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Università in Francia e Svizzera: peggio che in Italia!

Da quando siamo qui in Svizzera io e la moglie ci siamo detti spesso come fosse (scadente) la preparazione teorica dei nostri colleghi Francofoni. Il post di ieri ne è un esempio concreto, ma, non scherzo, è solo uno dei tanti.
E' strano: sono tutti usciti con voti alti e se ne vantano pure.

Ebbene dopo aver investigato a lungo abbiamo più o meno risolto il mistero e con questo post cercherò di spiegarvi come tutto ciò sia possibile. (Se scriverò imprecisioni o cose sbagliate vi faccio volentieri i nomi di chi me le ha riferite!)

Allora, da come mi è stato spiegato Francesi e Svizzeri hanno un sistema universitario simile, con piccole differenze che non sto a descrivere qui. Quello che leggerete è un "misto" tra Francia e Svizzera. 
Non so bene come funzionino i corsi e le lezioni, ma ci sono tre cose che mi sconvolgono delle loro università:

– come vengono assegnati i voti degli esami
– come si passa agli anni successivi
– come viene deciso il voto di laurea

i voti degli esami non sono in trentesimi come da noi, ma vanno da 1 a 6. Il minimo per passare un esame (equivalente al 18 da noi) è 4. Non esiste la lode. Chi fa tutto perfetto prende 6. Capirete che è strano come i voti che da noi vanno da 18 a 30 e lode per loro vadano da 4 a 6. In pratica il 4 va da 18 a 22, il 5 da 23 a 27, il 6 da 28 a 30 e lode. 
Mi è stato detto che ci sono anche i decimali che contano, ma quando si fa la media di fine anno (spiegata nel prossimo paragrafo) vengono "arrotondati" e quindi in pratica non c'è alcuna differenza tra chi prende il massimo ed è un genio e tra chi prende un po' meno ed è bravo, ma non geniale. Per lo stesso motivo non c'è differenza tra chi passa per il rotto della cuffia con un 18 e chi magari è più bravo e arriva a 22.

per passare all'anno successivo si fa la media dei voti degli esami e si passa solo se il voto finale è 4, 5 o 6. Per questo motivo i decimali vengono arrotondati e quindi anche se uno studente avesse preso 4.4 (quasi 20), alla fine non si distingue da chi ha preso 4 (18).
Ma questo non è il peggio. La cosa veramente assurda è che conta il voto di fine anno dato, appunto, dalla media dei voti degli esami. Questo significa che è possibile aver preso meno di 4 in alcuni esami se altri alzano la media. Mi spiego meglio: uno studente di biologia può prendere 0 all'esame di biologia e, che ne so, 6 negli esami di statistica, matematica, genetica, etc.
Alla fine passerà l'anno senza avere alcuna preparazione in biologia. E, peggio, diventerà biologo avendo preso nell'esame "di corso". Nello specifico il nostro collega Pompelmo ci ha detto di aver preso 0 nell'esame di chimica…
Nelle università Italiane, per quanto poco, è necessario dimostrare una conoscenza minima prendendo 18 a tutti gli esami per potersi laureare, invece in quelle Francesi/Svizzere è possibile non passare degli esami. Scandaloso.

il voto di laurea di una università Francese è una barzelletta. Davvero!! In pratica non si fa la media tra i voti degli esami, né tantomeno la media tra i voti dei vari anni. Quei voti servono solo per arrivare alla fine. Il voto di laurea viene deciso, attenzione, attenzione…. da una relazione che si scrive alla fine della tesi che non corrisponde per forza alla tesi di laurea.
Si, per la nostra ex-collega Pancetta2 (per carità, è uscita dall'università 10 anni fa, magari ora le cose sono diverse), la tesina è consistita nello scrivere una review sul suo argomento di tesi. In pratica un riassunto di 5 pagine della letteratura dell'epoca sull'argomento e quello ha decretato il suo voto di laurea. STOP.
Idem per Pompelmo che ha fatto una relazione sulla sua esperienza in laboratorio e ha preso il voto sulla relazione.

