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Morges: festa dei tulipani 2010.

Nel fine settimana il tempo è stato clemente e generoso: mentre noi eravamo al lavoro Sabato c'è stata una bellissima giornata. Anche mentre eravamo al lavoro Domenica mattina. Per fortuna che poi siamo riusciti a fare un giretto nel primissimo pomeriggio e, visto quello che ho scritto in questo post, siamo andati a vedere i tulipani in fiore al parco di Morges. Il parco era veramente affollato dato che la festa dei tulipani (quest'anno dal 2 Aprile al 16 Maggio) attira sempre molta gente. Come da previsione la maggior parte dei fiori era nel pieno dello splendore, alcune varietà precoci erano già sfiorite, mentre poche altre varietà tardive sbocceranno, probabilmente, nel giro di una settimana. Non ho potuto fare a meno di notare una cosa: molte persone giravano tra le aiuole scrivendosi i nomi dei tulipani più belli, evidentemente per comprarne i bulbi (o, perché no, i semi).
Solo che c'era una grave mancanza. Alla festa dei tulipani non c'è una bancarella che li venda. Niente, zero, nicht. Da Italiano opportunista e imprenditore quale sono ho subito fatto notare alla moglie che un banchetto con bulbi e fiori recisi in vendita farebbe discreti affari in queste occasioni, ma si sa, bisogna pensarci…

Comunque, dopo aver letto tutto questo sproloquio, potete dare un'occhiata ad alcune foto che ho fatto scatenando la mia vena artistica cliccando qui.

Catadriottico (seconda parte).

Come promesso con l'arrivo della bella stagione ho iniziato a fare qualche foto in più con l'obiettivo catadriottico Samyang 500mm f/6.3 (leggete qui una breve recensione).
Domenica è stata una delle prime giornate soleggiate "calde". Visti i ben 8 gradi io e la moglie siamo andati a fare un giro al lago verso Lutry. Bello baldanzoso già a casa ho iniziato ad armeggiare per prendere su macchina, obiettivi, ma ho lasciato a casa il cavalletto sotto minaccia di morte della consorte.
Comunque, nonostante la giornata molto ventosa e il sole, c'era come sempre una cortina di foschia sul lago che impediva la visuale del panorama montano.
In compenso le aiuole in riva al lago sono, come sempre, splendide grazie al lavoro dei giardinieri Losannesi che ogni primavera piantano fuori di ogni genere. A proposito di fiori, entro le prossime due settimane al parco di Morges i tulipani dovrebbero essere al massimo del loro splendore, vedremo se riusciremo ad andarci.

In ogni caso cliccando qui potete vedere qualche foto "decente" che sono riuscito a fare Domenica con il catadriottico a mano libera (ricordo che diventa un 800mm sulla EOS 400D ed ha fuoco manuale, quindi le foto sono "relativamente" belle, portate pazienza).
 

Samyang 500mm f/6.3 catadriottico.

Visto che la moglie pone (diciamo giustamente?) il veto all'acquisto di un obiettivo per la macchina fotografica, ho ben pensato di… comprarmi un obiettivo. Spiego meglio. Quello che vorrei costa tot euro. Non dico il prezzo per non spaventarvi e non spaventare la mogliettina. Inoltre sto aspettando che venga aggiornato con le ultime tecnologie disponibili. Nell'attesa di fare l'acquisto tra un numero indefinito di mesi o anni, ho pensato di prendermi un bell'obiettivo catadriottico.
Cos'è un catadriottico? E', in poche parole, un mini telescopio Schmidt-Cassegrain composto più da specchi che da lenti. Proprio il fatto di avere degli specchi che riflettono (all'interno del barilotto) la luce incidente, permette a questi obiettivi di essere particolarmente corti pur avendo una lunga focale.
I catadriottici hanno parecchi pregi e parecchi difetti:

Pregi:

Economici: bastano 100-150 euro per avere un catadriottico di bassa lega. Li riconoscete facilmente, sono molto simili, cambia la targhetta con la marca (sospetto fortemente che ci sia un solo produttore o pochi produttori con lo stesso progetto). Quindi, Samyang, Walimex, Phoenix, sono tutti uguali e costano pochissimo. Se volete un obiettivo più pregiato potete cercare di comprare un Sigma 600mm f/8, un Tamron 500m f/8 o un Rubinar 500 f/8 o addirittura 1100 f/10.5, ovviamente per questi gingilli (che si trovano solo usati) preparatevi a sborsare parecchio.

Leggeri: il mio Samyang pesa circa 700 grammi. Un obiettivo normale della stessa lunghezza focale arriva facilmente ai 2kg.

