Tanto per riprendere il discorso degli studenti undergraduate, vediamo si spiegare un po’ meglio come funziona il sistema qui in America.
Dopo le superiori (che qui durano 4 anni), gli studenti iniziano all’università e sono degli undergraduate, cioè non laureati. Seguono corsi, fanno esami, bla bla, e, udite udite, non fanno la tesi.
L’unico modo di guadagnarsi un po’ di esperienza in laboratorio è quello di andare a chiedere e fare colloqui con chi ha bisogno di qualche studente, visto che appunto qui non ci sono i tesisti.
Chi tiene il colloquio, per esempio un dottorando o un post doc, generalmente mette in atto due strategie:
1¬∞ Se lo studente vuole essere pagato (perchè qui vengono pagati fino a $10 all’ora!!) allora gli si dice cosa si fa e cosa si ricerca in maniera molto vaga e, in caso dovesse accettare l’ingaggio, lo si mette a fare cose di routine come lavare la vetreria, annaffiare, seminare e trapiantare le piante, insomma i compiti più ingrati.
2¬∞ Se lo studente potrebbe avere una mezza intenzione di offrire il suo tempo e i suoi servigi aggratis allora il post doc o chi per esso lo tenterà con tutta la sua buona volontà e spiegherà per bene le ricerche che si fanno e, soprattutto, se lo studente dovesse accettare e dovesse dimostrare una certa propensione per il lavoro di laboratorio gli si farebbe fare qualche cosa di biologia molecolare oltre a lavare la vetreria, annaffiare, seminare e trapiantare le piante.
Non è divertente??
Dopo la laurea che si può ottenere anche a 22 anni (4 anni di superiori + 4 di università) si può fare il dottorato che dura da 4, ma molto più spesso 5, fino a 8 anni in base alla facoltà, alla ricerca, a ciò che si scopre, alle pubblicazioni… un sacco di variabili.
La cosa che più mi infastidisce è che, in generale, il professore medio americano giudica che i dottorandi italiani non siano pronti per fare un post doc perchè hanno solo 3 anni di esperienza contro i loro dottorandi che ne hanno 5!! Ma la cosa che loro non capiscono è che noi ci facciamo un anno in più di superiori (per quel che serve) e un anno in più di università e, soprattutto, generalmente iniziamo il dottorato dopo un anno di tesi!! Per cui noi Italiani arriviamo al dottorato con conoscenze pratico/teoriche maggiori di loro… (parlo sempre a nome di noi biotecnologi).
Angolo del biotecnologo:
La nostra maggiore preparazione è facilmente dimostrabile soprattutto dopo la presentazione che ho fatto la settimana scorsa quando mi sono sentito chiedere da un post doc che lavora sulle piante (abscissione in Arabidopsis) cos’è ACO (1-aminocyclopropane-1-carboxylate oxidase, un gene coinvolto nella biosintesi dell’etilene, un ormone vegetale).
Per i non addetti ai lavori… chi lavora sulle piante, in particolare su maturazione e abscissione, deve sapere cos’è ACO!!
Studiate Americani… studiate!!