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La professionalità non è di casa: la storia completa.

Venerdì, come anticipato, avrei dovuto fare da "secondo" al tecnico dei computer per la conferenza sulle Stem Cell che si è tenuta qui all'EPFL. Questi erano gli accordi: sostituto temporaneo in caso il responsabile si fosse dovuto assentare.
Alle 8.30 entro nell'aula del seminario e trovo tre tecnici informatici che discutono con il responsabile delle infrastrutture riguardo al proiettore, alla risoluzione da usare e ad un nuovo pannello touchscreen con cui, in teoria, si può regolare tutto nell'aula (volumi audio, intensità luci, etc. etc.), ma che "è meglio non usare perché è nuovo e troppo complicato".
Vado dal tecnico2 e…:

Filippo: "Sono l'aiuto per i computer, avete bisogno? Dovete istruirmi in qualche modo?"
tecnico2: "Chi è che sei? Cosa ci fai qui? Sei quello che porta i microfoni alla gente che vuole fare domande?"
F.: "No, sono quello che prende il tuo posto temporaneamente in caso tu ti debba assentare un attimo."
t2: "Ah capito. Ma starai qui tutto il giorno?"
F.: "Si."
t1: "Ah! Il sostituto per i computer."
F.: "Sostituto? Non sono il sostituto…"
t1: "Ok, allora, io, tecnico2 e tecnico3 staremo nelle retrovie, nella cabina di comando a regolare le luci. Tu sarai in prima linea."
F.: "Come in prima linea?"
t1: "Si, stai qui davanti, attacchi i computer della gente, gli carichi le presentazioni, se non hanno il computer le metti sui due computer che sono sul tavolo, controlli che tutto funzioni, gli dai il puntatore laser o il telecomando per mandare avanti le presentazioni, gli spieghi come funzionano, gli attacchi il microfono portatile al colletto, lo accendi, mi raccomando, attaccalo dal lato verso cui parlano, non troppo in alto, non troppo in basso…"
F.: "Veramente io dovevo essere qui solo per fare da supporto temporaneo in caso di catastrofe naturale."
t2: "Si, ma noi saremo dietro in regia. Tu devi fare tutto qui."
F.: …..

Visto che i tre caballeros tornano a parlare tra loro in Francese, mi dirigo verso la moglie e inizio a lamentarmi, porcheggiando in Aramaico, sul fatto che alla fine toccherà tutto a me. La moglie mi dice di chiedere lumi sulla risoluzione da usare, perché il responsabile lo stava spiegando ai tecnici, ma loro non hanno detto niente a me (giustamente).

F.: "Senti tennico2, ma che risoluzione devo usare?"
t1: "Ah, il massimo. Il proiettore supporta tutto."
t2: "No, a dire il vero il responsabile aveva detto qualche cosa… tipo la risoluzione massima, ma non ricordo…. forse 1280×1024."
t1: "Ah si? Davvero? Ma sicuro?"
t3: "Ah davvero?"
t1: "Si, mi pare di si… una cosa del genere."

Maledetti deficienti. Siete pagati, fate queste boiate dalla mattina alla sera, parlate nella vostra lingua con uno che vi spiega e di 3 teste non ne fate una grande a sufficienza per ricordarvi un paio di numeri???

t1: "Ah si, 1280×1024, ho controllato sul computer. Allora usi quella risoluzione e basta."
F.: "Ok."
t2: "Senti, ma tu porti anche i microfoni a chi fa le domande allora?"
F.: Si, e poi? Una scopa nel didietro così nel frattempo ramazzo la stanza? "No, ti ho detto non porto il microfono, deve venire un altro."
t2: "Ah… ok…"

Esco incazzato nero per tutta sta roba che non sono tenuto a fare, ma che mi tocca, la moglie è incazzata quasi più di me dopo essersi resa conto dell'imbecillità dei tre dell'Ave Maria… Comunque, andiamo in laboratorio a mettere giù la roba e torniamo indietro per la registrazione al congresso.

