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Ma siamo scienziati o cosa?

Vi ricordate dell'ofego, la PhD student Belga? Quella brutta brutta brutta, appiccicosa come la melassa, che guarda nei computer degli altri, che si intromette in tutti i discorsi anche quando non è il caso e quando non è interpellata e quando non sa di cosa si stia parlando e quando sarebbe meglio che stesse zitta?
Bhe, a volte fa proprio ridere. O disperare.
In questo periodo sta usando una linea di topi transgenici che dovrebbero avere alcune cellule del pancreas verde fluorescente. Per qualche motivo sconosciuto invece che avere solo il pancreas verde, gli embrioni di questi topi sono tutti verdi dalla testa alla coda. Ora, non sto a descrivere il perché e il percome, fatto sta che ha avuto luogo la seguente conversazione tra lei e mia moglie:

Ofego: "Sai Chiara? E' successa una cosa stranissima. Gli embrioni erano tutti verdi."
Chiara: "Ah si? Come mai? Hai sbagliato incrocio? Hai sbagliato linea?"
O.: "Certo che no! Non ho sbagliato!! Sono solo tutti verdi!"
C.: "Si, ma ci sarà un motivo. Se hai fatto giusto l'incrocio tra i genitori e i piccoli sono tutti verdi forse vale la pena di investigare…"
O.: "Non c'è niente da investigare! Li ho buttati via, perché questa è una di quelle cose che non si potranno mai capire. E' uno dei misteri della scienza."
C.: ….

Cantiamo tutti in coro:
Mistero della feeeedeeeeeeeee…..

…ma è esterno…!

Ormai non lo ripeto più. Il vicecapo NAT è proprio del tutto tecnolesa e ha una repulsione per computer e tutto quello che ha a che fare con la tecnologia. Pace, capita.
Purtroppo questo porta sempre a situazioni inverosimili che mi coinvolgono direttamente visto che "me ne intendo di computer" e che sono seduto dietro di lei.
Indi per cui la settimana scorsa…

NAT: "Filippo, posso chiederti una cosa?"
Filippo: "Certo, dimmi!"
NAT: "Eh, devo fare l'upload di alcuni files con le sequenze su un database online, ma mi chiedono dei file di testo e questi invece sono tar.gz."
F.: "Si, sono compressi. Prima sono impacchettati col tar e poi compressi con gzip. Devi aprirli facendo così e cosà e poi colà e alla fine hai il txt proprio qui."
NAT: "Ahhhh!! Grazie mille! Ma chi lo sapeva cos'era sta roba. Tarball. Ah ah ah!! Ma pensa te!"
F.: "Eh… già… pensa te…"

Dopo una mezz'oretta:

NAT: "Ah, che roba… io non so… non capisco… bho. Filippo, tu sai cos'è questa roba?"
F.: "Vediamo… cosa devi fare?"
NAT: "Ai file di prima mi chiedono di allegare un file Excel con questo, quest'altro, quell'altro, e un codice MD5. Sai cos'è?"
F.: "Si, l'MD5 è questo."
NAT: "Ahhh… grazie!! Sai come si ottiene?"
F.: "Si certo."

Facciamo col Mac che ha una procedura davvero semplice:

1° aprire il terminale
2° scrivere openssl md5 [nomefile]
(Sostituire "md5" con "sha1" se volete conoscere l'hash SHA-1.)

Nel nostro caso ottenere l'MD5 di files di testo da 8Gb ha richiesto parecchi minuti. Comunque alla fine il vicecapo ha ottenuto quello che voleva.

