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A volte ritornano.

Quando si perde qualche cosa spesso è poca la speranza di ritrovarla, almeno per me.
Ieri mattina mi sono accorto di aver perso l'orologio da polso.
Capiamoci, con l'arrivo della bella stagione non lo uso più di tanto, mi fa caldo, mi disturba e quindi lo lascio a casa. Sabato e Domenica, non co perché, ho deciso di metterlo e poi me lo sono automaticamente tolto al lavoro. Il problema è che non l'ho appoggiato sulla scrivania o sul bancone, ma nella stanza della microscopia che è sempre buia. Va da sè che quando ho finito di usare il microscopio l'ho lasciato lì. 
Ieri l'ho cercato disperatamente ovunque, ho frugato a casa, nella stanza della microscopia, ho chiesto agli addetti dei microscopi e ho mandato una mail al personale del nostro edificio e di quello di fianco, ma niente.
La speranza è scemata velocemente, pensando che in Italia è difficile trovare un ombrello perso, figuriamoci un orologio.

Questa mattina mi è arrivata una mail da uno del gruppo della microscopia che mi ha avvisato di aver trovato nella loro stanza l'orologio. Pare che possa essere stata/o uno degli addetti alle pulizie.

Appena recuperato la moglie si avvicina e se ne appropria. Ora è al suo polso… non so cosa se ne faccia visto che le sta "un pochino" largo, ma credo che voglia impedirmi di riperderlo… forse perché non vuole regalarmene un altro!!

SV: prova di design #2.

Dopo il post sulla Camipro card e il suo design particolare, ecco un'altra prova di come gli Elvetici tengano alla funzionalità, ma anche all'aspetto estetico degli edifici.

Qui uno scatto del SV building (Science de la Vie) dove lavoriamo.

Quattro piani più parcheggio interrato. Il piano terra e il quarto piano sono completamente senza finestre e contengono rispettivamente lo stabulario e gli apparati di ventilazione, climatizzazione e le torri degli ascensori. Al primo, secondo e terzo piano ci sono laboratori, uffici e aule. Sempre al primo piano c'è un bar e un ristorante.

L'esterno dell'edificio è coperto da pannelli di alluminio di quattro colori diversi dal grigio al marrone. Magari non è particolarmente bello, ma perlomeno non è il classico casermone di cemento…
Cliccate sull'immagine per vederla ingrandita.

P.S.: L'inclinazione strana che il quarto piano "sembra" avere non è dovuta alla distorsione dell'obiettivo, ma è reale. L'edificio ha il tetto di area maggiore rispetto a quella della base!

30 anni di Pac-Man!

Oggi doppio post. I 30 anni di Pac-Man (non che mi ricordassi, ma me l'ha ricordato Google) sono davvero da festeggiare. E, se non l'aveste notato, il logo di Google Pac-Man style è giocabile! Cliccateci sopra con il mouse, aspettate qualche secondo e preparatevi a fuggire dai fantasmi!

Il tocco di classe l'hanno avuto sostituendo il "Mi sento fortunato" con "Insert Coin" per giocare in doppio!

Camipro Card.

In tanti posti si accede all'ufficio/laboratorio/area riservata usando una tessera magnetica o dotata di RFID. L'EPFL non fa eccezione ovviamente. Qui tutti (dipendenti e studenti) sono dotati di una tesserina personale, chiamata Camipro Card, con nome, cognome, foto, codice numerico univoco, codice a barre e un'area "riscrivibile" (con apposite macchinette è cancellabile) che riporta lo status del soggetto (studente, parte del personale o altro).
La tessera contiene un RFID che con i dati dell'utente e che permette di fare due cose:

– aprire porte per dare accesso a zone riservate degli edifici
– immagazzinare un credito

La prima è evidente. In base alle autorizzazioni di cui si dispone si può accedere a diverse aree di edifici, laboratori, stabulari, etc.
La seconda funzione è davvero utile. E' possibile ricaricare la carta con un massimo di, mi pare, 500 franchi. La carta può essere usata per pagare la mensa nei vari ristoranti del campus, comprare caffè o altro ai distributori automatici, pagare le fotocopiatrici, pagare il noleggio di biciclette e/o automobili e via discorrendo.

In pratica può funzionare come carta di credito prepagata. Per ricaricarla fino a qualche tempo fa era necessario andare, contanti alla mano, in un ufficio dell'EPFL, ma ora è possibile ricaricarla online tramite un servizio fornito da EPFL e istituti bancari! Proprio come una Postepay.

Come se non bastasse da un lato la carta è pure "decorata" con un design che indica delle informazioni statistiche sull'EPFL, tipo quanti PhD, Post-doc, Studenti e Professori ci sono, o le nazionalità delle persone che lavorano all'EPFL o altro.

