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Società strana #1.

Ieri, 1° Agosto 2011, è stato il 720° anniversario della nascita della Confederazione Elvetica avvenuta nel 1291 con l'unione dei primi tre cantoni: Uri, Svitto e Untervaldo.
Bellissimo. Un paese ricco, multietnico, neutrale e socialmente ritardato è nato 720 anni fa.

Socialmente ritardato, si, avete letto bene.
Dato che la società Svizzera era (per certi versi lo è ancora) prevalentemente maschilista, le donne hanno festeggiato a Febbraio di quest'anno i 40 anni di diritto di voto. 40 anni, perché hanno iniziato a votare nel 1971, perfino dopo l'Iran che ha raggiunto questo traguardo nel 1963.

Ma c'è di peggio. C'è qualche cantone Svizzero particolarmente sfigato (aree rurali con pochi abitanti tipo il Canton Appenzello) dove tutt'ora per le elezioni "locali" si vota per alzata di mano in piazza (si, davvero…). Ebbene, in quel cantone il diritto di voto alle donne è stato imposto dalla confederazione nel 1990.
E' stato imposto: ripetiamolo insieme.

Ma al peggio non c'è mai fine, quindi:
– La parità dei sessi in Svizzera è entrata a far parte della costituzione solo nel 1981.
– Il diritto alla maternità (4 mesi) con garanzia di non essere licenziate è stato ottenuto nel 1991.
– Il diritto all'aborto è stato introdotto nel 2001.
– Lo stipendio obbligatorio durante i quattro mesi di maternità è stato garantito per legge dal 2005.

Che dire… non è questione di maschilismo o femminismo, a volte è solo una questione di buon senso. Purtroppo per alcune cose (tipo quelle sopra elencate) il governo Svizzero è piuttosto conservatore, a volte fin troppo.

A domani per la seconda puntata sul tema.

Le Chalet Suisse.

Come promesso ad Elena nei commenti di qualche post fa, descriverò brevemente la cena allo Chalet Suisse, locale tipicamente Svizzero con cucina tipicamente Svizzera.

Io e la moglie ci siamo stati due volte. La prima per festeggiare la fine del suo dottorato e la seconda volta ci siamo andati la settimana scorsa con l'ospite dalla Danimarca.
Il locale è molto carino, gli interni sono proprio quelli di uno chalet di montagna. All'esterno, in caso di bel tempo, si può cenare sulla "terrazza" panoramica da cui è possibile vedere il lago Leman.
Il cibo è tipicamente Svizzero: formaggio, formaggio e poi formaggio. Diciamo che i piatti forti sono Raclette e Fonduta (7 tipi diversi di Fondue, tra cui la tradizionale moitié-moitié). Comunque se non vi piace il formaggio ci sono anche rösti, carni varie, affettati misti con la famosa carne dei Grigioni, verdure e brodini.

La Raclette è molto buona e servita "a volontà" con patate novelle lesse, funghetti, cetriolini e cipolline. La Fonduta è altrettanto buona, non troppo alcolica, in quantità abbondante e con una scorta illimitata di pane. Non ho provato i dolci, ma la moglie mi ha assicurato che la "tarte au vin cuit" (specialità Vodese: non ha "vino cotto", ma frutta cotta molto a lungo) è molto buona.
Il servizio è buono, ci sono anche un paio di camerieri Italiani che non fanno mancare niente. 

E veniamo al dunque: il prezzo è tipicamente Svizzero, cioè altino, ma in linea con i prezzi degli altri ristoranti locali, quindi niente di eccessivo.

Unica nota dolente: due volte su due c'è stato un errore sullo scontrino. La prima volta una bottiglia d'acqua in più, che ricordiamolo, qui costa 9CHF, circa 7.5€ (ce ne siamo accorti noi e non l'abbiamo pagata) e la seconda volta una bottiglia d'acqua in meno (a nostro favore, volendo, ma se ne sono accorti loro e l'abbiamo pagata).

Il ristorante è decisamente consigliato se mai vorrete provare la cucina Svizzera nei paraggi di Losanna.

Con il bel tempo, in caso doveste andarci per pranzo, non mancate di visitare la torre di Sauvabelin, una bella torre costruita completamente in legno con vista panoramica sulla città, a pochi centinaia di metri dallo Chalet Suisse e dal laghetto artificiale di Sauvabelin.

Pubblicità Swisscom.

Qui sulle reti Svizzere girano da tempo le pubblicità di Swisscom (il primo gestore di telefonia fissa, mobile, internet e TV della Svizzera). E' da un po' che le cercavo su Youtube per pubblicarle sul sito dato che, secondo me, sono davvero ben fatte. Purtroppo non le ho trovate tutte, ma sono riuscito a recuperarne quattro in Italiano.

Ritengo che, in particolare le prime due, siano davvero ben riuscite. Dateci un'occhiata!

Armi in casa: si o no?

