Venezia – Marco Polo – 105


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Din don: “Ladies and gentlemen the flight to Frankfurt from the terminal number 1 is taking off ….Alice torna a casa!”

Il vecchio mondo, in ogni senso, ci aspetta è ora di levare le tende!….Ragazzi sto tornando!

La valigia è pronta aspetta di là nella living room… le scarpe, un’ultima pesata alle valigie… spengo la luce e BOOM…. l’ultimo ad uscire ha chiuso la porta.

Il viaggio di questi sei mesi è stato intenso e pieno di emozioni… come del resto si annunciava…. “un periodo non troppo lungo, ma neanche corto… giusto per farti ambientare e partire”… così ti dicevano prima di partire. Che dire… “me lo avevano detto!”

L’ambientazione nel nuovo continente non è stata poi dura e questo grazie alle molte persone che ho incontrato appena arrivata… subito….. 11 ore dopo il mio arrivo quando sono entrata per la prima volta nel mio apt.(grazie potuguesa!)… di lì, credo di non aver toccato la valigia per una settimana… se non per estrarre qualche vestito pulito…. non ho potuto fermarmi un momento, se non ero in labo, o a compilare qualche richiesta di rimpatrio della mia salma… mi trovavo ad una festa in uno degli apt vicini al mio…. un’estate diversa dalle solite… senza penichella sulla spiaggia e gite in montagna, ma di sicuro avvincente e totalmente diversa!

Ah… quante volte ho pensato al dolce far nulla della domenica, alla spiaggia…. sfiorati dai raggi del sole che ti riscaldano e ti caricano per l’inverno…… poi per una freddolosa come me… sono stati di sicuro una cosa di cui ho sentito la mancanza… considerando che dove sono stata, gli inverni sono tali e con tutti gli attributi del caso! Filippo ti auguro di superare ben l’inverno! …ma tu per fortuna non sei freddoloso come me!

Dove eravamo rimasti… ah nel frattempo ho pure lavorato. Qui non si scherza: lunedi-domenica, non c’è differenza…. ma per fortuna ho trovato molta gente fuori con cui ho trascorso ore spensierate nonostante tutto….. quindi grazie di cuore a voi tutti amici di Ithaca… arrivederci in ogni dove….. ognuno di voi ha costruito il mio viaggio, e per questo siete i ben venuti nella mia città, qualunque vento vi porti nel mio paese.

Credo che di “America” ve ne parlerà per un bel po’ Filippo, per questo non aggiungo molto …..anche perchè molte delle mie impressioni sono state già catturate dal prode madisionano… ma non sono finite…. ne sono sicura…. e di belle ve ne svelerà ancora…. ma quello a cui penso ora è solo… popolo magnificente quanto contraddittorio Americani con il wireless ovunque… che più di prima ti fa sentire in contatto con chi non vedi e non senti, che ti sembra sia li di là del ponte, che per giorni hai attraversato con la faccia rivolta nel basso per vedere la cascata sotto i tuoi piedi…. e a volte non mi sembrava di essermi mossa…. sono dove ero? No, ma nessuno è lontano, nessuno è passato… sono semplicemente due posti lontani, che per qualche momento non ti hanno fatto sentire la mancanza dell’uno. Nessuno è lontano, qui tutto sembra raggiungibile…. non c’è più la sensazione europea di oltrepassare un mondo, non c’è più timore di un “troppo lontano”. Molte difficoltà, ma si cerca di catturare il possibile: nessuno regala, tutto può essere preso… cogli l’attimo non ti fermare…. non ti fermare….. anche se a volte ti vien da dire: “hey americano…. non si può sempre correre!!!!”

Questi stanno sempre a correre!!!!!! Pippo diglielo!!!

Ad ogni modo dedico a voi compagni di viaggio questo mio ultimo scorcio di USA dalla grande mela… il sole del pomeriggio si infiltra tra le vetrate dei grattacieli, tutto sembra per un momento rallentato, come per farti assaporare ancora di più il momento che hai passato due secondi prima ed imprimerlo nella tua mente…. Grazie

p.s. viva i muffins, i donuts e le nuvole dei simpson…… esistono davvero….. tutto questo non è un cartone….. come molto altro che solo pensavate immaginazione…..