Tag Archives: Svizzera
Standard fuori-standard.
Sabato sono andato dal rivenditore di articoli sportivi Athleticum qui a Losanna, per rifornirmi di dischi da 5Kg per i manubri e di una panca reclinabile. Insomma, il minimo indispensabile per fare un po' di esercizi a casa (visto che non ho tempo di andare in palestra).
Sono tornato a casa solo con la panca, perché ho scoperto che in Svizzera pesi, manubri e bilancieri hanno un diametro standard da 33mm che, ovviamente, è diverso da quello dei paesi confinanti (28mm). Per cui il commesso mi ha consigliato di ricomprare un kit manubri + dischi oppure, se voglio usare i manubri che ho già, di andare a prendere i dischi in Italia, Francia o Germania.
Quando torno in Italia a Dicembre faccio un salto da Decathlon e mi prendo il necessario.
Ancora una volta questi Svizzeri vogliono fare i diversi… e ci riescono benissimo…
Divenite Fan!
Come sempre, da buon paese multilingue, i siti Svizzeri in Italiano contengono spesso molti errori. Non so bene se vengano tradotti da Svizzeri Francesi o Tedeschi che hanno studiato l'Italiano a scuola o da Ticinesi piuttosto ignoranti.
Quasi quasi apro una agenzia di correzione bozze per Web e affini…
Il lungolago di Montreux.
Ieri io e la moglie abbiamo approfittato di una mattina calda e soleggiata, cosa rara in questo periodo a Losanna, per andare a Montreux a passeggiare un po' lungo il lago. Ovviamente non siamo stati gli unici ad aver avuto questa idea. Famiglie, ragazzi, bambini, anziani erano tutti lì a guardare il panorama in una giornata che ricordava l'estate, ma con i preparativi delle feste invernali già in atto.
Dal 25 Novembre al 24 Dicembre ci sarà il mercatino di Natale di Montreux, e tutto è quasi pronto. Le casupole di legno, il mercato coperto, le luminarie appese.
Purtroppo verso le 15 il cielo ha cominciato a rannuvolarsi e abbiamo deciso di alzare i tacchi, ma sono riuscito comunque a scattare qualche foto decente. Cliccate qui per guardarle.
Fragole-sù.
Vendemmia nel Lavaux.
Domenica 3 Ottobre io e la moglie siamo andati a visitare i famosi vigneti del Lavaux. Questi vigneti risalgono all'XI secolo quando vennero creati i primi terrazzamenti. Con il passare del tempo le modifiche apportate al territorio per favorire la coltivazione a terrazza della vite, hanno costituito un ambiente unico che, dal 2007, fa parte del patrimonio mondiale dell'UNESCO (qui gli altri siti Svizzeri dell'UNESCO).
I vigneti possono essere visitati a piedi o in bicicletta seguendo le strade che portano ai 14 paesetti della regione e che passano proprio in mezzo ai terrazzamenti.
Noi siamo andati da Saint-Saphorin a Chexbres (e ritorno) per due semplici motivi: goderci il meraviglioso panorama sul lago e fare un po' di foto. Purtroppo essendoci andati di Domenica non abbiamo visto la vendemmia che era già iniziata e ormai dovrebbe anche essere finita.
Se aveste intenzione di fare un giro per vedere questi vigneti potrete trovare molte informazioni per alberghi, itinerari ed eventi su questo sito.
Abbiamo in programma di tornare a ripercorrere lo stesso tragitto (o uno simile) questo Sabato per scattare qualche foto alle viti e al paesaggio con i tipici colori autunnali, speriamo solo che non piova…
Ho caricato un po' di fotografie sul sito e su Flickr, se siete interessati guardate entrambe le gallerie perché le foto sono diverse.
Non hanno tutti i torti…
Leggo ora sul Corriere questa notizia di una campagna della Lega Ticinese contro i 45000 frontalieri Italiani che quotidianamente si spostano dai paesi confinanti per andare al lavoro nella Svizzera Italiana. Esiste perfino il sito internet "bala i ratt" per promuovere la campagna di "informazione" per i Ticinesi che, a quanto pare, si vedono rubare il lavoro dagli Italiani. Come riporta il sito "…tutti i ticinesi potrebbero lavorare, ma non possono farlo perché muratori, operai, camerieri, impiegati, infermieri, ricercatori, professori dalla vicina Italia, sottopagati e comunque ben contenti di portarsi a casa stipendi che al loro paesello nemmeno si sognano (adesso poi che l’euro è in caduta libera…) gli portano via il posto da sotto il naso. E non veniteci a dire che gli svizzeri non vogliono fare più certi mestieri: se non ci fossero migliaia di pendolari che giorno e notte arrivano da Como, Varese, Milano e Novara ad occupare fabbriche, negozi, banche (sono anche lì) e ristoranti, gli svizzeri sarebbero ben contenti di non andare a timbrare."
