Scandalo Padovano: unipd.it


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Ieri io e la moglie abbiamo cercato di trovare qualche informazione sul sito dell'Università di Padova e ci siamo trovati di fronte ad una desolazione incredibile: siti non funzionanti, pagine obsolete (in stile e contenuti), informazioni impossibili da reperire, mancanza di traduzione in Inglese, e chi più ne ha più ne metta.
Ora, so benissimo che a tanti non interessa niente del sito dell'Università di Padova, ma ho l'impressione che questo andamento potrebbe non essere molto diverso in altre Università. Resta il fatto che il sito dell'ateneo Patavino fa piangere i sassi.

Per questo motivo ieri, in uno slancio di frustrazione, buona volontà e speranza, ho preparato questa mail per il Rettore dell'Università, da spedire in CC anche ai direttori di Facoltà e ai webmaster dei siti incriminati.
Non l'ho spedita perché la moglie mi ha detto che "non serve a niente".

Secondo voi potrebbe servire? Si? No? Non gliene frega niente? Devo spedirla ad un giornale? Lascio perdere?

 
Egregio Rettore,
Le invio questa mail per esprimere il mio disappunto per le carenze e la pessima qualità dei siti internet dell'Università di Padova.

Alla ricerca di informazioni su corsi di Laurea presso la mia università (si, sono un Laureato e Dottorato uscito da Unipd), mi ritrovo di fronte ad una serie di siti internet che definire indecente è un complimento.
Noto che dal 1998, mio anno di immatricolazione, ad oggi Luglio 2011 il sito non è migliorato in qualità e in funzionalità.
Le vorrei pertanto mostrare una serie di casi veramente pietosi:

Sito del complesso Biologico: nonostante le notizie "possano" essere state aggiornate recentemente, constato con dispiacere che la presentazione e l'accessibilità sono rimaste indietro di circa 15 anni. E' assolutamente obsoleto e perfino fastidioso da vedere.

Sito del gruppo del Prof. S. Piccolo (famoso in tutto il mondo, e con pubblicazioni da fare invidia a chiunque): una bellissima pagina bianca. Ottima pubblicità per chi volesse fare un dottorato in quel gruppo.

– Il sito di un certo Prof. Cordella (non me ne voglia, ma non lo conosco): nemmeno la pagina bianca questa volta, ma un errore.

– Dal sito del dipartimento di Biologia, la prego di provare a cliccare sul link per il sito di Scienze MM.FF.NN.: niente da fare. Sarà perché il link è cambiato e nessuno ha aggiornato il sito?

– Il sito di Medicina Veterinaria è un piccolo miracolo: è apparentemente disponibile in ben quattro lingue. La prego di provare a selezionare lo spagnolo o il francese. Sulla destra può notare una bellissima colonna con una serie di voci duplicate (un esercizio di stile esilarante) quasi completamente in Italiano. Cliccando sulle voci non c'è niente di tradotto nella lingua selezionata all'inizio: pagine in costruzione, pagine mancanti, etc. 
Ma l'importante è dire che conosciamo le lingue.

– Giurisprudenza, alla pagina del Corso di Laurea in Consulente del Lavoro: cliccando su "Ricerca OFF.F precedenti" non si giunge a nulla, ennesima pagina mancante. Errore? Problema? Aggiornamento dimenticato? Non è dato sapere.

– Il sito della Facoltà di Agraria, una volta selezionato l'Inglese, spesso continua a presentare contenuti in Italiano.

– Il sito della Facoltà di Ingegneria è stranamente decente. Decente, non bello. Esiste in versione Inglese e "pare" che funzioni mediamente bene. Certo, alcuni ritocchi estetici per renderlo più appetibile e aggiornato agli standard attuali non farebbero male.

– Il sito di Medicina, oltre a mancare totalmente di una versione Inglese, è davvero poco fruibile. Un esempio pratico? La pagina delle immatricolazioni è aggiornata al 2008 e ovviamente seguendo il link per le preimmatricolazioni e immatricolazioni ci si trova al solito errore di pagina mancante (certo capisco, è del 2008, ma togliamolo allora, no?).

– Il sito di Informatica è sopra la media. Bello stile, semplice, lineare, relativamente moderno…. potrebbe essere quasi preso come esempio per l'intera infrastruttura di ateneo, se non fosse che i contenuti in Inglese non ci sono nonostante sia possibile scegliere di visitare le pagine anche in questa lingua.

Continuo, quindi, a constatare con amarezza che la maggior parte dei siti delle diverse facoltà sono esclusivamente in Italiano e, quando esistono in Inglese, sono tradotti male o non completamente. Capisco perché sia difficile per gli stranieri venire in Italia a studiare (gli svantaggi sono anche altri, vedasi stipendi bassi e borse di studio inadeguate, ma questo è un altro problema).

Per trovare i problemi dei siti suddetti ho perso circa 30 minuti cliccando a caso. Non oso immaginare cosa potrebbe accadere impegnandosi un po'…

Insomma, l'Università di Padova è una delle più antiche al mondo e mi pare che l'infrastruttura on-line sia altrettanto antica. Siamo nel 2011, non più nel 1998 quando Internet non era ancora nelle case degli Italiani. Sono passati 13 anni e sarebbe il caso di cambiare un po' la situazione, con un sito nuovo, l'uso corretto dell'Inglese e con l'uso dello stesso stile per tutti i siti delle diverse Facoltà, in modo che sia chiaro ed evidente che fanno parte della stessa struttura e della stessa Università.