Ma veniamo al punto del discorso. Un mese fa ho rotto la mia tessera. La tengo sempre in tasca legata ad un portachiavi lungo perché la uso 7-8 volte al giorno quando mi sposto tra diversi luoghi ad accesso limitato. Ovviamente, usa e riusa, si è rotta e non riuscivo più ad aprire le porte. Dopo aver contattato l'apposito ufficio ho preso appuntamento per avere la nuova carta.
Alla moglie ho perfino detto che sarebbe stata l'occasione per cambiarla dato che sulla facciata aveva le statistiche su PhD, Post doc e studenti in colori sgradevoli tra il grigio e il verdolino sbiadito.
Vado, cambio e…. mi arriva una carta ancora peggiore! Numero di donne in verdolino sbiadito e numero di uomini in bluette slavato… ovviamente la moglie non ha fatto altro che prendermi in giro per 3 giorni…

Sennonché quattro giorni fa anche la seconda carta si è rotta! Ovviamente la moglie ha sospettato che l'abbia fatto apposta per farmela cambiare, ma il problema è sempre quello… in tasca non sta bene.
Comunque ho ricevuto la nuova carta: questa volta è molto bella, con le statistiche delle lingue parlate all'EPFL.
Ed ora che ho una tessera nuova, bella e luccicante mi sono dotato di un porta tessere in plastica rigida per non romperla più… :D

Lingue parlate all'EPFL: in rosso il Francese, bordeaux Tedesco, arancione Inglese, celeste Italiano, verdino Spagnolo, giallo Arabo, marroncino cacchetta altre lingue.

Che la festa continui!

Giovedì della scorsa settimana qui si festeggiava l'ascensione, e siamo rimasti a casa a vegetare per recuperare un po' di forze. Ma, come si dice spesso, il bello deve ancora venire. Giusto per fare invidia al popolo italico che quest'anno non si gode nemmeno un ponte, Lunedì della prossima settimana si festeggia la Pentecoste.
Non sarà un ponte, ma si prospetta comunque un bellissimo e lungo fine settimana! 

(Sempre che non abbiamo da lavorare Sabato e/o Domenica che a quel punto ritiro quello che ho detto…)

Potenza della Nestlé.

Nel 2007, durante la mia permanenza in America, ho scritto un post sull'acqua San Pellegrino che negli Stati Uniti è considerata "L'Acqua". Qui in Svizzera è lo stesso. La San Pellegrino e la Evian (Francese) sono le due acque straniere che competono per i primi posti tra le più richieste/acquistate. Io e la moglie ci siamo chiesti più volte come fosse possibile che un'acqua Italiana possa essere così famosa nel mondo e ci siamo detti che la San Pellegrino deve avere un reparto marketing formidabile….
….finché abbiamo scoperto questa mattina che la San Pellegrino è stata comprata dalla Nestlé nel 1997.

Ora è tutto più chiaro.

Morges: festa dei tulipani 2010.

Nel fine settimana il tempo è stato clemente e generoso: mentre noi eravamo al lavoro Sabato c'è stata una bellissima giornata. Anche mentre eravamo al lavoro Domenica mattina. Per fortuna che poi siamo riusciti a fare un giretto nel primissimo pomeriggio e, visto quello che ho scritto in questo post, siamo andati a vedere i tulipani in fiore al parco di Morges. Il parco era veramente affollato dato che la festa dei tulipani (quest'anno dal 2 Aprile al 16 Maggio) attira sempre molta gente. Come da previsione la maggior parte dei fiori era nel pieno dello splendore, alcune varietà precoci erano già sfiorite, mentre poche altre varietà tardive sbocceranno, probabilmente, nel giro di una settimana. Non ho potuto fare a meno di notare una cosa: molte persone giravano tra le aiuole scrivendosi i nomi dei tulipani più belli, evidentemente per comprarne i bulbi (o, perché no, i semi).
Solo che c'era una grave mancanza. Alla festa dei tulipani non c'è una bancarella che li venda. Niente, zero, nicht. Da Italiano opportunista e imprenditore quale sono ho subito fatto notare alla moglie che un banchetto con bulbi e fiori recisi in vendita farebbe discreti affari in queste occasioni, ma si sa, bisogna pensarci…

Comunque, dopo aver letto tutto questo sproloquio, potete dare un'occhiata ad alcune foto che ho fatto scatenando la mia vena artistica cliccando qui.

La lotta per il criostato.

La moglie odia tagliare al criostato. Non le piace per niente. Preferisce scendere dai topi, stare al microscopio, contare cellule, qualsiasi altra cosa… tanto che quando manda me a sezionare qualche blocco di gelatina mi chiede sempre se sono sicuro di volerci andare.
A me, al contrario, piace tagliare al criostato. Ci passo volentieri tutta la giornata e non mi pesa.
Eppure oggi abbiamo quasi litigato per chi doveva andare a tagliare…
Al mio commento "a te non piace andare a tagliare al criostato, perché non lo lasci fare a me?" ha risposto semplicemente "non ho più voglia di stare in laboratorio con gli altri."

Vi lascio trarre libere conclusioni sui nostri colleghi…