Ho come l'impressione che le storie che racconto riguardo i colleghi potrebbero ferire qualcuno venendo interpretate male. Spiego brevemente. Quando nei miei post parlo del "diversamente abile" non mi riferisco ad un collega handicappato o con problemi fisici e/o psicologici, ma ad un personaggio perfettamente "normale". E' il nostro tecnico di laboratorio, diplomato e laureato, di circa 35 anni. E' normale per modo di dire dato che cerca di lavorare il meno possibile e si piange sempre addosso dicendo che ha sempre tanto da fare.
In buona fede, un anno fa quando sono diventato suo compagno di scrivania, pensavo che avesse qualche problema visto che parla da solo, guarda spesso il soffitto, passa delle ore a "pensare a voce alta". Ma la moglie, che lo conosce da quasi quattro anni, mi ha illuminato dicendomi che finge sempre.
E un anno in compagnia di questo essere mi ha convinto del tutto: fa finta. Si è inventato una serie di modi di fare stereotipati per perdere tempo, per far vedere che è sempre impegnato, per mostrare al capo quante cose fa. Da qui è nato l'appellativo di "diversamente abile" cioè uno che si finge pieno di problemi per svicolare dalle sue mansioni quotidiane.
Quindi se e quando scrivo che prenderei a pugni il "diversamente abile" mi riferisco al collega che mi parlotta nelle orecchie per 6-7 ore al giorno mentre io cerco di lavorare. Lo stesso collega che passa le giornate scrivendo sul quaderno con 10 colori diversi gli esperimenti fatti 3 giorni prima e guardando siti di giochi di ruolo come Dungeons&Dragons o su Wikipedia. Poi quando gli chiedi se può fare un ordine, una delle sue mansioni, ti risponde che ha troppo da fare.
Ecco, questo lo prenderei a pugni molto volentieri.
Allora, perché non si crei confusione e non si dica che incito alla violenza sugli handicappati (al giorno d'oggi se ne parla fin troppo) d'ora in poi in tutti i post il tecnico del lab sarà chiamato "nostra signora vergine martire" che è uno degli altri soprannomi che gli abbiamo dato perché ho anche ipotizzato che nelle sue ore passate a guardare il soffitto abbia, in realtà, delle visioni mistiche.
Sperando di non aver mai offeso i veri "diversamente abili" mi scuso se dovesse essere successo.
P.S.: il nome "diversamente abile" verrà sostituito anche nei post precedenti. Se volete saperne di più su di lui andate a leggere questo post.
Non vorrei che sembrasse che solo tu hai colleghi stupidi o incompetenti…allora per solidarietà ti trascrivo un dialogo avuto ieri al lavoro..
Situazione: collega che deve vedere un gel al transilluminatore UV
Collega: "ma non si vede niente…perchè non si vede niente???"
IO: "devi accendere la lampada UV…"
Collega: " ah ecco: MA CHI L'HA SPENTA????"
io: "non è che qualcuno l'ha spenta…sei tu che la devi accendere…"
NB: è medico e figlio d'arte ed è in procinto di essere "sistemato"lavorativamente….io quasi quasi mi piego il camice, mi prendo i miei quaderni di laboratorio e me ne torno tra i monti. tanto per lavorare all'università basta avere il pedigree, e io non ce l'ho
@giulia: come ti capisco, davvero, come ti capisco…