La cadrèga.

Filologia spicciola.

Cadrèga: Alterazione volgare di Cattedra (dal grego Kathèdra). In Italiano anticamente era carrega, con il significato di sedia o scranno.
In dialetto Lombardo, Piemontese e Molisano è tutt'ora "Cadrega", mentre in dialetto Veneto, Trentino, Emiliano, Friulano, Ligure ha perso la "d" diventando "carega" (sempre con il significato di sedia) da non confondere con le dolomiti del gruppo della Carega.

Blue chips.

Pochi giorni fa, da Migros, abbiamo comprato le "Blue chips" le famose patatine blu. In questo caso non si tratta di un batterio che rilascia sostanze coloranti come per la recente "scoperta" della mozzarella blu, ma si tratta di una varietà di patate che produce una grande quantità di antiossidanti (antociani) che danno il caratteristico colore alla polpa.

Questa varietà di patate è originaria del sud America (come tutte le patate d'altro canto) ed recentemente ne è stata iniziata la coltivazione anche in Europa a scopi commerciali. L'abitudine è dura a morire e quindi i clienti non accettano volentieri di mangiare delle patate blu, ma se sono chips in sacchetto magari le si provano…

Ed ecco qui le patate blu che abbiamo assaggiato. Ovviamente il gusto non è diverso dalle altre, ma l'idea di avere un cibo di colore diverso dal solito può essere simpatica! 
Sappiate che se le volete comprare in Svizzera (non credo che ci siano in Italia) dovrete per forza andare nella catena di supermercati Migros e le troverete solo della marca Terra (facendo parte dell'Americana Hain Celestial Group è possibile che siano in vendita anche negli USA). In caso vi capiti di trovarle, buon assaggio!

 

P.S.: Non sono transgeniche, è un prodotto naturale. Sappiate che esistono anche le carote blu o nere e, anzi, il colore originale delle carote è proprio blu. La varietà arancione a cui siamo abituati è stata selezionata… in Olanda (sono proprio fissati con l'arancione…)!

Il topetto se ne va: evviva il topetto!

Come dice il titolo del post il topetto (un nostro collega) se ne va ufficialmente oggi. Ha finito il dottorato a Marzo, gli è stato prolungato il contratto per qualche mese per terminare esperimenti e iniziare la stesura dell'articolo e ora parte. Per dove? Non si sa. Pare forse per l'America, o la Francia, ha fatto qualche colloquio e sembra che in America siano stati piacevolmente colpiti: "hanno detto che sono interessati e mi faranno sapere".

Cosa dire di lui? E' svampito, assonnato, incapace di fare una cosa giusta al primo colpo (ma anche al secondo e terzo: di solito ci riesce dopo 4 tentativi), insicuro, disordinato e disorganizzato. Queste sono le definizioni più appropriate che ho per lui dal punto di vista professionale/lavorativo. Dal punto di vista umano, invece, devo ammettere che è la persona migliore tra i nostri colleghi. E' l'unico che si preoccupa veramente delle persone che gli stanno accanto e l'unico che ha sempre un pensiero gentile per tutti (bhe, quasi… con la NAT e con la Nostra Signora V. M. non riesce a comunicare).

In breve: topetto, non sei di certo fatto per il premio Nobel (secondo la moglie non è proprio fatto per la scienza, ma io preferisco dargli il beneficio del dubbio, magari come soggetto di studio in qualche laboratorio può andare bene), ma ovunque tu vada buona fortuna!

WordPress 3.0 (in Inglese).

Finalmente, dopo l'assenza del computer e la mancanza di tempo, ho aggiornato il blog a WordPress 3.0 disponibile ormai dal 17 Giugno. Per non aspettare la localizzazione in Italiano ho aggiornato direttamente con la versione Inglese senza avere particolari problemi.

Unico accorgimento: se passate dalla versione in Italiano a quella Inglese, in caso di aggiornamento automatico, vi ritroverete l'interfaccia in Italiano del pannello di controllo (con alcune parole non tradotte) perché il sistema di installazione ovviamente mantiene la precedente traduzione e il file wp-config.php dove c'è il riferimento alla lingua da usare.
Per avere il sistema in Inglese, dovete modificare il file wp-config.php sostituendo

define ('WPLANG', 'it_IT');

con 

define ('WPLANG', '');

In caso vogliate usare un'altra lingua, date un'occhiata a questo link. Potrete scaricare la versione che preferite (o solamente i files per la localizzazione) con relative istruzioni per come installare/usare il tutto.
Per la localizzazione in Italiano nei prossimi giorni tenete d'occhio il sito ufficiale qui.

Puntualità.

