Al lavoro, come detto altre volte, usiamo dei criostati per sezionare i campioni di tessuto in fettine da 7 micron. L'apparecchio tiene a -28 °C il campione che, con una lama affilatissima, viene tagliato una fetta per volta. Queste fettine di tessuto inglobato in gelatina vengono raccolte su vetrini da microscopio per essere poi analizzate.
Come potete immaginare, e se non lo immaginate ve lo dico io, delle fettuccine di 7 micron di gelatina sono molto, molto sottili. Talmente sottili che durante il processo per tagliarle si arrotolano su loro stesse e in quel caso si possono buttare nel cesso.
Per evitare questo problema ci sono due vie possibili:
1. usare un pennellino molto sottile per tirare la fettina man mano che viene tagliata (tecnica molto lenta e non sempre funzionante)
2. usare una anti-roll plate (standard in tutti i criostati che usiamo)
L'anti-roll plate è un rettangolo di vetro con i bordi super-affilati che costa un sacco di soldi. Ogni laboratorio ha le sue placchette perché si rovinano facilmente e quando lo spigolo della piastrina è sbeccato si può buttare con le fettine suddette: giù per il cesso.
L'abilità nel tenere con cura una placchetta sta nelle mani dell'operatore: da noi ci sono alcuni che le farebbero durare per sempre, altri che le rovinano appena iniziano ad usarle. Qui avrei altre cose da dire, ma non è questo il punto.
Il fatto è che, dato che si rovinano, le placchette vengono ricomprate. Quelle vecchie non vengono buttate via a meno che non siano veramente distrutte, quindi il nostro beneamato tecnico quando arrivano le placchette ci scrive sopra la data d'arrivo e ci scrive "New". Ovviamente quando la placchetta "New" diventa un po' vecchia e ne arriva una più nuova non può scriverci di nuovo "New", quindi ci scrive "Ultra-New".
Ultra-New… ma è possibile? Ma che casso vuol dire "Ultra-New"! E quando ne arriva un'altra ancora? Cosa ci scriverà? "Super-Ultra-New"??
Pazienza, l'ho sempre detto che ha dei problemi, non c'è molto da fare. Solo che la cosa si estende anche agli altri colleghi per cui è normale che quella più nuova sia "Ultra-New" e se il deficiente non ci scrive niente sopra loro non sanno riconoscere la placchetta più nuova…
Che poi resta nuova per poco visto che i 2-3 soggetti dalle mani di pastafrolla rovinano le piastrine nuove nel giro di una settimana e quindi la "Ultra-New" diventa subito "Barely-Usable".
Pazienza.
Se riesco oggi giro un filmatino per mostrare come si taglia al criostato.
Non basta scrivere la data di arrivo ed il numero di usi?
Edward
@Edward:
Si e no. La data di arrivo c'è, ma scrivere il numero di usi non serve molto dato che si possono rovinare al primo uso come anche al centesimo. Inoltre l'usura dipende da quanto tempo vengono usate. Quando uso il vetrino per 7 ore in un giorno ho più probabilità di rovinarla di quando lo uso per 2 ore.
Che poi il vetro si rovina quando lo si spennella per togliere dei pezzi di gelatina congelata: spennellando con cautela viene bello pulito senza problemi, spennellando in fretta si sbatte il metallo che regge le setole del pennello contro lo spigolo e si sbecca il vetro.
E almeno due dei colleghi so per certo che spennellano in fretta e furia… e sono quelli che se ne fregano altamente se il vetro è rovinato e non taglia bene. :/
Capito :(
Sembra una situazione senza via d'uscita: assegnare dei vetrini ad ogni ricercatore come strumenti personali in modo da responsabilizzarlo ("se e' mio, ci sto piu' attento") e' impraticabile, spiegare le tecniche d'uso ai noti soggetti dalle mani di pastrafrolla e' superfluo e controproducente (passi per il rompiballe fiscale e perfettino), trattenere i vetrini nuovi per uso personale e' pure peggio. Nessun altro si lamenta apertamente?
Edward
Mi leggi nel pensiero! Tutte le possibilità che hai pensato le ho vagliate attentamente, ma come dici anche tu non sono praticabili.
Le tecniche d'uso ai soggetti imbranati sono state spiegate (facciamo tutti la formazione per usare lo strumento dalle stesse persone che sanno già usarlo bene), ma non serve: se uno è imbranato lo resta anche dopo che gliel'hai detto.
La moglie si lamenta apertamente dato che è la "responsabile" dei vetrini. Perfino il tecnico si lamenta visto che deve ordinarli (e costano 150CHF l'uno), ma non serve a niente.
La cosa più triste è che i soggetti che maltrattano lo strumento non se ne rendono conto. Non si accorgono che hanno sbeccato il vetrino (non lo puliscono mai dopo l'uso e di conseguenza non vedono il danno, poi lo prendo io, lo trovo sporco, lo pulisco e vedo che è rovinato…).
Le stesse persone rovinavano sistematicamente il coltello (lama super-affilata che viene ri-affilata dalla Leica a botte di 100CHF a volta). Per fortuna che ora usiamo le lame usa-e-getta e ciascuno si usa la sua…
Niente. E' una delle famose "cause perse". :(