più siano dovuti ad un aumento delle tasse o qualche cosa del genere ed in ogni caso anche se fosse un sovrapprezzo per il pagamento online direi che è più che giustificato!
Annunciazione annunciazione! – 610
Vediamo… cosa posso scrivere oggi… visto che la morosa mi ha anticipato lo scrivo anche qui in breve (per chi non lo sapesse): Il 10 Ottobre 2009 io e la morosa CI SPOSIAMO!
(I can't get no) Satisfaction. – 609
Questa mail è stata inviata Venerdì pomeriggio a tutto il personale dell’EPFL da un dottorando del laboratorio di “Cognitive Neuroscience”:
Sorry, if this is some useless information.
I am looking for some Sat-15-Faction in my experiments and I can’t get no. Sat-15-Faction.
I was already asked to come back later next week, but I could really use it before the weekend.
So please let me know, if anyone can help, because I try, and I try.
Chi non avesse notato a prima vista cosa c’è di strano in questa mail è pregato di leggere il testo della canzone “(I can’t get no) satisfaction” dei Rolling Stones.
Mi chiedo per quale motivo il dottorando sia andato via di testa… forse per il lavoro (neuroscience) che fa…
Vacanze pasquali (post ritardatario). – 608
Eccomi qui dopo un bel po’ di tempo. No, non siamo morti, ne io ne la morosa, almeno io sono semplicemente troppo impegnato/stanco/senza idee per aggiornare il blog sistematicamente. Spero comunque di riuscire a recuperare il tempo perduto. Cosa vi racconto? Bhe, dal punto di vista lavorativo ci sarebbero molte cose da dire, ma le terrò per la settimana prossima. Per il resto vi illustro brevemente il viaggio di andata e ritorno verso l’Italia nel fine settimana di Pasqua.
Andata:
Siamo partiti in auto per portare a casa le gatte senza drogarle con il tranquillante e fare la revisione della macchina. La partenza da Losanna alle 16.30 doveva essere sufficiente per farci arrivare a Padova/Rovigo per le 23.30. Morale della favola, siamo arrivati a Brig (Svizzera, prima del confine) per prendere il trenino che ci fa evitare il passo. Ma il treno era già pieno e abbiamo dovuto aspettare quello successivo (un’ora e mezza dopo).
Giunti in Italia, più precisamente in autostrada, ci siamo fermati all’autogrill per motivi fisiologici e per cenare per circa 20 minuti verso le 22. Siamo usciti a Verona sud per prendere la transpolesana e portare la morosa a Rovigo. Peccato che ci fosse una nebbia con visibilità di 10 metri…
Arrivati a Rovigo, scaricate le valige, bevuto un bicchiere d’acqua, sono ripartito e giunto a Padova, a casa mia, alle 3 di notte. 10 ore e mezza di viaggio…
Ritorno:
Il Lunedì di pasquetta siamo partiti da Rovigo verso le 15.30. In autostrada, da Verona a Bergamo, abbiamo trovato una simpatica coda che ci ha fatto ritardare di quasi 3 ore… capirete… 100 km di coda. Usciti dall’autostrada ci siamo diretti ad Iselle per riprendere lo stesso trenino dell’andata, e giungi all’ultima stazione di servizio su suolo Italiano ho pensato di fare un po’ di benzina visto che ero in riserva e anche a secco di gas. Alle ore 20.30, quindi, smonto dall’auto per fare il pieno e….
….il tappo del serbatoio non si apre. Non si apre. Giro la chiave che non gira completamente e non si apre. Riprovo e inizio a sforzare e non si apre. Mi attacco con due mani alla chiave e giro e non si apre. Intanto inizio a sudare e mi sale la pressione. Sempre con due mani sulla chiave inizio a strattonare con impeto tanto che si muoveva la macchina e il tappo non si apre. La morosa scende visto che in macchina si muoveva come fosse in giostra e capisce il problema solo guardandomi in faccia.
Un omino della stazione di servizio (cosa ci facevano ancora lì alle 20.30? per fortuna che c’erano comunque…) si avvicina e inizia a dirmi: “Piano, rompi la chiave. Sicuro che sia la chiave giusta? Fai provare a me?”
E io: “Meglio perchè non rompo la chiave, ma tra poco rompo la macchina!”
Prova che ti riprova l’omino non riesce e nemmeno il secondo omino che nel frattempo si è avvicinato.
Mi dicono che possono aprirlo con un cacciavite (rompendolo) e che vendono tappi di riserva.
Io: “Va bene. Rompete e compro un tappo nuovo!”
Partono alla ricerca del cacciavite e del tappo, io provo e riprovo e ad un certo punto… tah dah!!! Il tappo si toglie! Lo guardo con disprezzo e, nonostante alla fine sia uscito, non ci penso due volte a spendere 15 euro per sostituirlo con un ricambio compatibile.
Insomma, dopo aver fatto il pieno siamo ripartiti e siamo riusciti a prendere l’ultimo trenino per attraversare il passo.
20 minuti di treno durante i quali: “Morosa, ma secondo te i doganieri ci sono qualche volta? Non li troviamo mai!”
Scendiamo a Briga e ci ferma un doganiere Svizzero che prima illumina la targa (italiana) dell’auto e poi l’interno della macchina con una torcia.
Il doganiere: “Qualche cosa da dichiarare? Cosa avete dentro la cassa?” (cassa=trasportino per le gatte, ndr)
Io: “Due gatte.”
Il doganiere: “Non mi interessano le gatte! Avete altro? Vino, formaggio, carne?”
Io: “No.”
Il doganiere: “Allora potete andare.”
E nell’allontanarci abbiamo visto che le macchine con targa Svizzera venivano sistematicamente fermate e aperte!
Morale della favola… siamo arrivati a Losanna all’una di notte.
…stranamente il giorno dopo, invece che andare al lavoro, avrei dormito ad libitum.