Lunghezza focale esagerata: come detto, partono generalmente da 400mm (anche 300) e arrivano a 1100mm (anche di più, ma a quel punto sono dei veri telescopi).

Bokeh particolare: il bokeh è la resa dello sfocato nelle foto. I catadriottici, per la loro forma, struttura e il loro funzionamento, hanno un effetto sfocato impareggiabile, a dir poco artistico. Un punto luminoso sfocato diventa un cerchietto. Guardate questa foto (che non ho fatto io) per capire di cosa parlo.

Universali: i più economici hanno tutti un attacco a vite T2 al quale è possibile avvitare un moltiplicatore di focale 2x (da 500 si passa a 1000mm, dimezzando la luminosità) o direttamente l'adattatore specifico per la propria macchinetta.

Difetti:

Messa a fuoco manuale: tutti questi obiettivi non hanno messa a fuoco automatica. Come potete immaginare non è semplice mettere a fuoco un soggetto, specie se in movimento, con un 500-800mm. Se non potete rinunciare a questa comodità preparatevi a prendere una Sony Alpha e l'obiettivo SAL-500F80, l'unico catadriottico con messa a fuoco automatica.

Poco luminosi: il massimo della luminosità è f/6.3, a parte alcuni Rubinar f/5.6, il che impone una buonissima illuminazione del soggetto o tempi di scatto lenti e ISO elevati a discapito della qualità della foto.

Grande diametro del vetro frontale: non è facile trovare filtri da 95mm e quando si trovano non sono nemmeno molto economici.

Quello che ho comprato io è un "Samyang 500mm f/6.3" che su sensore APS-C della mia EOS 400D diventa un 800mm. Con moltiplicatore di focale raggiunge, quindi, la bellezza di 1600mm! Non ho ancora avuto il piacere di provarlo intensamente, dato che le giornate sono parecchio uggiose e la foschia ricopre i soggetti più distanti.

Dopo tutte queste chiacchiere se volete potete cliccare qui per vedere qualche foto scattata con questo obiettivo. Ovviamente tutte con cavalletto, specchio alzato e scatto remoto per non far tremare la macchinetta.
Con l'arrivo della bella stagione lo sfrutterò a dovere!

Hack Canon EOS 400D.

Periodicamente mi sorge il desiderio di cambiare macchina fotografica e, sistematicamente, la moglie mi inibisce e impedisce lo sperpero del patrimonio ormai comune (dovevo farlo prima di sposarmi… adesso è tardi…).
Ma perché volere una macchina fotografica nuova? E' il fotografo che fa belle foto? O la macchina? O l'obiettivo (dato che voglio pure quelli…)? A tal proposito mi viene in mente questa barzelletta: "Una sera un mio amico che si diletta di fotografia, invitato a cena, mostrò alcune foto che aveva portato con sè. La padrona di casa, guardandole, esclamò: "Bellissime, deve avere una macchina fotografica eccellente!". Al momento di andare via, il mio amico rivolto alla padrona, disse: "Ottima cena: lei deve avere pentole di buona qualità!". (Simon Evans)"

Comunque il punto è che secondo me una bella foto viene per l'70% dal fotografo e per il 20% dall'attrezzatura. Il restante 10% è il culo di essere al momento giusto nel posto giusto (con la macchina fotografica in mano, accesa e pronta a scattare). Quindi cosa manca alla mia Canon EOS 400D? Tante, tantissime cose che non sto neanche ad elencare. Ma il punto del post è che si può ottenere qualche cosa di più "hackerando" il firmware della EOS 400D, quindi se avete questa macchina e volete renderla un po' più "professionale" continuate a leggere.

Cosa si ottiene di più?
Poche cose, ma buone.
1. La possibilità di usare la sensibilità 3200 ISO (la 400D è limitata a 1600 ISO) e di avere passi intermedi tra i 100 ISO e i 3200. Si avranno quindi 100, 125, 160, 200, 250, 320, 400, 500, 640, 800, 1000, 1250, 1600, 2000, 2200, 3200. In neretto le sensibilità standard, le altre sono aggiunte dal firmware modificato. Ci sono anche i valori 32, 40, 50 e 80 ISO che sono selezionabili, ma corrispondono, in realtà, sempre a 100 ISO.

2. Possibilità di usare lo spot metering che, per chi non lo sapesse, è la misurazione dell'esposimetro integrato nella fotocamera in un punto (in questo caso centrale) molto piccolo. Questo permette una misurazione più precisa rispetto alle misurazioni parziali o pesate su tutto il campo ripreso dalla fotocamera.

3. Attivazione del menù tecnico (factory menu) che permette di fare alcuni test sulla macchina fotografica e di vedere il numero totale di scatti del corpo macchina.