Inoltre uno dei problemi del Ticino è che, proprio per limitare l'invasione di frontalieri, gli stipendi dei Ticinesi sono leggermente più bassi degli stipendi in altri cantoni Svizzeri. Quindi capisco che si lamentino vedendo un esercito di Italiani contenti di lavorare per un salario più basso.
Che gli Italiani (almeno quelli vicini alla Svizzera) siano attirati dagli stipendi più alti è un dato di fatto. E' anche assodato che in Italia ci sono meno posti di lavoro. Ma i Ticinesi non sono obbligati ad assumere Italiani! Diciamo la verità: fa comodo anche a loro pagare meno un Italiano. Ri-diciamo la verità: la Svizzera è più o meno lo specchio dell'Italia (in scala ridotta).
In Italia i lavori di basso livello sono sempre più snobbati dai giovani che ormai hanno tutti un diploma e/o una laurea in tasca. Gli operai, addetti alle pulizie, etc., sono spesso immigrati che si accontentano di uno stipendio basso che per un Italiano è a volte insufficiente. In Svizzera la situazione è simile. Gli Svizzeri non fanno nemmeno il dottorato (tranne alcune eccezioni) perché lo stipendio è troppo basso (come in Italia d'altro canto)! Non saremo certo noi a fargli notare che è più di due volte lo stipendio di un dottorando Italiano. Lo stesso vale per l'operaio, la cassiera, l'infermiere, e via discorrendo.
Se a tutto questo aggiungiamo che i frontalieri che lavorano in Svizzera percepiscono un salario netto e pagano le tasse nel paese di origine e/o pagano meno tasse in Svizzera, il vantaggio è evidente.
I frontalieri ci sono anche dalla Germania nella parte della Svizzera Tedesca e dalla Francia soprattutto a Ginevra e qui a Losanna. Evidentemente, però, nei loro paesi di origine il divario di stipendio non è così alto come tra l'Italia e la Svizzera.
E che colpa ne abbiamo noi Italiani? Che sia colpa del governo e della scarsa e inefficace politica economica? Sicuro!
Certo, che se un domani non trovassi posto come ricercatore in Italia e come cassiere al supermercato o come operaio in fabbrica mi offrissero 2000 euro al mese non ci penserei due volte ad accettare… e di sicuro tanti frontalieri se ne tornerebbero in Italia.
Miss Svizzera 2010
La settimana scorsa ho visto, per la TV Svizzera, la pubblicità di Miss Svizzera 2010. Ho subito detto alla moglie che avremmo guardato lo spettacolo in televisione Sabato sera, almeno per vedere com'è (lo spettacolo e la Miss).
Sabato sera alle 20.30 la moglie stava facendo un po' di sano zapping quando all'improvvisto esclama: "Porca miseria! Miss Svizzera è iniziata un'ora fa! Ci siamo persi l'inizio."
Si, perché, ovviamente lo show è cominciato alle 19.30 e finito alle 22.30… che tristezza.
Ma andiamo avanti.
Guardiamo un po' sul primo canale della Svizzera Italiana (il conduttore conduce in tedesco, ma c'è uno speaker che parla in Italiano) e vediamo che esce in passerella la Miss numero 11, poi la 12 e poi escono di scena. E qui dicono che "il gruppo precedente di Miss uscito prima… bla bla bla…".
"Vabbé", dico alla moglie, "ne abbiamo perse un po', ma ora vediamo le altre".
Piccolo stacchetto con un gruppo Svizzero che canta in Tedesco.
Piccolo stacchetto che mostra una tipa che insegna ad un po' di Miss come camminare con i tacchi e con le spalle diritte.
Piccolo stacchetto dove fanno vedere un manipolo di Miss che scendono dalla parete di una montagna legate con una corda ed equipaggiate da scalatrici.
E tornano dentro le Miss con abiti eleganti. Tornano dentro 12 Miss. DODICI.
Ci guardiamo, ci diciamo che evidentemente le selezioni erano state fatte prima… ma dopo un po' scopriamo che in tutto le candidate erano 12! Eh vabbè, la Svizzera è un paese piccolo, con poca gente, ma 12 ragazze?? Bho…
Sfilano con gli abiti che una stilista ha fatto su misura per loro e il commentatore chiede alla commentatrice: "ma poi che fine fanno questi vestiti?" e lei risponde: "se vogliono le ragazze li possono comprare alla fine". Comprare? Se vogliono?? Ma come! La stilista li cuciti su di loro e li devono comprare??? Vabbè… poverini, che ci volete fare…
Continua la sfilata, la moglie guarda gli abiti, io guardo le Miss, lo spettacolo è piuttosto deprimente nonostante lo speaker dica che c'è un "coro da stadio nello studio" (si, certo, uno stadio di sordomuti…).