Le porto come esempio il sito del Politecnico Federale di Losanna (Svizzera) dove attualmente lavoro.
Pulito, moderno, facile da consultare, in Francese ed Inglese. E le diverse "Facoltà" qui adottano tutte lo stesso stile:

Un altro esempio il sito dell'Università del Wisconsin-Madison (USA) dove sono stato per un anno: questo adotta stili diversi per differenti dipartimenti, ma comunque è decisamente più moderno e funzionale del "nostro".

Per restare in patria potremmo sempre "imitare" lo stile della Sapienza di Roma.
Relativamente al passo con i tempi e con linee guida ben definite per tutti: Medicina, Giurisprudenza, Architettura.

Insomma, se i "webmaster" nominati in fondo ai siti dell'ateneo di Padova vengono correntemente pagati, che facciano il loro lavoro (che non si limita ad "aggiornare" i contenuti)! Se quello non è il loro lavoro, la prego, assuma una decina di laureati tra Informatica e Lingue che sono sicuro sapranno cavarsela decentemente per rifare il sito dell'Università di Padova.
Sono consapevole dei continui tagli alle Università e capisco che probabilmente rifare i siti internet non sia una priorità… d'altro canto non lo è stato negli ultimi 13 anni.
Però da quel che ricordo c'era la possibilità per studenti di lavorare all'università facendo quelle che una volta si chiamavano "30 150 ore": biblioteca, aule informatiche, segreterie, etc. 
Se ancora ci fosse questa opportunità, perché non impiegare alcuni ragazzi per rifare il sito? Non basteranno 30 ore… magari ci vorranno sei mesi o un anno, ma sarebbe sempre meglio di adesso, no?

Cordiali saluti,
un ex-studente dell'Università di Padova.

8 thoughts on “Scandalo Padovano: unipd.it”

  1. Per me dovresti mandarla (magari non scrivendo il fatto del "un certo prof."…ecc perchè quello potrebbe risultare un po' rude xD )  ..alla fine può darsi che non serva a niente, ma se continuiamo sempre a pensarla così nessuno si prende mai la briga di far nulla :)
    Io per una questione simile una volta andai a lamentarmi in segreteria e pure in presidenza xD 
    E tanto a te cosa cambia nel mandarla o meno? ormai l'hai anche già scritta!
    E ti dirò, fossi in te la manderei sia all'uni che ad un giornale, perchè no. Ti ripeto tanto al massimo te la buttano nel cestino, ma intanto tu hai fatto la tua parte per cercar di migliorare una questione riguardante l'università che hai frequentato e della quale, come si evince da quel che scrivi, sei veramente fiero.
    E ora vado a fare la valigia che trovo mille scuse per non farla oggi ù_ù domani rimpatrio in Italia :D

  2. mmmm ridimensionerei un po' i toni ma gliela invierei! Si intende, senza venir meno alle proprie intenzioni e fervore!
    hehehe se ti ricordi anche nel piccolo dei dipartimenti sappiamo bene come va il mondo informatico! Fatichiamo ad avere delle figure che  possiamo dire rivestire un ruolo in quel senso!!! :-! e non commento lo stile e la fruibilita' dei vari siti nominati!
    ….ah sono 150 le ore!…..magari non basterenno comunque per l'opera di rinnovo ma sono almeno un centinaio in piu' ;-)…
    Saluti alla mogliettina!
    M

  3. @Maddina: si, sono "veramente fiero" di essere uscito da quell'Università. Nel vero senso della parola! XD
    Soprattutto dopo il macello in cui le università Italiane (compresa quella di Padova) si sono trasformate ultimamente.
    Comunque sto pensando di mandarla davvero previa qualche modifica.

    Buon rientro in Italy!! :)

  4. @ex-compagna di scrivania: ciao cara! Mi ricordo bene la situazione del dipartimento nonostante la mia memoria vacilli e dalle 150 ore sono passato a 30. :D
    Comunque, come dicevo a Maddina, penso che manderò la lettera. Se lo faccio lo scrivo di sicuro sul blog. ;)

  5. quando tua cugina, ancora 3 anni fa ti diceva che faceva schifo, tu le rispondevi dai, cerca, non 6 capace di cercare, se vai sulla pagina sbagliata… … … e ora tu ti lamenti??
    cmq lettere ne arrivano sempre da ciò che ci dicono alcuni prof, ma non cambia nulla… ormai noi studenti facciamo blog in facebook x scambiarci le informazioni…
    però con questo non ti dico assolutamente di non invarla, anzi… togli qlche nome, ma il resto va benissimo…
    a parte questo, x lanciare una lancia a loro favore, stanno modificando unipd in uniweb.unipd, xo è ad accesso riservato… (ma non è il max neanche qst…)

  6. @mary:

    e perché dovrei togliere i nomi? Non dico mica che è colpa di un prof piuttosto di un altro… è per fare gli esempi. :)
    La mando prima o poi!

  7. Sono assolutamente d'accordo, ma io la manderei solo al Magnifico e al Mattino di Padova. Lascia stare i presidi di facoltà, tanto fra un po' non esisteranno più…
    I nomi dei Prof. li lascerei solo nella lettera indirizzata al Rettore.
    Ad ogni modo i siti multilingue sono relativamente facili da gestire in Svizzera, dove quelle lingue le parlano correntemente. In Italia, dove a malapena si parla la madrelingua, è diverso. Ci vorrebbe un vero e proprio team di informatici e traduttori che lavorino in simbiosi. La vedo dura da 'ste parti…

  8. @Ale:

    si, ma per siti multilingue intendo l'Inglese. Qui in Svizzera l'Inglese è extra come in Italia… :)

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