Come promesso ieri, elencherò in questo post le accortezze "minime" da prendere per ottimizzare l'uso di un SSD su Mac OS.
Il maggior limite delle unità a stato solido è il deterioramento della memoria flash dovuto alla scrittura dei dati. In pratica più li si usano e prima si consumano. Secondo i produttori la vita media di un SSD è ampiamente sufficiente per un utente comune (tra cui mi ci metto pure io), ma ciò non toglie che limitare il numero di scritture superflue è utile a far vivere di più il "disco".
ATTENZIONE! Non mi prendo responsabilità per eventuali problemi ai vostri computer in seguito all'applicazione delle seguenti procedure.
Questi sono i passaggi che ho eseguito dopo l'installazione di Snow Leopard sul nuovo SSD OCZ Vertex 2:
1 – Ibernazione del sistema.
La prima cosa da fare su un Mac con SSD come disco di avvio è disattivare l'ibernazione del sistema. In questo modo il contenuto della RAM non viene scritto sul disco ogni volta che si manda il computer in "Stop".
Per questo c'è il modo drastico scrivendo, sul terminale, i seguenti comandi:
sudo pmset -a hibernatemode 0
A questo punto è possibile anche eliminare il file immagine eventualmente salvato in precedenza con il seguente comando:
sudo rm /var/vm/sleepimage
In alternativa ai comandi da terminale potete usare Smartsleep, un programmino che vi permette di fare i due passaggi suddetti direttamente dalle preferenze di sistema (senza scomodare il terminale in caso voleste riabilitare l'ibernazione).
2 – SSD in pausa.
Mettere a riposo un SSD non è necessario e pare che alcuni SSD abbiano problemi a risvegliarsi, quindi potete regolare le preferenze di sistema così:
3 – Abilitare noatime.
Su sistemi Unix, Linux e chissà cos'altro (Mac OS incluso) il sistema operativo aggiorna la data e l'ora di modifica dei files ogni volta che questi vengono letti. Questo implica una continua scrittura sul disco che può essere evitata con la seguente procedura:
Create un file di testo incollandoci il seguente codice:
Chiamate il file di testo com.noatime.root.plist e salvatelo nella directory /Library/LaunchDaemons/
Attenzione, l'estensione del fine deve essere .plist, non .txt, controllate attentamente.
Fatto questo eseguite il seguente comando da terminale:
sudo chown root:wheel /Library/LaunchDaemons/com.noatime.root.plist
mount | grep " / "
/dev/disk0s2 on / (hfs, local, journaled, noatime)
potete abilitare noatime con lo stesso procedimento anche su un normale HDD.
4 – Disabilitare l'SMS:
Il Sudden Motion Sensor non serve sugli SSD, per cui è possibile disabilitarlo digitando il seguente comando su terminale:
sudo pmset -a sms 0
Oltre a questi suggerimenti, potete trovare in giro guide per spostare la cache di Safari su un RAM disk, o istruzioni per disabilitare Spotlight sul disco di avvio, ma mi sembra esagerato. Già seguendo questa guida dovreste ridurre le scritture non necessarie abbastanza da farvi dormire donni tranquilli!
A domani per l'ultima parte su come migliorare l'uso di un SSD (e HDD) su Mac OS.