Dopo un paio d'ore:

NAT: "Filippo, ma come faccio a caricare sul loro sito questi files?"
F.: "Eh non so, cosa dicono loro?"
NAT: "Dicono, bla bla, cartella, bla bla, sequenze, bla bla, zip, bla bla, comprimere, bla bla, upload, bla bla…"
F.: "Si, in pratica devi metterli tutti insieme e ri-comprimere tutto con Zip perché 12Gb di roba sono troppi. Devi fare così e colà."
NAT: "Ah! Grazie mille! Davvero, se non ci fossi tu avrei perso mezza giornata."
F.: (no, così con il mio aiuto ci hai perso mezza giornata, se non ci fossi io avresti perso una settimana) "Si, figurati…"

Dopo due ore:

NAT: "Ohhhh…. finalmente!!! Ho finito!!"
F.: "Tutto questo tempo ci ha messo a comprimere?"
NAT: "No, ci ha messo meno, ma sai, i file erano sul disco esterno USB e quindi per lavorarci ho dovuto copiarli sul Desktop."
F.: "Perché?"
NAT: "Come perché? Erano sul disco esterno!! La roba che è sul disco esterno non è NEL computer. Quindi quando la vuoi usare prima la copi nel computer e poi ci lavori!"
F.: "Ah. Ahhhh. Capisco."

E scoraggiato mi sono girato a fare le mie cose.
Alla fine comunque il vicecapo ha mandato i suoi file al database per caricare i 6Gb di dati finali ci sono volute un paio di orette, ma lo scopo è stato raggiunto. Tutto è bene quel che finisce bene…

37, 38, 40, 41, 48…. tombola!

Secondo la moglie ha troppe cose per la testa e ha troppa fretta. Secondo me è distratto e non pensa mai a quello che sta facendo, ma a quello che dovrà fare. In ogni caso Pompelmo ha dei grossi problemi, ma proprio grossi!! E' perfettamente consapevole di non riuscire mai a fare un esperimento giusto al primo colpo, mette sempre in conto di doverlo ripetere. Si taglia spesso nei modi più impensati, rompe vetreria di laboratorio un giorno si e uno anche, sbaglia a scrivere e non si ricorda mai quello che scrive (giusto o sbagliato che sia…).
La settimana scorsa il tecnico, Nostra Signora V. M., si avvicina a Pompelmo e…

Nostra Signora V. M.: "Pompelmo, una piccola domanda…"
Pompelmo: "Si, dimmi."
N.S.V.M.: mostrandogli il quaderno con i numeri dei topi "Qui non capisco bene… mi pare che ci sia un problema con i numeri."
P.: "Ahhhhhhhhh! Noooooooooo!! Ancoraaaa! Non è possibile! Ho sbagliato! Ahh, che stupido! Ho sbagliato!!!"
N.S.V.M.: "Ah ok, mi pareva di non capire infatti."
P.: "Eh, si… spetta che controllo i numeri sui campioni di orecchie di topo… ah si, sono sbagliati anche qui. Aspetta che controllo sulla piastra con gli embrioni. Ah, anche sulla piastra sono sbagliati… ti pareva…"
N.S.V.M.: "Ok, va bene, fa lo stesso."

Il tecnico prende e se ne va, e Pompelmo ride e ride e ride e ride. La moglie ride e ride e ride e ride. Io guardo Pompelmuccio e non capisco. Gli chiedo spiegazioni e…

Filippo: "Ma cosa succede? Cosa hai sbagliato?"
Pompelmo: "Ah niente! Ho sbagliato a dare i numeri ai topi."
F.: "Come hai sbagliato?"
P.: "Si, il numero da cui dovevo partire era 36, quindi io ho scritto 36, 37, 38, 40, 41, 48, 50."
F.: "Scusa, ma i numeri in mezzo?? Che fine hanno fatto?"
P.: "Eh, mi sono sbagliato! D'altro canto mi succede sempre. E' così ogni volta. Secondo me il tecnico pensa che lo faccia apposta per farlo innervosire…"
F.: ….