Siamo al banco della registrazione quando il tecnico1 mi si avvicina e, mostrandomi la lista degli oratori, mi dice:

t1: "Allora, dobbiamo cercare queste persone per dirgli che devono caricare la presentazione sui computer prima di iniziare. Tu li conosci?"
F.: "No che non li conosco!"
t1: "No?? Ma come?? Perché non li conosci?"
F.: "Senti, non so chi siano (a parte il nome) perché questo non è il mio lavoro. Non sono incaricato di fare tutta questa roba che mi state dicendo di fare."
t1: "Bhe, ma tu sei uno scienziato, devi saper fare tutto!"
F.: "NO! NON E' IL MIO LAVORO E NON DEVO SAPERLO FARE IO!"

Il tipo si è girato e si è arrangiato a cercare la gente.

Comunque alla fine del discorso, il congresso è iniziato e tutto è andato quasi per il verso giusto se non fosse che il proiettore era troppo poco luminoso e le presentazioni erano scure… e tutti gli oratori chiedevano a me se fosse possibile:
– abbassare le luci
– cambiare i cavi di connessione
– alzare la luminosità del proiettore
e qualsiasi altra cosa venisse loro in mente.
E "se il tecnico potesse fare qualche cosa" era la frase che pronunciavano guardandomi con odio dopo che metà delle foto nella loro presentazione si erano viste quasi completamente nere.

E i tre pirlotti se ne stavano alla console ad accendere e spegnere le luci. In tre.

Tralascio di raccontare quando, all'inizio, il Mac non era configurato per usare il proiettore (dopo che ci hanno smanettato per un'ora) e quando a metà giornata si è scaricata la batteria del microfono portatile durante una presentazione…

Dovrei chiedere un aumento di stipendio.

Delle frodi, incompetenza e dilemmi informatici (parte 1):

L'altro ieri, appena tornato dalla pausa bicchiere-d'acqua, il vicecapo NAT mi ferma e mi dice, in maniera confusa e agitata…

NAT: "Mi ha appena chiamata mia figlia: ha un problema. E' in lacrime, è disperata!"
Filippo: "Oh, povera! Cosa le è successo?"
NAT: "L'hanno chiamata quelli di Western Union dicendole che ha un virus sul computer, di non usarlo e di farli accedere al sistema per controllarlo."
F.: "Come scusa?? Western Union? La compagnia di trasferimento fondi/soldi? Ma non credo che chiamino a casa la gente!"
NAT: "E' quello che le ho detto! Ma lei non ci ha pensato e gli ha dato l'accesso al computer e ha detto che vedeva sullo schermo che stavano controllando cosa c'era dentro il computer."
F.: "Uhmmm… c'è puzza di bruciato. Come "le ha dato l'accesso"? Cosa ha fatto? Ha installato qualche cosa? Dille che stacchi da internet il computer e che lo spenga appena può!"
NAT: "Non sa neanche lei cosa ha fatto. Le ho detto di spegnere tutto, ma poi c'è anche il portatile…."
F.: "Il MacBook che si è presa? Le hanno fatto controllare anche quello?"
NAT: "Si! Ma non capisco come abbiano fatto, quello non è connesso ad internet. Non ha il cavo, c'è solo il Wi-Fi, e poi è un Mac! Cosa potrebbero fare ad un Mac?"
F.: "Bhe, ma anche il Mac è collegato ad internet! Senti, intanto installa questo software sul PC e fai una scansione completa. Poi fai una scansione completa anche  con Avast. Mi raccomando, tieni sempre il computer con il cavo di rete scollegato. Non deve assolutamente essere collegato ad internet. Il Mac me lo fai portare Venerdì da tua figlia che guardo se qualche cosa non va, poi vediamo."
NAT: "Ok, stasera faccio tutto e domani ti dico."

