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Non sopporto…

Non sopporto la gente inattiva. Le persone che di fronte ad un problema si siedono e aspettano l'arrivo delle piaghe da decubito. Soprattutto non sopporto queste persone quando per colpa della loro inattività ci rimetto io.

La settimana scorsa, Giovedì pomeriggio alle 15.30, io e la moglie siamo andati ad usare un microscopio "speciale" con cui si possono fare filmati delle cellule, etc. 
C'era con noi la ragazza Svedese che è giunta dalla compagnia farmaceutica Danese per vedere come facciamo i nostri esperimenti e doveva guardare anche lei le nostre cellule con il microscopio.
Andiamo, accendiamo computer e le otto scatolette (shutter, lampada UV, lampada normale, controller dello stage, controller del microscopio, interfaccia col computer, CO2 e termostato) e iniziamo a cincionare con il software.

1. Non funziona.
2. Messaggio di errore.
3. Non si accende la lampada.
4. Riavviamo il software.
5. Riavviamo alcune delle scatolette.
6. Riprendiamo dal punto 1.

Dopo 15 minuti di tentativi infruttuosi, vado a chiamare il tecnico dei microscopi che era di fretta e 30 minuti dopo doveva essere a Ginevra per un meeting (bho… da Losanna a Ginevra ci vogliono 45-50 minuti…).
Viene, controlla, guarda, prova e pensa che si sia bruciata la lampada.
Inizia a smontare e nel frattempo ci dice di chiedere all'utente precedente (che in teoria aveva usato il microscopio subito prima di noi) se avesse avuto dei problemi.

La moglie va a cercare il deficiente prenotato prima di noi, io resto col tecnico a passargli quello che gli serve.
Dopo 20 minuti aggiusta tutto, il microscopio torna a funzionare e il tecnico se ne va (chissà se è più andato a Ginevra).
Dopo 25 minuti la moglie torna e mi riferisce che il deficiente prima di noi non aveva usato il microscopio perché già il giorno prima doveva usarlo e non funzionava. 

E' stato un bene che non sia andato io a parlargli, altrimenti sarebbe venuto giù senza usare le gambe.
1° devi usare il microscopio il Mercoledì e non funziona. Non fai niente: sei un idiota.
2° devi usare il microscopio il Giovedì, sai che non funziona, non fai niente e non cancelli la tua prenotazione: sei un doppio idiota.

e per colpa della sua inazione:

3° noi abbiamo perso 30 minuti abbondanti della nostra prenotazione (i microscopi si pagano e il nostro tempo idem…).
4° il tecnico è arrivato con estremo ritardo al meeting (sempre se ci è andato).
5° se non fosse stata la lampada da cambiare, ma qualche cosa di più complesso, tutte le persone prenotate dopo di noi il Giovedì, Venerdì e fine settimana non avrebbero potuto usare il microscopio.

Il bello è che quando il deficiente ha scoperto che c'era un problema avrebbe potuto semplicemente mandare una mail al tecnico, nulla più. Il brutto è che probabilmente c'è stato uno prima di lui che ha scoperto che non andava e comunque non ha fatto niente…
Io ho pensato di andare a lamentarmi con il capo della facility perché inciti i deficienti ad essere meno deficienti.
La moglie, invece, mi ha suggerito che come prossimo lavoro dovrei diventare io capo di una facility per mettere in riga gli utenti!

Visto che sto cercando lavoro quasi quasi un pensierino ce lo faccio…

Seminario-panino 2.

Come detto più di un anno fa in questo post, ogni Martedì c'è un sandwich seminar alle 12.15 con due persone a turno tra tutto l'ISREC che parlano del loro progetto.
Come già detto, il nome del seminario deriva dal fatto che ci sono dei panini da mangiare. E ogni sacrosanta volta c'è gente (tra cui alcuni colleghi del mio lab) che dice "questi panini mi fanno schifo", "sono immangiabili", "sono sempre peggio", "per fortuna che toccano solo una volta alla settimana, "non so come farò a mangiarli".