La moglie mi ha confidato, in privata sede, che Pompelmo OGNI VOLTA sbaglia i numeri dei topi. Tutte le sacrosante volte lui li sbaglia e il rincoglionito del tecnico, nonostante sappia in partenza che Pompelmo ha sempre problemi a contare, tutte le sacrosante volte va a dirgli che non capisce…

Ho riportato i fatti così come sono accaduti, non ho altro da dire vostro onore.

Questioni di pronuncia

Come saprete il Francese, come l'Inglese e moltissime altre lingue, è una lingua non-fonemica, mentre Italiano, Spagnolo, Greco e poche altre sono lingue ad ortografia fonemica. Cosa vuol dire? In pratica noi pronunciamo (fonema) quello che scriviamo (grafema) con pochissime eccezioni, mentre Inglesi e Francesi (parlo di questi perché ho a che fare con loro quotidianamente) hanno regole di pronuncia spesso indipendenti dall'ortografia.

Per fare qualche esempio, in Inglese "pear" (pera), "pair" (pari) e "pare" (pelare) si pronunciano nello stesso modo: /peə(r)/ (pèar).
In Francese "lai" (poema), "laid" (brutto), "laie" (femmina di cinghiale) e "lait" (latte) si pronunciano tutti /lε/ (lé).

Conoscendo questi "problemi" linguistici di anglofoni e francofoni non dovrei stupirmi di quando non sanno come scrivere una parola che hanno appena pronunciato. O di come sbaglino (in particolare i Francesi) a scrivere un verbo o addirittura un sostantivo. Eppure questa cosa mi sconvolge. Ogni sacrosanta volta mi sembra impossibile che facciano questi errori.
La moglie, grammar-nazi, è ancora peggio. Lei non si stupisce, sa benissimo che sbagliano, ma nonostante questo li critica sempre. Ogni volta si incazza a vedere che fa meno errori di un Francese… (pure il topetto una volta le ha detto "scrivi meglio di me").

Per questo proprio ieri…

Filippo: "…oh, guarda. Pompelmo ha scritto "mongolfiere" sotto una foto che ha fatto. Ma "mongolfiere"?? Non si scrive "montgolfiere?"
Moglie: (distratta e distante) "Si si…"
F.: "Si si cosa? Mi ascolti? Alza gli occhi dal computer e rispondimi."
M.: "Si, dicevo, è sbagliato."
F.: "Ma come casso ha fatto a sbagliare. Perfino io che parlo Francese come un cammello (cioè non lo parlo) so che si scrive montgolfiere."
M.: "Ma si, è il solito errore… la "T" in quella parola non la pronunciano, quindi non l'ha scritta."
F.: "Si, ma caspita… sti Francesci quando vanno alle elementari imparano le parole? I maestri non gli correggono gli errori??"
M.: "Bhe, bisogna sempre vedere se i maestri se ne accorgono……."

E detto questo siamo partiti a ridere come sempre quando si tratta di questioni di manifesta imbecillità…

Delle frodi, incompetenza e dilemmi informatici (parte 2):

Dopo il tentativo di frode subito, la NAT è tornata alla carica per dirmi cosa è successo…

NAT: "Sai, il computer era pulito."
Filippo: "Ah si? Hai fatto la scansione con l'antivirus e con l'antispyware? Tutto bene?"
NAT: "Si si, non c'era niente. Poi ho anche chiamato la società della carta di credito."
F.: "E cosa ti hanno detto?"
NAT: "Si sono messi in moto per fare subito dei controlli, ma non sono stati usati soldi tranne che da me. E comunque ora sono avvisati e controlleranno il conto ancora più frequentemente."
F.: "Ah bene. Meglio così."
NAT: "Si, davvero. Poi non uso l'e-banking, quindi sono sicura che non ci siano problemi. In ogni caso anche la banca mi ha detto che è tutto a posto."
F.: "Ottimo!"
NAT: "Sai, sono ancora stupita di come abbia fatto mia figlia a cascarci. Insomma, i miei figli (la figlia ha 20 anni, n. d. r.) al giorno d'oggi vanno in giro per il mondo, si arrangiano a fare tutto, ma guarda qui… per certe cose sono proprio imbambolati. Non capisco come abbia fatto a cascarci in una cosa del genere…"
F.: "Bho, in effetti… sai, di solito non ti chiamano a casa per controllarti il computer…"
NAT: "Infatti. E poi, pensa, l'hanno pure convinta che può aver preso un virus sul Mac. Ma non esistono virus per Mac, giusto?"
F.: "Bhe, diciamo che si contano sulle dita di una mano ed è molto improbabile che ne abbia preso uno…"
NAT: "Si, ma poi… le hanno detto che l'ha preso col Wi-Fi. E lei ci ha creduto. Ma ti rendi conto?? Come ha fatto a crederci??? Che ingenua… insomma… come è possibile pensare che un virus passi nell'aria, attraverso il wireless…"
F.: …..