(segue nella prossima puntata…)

Ma a me funziona sempre… tranne quando non va!

Pompelmo è un caro ragazzo, premuroso e sempre disponibile. Però dal punto di vista lavorativo è un po' "confusionario". E' da un po' di tempo che in laboratorio abbiamo problemi con un anticorpo per immunoistochimiche che a volte funziona, altre volte no: così, misteriosamente e senza spiegazione apparente.
Ne abbiamo discusso al lab meeting, c'è stato anche chi ha proposto di ricomprarlo, finché:

Pompelmo: "…ma a me funziona, io non ho problemi."
Capo: "Ma lo stesso anticorpo? A te funziona?"
Pompelmo: "Si si, proprio quello. A me va bene."
Capo: "Bhe, se a Pompelmo funziona allora non lo ricompriamo. Fatelo funzionare anche voialtri (il resto del lab…)."

Chiusa la discussione. Passano i giorni, passano le settimane. La gente continua a porcheggiare con l'anticorpo che non funziona e io e la moglie chiediamo a Pompelmo cosa faccia di particolare per farlo andare e…

Filippo: "Ma non usi niente di speciale? Un protocollo diverso? Altro?"
Pompelmo: "No no! Tutto normale. BSA, Triton X100, PBS, solite cose."
Filippo: "Ma poi si vede bene al microscopio?"
Pompelmo: "Si si, tutto bene!"
Moglie: "Noi abbiamo problemi con pancreas 10.5."
Pompelmo: "Ah bhe, quello non funziona neanche a me."
Moglie: "Ah no?? Ma come?"
Pompelmo: "Già, non mi funzionano il 10.5, 11.5, 12.5 e 13.5, in effetti non va molto bene questo anticorpo. Poi quando funziona non è bello uniforme su tutti i vetrini. A volte non è nemmeno chiaramente una colorazione nucleare. A volte non funziona proprio, tipo l'altro giorno che non ha colorato niente. Poi se ripenso a quest'estate quando ho perso 4 mesi perché non ha mai funzionato mi metterei le mani sui capelli."
Filippo e moglie: ……

Ecco, questo è quanto. Noi abbiamo lasciato perdere che tanto non vale la pena discuterne. Certo che uno che dice "si, a me funziona bene" e omette "una volta su venti" non è proprio il massimo dell'affidabilità…

Abbiamo toccato il fondo e iniziato a scavare.

Non bastava che con i 50cm di neve caduta mi tocca parcheggiare la macchina in derapata.
Non bastava che abbiamo talmente tanto da lavorare che non riesco neppure a scrivere un post.
Non bastava che, nonostante io e la moglie ci siamo organizzati da una vita lavoro ed esperimenti per i prossimi mesi, il capo ci dica "considerate che ci sono le feste, si ricomincia tardi a Gennaio con gli esperimenti".

No, non bastava tutto questo. Due ore fa c'è stato l'ultimo lab meeting di Gioacchino che a fine Dicembre se ne va e a Febbraio inizia a lavorare in un altro laboratorio. Dopo 4 anni di lavoro qui, un articolo in fase di stesura su una rivista grossa (vedremo…), altri 3 articoli da scrivere (a sentire lui), mi sarei aspettato una presentazione mastodontica, con tutti i dati e le novità.
Invece il signorino ha presentato sei slide (SEI), di cui una col titolo e l'ultima con i piani futuri tra cui "andare in vacanza in Portogallo e farsi operare al ginocchio".
Un'altra diapositiva è stata tipo "ho insegnato questo, questo e quest'altro alla studentessa".
Nel mezzo l'unica diapositiva con dei "risultati" aveva quattro foto (QUATTRO) di immunoistochimiche. Quattro foto. Dopo quattro anni di lavoro e un articolo grosso da pubblicare.