Passano 30 minuti, la noia avanza, sono le 21, la moglie decide di cambiare canale dicendo che ho visto anche troppe Svizzere in una sera (capirai, 12 di cui 6 carine e 2 belle).
Ci mettiamo a guardare un film e, ovviamente, ci perdiamo l'incoronazione visto che alle 22.35 era già tutto finito. La moglie cerca su internet, sul sito ufficiale non c'è scritto niente, su altri siti neanche, la notizia appare alle 23.30 su un sito giornalistico Svizzero e leggiamo che Miss Svizzera 2010 è Kerstin Cook, effettivamente la migliore tra le 12 candidate.
A quanto pare la fanciulla di 20 anni ha "una bicicletta da donna verde e nera", mangia "sofficini al formaggio con pasta (mangia quello che vuole, ma solo quando ha fame)" e "studia biologia per corrispondenza alla Oxford Open University" (dal sito ufficiale). Potevano anche sprecarsi a farle qualche domanda più profonda…
Leggendo qualche altra notizia su internet la moglie scopre che una delle informazioni FONDAMENTALI sulle Miss degli anni precedenti è quanto hanno guadagnato col titolo di Miss. E altrettanto fondamentale è fare un pronostico su quanto guadagnerà la Miss dell'anno successivo. Ho capito che qui in Svizzera il capitalismo la fa da padrone, ma insomma, farle i conti in tasca è proprio ridicolo…
In ogni caso, lettrice, se sei Svizzera, nubile, non divorziata, non sposata, senza figli, di età compresa tra i 17 e i 25 anni e alta almeno 168cm, sono già aperte le iscrizioni per l'anno prossimo! E se il tasso di partecipazione è quello di quest'anno la probabilità di vincere è pure alta!
Questioni di lingua #2.
La Svizzera ha tre lingue nazionali e ufficiali, Tedesco, Francese e Italiano e una quarta lingua nazionale e "coufficiale", il Romancio. Qui vige l'obbligo di studiare a scuola almeno due lingue Svizzere oltre all'Inglese come lingua straniera. Insomma, lo Svizzero medio conosce decentemente almeno tre lingue.
La situazione migliora ulteriormente nel canton Ticino dove gli Svizzeri, limitati dall'Italiano che è parlato da una piccola parte della popolazione, generalmente imparano sia il Tedesco che il Francese (sempre oltre all'Inglese).
Ma si sa, imparando molte lingue si fa spesso confusione e studiare una lingua non vuol sempre dire saperla bene. Questo è particolarmente vero qui nella Confederazione Elvetica dove le traduzioni sono spesso fatte alla carlona.
Sarà che l'Italiano "Ticinese" non è proprio vero Italiano (alcuni termini derivano dal Tedesco e/o dal Francese), sarà che a tradurre magari non ci finisce neppure un Ticinese (figuriamoci un Italiano vero, anzi sospetto che usino spesso il traduttore automatico), ma spesso i risultati sono divertenti (cliccate sulle foto per leggere meglio gli strafalcioni):
P.S.: "l'impronta" sarebbe il francobollo e il "piumino di peluria Caro" sarebbe il piumino d'oca a quadri…
Bandiera Svizzera #3.
Come saprete il primo Agosto in Svizzera è festa. Non lo sapete? Ve lo dico io. In pratica si festeggia la fondazione della Confederazione con l'unificazione dei cantoni nel 1291. Ecco un breve estratto da qui (ottimo sito con informazioni per visitare e alloggiare in Svizzera):
"1291 Fondazione della Confederazione
Dal 1891 il primo agosto è festa nazionale in Svizzera. La data si fa risalire ai primi patti tra i tre Cantoni Uri, Svitto e Untervaldo che formavano il nucleo dell'odierna Svizzera, delineatasi nel corso di oltre cinque secoli.
Gli uomini di questi tre cantoni all'inizio del mese di agosto 1291 hanno suggellato un'alleanza in cui si attribuiva un forte valore all'aiuto e al sostegno reciproci. L'alleanza nasceva soprattutto in rivolta contro gli Asburgo che all'epoca ambivano ad estendere la loro sfera di influenza fino ai territori alle porte del Gottardo."
Non procedo oltre con le spiegazioni storiche e politiche, potete trovarle ovunque. Vorrei solo dirvi come in previsione di questa festa gli Svizzeri si stiano preparando alla grande (come ogni anno). Al supermercato ci sono salviette, tazze, piatti, bicchieri con la classica croce bianca su sfondo rosso, ma anche tanti altri accessori per organizzare picnic con un unico tema ricorrente: la bandiera Svizzera.
Non mi credevate quando ve l'ho detto in questo o questo post che la bandiera Svizzera c'è ovunque, vero? Bhe, allora godetevi la seguente foto di mozzarelle tagliate a forma di croce bianca da mettere su mezzo pomodoro rosso…