E' seguita una breve spiegazione sul fatto che dati o collegamento internet trasmessi via Wi-Fi (wireless) o tramite cavo sono esattamente la stessa cosa e un virus passa sia via cavo che via etere, ma non mi è sembrata molto convinta.
Ahhh, se solo bastasse essere connessi via wireless per non prendersi virus…

Mi sento sempre più onorato!

Forse qualcuno ricorderà questo post, dove ho pubblicato parte di una mail che mi è stata inviata per invitarmi a parlare ad un congresso sul cancro in Cina, a Singapore.
Sono sempre più convinto di avere un omonimo che si occupa di ricerca sul cancro perché anche quest'anno ho ricevuto l'invito.
Il 25 Settembre mi hanno scritto che l'anno prossimo la conferenza è a Dalian, sempre in Cina, e ovviamente sono stato nuovamente invitato a parlare: 

Based upon your great contributions to the study and research on cancer, you are expected to take part in BIT Life Sciences’ 4th World Cancer Congress (WCC) with the theme of Collaborative Actions against Cancer, which will be held from May 22 to May 25, 2011 in Dalian, China. On behalf of the organizing committee, we cordially welcome you to give a speech at Track 6-3: Molecular Biology and Immunology of Lung Cancers.

Traduzione:

Sulla base del suo grande contributo allo studio e alla ricerca sul cancro, è invitato a prendere parte al BIT Life Sciences' 4rd World Cancer Congress (WCC) con tema Azioni Collaborative contro il Cancro, che si terrà a Dalian, Cina, dal 22 Maggio al 25 Maggio 2011. In rappresentanza del comitato organizzativo siamo onorati di invitarla parlare alla "Traccia 6-3: Biologia molecolare e immunologia del Cancro al Polmone".

Come per la mail di Gennaio 2010 ho lasciato correre. Anche perché avevo già scritto a Gennaio (dopo aver ricevuto 3 sollecitazioni) che si erano sbagliati. Ma ovviamente, visto che non hanno ricevuto alcuna risposta, anche questa volta hanno sollecitato:

Hope this email finds you well.

I was wondering if there is some technical problem in my email box, I am honored to express my sincere wish on your participation in this congress again in case that you have missed our previous two formal invitations of BIT’s 4th World Cancer Congress 2011.

Traduzione:

Spero che questa mail la trovi bene.

Mi stavo chiedendo se avessi qualche problema tecnico con la mia casella di posta elettronica, sono onorato di esprimere ancora il mio sincero desiderio per la sua partecipazione a questo congresso in caso avesse mancato i due precedenti inviti formali al BIT's 4th World Cancer Congress 2011.

Boh, vabbé, errare è umano, ma perseverare è diabolico…. vediamo se l'anno prossimo mi scrivono di nuovo! Come ho scritto nel post precedente a proposito di questo invito, se mi invitano di nuovo vado al congresso e al momento di parlare dico "eh si, il tumore al polmone è una brutta bestia" e torno a sedermi!

Martinetto e il malefico Western.