E Martinetto, povero Cristo, che non ha mai sentito parlare del suo progetto, ha fatto domande. E Gioacchino e il capo rispondevano cose diverse alle domande. E il capo non ha saputo spiegare le cose che sta scrivendo nell'articolo. La moglie ha dovuto correggerla e il capo, stordita, ha detto "si, è vero, è come dice Chiara".

E alla fine della breve presentazione il capo ha pure ringraziato Gioacchino.

Siamo usciti tutti disgustati, ma che si può fare, non ho neanche il tempo di lamentarmi troppo che domani ho Journal Club e devo presentare un articolo scritto da altri con (finora) 23 diapositive.
Fosse per Gioacchino ridurrebbe tutto ad una slide con il titolo e basta…

Questione di opinioni…

Com'è il famoso detto? "Il cane di due padroni muore di fame". Figuriamoci se i padroni sono più di due.
E questo è perfettamente applicabile alla P2 del nostro piano. Cos'è la P2? Non è la famosa loggia, bensì una stanza per rischio biologico di livello 2.
In parole povere lì dentro si potrebbe lavorare con batteri e/o virus in grado di infettare difficilmente l'uomo via aerosol: epatite A, B, C, influenza A, malattia di Lyme, salmonella, morbillo, rosolia, HIV.
In pratica nella nostra P2 si lavora quasi sempre solo con lentivirus prodotti in laboratorio (no, non fabbrichiamo armi biologiche e no, non progettiamo l'influenza che andrà di moda l'anno prossimo).

Ad ogni modo, la stanza P2 dovrebbe avere principalmente:
– muri, soffitti e pavimenti lisci e lavabili
– superfici lavabili e resistenti ad agenti chimici e disinfettanti
– sistemi di sicurezza (occhiali, lavaocchi, porte antincendio e chi più ne ha più ne metta)
– strumenti adeguati

La nostra stanza ha tutto questo. Tutto. Perfino il pavimento lavabile, solo che non c'è nessuno che lo lava.
Alla P2 si accede con tessera magnetica ed esclusivamente il personale autorizzato ha l'abilitazione per entrarci. Ovviamente gli addetti alle pulizie non hanno l'accesso quindi non possono (e non devono) entrare a pulire. Indi per cui le pulizie toccano agli utenti… che però sono troppi.
La stanza è condivisa tra quattro laboratori diversi e, come il cane con due padroni, non viene accudita.
Se mettiamo in conto che la maggior parte di questi "padroni" non vede lo sporco allora siamo a posto.

Circa sei mesi fa ho organizzato un calendario delle pulizie. Si tratta di lavare il pavimento e "controllare" che tutto sia a posto una volta al mese (non di più, purtroppo, perché altrimenti "è troppo impegnativo"). Quattro gruppi, a turno, vuol dire che ogni gruppo si deve occupare delle pulizie 3 volte all'anno, circa 45 minuti a volta, non mi pare molto.
Quando ho illustrato l'idea ai responsabili degli altri gruppi, alcuni mi hanno detto che "ci vuole troppo tempo", altri che "la stanza non è sporca" (dopo UN ANNO che non veniva pulita…), e altri ancora che "si si, faccio la settimana prossima" e hanno saltato il loro turno di pulizie.
Io non sono sufficientemente alto in grado per imporre delle regole, per cui se non se ne occupano i capi io me ne lavo le mani. Ovviamente io e la moglie non ci tiriamo indietro quando è il nostro turno di pulizie, ma se la stanza non viene pulita da due mesi potete capire come sia davvero difficile lavare e disinfettare.

Ma c'è una cosa che mi lascia veramente perplesso… quelli che dicono che "non è sporco per terra" hanno davvero una cosa del genere a casa loro?? (Di salviettine monouso così cariche di sporco ne abbiamo buttate 5-6 l'ultima volta…)


(Clicca sulla foto per ingrandire)

Informatica che passione: e due!