Ma tenetevi forte, ma tanto forte. Anzi, sedetevi prima.
Sapete a cosa corrisponde il voto di laurea? Da noi è un numero compreso tra 60 e 110 + lode, no?
Ecco, da loro…. (siete pronti e seduti?) è un giudizio tipo "Bene", "Molto bene", "Ottimo", "Bravo", "Eccellente", etc.

Si, avete capito bene. E' come il voto che mi dava la maestra alle elementari "Bene, Bravissimo, Ottimo".
Quindi nei loro curriculum loro scrivono di essere usciti con "Molto bene" quando magari sono stati segati a tutti gli esami di indirizzo.

Questo spiega tante, tantissime cose…..!

Mistero della scienza…

Annunciamo la tua morte scienziato…. proclamiamo la tua risurrezione… 

No, un attimo… mi sono confuso. Volevo parlare del mistero della reazione Luciferina/Luciferasi, la reazione chimica che fa illuminare il culo delle lucciole.
Senza entrare nei dettagli con spiegazioni di biochimica (guardatevi il link a Wikipedia) riporto in breve una conversazione avvenuta più o meno un mese fa e che ho ricordato solo ora.

Io, la moglie e Pompelmo dopo un barbecue abbiamo fatto una passeggiata lungo il lago e, nei paraggi di Vidy…:

Filippo: "Oh! Una lucciola! Era da un po' che non ne vedevo…"
Pompelmo: "Cos'è quella??"
Moglie: "Una lucciola! Non ne hai mai vista una?"
P.: "Dal vivo no."
F.: ….
P.: "Chissà poi se gli scienziati hanno mai scoperto come fanno a fare luce o se è rimasto un mistero."
M. e F.: ……
P.: "Si, perché in fondo non si sa come sia possibile!"
F.: "Ma stai scherzando??"
P.: "No, chissà se qualcuno l'ha mai studiato. Sarebbe interessante capire come funziona."
F.: "Ma guarda che è stato studiato! C'è in tutti i libri di biologia! E poi lo usiamo anche al lavoro, sai… è la reazione alla base del Luciferase assay che usiamo con i kit…"
P.: "….no, ma intendo dire, chissà se qualcuno ha mai studiato come fanno a fare luce. Deve essere un mistero."
M.: "Qualcuno l'ha studiato!! E questa reazione la usiamo anche in laboratorio! L'hai usata anche tu!!"
P.: "Ah… io pensavo che fosse una cosa stupida scritta sui libri per bambini…"

Cioè… questo è un biologo ed è uscito pure con un voto molto alto (se non il massimo) dall'università in Francia. Siamo messi bene.

Facciamo tutto noi! #2

[Continua dal precedente post.]

…Venerdì mattina iniziamo l'esperimento e dopo aver dissezionato il topo e preparato le cellule io e la moglie ci dirigiamo nel laboratorio dei nostri collaboratori.

Noi: "Eccoci. Cominciamo?"
Loro: "Si. Purtroppo c'è un problema col microscopio fighissimo di cui parlavamo. Non possiamo fare time lapse e plate scan insieme."

Strano… eppure doveva essere il microscopio miracoloso che fa tutto…

Noi: "Ok, facciamo solo il time lapse."
Loro: "Si. Bene. Iniziamo a mettere le cellule nel gel."
Noi: "Ottimo. Allora il gel è come avevamo detto? Tre condizioni: A, B e C?"
Loro: "Ahhh… no… come? Cosa? Avevamo detto A, B e C? Ah si è vero! Ma ci siamo sbagliati, abbiamo fatto D, E ed F."

Ecco, ci mancava anche questa. Dopo il microscopio che non farà quello che volevamo hanno pure sbagliato le condizioni del gel da usare.

Noi: "Vabbè, ormai le cellule le abbiamo messe e non possiamo farci niente. Per la prossima volta proviamo A, B e C."
Loro: "Ok. Intanto tornate tra 30 minuti così diamo il tempo al gel di polimerizzare."