No, dico…:

1° non fanno schifo.
2° chi ti obbliga a mangiarli se sono così terribili.
3° se non ti piacciono tira fuori di tasca 10 franchi e comprati un piatto di pasta.

Ma si sa… il paninetto quando è gratis va sempre bene. Anche se "fa schifo".

Bha!

Ma ci prendiamo in giro??

No, dico… io e la moglie abbiamo fatto i salti mortali per evitare di dover fare esperimenti il 2 Giugno (qui in Svizzera si festeggia l'Ascensione) in modo da avere il giorno libero… e il vicecapo, alla quale avevo promesso di dare una mano a dissezionare topi in caso di necessità, ne avrà 5 da fare proprio il 2 Giugno.

Non so bene se mandarla a cagare o dirle di si e poi non presentarmi al lavoro…

La crisi dei beoti

Ah, santa pazienza! Cosa c'è di peggio di sentire due colleghi (vicecapo e nostra signora V. M.) disperati che ti tartassano tutto il giorno? Niente.
Perché tartassano? O meglio, perché hanno tartassato i conigli al sottoscritto? La storia è lunga, ma la farò breve per non tartassare anche i lettori.

La settimana scorsa l'ofego, come primo pensiero del mattino, ha deciso di dimenticare la porta del freezer a -80 °C aperta per un'ora. Tutti sappiamo che non si lascia la porta del congelatore aperta, figuriamoci quella di un -80!
Inutile dire che in quell'ora la temperatura è salita a -50 °C e l'allarme del freezer è partito.

il vicecapo e la nostra signora V. M. sono andati via di testa. "Il freezer è rotto", "La temperatura non si abbassa", "E' chiuso da 2 ore ed è ancora a -60", "Il compressore non scalda, vuol dire che il freezer non va", "Il freezer scalda troppo, vuol dire che si sta rompendo", "Il freon è uscito tutto", "E' un freezer vecchio, dobbiamo trasferire tutto" e via discorrendo.
Sono andati avanti così per tutto il giorno. TUTTO IL GIORNO. I due rimbecilliti andavano ogni 15 minuti a controllare la temperatura (e diamogli tempo, no?). E ogni mezz'ora chiamavano i tecnici dell'EPFL dicendo che era rotto, che portassero quello di riserva, etc. etc. etc.

Insomma, secondo i tecnici (e secondo tutti gli altri) era tutto normale, bastava solo attendere che il compressore facesse il suo lavoro e abbassasse la temperatura. I due dementi, invece, hanno insistito ad oltranza perché ci venisse portato un freezer di riserva per poter spegnere il nostro in modo da farlo revisionare. Ma i tecnici sul momento non ne hanno voluto sapere.
Nel frattempo il fine settimana è passato e il -80 è tornato…. a -80 °C! Insomma, funzionava perfettamente (eh… se la gente non se lo dimentica aperto…).

Ieri comunque hanno portato il freezer di riserva in seguito all'insistenza dei due martiri che hanno trasferito tutto. Ovviamente invece di attendere che il nuovo congelatore arrivasse almeno vicino a -80 °C, hanno trasferito tutto quando era ad appena -50 °C. E via che hanno passato entrambi un'altra giornata a far niente tranne che controllare la temperatura (in due) ogni 10 minuti. E di nuovo a lamentarsi che "il freezer non va", "anche quello di ricambio è rotto", etc.

Alle 17.30 se ne sono andati a casa e mi hanno lasciato l'incarico di controllare di nuovo.

Nostra signora V. M.: "Prima di andare guardi a quanto è la temperatura?"
Filippo: "Si. Ma a quanto è adesso?"
N. S. V. M.: "Eh, durante il trasferimento è rimasto aperto un po', è solo a -55, ma sta scendendo."
F.: "Ecco, allora scenderà ancora, ci vuole solo tempo, non è istantaneo."
N. S. V. M.: …. (mi guarda con faccia disperata)
F.: "Scusa, ma non è il freezer di riserva? Quello che funziona?"
N. S. V. M.: "Si, ma sai… io non mi fido… con queste cose non si può mai sapere. Sai com'è. Controlla che è meglio. Poi comunque passa il tecnico alle 19 e ripassa alle 21."
F.: "Va bene, controllo. Ciao."