La giornata, e di conseguenza la settimana, è cominciata con un gran mal di testa che non è ancora completamente passato. Come se non bastasse il mal di testa, la NAT mi pone uno dei suoi quesiti esistenziali (vedi altro esempio):

NAT: "Sto facendo un collage con 4 foto del microscopio usando Photoshop, ma mi dice che non può proseguire perché la memoria è piena. Sai cosa vuol dire?"
Filippo: "Evidentemente la memoria è piena…"
NAT: "Ma se ho copiato anche la settimana scorsa delle robe sul disco esterno!!"
F.: "Si, ma non parla di quella memoria, parla della RAM."
NAT: ….
F.: "Si, la memoria del computer, non il disco. La RAM. Evidentemente ne hai poca e a Photoshop ne serve di più per fare quello che vuoi fare."
NAT: "Ma ho convertito le immagini in JPG, e sono a 72 DPI…"
F.: "Si, vabbé, ma non centra. Evidentemente non basta. Vediamo…"
click-clicckete-click
F.: "Ecco, il tuo PC ha 1Gb di RAM e ce ne sono solo 300Mb di liberi."

NAT: "COME???? Ho solo 1Gb? Ma ho sempre avuto così poca memoria? Ma è normale? Ma cosa posso fare?"
F.: "Si, è così, chiedi a quelli del servizio tecnico se te ne aggiungono oppure usa un altro computer con più RAM, perché se apri 4 foto con Photoshop e fai il collage occupi i 300Mb liberi e non va più."

Passano 2 minuti, arriva il capo e…

NAT: "Capo, non ho memoria, è tutto pieno, non funziona, niente collage, la RAM, Photoshop, il JPG, l'errore, l'alluvione, le vacche magre, le cavallette…"
Capo: "Ma non è possibile! Non ha alcun senso!"
NAT: "…laghi di sangue, invasione di mosconi, scheletri che camminano…."
Capo: "Ma non ha alcun senso!"
NAT: "…rane che piovono, infanti sacrificati, terremoti e devastazione…"
Capo: "Ma non ha alcun senso! Cosa centra la RAM in tutto questo?"
NAT: "…infatti."

Buon per loro. Mi sono gustato il dialogo senza intervenire, altrimenti le avrei sbranate entrambe. Non ha alcun senso che la gente si prenda un computer con 4Gb di RAM, perché loro hanno deciso che deve andare anche con 1Gb. A posto così. Intanto il mio mal di testa peggiorava di minuto in minuto…

L'unica vera consolazione che mi fa perfino sopportare l'emicrania è che nostra signora vergine martire è in vacanza per due settimane a partire da oggi! Olè!!!

Informatica che passione!

L'ignoranza informatica, si sà, non è una colpa. Chi è nato col computer sotto il culo ci fa tutto senza problemi, chi il primo computer l'ha avuto a 40-50 anni ha spesso qualche problemino.
Non è raro, quindi, che il vicecapo NAT mi coinvolga in dialoghi come quello avvenuto due giorni fa:

NAT.: "Filippo, sai che mi hanno scritto quelli del servizio informatico per dirmi se voglio Windows 2010?"
Filippo: (Ellamadonna! Sono rimasto indietro… è appena uscito Windows 7 e hanno già fatto Windows 2010???) "Ah si? Ma cosa ti dicono?"
NAT.: "Ah niente! Che hanno visto che sono un utente di Windows 2007 e quindi mi propongono di aggiornare a Windows 2010."
F.: "Uhmmm, intendi dire l'Office 2010?"
NAT.: "Ma comunque io non voglio prendere Windows 2010, perché sono appena passata da Windows 2003 al 2007 e già non ci capisco niente…."
F.: "Si, per carità…" (che poi tocca a me starti dietro…)
NAT.: "…e poi cosa cambierà mai. Ma tu hai Windows 2007?"
F.: "Io ho un Mac, da me l'Office è diverso. E' la versione 2008."
NAT.: "Ah, hai un Windows diverso… ma è come il 2007?"
F.: "No, l'Office 2008 è completamente diverso perché è per Mac."
NAT.: "Ah. Ma ti prendi Windows 2010?"
F.: "No, perché per Mac ci sarà Office 2011 e comunque mi basta il 2008."
NAT.: "Ma toglimi una curiosità. Ma quello che hai tu è sempre compatibile con il 2007 e il 2010? Voglio dire… il 2008 che hai tu è sempre fatto dalla Windows o è della Mac?"
F.: …..