30 minuti dopo…

Noi: "Ecco, pronto tutto. La piastra è a posto, non resta che far partire il microscopio."
Loro: "Bene. Andiamo?"
Noi: "No, noi il microscopio-dei-miracoli non lo sappiamo usare, siete voi gli esperti di quel microscopio (e siete voi che insistete sempre perché lo usiamo). Inoltre partiamo per l'Italia tra un'ora. Ci andate voi?"
Loro: "Ah… oh… ma… come… non so… veramente… ok… allora… bhe… va bene… ci andiamo noi…."

E come pronosticato da me e dalla moglie, una volta rientrati in Italia e controllata la posta elettronica abbiamo trovato una bella mail dei collaboratori con scritto che non sono riusciti ad usare il microscopio, che non ha funzionato niente, che hanno dovuto usarne uno diverso col quale però le cellule non si distinguono bene e sono pure fuori fuoco.
E per fortuna che sono esperti e quel microscopio fa i miracoli…

Come se non bastasse Martedì, tornati al lavoro, siamo andati a riprenderci le cellule che abbiamo lasciato da loro e le abbiamo trovate contaminate da batteri.

Giusto per dire, eh!

Facciamo tutto noi! #1

Si, ci sono sempre quelli che "fanno tutto loro e tu non sai fare niente" e "tutto quello che fanno loro è giusto". Ottimo, ben venga se ne sono in grado! Soprattutto quando sono dei collaboratori e si deve lavorare insieme ad un esperimento.

La settimana scorsa, Lunedì, io e la moglie abbiamo discusso con due collaboratori di un altro laboratorio su quando fare i prossimi esperimenti.

Loro: "Dobbiamo muoverci, fare presto, ci servono i risultati e poi in questo periodo il nostro microscopio è sempre libero, per cui conviene approfittarne!"
Noi: "Ok, allora facciamo l'8 di Luglio? Poi teniamo in piedi l'esperimento per una settimana?"
Loro: "Noo, in quella settimana io (uno dei due) sono in vacanza. Non si può fare."
Noi: "Va bene, allora facciamo il 15? L'unico problema è che il 16 partiamo in vacanza noi e torniamo il 23. Vorrà dire che seguirete voi le cellule."
Loro: "Noooo, non possiamo seguirle noi, non sappiamo fare, non abbiamo l'occhio allenato, gli esperti siete voi, dovete esserci per forza."
Noi: "Uhmmm…. allora facciamo il 29 Luglio? Ci siamo tutti e facciamo l'esperimento."
Loro: "Nooooooooo, è troppo tardi! E' tra un mese!! Ci servono i dati, rimandiamo troppo!"
Noi: "Sentite, questo Venerdì (lo scorso 1° Luglio) abbiamo due topi per i nostri esperimenti, ma se volete uno lo usiamo per l'esperimento con voi."
Loro: "Ah… così presto… ma…. non so… è tanto presto…"
Noi: "Allora fine Luglio."
Loro: "No no, facciamo ora. Controllo le prenotazioni del microscopio, ma tanto è sempre libero, e vi mando una mail di conferma."

Venti minuti dopo arriva la mail: "Il microscopio è occupato, possiamo usarne uno diverso che è fantastico, fa tutto: time lapse, plate scan, possiamo lasciare la piastra dentro e prendere tutte le posizioni ogni giorno, etc. etc."

Cominciamo bene, il microscopio è occupato e dobbiamo usarne un'altro…
Venerdì mattina iniziamo l'esperimento e…

[a domani per la seconda parte]

Esperienza indiscutibile.

Il vicecapo NAT si ritiene (e si è sempre detta) una esperta di biologia molecolare. Quelle tre volte in croce che ha dovuto fare qualche cosa di diverso da clonaggi o PCR è sempre andata in panico.
Purtroppo, ormai vicina alla pensione, non è più all'avanguardia anche con le "nuove" tecniche di biologia molecolare, quindi per conto mio non è proprio un'esperta come si considera, ma pace, credo che tutti prima o poi si trovino in difficoltà con tecniche nuove o strumenti mai visti.