Martinetto è arrivato la settimana scorsa iniziando il suo post-doc nel nostro laboratorio. In passato ha lavorato come tecnico di laboratorio, poi ha pensato di prendere un PhD e ora continua da noi, fresco fresco. Ancora non so bene come catalogarlo, è da valutare, in teoria ha parecchia esperienza in laboratorio dati i trascorsi, ma mi sono già fatto una certa idea da quello che ho visto e sentito ieri.

Ieri stava montando un apparecchio Bio Rad per Western blot quando ad un certo punto…:

Martinetto: "Oh! Ecco, devo rifare tutto… mi è evaporato lo stacking gel."
Nostra Signora V. M.: "Evaporato?? Come ha fatto ad evaporare il gel?"
M.: "Eh, è evaporato. Non c'è più. Devo rifarlo."
N. S. V. M.: "Ma hai montato bene la macchinetta? Hai fissato bene i supporti?"
M.: "Si si."

La N. S. V. M. si avvicina per guardare la macchinetta con fare sospetto e trattenendosi dal ridere a causa della misteriosa evaporazione di un gel.

N. S. V. M.: "Ma non hai messo le mollette laterali! Eh… lo sapevo io. Pompelmo non ti ha insegnato bene."
M.: "No, a dire il vero Pompelmo mi ha detto di metterle, solo che io non le ho messe."
N. S. V. M.: "Allora per forza che non c'è più il gel! E' uscito tutto dai lati."
M.: "Bhe, certo che questo sistema è proprio una merda."

Queste sono state le parole testuali pronunciate dai due personaggi. Vorrei far notare l'atteggiamento tipico dei nostri colleghi (non solo di questi due, ma questo esempio è eclatante).

Problema: una cosa non funziona.
Possibilità 1: mi hanno insegnato sbagliato.
Possibilità 2: il sistema è rotto o è una merda.

Non è mai possibile che abbiano sbagliato loro o che si siano dimenticati un passaggio o che siano rincoglioniti come una quaglia. MAI. Niente. Loro non sbagliano. E' il sistema che è una merda (anche se lo usano tutti gli altri con ottimi risultati). E' l'anticorpo che non funziona (anche se al vicino di banco funziona bene). E' l'apparecchio che è rotto (anche se un altro lo usa tutti i giorni).
Questo è il modo deviato che hanno di porsi di fronte ad un problema qualsiasi. Loro non sbagliano mai, deve essere sempre colpa di qualcun altro o di qualcos'altro.
Anche quando sono di fronte all'evidenza (non hai messo le mollette laterali quindi il gel esce) il problema è che il sistema è una merda.

A casa mia questo vuol dire essere due volte rincoglioniti: la prima per aver sbagliato dopo che ti hanno insegnato giusto (e con anni di esperienza alle spalle) e la seconda per non rendersi conto che il problema vero non sta intorno a sè, ma dentro di sè….

Morale della favola: evvai che ne è arrivato un altro fatto con lo stampino come tutti gli altri.

Efficienza Svizzera?

Giusto per dire che ognuno fa quello che vuole, questo succedeva l'altro ieri…

Drin drin…
…mi chiama un cellulare Svizzero, chi sarà mai…

Filippo:
"Pronto?"
Telefono: "Oui, je suis… bla bla bla…"
F.: "Si, ho capito, ma non parlo Francese. Parla Inglese per caso?"
T.: "Si, un po'. Sono della TNT, ho un pacchetto per lei. E' a casa?"
F.: "No, sono al lavoro."
T.: "C'è qualcuno a casa?"
F.: "No, non c'è nessuno."
T.: "Dove lavora?"
F.: "All'EPFL."
T.: "Allora può chiamare in sede della TNT, dare l'indirizzo della reception dell'EPFL e vengo a portarle il pacco lì."