Io ho controllato alle 18.20, il tecnico ha controllato alle 19, il vicecapo ha chiamato in laboratorio e cacici e la porcellina hanno controllato alle 20, il tecnico ha ricontrollato alle 21. Tutti abbiamo visto la temperatura scendere e nessuno ha chiamato i numeri di emergenza (vicecapo e nostra signora V. M.).

Oggi il vicecapo ha detto a me per due volte e alla moglie per altre due che ieri la nostra signora V. M. era disperato e agitato e che lei questa notte non ha dormito per la preoccupazione del freezer…

…sono contento che ogni tanto ci sia qualcuno che non riesce a dormire insieme a me: chi non dorme perché il freezer non scende a -80 e chi non dorme perché ha dei colleghi dementi che rompono dalla mattina alla sera. Ad ognuno la sua croce.
Per fortuna che Venerdì torniamo in Italia.

Foto: non sempre va bene.

Ovviamente Sabato ho fotografato la famosa Luna nel punto più vicino alla terra. Allo scopo ho usato il catadiottrico da 500mm (anche con moltiplicatore di focale 2x che lo porta a 1000mm eliminato dopo 2 prove). Purtroppo, come si evince dal titolo del post, non sempre le cose vanno bene. Sfortunatamente c'era un vento incredibilmente forte e pur con tutte le precauzioni possibili (riparo tra due auto parcheggiate, blocco dello specchio, cavalletto basso, scatto remoto, etc.) le foto sono venute "mosse". Niente, non c'è stato verso.
Ho provato e riprovato, ma è stato inutile, la Bise si abbatteva impietosa sul mio equipaggiamento (e su di me).

Alla fine ho ceduto e sono tornato a casa. Vorrà dire che la Luna me la guardo su un bell'atlante astronomico o sulle migliaia di foto che si trovano su internet. Oppure ritenterò tra 19 anni…

Lo scatto "migliore" è questa schifezza qui:

Uhmmm…

…è tutta la mattina che nell'aria si respira un odore di solvente per vernici. Non so se sia un tentativo di rendere euforici i dipendenti facendoci sniffare toluene e idrocarburi vari o se sia qualche pirla che sta verniciando e si è dimenticato di spegnere la ventilazione forzata dell'edificio.
Propendo per la seconda ipotesi…

La professionalità non è di casa: la storia completa.

Venerdì, come anticipato, avrei dovuto fare da "secondo" al tecnico dei computer per la conferenza sulle Stem Cell che si è tenuta qui all'EPFL. Questi erano gli accordi: sostituto temporaneo in caso il responsabile si fosse dovuto assentare.
Alle 8.30 entro nell'aula del seminario e trovo tre tecnici informatici che discutono con il responsabile delle infrastrutture riguardo al proiettore, alla risoluzione da usare e ad un nuovo pannello touchscreen con cui, in teoria, si può regolare tutto nell'aula (volumi audio, intensità luci, etc. etc.), ma che "è meglio non usare perché è nuovo e troppo complicato".
Vado dal tecnico2 e…:

Filippo: "Sono l'aiuto per i computer, avete bisogno? Dovete istruirmi in qualche modo?"
tecnico2: "Chi è che sei? Cosa ci fai qui? Sei quello che porta i microfoni alla gente che vuole fare domande?"
F.: "No, sono quello che prende il tuo posto temporaneamente in caso tu ti debba assentare un attimo."
t2: "Ah capito. Ma starai qui tutto il giorno?"
F.: "Si."
t1: "Ah! Il sostituto per i computer."
F.: "Sostituto? Non sono il sostituto…"
t1: "Ok, allora, io, tecnico2 e tecnico3 staremo nelle retrovie, nella cabina di comando a regolare le luci. Tu sarai in prima linea."
F.: "Come in prima linea?"
t1: "Si, stai qui davanti, attacchi i computer della gente, gli carichi le presentazioni, se non hanno il computer le metti sui due computer che sono sul tavolo, controlli che tutto funzioni, gli dai il puntatore laser o il telecomando per mandare avanti le presentazioni, gli spieghi come funzionano, gli attacchi il microfono portatile al colletto, lo accendi, mi raccomando, attaccalo dal lato verso cui parlano, non troppo in alto, non troppo in basso…"
F.: "Veramente io dovevo essere qui solo per fare da supporto temporaneo in caso di catastrofe naturale."
t2: "Si, ma noi saremo dietro in regia. Tu devi fare tutto qui."
F.: …..