Fatemi capire una cosa. Sarebbero gli Svizzeri o i Tedeschi ad essere precisi e puntuali? Certo, si dice "puntuale come un orologio Svizzero", ma sono gli Elvetici ad essere puntuali come i loro famosi orologi?? Io non ne sono sicuro.
Oggi, dopo aver passato la mattina a dissezionare topi, ci siamo diretti in mensa (ristorante gestito da un servizio di catering esterno all'EPFL) alle 13.52 sapendo di essere in estremo ritardo dato che chiude alle 14.
Arriviamo giù alle 13.54 e:

– Ovviamente non c'è un cane, Francesi, Svizzeri e molti altri mangiano dalle 11.30 alle 12.30. Dalle 12.30 alle 13.30 mangiano gli Italiani. Dalle 13.30 alle 14 mangiano gli sfigati.

– Il cuoco stava mettendo via pentole e pignatte e non c'era traccia di piatti caldi.

– Lo scaffale refrigerato con panini e insalate era pressoché vuoto oltre ad avere la luce già spenta.

– Cassiere e cameriera stavano sbaraccando tutto.

Insomma, arriviamo noi due in affanno per trovare un tozzo di pane e un bicchiere d'acqua. Dietro di noi altri due sfigati di sorta che si guardano in torno per capire se non fosse già troppo tardi. Fortunatamente è arrivata la "direttrice" che abbaiando dice alla cameriera e al cuoco che "Qui si chiude alle 14". La cameriera replica con un "bhe, ma che ore sono?" e la direttrice risponde caustica "13.50" (erano le 13.55, ma sempre prima delle 14).
Quindi riaccende la luce dello scaffale-panini, il cuoco si rimette in movimento, il cassiere si rimette alla cassa, e via discorrendo.
Siamo riusciti a prendere qualche cosa da mangiare.

Morale della favola: gli Svizzeri sono precisi quando fa comodo a loro. Se c'è da chiudere, anticipano per fare prima e *zzi tuoi se tu in realtà saresti ancora in tempo, loro hanno chiuso.
Quindi, direi che se gli Svizzeri sono precisi come un orologio Svizzero, evidentemente i loro orologi sono avanti…

 

P. S.: Non è un caso isolato. Vedasi quando chiudono il centro commerciale (non il baracchino dei gelati, il centro commerciale, non so se mi spiego) alle 19, ma i commessi iniziano a mettere via la roba alle 18.40. Oppure vedasi quando chiudono il supermercato alle 18 ma la cassiera inizia a pulire la cassa alle 17.50 con la gente (nella fattispecie noi) che aspetta il conto. Oppure quando un'altra mensa, nel vecchio edificio ad Epalinges, chiude alle 13.30, ma le signore che ci lavorano tolgono le oliere alle 13.15. Oppure…
…mi fermo che non finisco più.

Informatica che passione!

L'ignoranza informatica, si sà, non è una colpa. Chi è nato col computer sotto il culo ci fa tutto senza problemi, chi il primo computer l'ha avuto a 40-50 anni ha spesso qualche problemino.
Non è raro, quindi, che il vicecapo NAT mi coinvolga in dialoghi come quello avvenuto due giorni fa:

NAT.: "Filippo, sai che mi hanno scritto quelli del servizio informatico per dirmi se voglio Windows 2010?"
Filippo: (Ellamadonna! Sono rimasto indietro… è appena uscito Windows 7 e hanno già fatto Windows 2010???) "Ah si? Ma cosa ti dicono?"
NAT.: "Ah niente! Che hanno visto che sono un utente di Windows 2007 e quindi mi propongono di aggiornare a Windows 2010."
F.: "Uhmmm, intendi dire l'Office 2010?"
NAT.: "Ma comunque io non voglio prendere Windows 2010, perché sono appena passata da Windows 2003 al 2007 e già non ci capisco niente…."
F.: "Si, per carità…" (che poi tocca a me starti dietro…)
NAT.: "…e poi cosa cambierà mai. Ma tu hai Windows 2007?"
F.: "Io ho un Mac, da me l'Office è diverso. E' la versione 2008."
NAT.: "Ah, hai un Windows diverso… ma è come il 2007?"
F.: "No, l'Office 2008 è completamente diverso perché è per Mac."
NAT.: "Ah. Ma ti prendi Windows 2010?"
F.: "No, perché per Mac ci sarà Office 2011 e comunque mi basta il 2008."
NAT.: "Ma toglimi una curiosità. Ma quello che hai tu è sempre compatibile con il 2007 e il 2010? Voglio dire… il 2008 che hai tu è sempre fatto dalla Windows o è della Mac?"
F.: …..

E' seguito un breve e infruttuoso tentativo di spiegazione.
Mi domando chi me lo faccia fare…

L’ultimo baluardo di sanità mentale è caduto.