E' seguito un breve e infruttuoso tentativo di spiegazione.
Mi domando chi me lo faccia fare…

Cecità selettiva.

Che esistesse la sordità selettiva lo sapevo: la sordità (parziale) è per definizione selettiva. Man mano che si inizia a diventare sordi si sentono meno i suoni con frequenza più alta e quelli con frequenza più bassa finché la finestra di suoni udibili si restringe sempre di più. Un altro tipo di sordità selettiva si "sviluppa" quando ci si abitua ad un suono/rumore tanto che questo non viene più "sentito" a meno che non ci si faccia particolare attenzione.

Non sapevo però che esistesse una cecità selettiva. Non parlo dei daltonici che non vedono dei colori, e nemmeno di chi ha un campo visivo minore del normale, ma parlo, tanto per cambiare, dei miei colleghi.
Quando lavorano con le cellule, nell'apposita stanza, devono usare i guanti che sono in un cassetto, quindi di fatto aprono il cassetto almeno una volta (ma anche di più) ogni volta che usano la cappa.. Di fianco ai guanti ho messo delle scatole di puntali autoclavate per uso esclusivo sotto la cappa. 

Ebbene, i colleghi NON VEDONO le scatole autoclavate di puntali e sistematicamente quando finiscono i puntali sotto cappa escono dalla stanza cellule, prendono una scatola di puntali non autoclavati e la mettono sotto cappa. SEMPRE.
Qui una foto del cassetto. Mi pare che le scatole non siano particolarmente mimetizzate, eppure…

P.S.: Ho notato come la cecità selettiva sia un problema diffuso non solo al cassetto di cui sopra, ma anche a cartelli e indicazioni tipo: close the door please (e la porta resta sempre aperta), lock the fridge (non chiudono a chiave il frigo e ci lasciano pure la chiave attaccata), turn it off please (e, qualunque cosa sia, resta sistematicamente acceso)…

Quando lo spazio non basta mai.

Al lavoro c'è un problema "grosso": abbiamo finito lo spazio sul server di laboratorio (120Gb) e sul disco esterno del lab (1Tb). Il server è fichissimo, poco spazio, molto costoso (3000 franchi all'anno per 1Tb), ma davvero sicuro: 3 copie in 3 edifici diversi del campus con tanto di backup giornaliero: tutti vorrebbero usarlo, ma c'è poco spazio ed è sempre pieno. Il disco esterno è un normalissimo My Book Western Digital.

Il problema è che siamo in 11 e i dati occupano davvero molto spazio. Dalle semplici foto al microscopio a fluorescenza, a time-lapse di 72 ore al confocale, siamo arrivati ad accumulare 1Tb di dati in circa sei mesi nel disco esterno.
Il server da 120Gb è, praticamente, monopolizzato da 4 persone su 11: NAT ha 33Gb di dati, Pompelmo 30Gb, Pancetta2 20Gb e Pancetta1 15Gb. Gioacchino se la cava con 6-7Gb e i restanti 15Gb se li dividono gli altri disgraziati.

In realtà l'80% della roba non vale la pena di essere conservata: immunoistochimiche venute male, foto sfocate, risultati negativi, etc. sono cose che non si usano e che si guardano una sola volta, ma per i nostri colleghi sono "dati irrinunciabili".
Quando ho detto che 20Gb si copiano su 5 DVD mi hanno risposto che "è meglio che i dati stiano tutti insieme". E' faticoso mettere 5 DVD vicini vicini… col risultato che io sono l'unico pirla che masterizza i dati miei e della moglie per liberare spazio sul server che loro riempiono istantaneamente.
Quindi, visto che tutti hanno dati irrinunciabili, hanno deciso che ci serve un disco esterno da 1.5Tb a testa.