La Svizzera, per chi non lo sapesse, pur essendo un paese neutrale ha un proprio esercito che… non si sa bene cosa faccia (qui c'è scritto se siete interessati). Sicuramente gli Svizzeri lo sanno dato che c'è la leva obbligatoria per tutti gli uomini maggiorenni abili e consiste nel fare un paio di settimane di servizio militare ogni anno fino all'età di 30 anni per i soldati semplici e sottoufficiali, e fino a 50 anni per specialisti e ufficiali superiori (maggiori dettagli qui).
Comunque, a tutti i militari Svizzeri (in pratica tutta la popolazione maschile abile e le donne che si impiegano volontariamente) viene di norma fornito il famoso coltellino e una pistola (non so di che tipo) senza munizioni.

Recentemente i partiti di sinistra del governo Svizzero hanno proposto una legge per impedire la detenzione di armi da fuoco superflue (in pratica sarebbe diventato come in Italia: porto d'armi solo per chi lo chiede e ha requisiti psicofisici adatti). La votazione federale è stata il 13 Febbraio e il popolo ha deciso di tenersi la pistola in casa. Tutto questo nonostante in Svizzera ci siano spesso molti incidenti, suicidi e omicidi causati da arma da fuoco. Le testate giornalistiche parlano di una Svizzera "tradizionalista", ma per conto mio siamo più vicini ad una Svizzera "paranoica".

In questo sito sono state date ai cittadini le motivazioni più disparate per votare contro la legge, del tipo "senza un'arma non ti puoi difendere", "vuoi che solo i criminali abbiano le armi?", "togliere le armi ai più deboli è un crimine", etc.
Ovviamente il partito promotore di questa campagna (UDC, unione democratica di centro) non fa parola dei casi di omicidio e/o suicidio con pistole e nemmeno delle armi rubate ai privati cittadini che poi vanno a finire chissà dove. E non spiega nemmeno cosa si dovrebbe fare con la pistola dell'esercito, che si ha in casa, senza le munizioni. Certo, un suicidio su può commettere anche con un coltello, ma volete mettere quanto sia più "immediato" con una pistola a portata di mano?
Come sempre, poi, il tutto è condito dalla solita dose di xenofobia tipica degli Svizzeri. Se date un'occhiata al seguente manifesto potrete notare come:

1. La Svizzera, dipinta di rosso con la croce bianca, abbia confini (ZOLL = dogana) ben definiti al di là dei quali c'è un lupo.
2. Gli Svizzeri sono rappresentati come pecore bianche che il lupo guarda famelico.
3. Ci sono delle pecore di colore diverso (stranieri) con un ghigno malefico.
4. C'è un lupo (straniero) vestito da pecora.
5. Sulle armi ci sono etichette con scritto: libertà, sicurezza, responsabilità, indipendenza, fiducia, tradizioni. Il fucile con scritto "tradizioni" è perfino spezzato.

(cliccate sull'immagine per ingrandire)

Non è la prima volta che i politici cercano di fare breccia nei sentimenti xenofobi insiti nello Svizzero medio, ma alla fine la conclusione è che si piangono sempre addosso perché "poverini loro, gli altri sono cattivi e ci vogliono sbranare!".
Per fortuna che non sono tutti così…

Voi cosa ne pensate? Vorreste avere un'arma (anche scarica) in casa?

La professionalità non è di casa.

Tra una ventina di minuti inizia il settimo meeting annuale Svizzero sulle Stem Cell, organizzato dall'EPFL e in particolare da tre capi tra cui il nostro. E' un meeting "piccolo" con poca gente e dura solo oggi, ma in ogni caso verranno ospiti dal resto del mondo a parlare.

Come sempre in questi casi c'è un problema logistico da risolvere: come fare con le presentazioni degli oratori.
Si, perché ogni uno ha la sua, col suo computer, chi sul Mac, chi sul PC e a volte ci possono essere problemi di collegamento col proiettore (risoluzione sbagliata, schermo clonato o esteso, etc.).
Per risolvere i problemi ci sarà Pinco Pallino del servizio informatico dell'EPFL che resterà lì tutto il giorno e si porterà dietro un Mac e un PC in caso di inconvenienti con i computer degli ospiti.
Ci sarà tutto il giorno… solo che "eventualmente" sarebbe meglio che ci fosse un'altra persona pronta a sostituirlo in caso lui dovesse assentarsi.
No, dico, è il tuo lavoro, sei pagato per questo, devi stare lì tutto il giorno e hai bisogno di un sostituto? Questo è un professionista? Se gli scappa e deve andare in bagno ci va durante la pausa caffè! O non ce la fa a tenersela??

E naturalmente: chi è il pirla che, non pagato, deve stare lì tutto il giorno per fare da sostituto al professionista, pagato, che si potrebbe assentare?
Ovviamente io….

…per fortuna che tanto al meeting ci sarei andato lo stesso.

Mercatini di Chillon e Montreux.

Come promesso sono online, su Flickr, le foto del mercatino medievale a Chillon e del mercatino di Natale di Montreux. In caso voleste fare un giro da queste parti, il mercatino medievale sarà aperto nuovamente Sabato 18 e Domenica 19, mentre il mercatino di Natale c'è fino a Venerdì 24 Dicembre.
Essendoci andati rispettivamente il 5 e il 7 Dicembre, abbiamo incrociato decine e decine di italiani che, aprofittando del ponte dell'Immacolata, arrivano con auto e corriere a visitare le cittadine Svizzere.
Comunque, qui trovate le foto di Chillon e qui quelle di Montreux. Buona visione!