Italia-America 1-1 – 228


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Tempo fa ho segnato un punto a favore dell’Italia contro l’America per quanto riguarda la telefonia mobile: la disponibilità di tariffe, soprattutto prepagate, i costi e la semplicità sono decisamente migliori nel nostro paese. Ora però gli Stati Uniti pareggiano segnando un punto a loro favore nel campo della musica: i prezzi dei CD sono bassissimi!!
Ovviamente ci sono differenze sostanziali tra le ultime uscite e i CD un po’ più datati, ma in ogni caso il costo si aggira attorno ai 12-15 dollari per album. Ovvio che i doppi, le raccolte, le edizioni speciali costano di più, ma comunque sempre meno che in Italia!
Insomma, ho comprato 3 CD e ho speso l’equivalente, tasse incluse, di 26 euro! In Italia quanto avrei speso??
E il bello è che, pur costando così poco, la gente qui preferisce comunque comprare le canzoni su iTunes o servizi simili pur avendo un brano con qualità minore. In questo modo c’è però più scelta… uno non è costretto a prendere l’intero CD per una o due canzoni e, in ogni caso, si spende un po’ meno (un album intero di solito costa generalmente $9,99 e una singola canzone $0,99).
Comunque ho già una piccola lista di Compact Disc da comprare… dato che tra prezzo ridotto e cambio favorevole è un vero affare!! E non fatemi richieste che ne avrò già troppi!
Visto che non posso lasciarvi senza qualche curiosità o notizia interessante vi dico che il Compact Disc è stato inventato in collaborazione da Philips e Sony che hanno messo i loro ingegneri al lavoro nel 1979 e inizialmente il supporto doveva avere un diametro di 11,5cm e una capacità di 60 minuti di contenuti audio. Però l’allora vice-presidente della Sony Norio Ohga, in accordo con Philips, suggerì che il supporto dovesse contenere per intero sullo stesso lato la Nona sinfonia di Beethoven: 74 minuti di musica.
Quindi le dimensioni del disco furono aumentate a 12cm di diametro. Pare che questa sia stata una mossa astuta da parte di Sony che all’epoca non aveva ancora nessun impianto di produzione di CD, mentre la Polygram (al tempo proprietà di Philips) aveva in Germania un impianto per dischi di 11,5cm di diametro. Capite anche voi che Philips dovette accettare i 12cm perdendo il vantaggio temporale che aveva su Sony.
Comunque i primi Compact Disc vennero pubblicati nel 1982 in Giappone e, negli anni successivi, presero piede negli Stati Uniti e poi nel resto del mondo.

Qui i CD che ho comprato:

4 thoughts on “Italia-America 1-1 – 228”

  1. domanda: un buon e*mule o simile e un masterizzatore avrebbe fatto risparmiare ankora di piu, gli americani usano il p2p?

  2. anche in Svizzera i cd costano meno che in Italia: sensibilmente di meno!!! Un’eccezione rispetto a tutto il resto, che è risaputamente molto più caro!

  3. @pluto: Bhe… non è che sul muletto si trovino mp3 di qualità eccelsa… anzi! Pochi sono davvero buoni! E poi $12 a CD mi pare un prezzo davvero onesto!!

    @Chiara: Il problema è che in Italia la musica ha delle tasse molto alte al contrario di altri paesi.

    @m1979: Uhh! Che notizietta… è il caso di fare attenzione effettivamente! Forse il p2p lo usano anche qui, ma comprano anche molta più musica originale proprio perchè costa poco.

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