Come si attiva tutto ciò?
Semplice. Appuratevi di avere la batteria completamente carica. Dopo aver aggiornato la macchina fotografica con l'ultimo firmware disponibile (1.1.1 dal sito Canon) seguite queste istruzioni:

ATTENZIONE, NON MI PRENDO ALCUNA RESPONSABILITA' PER EVENTUALI PROBLEMI, O MALFUNZIONAMENTI DELLA VOSTRA MACCHINA FOTOGRAFICA IN SEGUITO ALLA APPLICAZIONE DELLE ISTRUZIONI SUGGERITE!

– Formattate la scheda di memoria CF dal menù della macchina fotografica.
– Con un lettore di schede esterno copiate sulla root della scheda (in pratica fuori da ogni directory) il file testfir.fir che potete scaricare da qui.
– Inserite la scheda nella EOS 400D e accendete la macchina. Dal menù aggiornate nuovamente il firmware. Il display si spegnerà, quindi aspettate almeno 10 secondi, poi spegnete la macchina e togliete la batteria.
– Togliete la CF, usando di nuovo il lettore di schede fate una formattazione veloce con il computer e scaricate CardTricks 1.45.
– Avviate il programma scaricato e rendete la schedina avviabile cliccando su "CF boot sector" e quindi sul pulsante "Make Bootable".
– Scaricate quindi l'ultima versione disponibile del file AUTOEXEC.BIN da questo link. Il file ha, come estensione, la data di creazione. Rinominate il file in AUTOEXEC.BIN e copiatelo nella root della scheda di memoria.
– Inserite la scheda nella macchina fotografica e accendetela. Se il pulsante "Direct Print" si illumina brevemente di blu siete a cavallo! 

Ora per attivare le sensibilità ISO aggiuntive vi basta scegliere l'ISO dal solito menù e cliccare il tasto "Direct Print" più volte fino alla sensibilità ISO desiterata. Selezionate ISO 100 e premete il tastino per avere 125, 160. Selezionate ISO 200 e premete per avere 250, 320, e così via fino a 3200.

Per attivare la funzione spot metering scegliete la "misurazione valutativa" dall'apposito menù e premete il tasto "Direct Print". A quel punto il nuovo metodo di misurazione è attivo.

Per attivare il "Factory menu" entrate nel menù principale della fotocamera, premete il tasto "Direct Print", uscite dal menù e rientrateci. Voilà, fatto anche questo.

Ricordate, se formattate la scheda di memoria o usate una scheda diversa (senza l'AUTOEXEC.BIN) l'hack non funzionerà e tocca rifare tutto da capo. Se conoscete l'inglese date un'occhiata a questo sito dove è tutto spiegato per bene e trovate anche i files da scaricare. Il tutto fa parte del progetto Canon Hack Development Kit, una serie di software e firmware per alcune fotocamere Canon (anche compatte) che permettono di aggiungere funzionalità non presenti di default, dateci un'occhiata!

Nuovo tema felpato e WordPress 2.9.1.

Eccoci di nuovo con due aggiornamenti, uno puramente estetico (il make up fiammeggiante non era al 100% di mio gusto, della moglie, di Giulia e chissà quanti altri) e uno funzionale, con la nuova versione di WordPress 2.9.1 in Italiano uscita ieri.
Partiamo dall'inizio: il nuovo aspetto felpato del blog vi piace? Se non lo vedete aggiornate il browser 2-3 volte di seguito.
Non avendo trovato texture adeguate ho semplicemente scattato qualche foto macro al tessuto in pile di una mia felpa che ho successivamente sistemato con Photoshop per rendere le immagini delle vere "seamless textures" cioè senza bordi visibili. Vi piace? Non vi piace? Ogni commento è il benvenuto. In ogni caso questa pelle resterà sul blog per un po' di tempo.

Il secondo aggiornamento riguarda il cuore del blog. Sono passato dalla versione 2.8.6 alla versione 2.9.1 di WordPress saltando la 2.9.0 perché, quest'ultima, ha presentato qualche bug all'uscita (risolti con l'ultima versione). Il procedimento di aggiornamento è semplice e veloce usando l'aggiornamento automatico disponibile sul pannello di controllo del blog alla voce "Strumenti". Se avete un blog con WordPress ospitato su server Aruba vi consiglio caldamente di effettuare la modifica che suggerisco su questo post.
Comunque, seguite le istruzioni e… detto fatto! Salvo imprevisti, dovreste ritrovarvi il blog trottante e galoppante come e più di prima.

Macro: prima puntata.

