Oggi ho imparato una cosa importante: mai raffreddare una bottiglia di Pyrex con dentro del liquido caldo nel ghiaccio. Si, mi direte che sono stupido… che dovrei saperlo! Che anche se il Pyrex resiste fino ad un certo punto (avrei giurato che avrebbe resistito) ai repentini cambi di temperatura forse non è il caso di rischiare. E invece no! Visto che è sera tardi ho pensato bene di sciogliere il terreno di coltura per i batteri in microonde, e poi di farlo raffreddare in ghiaccio.
Morale della favola: mi è rimasta la bottiglia in mano, il culo (della bottiglia) si è rotto e tutto il brodo si è mischiato al ghiaccio.
Fatto questo e buttato via tutto mi sono messo a sciogliere un’altra bottiglia, così l’espediente che doveva farmi guadagnare tempo mi ha fatto perdere un buon quarto d’ora.
Quindi stasera finirò anche più tardi del solito.
Per gli amici biologi/biotecnologi e gli amanti della scienza: il classico terreno di coltura LB, ideato nel 1951 dall’Italiano Giuseppe Bertani studente del microbiologo Salvador Luria, viene comunemente chiamato Luria-Bertani, ma nell’articolo “Lysogeny at Mid. Twentieth Century: P1, P2, and Other Experimental Systems” (Journal of Bacteriology, 2004, Vol. 184, No. 3, p. 595-600) lo stesso Bertani spiega che l’acronimo LB significa “Lysogeny Broth”. E se lo dice lui immagino che ci sia da fidarsi!
Approfitto inoltre per segnalarvi che ho caricato un paio di gallerie fotografiche delle uscite recenti con i Guatemaltechi e gli Italiani qui a Madison. Se siete interessati cliccate qui.
l’ho sempre fatto e non mi è mai sucesso niente !!! forse dovevi usare una beuta (i becker non si rompono se gli versi l’azoto liquido). Colpa della bottiglia diffettosa o di Murphy. Ciao Fabio e Davide
@Fabio e Davide: colpa di Murphy….!!