La mogliettina ieri si è lamentata che voglio comprare un obiettivo, un software, un soffietto, un flash, e che passo le serate a fare fotografie (ed come darle torto, è tutto vero). Si lamenta del fatto che vorrei spendere più soldi per la macchina fotografica che per giocare a Dofus, si stupisce che mi sia preso una pausa dal gioco e poi lei non stacca lo sguardo dal nuovo tormentone di facebook: cyber cafè, virtual restaurant, silicon tavern, non chiedetemi come si chiama. Poi quando le chiedo un parere su una foto alza un occhio dallo schermo del computer (si, un occhio solo, con l’altro deve controllare la cottura dei panini) e più velocemente della luce mi gratifica con un “si, bella”.
Allora insisto, le chiedo: “Hai visto bene?”, si, benissimo. “Davvero bene? E’ a fuoco?”, si, stupenda. “Anche qui che c’è questo particolare?”, si, davvero. “Ma se hai guardato per mezzo secondo! Dai un’altra occhiata!” e lei, guardando lo schermo, mi dice: “Ma insomma, non vedo niente! Inclinamelo un po’ così e colà”…
…e per fortuna che la foto era “bellissima al primo colpo!”
In ogni caso, potete vedere le foto macro che ho fatto di recente (senza soffietto, ma con prolunga, e con un obbiettivo vecchio come il cucco: Yashica ML 50mm F/1.9) cliccando su questo link.