Visto che i tre caballeros tornano a parlare tra loro in Francese, mi dirigo verso la moglie e inizio a lamentarmi, porcheggiando in Aramaico, sul fatto che alla fine toccherà tutto a me. La moglie mi dice di chiedere lumi sulla risoluzione da usare, perché il responsabile lo stava spiegando ai tecnici, ma loro non hanno detto niente a me (giustamente).

F.: "Senti tennico2, ma che risoluzione devo usare?"
t1: "Ah, il massimo. Il proiettore supporta tutto."
t2: "No, a dire il vero il responsabile aveva detto qualche cosa… tipo la risoluzione massima, ma non ricordo…. forse 1280×1024."
t1: "Ah si? Davvero? Ma sicuro?"
t3: "Ah davvero?"
t1: "Si, mi pare di si… una cosa del genere."

Maledetti deficienti. Siete pagati, fate queste boiate dalla mattina alla sera, parlate nella vostra lingua con uno che vi spiega e di 3 teste non ne fate una grande a sufficienza per ricordarvi un paio di numeri???

t1: "Ah si, 1280×1024, ho controllato sul computer. Allora usi quella risoluzione e basta."
F.: "Ok."
t2: "Senti, ma tu porti anche i microfoni a chi fa le domande allora?"
F.: Si, e poi? Una scopa nel didietro così nel frattempo ramazzo la stanza? "No, ti ho detto non porto il microfono, deve venire un altro."
t2: "Ah… ok…"

Esco incazzato nero per tutta sta roba che non sono tenuto a fare, ma che mi tocca, la moglie è incazzata quasi più di me dopo essersi resa conto dell'imbecillità dei tre dell'Ave Maria… Comunque, andiamo in laboratorio a mettere giù la roba e torniamo indietro per la registrazione al congresso.

Siamo al banco della registrazione quando il tecnico1 mi si avvicina e, mostrandomi la lista degli oratori, mi dice:

t1: "Allora, dobbiamo cercare queste persone per dirgli che devono caricare la presentazione sui computer prima di iniziare. Tu li conosci?"
F.: "No che non li conosco!"
t1: "No?? Ma come?? Perché non li conosci?"
F.: "Senti, non so chi siano (a parte il nome) perché questo non è il mio lavoro. Non sono incaricato di fare tutta questa roba che mi state dicendo di fare."
t1: "Bhe, ma tu sei uno scienziato, devi saper fare tutto!"
F.: "NO! NON E' IL MIO LAVORO E NON DEVO SAPERLO FARE IO!"

Il tipo si è girato e si è arrangiato a cercare la gente.

Comunque alla fine del discorso, il congresso è iniziato e tutto è andato quasi per il verso giusto se non fosse che il proiettore era troppo poco luminoso e le presentazioni erano scure… e tutti gli oratori chiedevano a me se fosse possibile:
– abbassare le luci
– cambiare i cavi di connessione
– alzare la luminosità del proiettore
e qualsiasi altra cosa venisse loro in mente.
E "se il tecnico potesse fare qualche cosa" era la frase che pronunciavano guardandomi con odio dopo che metà delle foto nella loro presentazione si erano viste quasi completamente nere.

E i tre pirlotti se ne stavano alla console ad accendere e spegnere le luci. In tre.

Tralascio di raccontare quando, all'inizio, il Mac non era configurato per usare il proiettore (dopo che ci hanno smanettato per un'ora) e quando a metà giornata si è scaricata la batteria del microfono portatile durante una presentazione…

Dovrei chiedere un aumento di stipendio.