Però mi metto le mani tra i capelli quando "l'esperta" mi chiede:

NAT: "Filippo, il programma con cui ho disegnato i primer mi dice di usarli a 59 °C. Io non li ho ancora provati. Tu cosa faresti? Li useresti a 58 o a 60?"

Bha…

Seminario-panino 2.

Come detto più di un anno fa in questo post, ogni Martedì c'è un sandwich seminar alle 12.15 con due persone a turno tra tutto l'ISREC che parlano del loro progetto.
Come già detto, il nome del seminario deriva dal fatto che ci sono dei panini da mangiare. E ogni sacrosanta volta c'è gente (tra cui alcuni colleghi del mio lab) che dice "questi panini mi fanno schifo", "sono immangiabili", "sono sempre peggio", "per fortuna che toccano solo una volta alla settimana, "non so come farò a mangiarli".

No, dico…:

1° non fanno schifo.
2° chi ti obbliga a mangiarli se sono così terribili.
3° se non ti piacciono tira fuori di tasca 10 franchi e comprati un piatto di pasta.

Ma si sa… il paninetto quando è gratis va sempre bene. Anche se "fa schifo".

Bha!

Ma ci prendiamo in giro??

No, dico… io e la moglie abbiamo fatto i salti mortali per evitare di dover fare esperimenti il 2 Giugno (qui in Svizzera si festeggia l'Ascensione) in modo da avere il giorno libero… e il vicecapo, alla quale avevo promesso di dare una mano a dissezionare topi in caso di necessità, ne avrà 5 da fare proprio il 2 Giugno.

Non so bene se mandarla a cagare o dirle di si e poi non presentarmi al lavoro…

Incredibile signori… IN-CRE-DI-BI-LE!!!

Incredibile. Non ci sono parole per descriverlo. Si, parlo ancora di Ventolina, il nostro amico Taiwanese descritto qui e qui, quello che ha comprato 4 computer portatili, 6 paia di cuffie, centinaia di DVD, etc. etc. etc.
Ecco, sapevo che prima o poi sarebbe successo quello che sto per raccontarvi. Vi basti sapere che un mesetto addietro mi ha detto di volere un iPad. O anche un iPhone.
Bhe, Venerdì è venuto da me e la moglie a dirci:

Ventolina: "Che giornata triste, che giornata triste…"
Moglie: "Perché? Hai avuto problemi con la consegna della tesi di dottorato? Hai problemi con gli esperimenti?"
V.: "No… ho comprato 4 iPad."

Io e la moglie ci siamo guardati e siamo scoppiati a ridere (ripensando ai computer e alle cuffie comprate in precedenza).

Filippo: "Quattro? Ma come è successo?"
V.: "Eh, li ho comprati su Ricardo (sito di aste Svizzero, ndr). Siccome c'è meno gente che su eBay i prezzi sono un po' più alti, ma è più facile vincere l'asta."
M.: "E quindi le hai vinte tutte?"
V.: "Eh si… ora ho quattro iPad da 64Gb con WiFi e 3G. Ma due sono già riuscito a venderli, uno lo tengo per me e uno per mia mamma."
F.: "Bhe, dai! Non è male allora, sei a posto! Perché dici che è una brutta giornata?"
V.: "E' perché ho paura che domani e Domenica la gente vada in giro e nessuno resti a casa per fare offerte più alte per gli altri 6 iPad per cui ora sono il maggior offerente…"

Io e la moglie abbiamo iniziato a ridere ancora di più e abbiamo smesso solo 10 minuti da quando se n'era andato.

Ecco, Ventolina ha quasi comprato 10 iPad tutti uguali (modello da 64Gb, WiFi +3G) alla modica cifra di 450CHF l'uno. Totale 4500CHF. Quasi 3600 euro.
Per fortuna che ha già comprato (sempre online) 6 custodie per iPad…. gliene mancano solo quattro adesso…

La crisi dei beoti

Ah, santa pazienza! Cosa c'è di peggio di sentire due colleghi (vicecapo e nostra signora V. M.) disperati che ti tartassano tutto il giorno? Niente.
Perché tartassano? O meglio, perché hanno tartassato i conigli al sottoscritto? La storia è lunga, ma la farò breve per non tartassare anche i lettori.