…che casino… all'EPFL ci sono 50 reception diverse. Non ci sono indirizzi per le strade interne, il magazzino se vede arrivare un pacco a mio nome che non sia nel loro database lo rimanda indietro…

F.: "Senta, ma non posso venirlo a prendere nella vostra sede?"
T.: "Si, certo, siamo aperti fino alle 19.30. Le lascio un foglietto a casa e così passa a prenderlo."
F.: "Ottimo. Lasci il foglietto, lo passo a prendere stasera o domani mattina."
T.: "Bene, grazie arrivederci."

Circa 6 ore dopo, sempre al lavoro, mi richiama lo stesso numero.

Filippo: "Pronto?"
Telefono: "Oui, je suis… bla bla bla…"
F.: "Si, ho capito, ma non parlo Francese. Parla Inglese per caso?"
T.: "Si, sono quello di questa mattina della TNT. Mi da l'indirizzo di dove lavora che le porto il pacco? Sono vicino all'UNIL, l'EPFL è lì?"

…ma come, non ci eravamo messi d'accordo…

F.: "Si, bhe, è dopo l'UNIL, comunque questo è l'indirizzo… bla bla bla…
T.: "Bene, a tra poco."

Dopo 5 minuti.

Drin drin…
Filippo: "Pronto?"
T.: "Sono sempre io. Non riesco a trovare, non capisco, mi sono perso, c'è la nebbia, l'inondazione,  ho la ruota sgonfia, le cavallette, e poi non c'è l'indirizzo che mi ha dato…"
F.: Appunto, te pareva… "Senta, le passo la mia segretaria personale che parla Francese e le spiega tutto."
F.: "Mogliettina, parla con sto tipo e digli come arrivare qui che io prima gli ho dato qualche indicazione, ma non si ritrova…"
Moglie: "Deve girare così, prendere di là, andare verso lì, poi a destra, poi a sinistra…. bla bla bla… Niente?"
M.: "Provi a mettere sul navigatore questa via… ah, non c'è? Provi quest'altra. Neanche? Allora vada così, turnichi di là, si appropinqui cosà. Poi al semaforo giri, alla stradina attraversi, all'incrocio si incroci, alla rotonda si arrotondi. Fatto? Mando giù qualcuno a prendere il pacco."

Scendo come una furia, non vedo nessuno, mi avvio per la strada per cercare il furgoncino. Niente. Chiamo la moglie al telefono che mi dice di aver appena firmato e ritirato al posto mio.

M.: "Ma che casino che mi hai fatto fare… 15 minuti al telefono… ho fatto una fatica a spiegare a questo qui. Viene pure da Parigi e non conosce Losanna. Ma insomma, non potevi organizzarti in un altro modo??"
F.: "Senti, che vuoi che ti dica, eravamo d'accordo che mi avrebbe lasciato il foglietto. Si vede che gli danno un bonus se effettua tutte le consegne. O forse non è andato a casa nostra per lasciare il foglietto…"

Morale della favola: il mio iPod nano 16Gb Product RED è arrivato e a casa, ovviamente, c'era pure il foglietto per il ritiro del pacco…
La prossima settimana, tempo permettendo, scriverò una mini-recensione per il nuovo acquisto.

Informatica che passione: e due!

La giornata, e di conseguenza la settimana, è cominciata con un gran mal di testa che non è ancora completamente passato. Come se non bastasse il mal di testa, la NAT mi pone uno dei suoi quesiti esistenziali (vedi altro esempio):

NAT: "Sto facendo un collage con 4 foto del microscopio usando Photoshop, ma mi dice che non può proseguire perché la memoria è piena. Sai cosa vuol dire?"
Filippo: "Evidentemente la memoria è piena…"
NAT: "Ma se ho copiato anche la settimana scorsa delle robe sul disco esterno!!"
F.: "Si, ma non parla di quella memoria, parla della RAM."
NAT: ….
F.: "Si, la memoria del computer, non il disco. La RAM. Evidentemente ne hai poca e a Photoshop ne serve di più per fare quello che vuoi fare."
NAT: "Ma ho convertito le immagini in JPG, e sono a 72 DPI…"
F.: "Si, vabbé, ma non centra. Evidentemente non basta. Vediamo…"
click-clicckete-click
F.: "Ecco, il tuo PC ha 1Gb di RAM e ce ne sono solo 300Mb di liberi."