La mogliettina ieri si è lamentata che voglio comprare un obiettivo, un software, un soffietto, un flash, e che passo le serate a fare fotografie (ed come darle torto, è tutto vero). Si lamenta del fatto che vorrei spendere più soldi per la macchina fotografica che per giocare a Dofus, si stupisce che mi sia preso una pausa dal gioco e poi lei non stacca lo sguardo dal nuovo tormentone di facebook: cyber cafè, virtual restaurant, silicon tavern, non chiedetemi come si chiama. Poi quando le chiedo un parere su una foto alza un occhio dallo schermo del computer (si, un occhio solo, con l’altro deve controllare la cottura dei panini) e più velocemente della luce mi gratifica con un “si, bella”.
Allora insisto, le chiedo: “Hai visto bene?”, si, benissimo. “Davvero bene? E’ a fuoco?”, si, stupenda. “Anche qui che c’è questo particolare?”, si, davvero. “Ma se hai guardato per mezzo secondo! Dai un’altra occhiata!” e lei, guardando lo schermo, mi dice: “Ma insomma, non vedo niente! Inclinamelo un po’ così e colà”…
…e per fortuna che la foto era “bellissima al primo colpo!”

In ogni caso, potete vedere le foto macro che ho fatto di recente (senza soffietto, ma con prolunga, e con un obbiettivo vecchio come il cucco: Yashica ML 50mm F/1.9) cliccando su questo link.

Si avvisa la gentile popolazione… – 448

Oggi via email è arrivato a tutti i dipendenti dell’ISREC e dell’EPFL un avviso in lingua Francese e Inglese. Probabilmente, conoscendo la loro precisione, gli Svizzeri avranno fatto in modo di spedire il messaggio alla maggior parte della popolazione, via mail, via fax, via telefono, via segnali di fumo, via chissàcome. E non ne sono sicuro, ma forse ve ne accorgerete anche voi… credo che si sentirà in Nord Italia, Francia e Germania del Sud, insomma, tutti i paesi confinanti. perchè domani suoneranno le trombe del giudizio universale tra le ore 13 e le 15. Anzi, dalle 13 alle 15!!
Per ben due ore infatti ci sarà il test annuale delle sirene della protezione civile. In contemporanea in tutta la Svizzera.
Ecco qui il messaggio:

Madam, Sir

We inform you that Wednesday, February 6, 2008, between 13 and 00 h 15 h 00, the sirens of Civil Defence will sound in the whole of Switzerland.

Best Regards

Se non sapete come ingannare il tempo in attesa, anche voi, di ascoltare l’eco delle sirene potete dare un’occhiata alle foto scattate a Ginevra e al castello di Chillon.

License plate! – 395

Nonostante sia già in Italia da una settimana ho ancora qualche cosa da scrivere sugli Stati Uniti prima di cambiare completamente registro. Una delle peculiarità Americane (e di altri stati) è la possibilità di personalizzare le targhe delle automobili. Come ho già scritto qui, pagando una cifra extra è possibile mettere quasi ogni combinazione alfanumerica per ottenere la/le parole che si preferiscono da usare nella propria targa. Ogni stato ha una diversa legislazione a proposito, ma comunque ogni targa deve essere unica. Tra l’altro non è obbligatorio usare la targa anteriore, ma solo quella posteriore che, a volte, è pure dentro la macchina appoggiata al vetro.
Quindi è facile vedere in giro “license plate” (targhe) con le diciture più strane e quelle personalizzate vengono chiamate “vanity plate“.
Ovviamente più la targa è strana e “richiesta” e più è costosa. Esiste anche l’associazione ALPCA (Automobile License Plate Collectors Association) che si definisce come il “più grande e più rispettato club per collezionisti e affezionati di targhe da tutto il mondo”.
Ovviamente non ho potuto fare a meno di scattare foto alle targhe. Le ho scattate con il cellulare, quindi la qualità non è eccelsa, ma è possibile leggerle.
Purtroppo non sono riuscito a fare tutte le foto che avrei voluto… sarei dovuto correre dietro alle macchine!!
Cliccate qui per andare all’apposita galleria.

The Kravitz's family. – 387

Claudia, la ragazza Guatemalteca del dipartimento, ha deciso di portare una parrucca alquanto “interessante” per me. L’ha deciso perchè ha detto che la foto che avevo su Skype era troppo seria. Quindi, parruca alla mano, occhiali da sole e macchina fotografica ci siamo armati per un set di foto degne di un calendario!
Ovviamente però il fenomeno non è rimasto inosservato e la moda è ben presto dilagata oltre i confini dell’ufficio e oltre i confini del quarto piano. Insomma, nel giro di un paio d’ore Lenny Kravitz si è ritrovato con un branco di figli illegittimi che potete osservare e studiare nella galleria fotografica cliccando qui.