La settimana scorsa l'ofego, come primo pensiero del mattino, ha deciso di dimenticare la porta del freezer a -80 °C aperta per un'ora. Tutti sappiamo che non si lascia la porta del congelatore aperta, figuriamoci quella di un -80!
Inutile dire che in quell'ora la temperatura è salita a -50 °C e l'allarme del freezer è partito.

il vicecapo e la nostra signora V. M. sono andati via di testa. "Il freezer è rotto", "La temperatura non si abbassa", "E' chiuso da 2 ore ed è ancora a -60", "Il compressore non scalda, vuol dire che il freezer non va", "Il freezer scalda troppo, vuol dire che si sta rompendo", "Il freon è uscito tutto", "E' un freezer vecchio, dobbiamo trasferire tutto" e via discorrendo.
Sono andati avanti così per tutto il giorno. TUTTO IL GIORNO. I due rimbecilliti andavano ogni 15 minuti a controllare la temperatura (e diamogli tempo, no?). E ogni mezz'ora chiamavano i tecnici dell'EPFL dicendo che era rotto, che portassero quello di riserva, etc. etc. etc.

Insomma, secondo i tecnici (e secondo tutti gli altri) era tutto normale, bastava solo attendere che il compressore facesse il suo lavoro e abbassasse la temperatura. I due dementi, invece, hanno insistito ad oltranza perché ci venisse portato un freezer di riserva per poter spegnere il nostro in modo da farlo revisionare. Ma i tecnici sul momento non ne hanno voluto sapere.
Nel frattempo il fine settimana è passato e il -80 è tornato…. a -80 °C! Insomma, funzionava perfettamente (eh… se la gente non se lo dimentica aperto…).

Ieri comunque hanno portato il freezer di riserva in seguito all'insistenza dei due martiri che hanno trasferito tutto. Ovviamente invece di attendere che il nuovo congelatore arrivasse almeno vicino a -80 °C, hanno trasferito tutto quando era ad appena -50 °C. E via che hanno passato entrambi un'altra giornata a far niente tranne che controllare la temperatura (in due) ogni 10 minuti. E di nuovo a lamentarsi che "il freezer non va", "anche quello di ricambio è rotto", etc.

Alle 17.30 se ne sono andati a casa e mi hanno lasciato l'incarico di controllare di nuovo.

Nostra signora V. M.: "Prima di andare guardi a quanto è la temperatura?"
Filippo: "Si. Ma a quanto è adesso?"
N. S. V. M.: "Eh, durante il trasferimento è rimasto aperto un po', è solo a -55, ma sta scendendo."
F.: "Ecco, allora scenderà ancora, ci vuole solo tempo, non è istantaneo."
N. S. V. M.: …. (mi guarda con faccia disperata)
F.: "Scusa, ma non è il freezer di riserva? Quello che funziona?"
N. S. V. M.: "Si, ma sai… io non mi fido… con queste cose non si può mai sapere. Sai com'è. Controlla che è meglio. Poi comunque passa il tecnico alle 19 e ripassa alle 21."
F.: "Va bene, controllo. Ciao."

Io ho controllato alle 18.20, il tecnico ha controllato alle 19, il vicecapo ha chiamato in laboratorio e cacici e la porcellina hanno controllato alle 20, il tecnico ha ricontrollato alle 21. Tutti abbiamo visto la temperatura scendere e nessuno ha chiamato i numeri di emergenza (vicecapo e nostra signora V. M.).

Oggi il vicecapo ha detto a me per due volte e alla moglie per altre due che ieri la nostra signora V. M. era disperato e agitato e che lei questa notte non ha dormito per la preoccupazione del freezer…

…sono contento che ogni tanto ci sia qualcuno che non riesce a dormire insieme a me: chi non dorme perché il freezer non scende a -80 e chi non dorme perché ha dei colleghi dementi che rompono dalla mattina alla sera. Ad ognuno la sua croce.
Per fortuna che Venerdì torniamo in Italia.