Google Lunar X Prize. – 358


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Una notizia non indifferente di pochi giorni fa è che Google offrirà 30 milioni di dollari a chi proporrà un progetto fattibile per mandare sulla Luna un robot in grado di esplorare il nostro satellite. In realtà il premio del progetto Google Lunar X Prize è di 20 milioni di dollari per la prima società o persona o gruppo di persone con il progetto vincente che richiede: l’allunaggio del robot, la percorrenza di almeno 500 metri sul suolo lunare e l’invio di fotografie e dati sulla terra. Poi ci sono due bonus da 5 milioni di dollari se il robot percorrerà più di 5 km, se manderà sulla terra immagini dei resti della missione Apollo, se scoprirà acqua e/o ghiaccio, se resisterà per 14,5 giorni (durata della notte lunare), oppure se ci sarà qualche altra importante scoperta scientifica.
Ma perchè è stata scelta di nuovo la Luna? perchè potrebbe essere una fonte di materiali la cui estrazione non causerebbe inquinamento terrestre, poi potrebbe essere sede di un nuovo telescopio che potrebbe operare senza l’influenza (negativa) dell’atmosfera terrestre, potrebbe essere sede di una biosfera e inoltre tutto ciò porterà indubbiamente a molta concorrenza e quindi a innovazioni tecnologiche e nuove ricerche.
Questo premio infatti farà gola a molti pur non essendo, a quanto dicono gli esperti, sufficiente per coprire interamente le spese di una tale missione.
Altra cosa interessante è che finalmente tutti i complottisti che non credono che l’uomo sia mai andato sulla Luna “forse” potrebbero mettersi l’anima in pace… o forse l’invio di un robot invece che di un astronauta potrebbe rafforzare le loro teorie.
Per chi non lo sapesse la fondazione X Price e relativi premi esistono da prima dell’intervento di Google. Attualmente altri due premi “appetibili” sono l’Archon X Prize for Genomics, con in palio 10 milioni di dollari per chi riuscirà a sequenziare 100 genomi umani in 10 giorni, e l’Automotive X Prize, che offre altri 10 milioni a chi riuscirà a produrre una automobile in grado di funzionare correttamente, superefficiente e poco inquinante.
Uno dei precedenti premi da 10 milioni di dollari, l’Ansari X Prize, che richiedeva di inviare nello spazio per due volte nella stessa settimana una stessa navicella, è stato vinto dal cofondatore della Microsoft Paul Allen e dall’ingegnere aereospaziale Burt Rutan.
Lo stesso Paul Allen ha offerto alla missione l’uso dell’Allen Telescope Array, che opera attualmente per l’istituto SETI (istituto per la ricerca di intelligenza extraterrestre), per la ricezione dei dati inviati dalla Luna da un’ipotetico robot che la esplorerà.
Pare che ci sia anche qualche progetto Italiano che potrebbe gareggiare per questi 30 milioni di dollari… vedremo chi sarà il vincitore!

2 thoughts on “Google Lunar X Prize. – 358”

  1. non capisco proprio cosa cavolo aspetti a sequenziare 100 genomi in 10 giorni! invece di perdere tempo con quelle piantine infinitesimali, dedicati a cose più lucrose e guadagna qualcosa. Mi aspetto qualcosa ($$$!) dal moroso d’America!

  2. @morosa: si guarda, mi sto già attrezzando per il sequenziamento. Userò le risorse dell’Università del Wisconsin-Madison, tanto qui sono ricchi!!

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