Già, come scritto nel titolo del post, purtroppo è successo. Anche al McDonald's in Svizzera ci sono le cannucce incartate singolarmente.
Quando sono arrivato in Svizzera sono rimasto sorpreso dal fatto che le cannucce al McDonald's (tutti, non solo a Losanna) non fossero incartate e dovessero essere prese da un distributore di cannucce. Per carità, niente di eccezionale, ma, come mi fece notare la moglie, sembrava poco igienico.
Ma ci si abitua a tutto. In fondo una volta era così anche in Italia (e nel resto del mondo). Una volta le "norme" igieniche, quando c'erano, erano più vaghe. Una volta ci si preoccupava di meno, a torto o a ragione, di malattie e infezioni.
Spesso nei primi tempi di cannucce in libertà ci siamo chiesti se davvero non sia esagerato volerle incartare, non siamo riusciti a giungere ad una conclusione valida. Poi questi discorsi sono caduti nell'oblio e non ci siamo più posti il problema finché non hanno eliminato le cannucce sfuse.

Forse siamo diventati ipocondriaci, forse c'è davvero un valido motivo per cui le cannucce vengono incartate singolarmente. Ma sono sterili? Ma sono pulite prima di incartarle? Ma quando il cassiere tocca la carta ha le mani pulite? E' vero che non ciuccio la carta, ma la devo toccare quando apro la cannuccia e poi tengo il panino con le mani, sarà sicuro? E le salviettine sono pulite? E le scatole dei panini? Le tovagliette? Sono solo le cannucce perché si mettono direttamente in bocca? E l'interno dei bicchieri? La lista può continuare a piacere…

Comunque, tornando in tema, ora anche nei McDonald's della Svizzera ci sono le cannucce incartate. L'ultimo baluardo di sanità mentale è caduto… davvero a favore dell'igiene o no? Chissà…

E il MagSafe cedette.

Vi sono mancato? Come dite? No? Pazienza. Per chi avesse notato la mia assenza dal blog, una breve spiegazione: sono stato senza computer da Venerdì scorso.

Mercoledì: "Uhmmm… il computer si carica a colpi. Ora va, ora non va. L'alimentatore deve avere dei problemi. Pace, Amen."

Giovedì: "Uhmmmmmm…. il computer non si carica più. La lucetta del MagSafe non si accende più. Come mai? Proviamo a vedere. Ah! Ci sono dei buchi sulla guaina e dei segni sospetti sulla plastica. Pare quasi che delle gatte l'abbiano morso. Moglie, sai che non va più l'alimentatore del computer? Sembra che le gattine l'abbiano mangiato. Come dici? Le hai viste finché ci giocavano? Bene, sarà il caso che andiamo a prenderne un altro, o magari me lo cambiano in garanzia perché questo non funziona più."

Venerdì: "Signor tecnico, il mio Macbook è in garanzia e l'alimentatore pure. Il connettore è stato mangiato dalle gatte si è bruciato. Me lo può cambiare? Si, ho visto le scintille (scintille? nemmeno una…), si, c'era odore di bruciato (no, ma fa lo stesso). Ah si deve tenere il computer per dei test? Ma il computer funziona, l'ho provato con l'alimentatore di un amico. Ah deve provare lo stesso? Va bene, tenga, a dopo."

Venerdì pomeriggio: "Driiiiinnnn… Pronto? Signor tecnico, mi dichi! Come? Il ricambio arriva Lunedì? (ma come, non avete alimentatori lì? sarà che i ricambi vanno richiesti sempre alla Apple?). Si tiene il computer fino a Lunedì? Va bene."

Sabato e Domenica: "Grazie amore che mi fai usare un po' il tuo computer!!"

Lunedì: "Driiiinnnnnn…. Pronto? Signor tecnico, mi dichi! Come? L'UPS è in ritardo? Arriva domani? Eh vabbé… aspetto, non vedo alternative."

Martedì: "Buongiorno Signor tecnico, sono venuto a prendere il computer. Lo so che il pezzo non è arrivato, ma sto soffrendo di crisi d'astinenza mi serve per lavorare, me lo dia che poi l'alimentatore passo a prenderlo in serata. Intanto lo uso con l'alimentatore di un amico."

Martedì sera: "Sono venuto a prendere l'alimentatore. Ah! Ma è diverso. Il mio di prima era così. Ah, ora li fanno per tutti cosà? Ah, sono in metallo e sono più robusti? Ah, anche col cavo di una plastica diversa? Ah, non si rompono? Ah, ma sono anche a prova di denti di gatto?"

Ora di notte rimetto l'alimentatore nello zaino per evitare di dover fare due conigli al forno…

 

P. S.: La moglie mi ha detto che anche il connettore del suo alimentatore ha i segni dei denti delle gatte. Ora ci tocca davvero nascondere i cavi.