Root beer. – 292


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Oggi si è dottorato un ragazzo del laboratorio di fronte al nostro, e quindi siamo andati a sentire l’esposizione (ottima!!) e conseguentemente siamo andati a festeggiare nel chiostro del dipartimento di orticultura. I festeggiamenti sono iniziati alle 16 e sono finiti alle 21.30! C’era da mangiare, da bere, musica, persone conosciute e non, alcuni prof e la temperatura era decente.
Ovviamente mi sono subito stati offerti vino e birra, ma ho declinato… allora mi hanno detto: “Potresti bere la root beer!”
è una bevanda analcolica, senza caffeina (almeno questa che ho bevuto) e gasata. Si chiama root beer perchè è una sottospecie di birra ricavata originalmente da radici di betulla o di altri alberi, radici di liquirizia insieme altri ingredienti più o meno facoltativi tra cui noce moscata, melassa, anice. Esiste anche la versione alcolica di questa birra da qualche parte nel mondo. In ogni caso questa era a base di aromi naturali e artificiali vari, sciroppo di mais, zuccheri, acqua e estratto di Quillaia saponaria Molina.
La quillaia è albero, mai sentito, della famiglia delle Rosacee comunemente noto come legno di Panama o legno saponario, diffuso in Cile e Bolivia la cui corteccia è ricca di quillaina, una saponina dotata di proprietà schiumogene e detergenti. L’estratto di quillaia è l’additivo alimentare E999 che viene usato come umettante nei prodotti cotti al forno, nei prodotti caseari surgelati, nei budini e come agente schiumogeno nelle bevande gasate e… negli estintori!!
Ad ogni modo, chiuso il paragrafetto scientifico, questa sottospecie di birra… fa schifo!!!
In cinque ore e mezza sono riuscito a berne mezza lattina! E la sensazione che ho avuto al primo sorso è di essermi bevuto un bicchiere di cera per mobili “pronto legno vivo”!
Il bello è che sul link di wikipedia alla root beer è scritto che: “Per il suo sapore piacevole e le proprietà medicali, alcuni ingredienti della root beer vengono usati in altri prodotti come dentifrici, saponi e medicinali. Questo può spiegare perchè alcune persone che assaggiano la root beer per la prima volta dicono che ricorda questi prodotti”, ma… chi si beve una birra che sa di medicina??? (In realtà continuo a credere che sappia da cera per mobili!)

4 thoughts on “Root beer. – 292”

  1. Approvo! Fa cagare! Ne ho giusto due lattine in frigo che non riesco a sbolognare a nessuno! Sa proprio di medicina! Viva il chinotto!!!

  2. @Andrea: Già!! Non sono un grande amante del chinotto, ma devo ammettere che è molto meglio della root beer!!

  3. ma come fai a bere una roba del genere?
    anche senza averla mai assaggiata, già dal nome mi fa schifo, e poi vedendo la lattina mi passerebbe completamente la sete… w l’acqua…

  4. La root beer è diffusissima nelle Filippine, 7000 isole terribili, 70 milioni di abitanti, ma in realtà almeno il triplo. Peggio dell’India come densità, superficie come l’Italia. La rott beer della fotografia è della Coca Cola Company, non cattivissima come dicono. La San Miguel è una birra fantastica, fabbricata nell’isola di Negros, rocce granitiche. Le Filippine sono il mondo più incredibile che abbia visto, ci sono le “jeeppes”, motori Isuzu di 50 anni, perfetti, non come i nostri Ducato Fiat, rotti da nuovi. Fabrizio il Giramondo.

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