Le mosche volanti, oltre a quei "simpatici" insetti che tutti conosciamo, sono un difetto visivo. Il termine scientifico corretto è "miodesopsie" ed è dovuto a problemi di trasparenza dell'umor vitreo, la gelatina che riempie il bulbo oculare. In pratica la gelatina è un po' più densa del previsto, ci sono dei grumi che si vedono passare davanti all'occhio (in realtà tra pupilla e retina). Come mai parlo di mosche volanti? Perché sono affetto da questa "rogna" che ho scoperto di avere fin da piccolo.
Per la comunione mi è stato regalato un microscopio giocattolo, di quelli con i vetrini già preparati: una diatomea, l'ala di un insetto, un filamento di lana, etc.
Pensate che bello quando ho provato a coltivare dei parameci ed ho visto queste cose:
Io mi sono subito esaltato pensando di aver visto dei batteri! O delle amebe! O altre bestie simili! E invece no… mi sono anche reso conto che non riuscivo a fissarli con lo sguardo (bhe, i batteri si muoveranno…), ma peggio li vedevo anche senza vetrino…
E dato che proprio all'epoca si era già presentata la miopia, l'oculista mi ha detto: "Quelle cose che vedi sono dentro all'occhio e a volte possono venire fuori se ti viene un'influenza forte. Potrebbero sparire se bevi tanto succo di mirtillo". il succo di mirtillo non è servito e con queste mosche volanti ho imparato a conviverci. A dire il vero non è nemmeno difficile, passano davanti, ma si notano solo osservando uno sfondo chiaro e, soprattutto, a meno che non ci pensi non ci faccio quasi più caso.
…il problema si presenta adesso, quando i microscopi che uso non sono più giocattoli e quando ho una vera contaminazione di batteri nelle cellule di mammifero che sto coltivando…
(Non che confonda le mosche volanti con i batteri, ma vedere questi grumi che passano davanti quando sto usando il microscopio a volte fa venire un po' di nervoso.)