Poco male. Passiamo da 120Gb + 1Tb a 120Gb + 12Tb in 8 dischi esterni (che non sono un sistema di backup, ma solo un posto dove mettere i dati temporaneamente, ma vaglielo a spiegare…). Eh si, il ragionamento non fa una grinza.
Voglio vedere se, quando avranno il loro fiammante nuovo disco, libereranno spazio sul server ultra-sicuro da 120Gb…
Io continuo a masterizzare DVD con la mia roba.
 

Duracell dura di più.

Lo so che non sono l'unico. Lo so che i colleghi deficienti li avete anche voi!! Ditelo allora! DITELOOOOO!!!! Ditelo, perché poi sembra che io mi inventi le cose, solo perché quello che mi succede lo scrivo e voi leggete il blog e vi fate quattro risate. E giusto per farvi ridere (o piangere, scegliete voi, a volte cambia poco) ecco cosa mi ha raccontato Venerdì scorso la moglie.
Vi ricordate il post dedicato a Pompelmo? No? Il post dove, in seguito alla miracolosa apparizione di un coro di Hare Krisnha, ho avuto la rivelazione della sua deficienza? Bhe, nessun problema, leggete qui per fare mente locale prima di procedere, perché l'antefatto è indispensabile.

Fatto? Letto? No?? Ho detto che l'antefatto è indispensabile. Vabbé, vado avanti comunque.

Riassumendo più velocemente della luce, Martedì 12 Novembre Pompelmo ha ammesso di avere sempre usato l'anticorpo anti-Pdx1 diluendolo 1:1000 in seguito alla mia scoperta di una aliquota non prediluita (prediluizione=procedura standard per questo anticorpo). Pancetta1 ha convenuto con me di prendere l'anticorpo puro e prediluirlo in modo che debba essere usato 1:200. Pompelmo, qualche giorno dopo, è andato nel pallone, perché non riusciva a capire come mai c'erano due aliquote, una da usare 1:100 e una 1:200 (e lui le usava sempre 1:1000). La Pancetta1 gli ha spiegato che andavano usate alla diluizione scritta. Ci fossi stato io al suo posto lo avrei incarnato di parole, ma fa lo stesso. Fine della storia.

Venerdì scorso 8 Gennaio 2010, nemmeno 2 mesi dopo l'accaduto, Pancetta1 va da mia moglie con le due aliquote in mano di anticorpo anti-Pdx1, con scritto "USE at 1:100" e "USE at 1:200" e le chiede cosa siano. La moglie-memoria-lunga-durata-duracell le risponde che sono le aliquote preparate una da lei (1:100) e una da me (1:200) a partire da quella che Pompelmo usava ultraconcentrata. Pompelmo salta sulla sedia e dice che "no, lui non centra e non sa niente e non è vero e non sa di cosa si stia parlando e non ha visto niente e non ha sentito niente e non ha detto niente e lui non c'era e se c'era dormiva". Pancetta1, che vi ricordo mi ha detto "si, diluisci 1:200" non si ricorda. Lei non si ricorda. La moglie-memoria-lunga-durata-duracell le dice che "si, l'hai fatta tu, e l'altra l'hai decisa tu con Filippo", ma niente: lei non si ricorda. La moglie-memoria-lunga-durata-duracell le spiega che "si, funzionano entrambe", ma lei ancora non si ricorda. Sono passati due mesi, non due anni, ma lei non si ricorda.
Ebbè, nell'indecisione ne butta via una perché c'è confusione e la gente non capisce.

Che volete farci, Pancetta1 non usa duracell per la memoria a lungo termine. Non è mica colpa sua…