NAT: "COME???? Ho solo 1Gb? Ma ho sempre avuto così poca memoria? Ma è normale? Ma cosa posso fare?"
F.: "Si, è così, chiedi a quelli del servizio tecnico se te ne aggiungono oppure usa un altro computer con più RAM, perché se apri 4 foto con Photoshop e fai il collage occupi i 300Mb liberi e non va più."

Passano 2 minuti, arriva il capo e…

NAT: "Capo, non ho memoria, è tutto pieno, non funziona, niente collage, la RAM, Photoshop, il JPG, l'errore, l'alluvione, le vacche magre, le cavallette…"
Capo: "Ma non è possibile! Non ha alcun senso!"
NAT: "…laghi di sangue, invasione di mosconi, scheletri che camminano…."
Capo: "Ma non ha alcun senso!"
NAT: "…rane che piovono, infanti sacrificati, terremoti e devastazione…"
Capo: "Ma non ha alcun senso! Cosa centra la RAM in tutto questo?"
NAT: "…infatti."

Buon per loro. Mi sono gustato il dialogo senza intervenire, altrimenti le avrei sbranate entrambe. Non ha alcun senso che la gente si prenda un computer con 4Gb di RAM, perché loro hanno deciso che deve andare anche con 1Gb. A posto così. Intanto il mio mal di testa peggiorava di minuto in minuto…

L'unica vera consolazione che mi fa perfino sopportare l'emicrania è che nostra signora vergine martire è in vacanza per due settimane a partire da oggi! Olè!!!

Informatica che passione!

L'ignoranza informatica, si sà, non è una colpa. Chi è nato col computer sotto il culo ci fa tutto senza problemi, chi il primo computer l'ha avuto a 40-50 anni ha spesso qualche problemino.
Non è raro, quindi, che il vicecapo NAT mi coinvolga in dialoghi come quello avvenuto due giorni fa:

NAT.: "Filippo, sai che mi hanno scritto quelli del servizio informatico per dirmi se voglio Windows 2010?"
Filippo: (Ellamadonna! Sono rimasto indietro… è appena uscito Windows 7 e hanno già fatto Windows 2010???) "Ah si? Ma cosa ti dicono?"
NAT.: "Ah niente! Che hanno visto che sono un utente di Windows 2007 e quindi mi propongono di aggiornare a Windows 2010."
F.: "Uhmmm, intendi dire l'Office 2010?"
NAT.: "Ma comunque io non voglio prendere Windows 2010, perché sono appena passata da Windows 2003 al 2007 e già non ci capisco niente…."
F.: "Si, per carità…" (che poi tocca a me starti dietro…)
NAT.: "…e poi cosa cambierà mai. Ma tu hai Windows 2007?"
F.: "Io ho un Mac, da me l'Office è diverso. E' la versione 2008."
NAT.: "Ah, hai un Windows diverso… ma è come il 2007?"
F.: "No, l'Office 2008 è completamente diverso perché è per Mac."
NAT.: "Ah. Ma ti prendi Windows 2010?"
F.: "No, perché per Mac ci sarà Office 2011 e comunque mi basta il 2008."
NAT.: "Ma toglimi una curiosità. Ma quello che hai tu è sempre compatibile con il 2007 e il 2010? Voglio dire… il 2008 che hai tu è sempre fatto dalla Windows o è della Mac?"
F.: …..

E' seguito un breve e infruttuoso tentativo di spiegazione.
Mi domando chi me lo faccia fare…