Piccolo paese, grandi problemi. – 466


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La Svizzera, si sà, è piccola. Lo stato è piccolo, le città sono piccole, i breaccini degli Svizzeri sono piccoli (o per meglio dire sono corti). Per la festa di dottorato di una compagna di lab che finisce proprio questo Venerdì ci siamo offerti di portare un tiramisù. Il problema non è stato quello di trovare gli ingredienti, in fondo l’Italia è a due passi e anche qui conoscono il mascarpone, ma di trovare un contenitore adatto allo scopo.
Non esistono vaschette di alluminio (quelle usa e getta per capirci) più grandi di 20×30 centimetri.
Non esistono pirofile in pyrex più fonde di 3-4 centimetri (e nemmeno molto grandi).
Non esistono teglie in acciaio che non siano antiaderenti (che con un paio di tagli di dolce l’antiaderenza se la mangiano tutta gli ospiti).
Insomma, ci siamo dovuti accontentare di un contenitore in plastica con coperchio, di quelli per mettere i cibi in frigo o freezer. Non era proprio di nostro gradimento come misure, ma diciamo che era il miglior compromesso.
A casa, staccando l’etichetta, abbiamo visto che è disegnato da Giugiaro ed è prodotto in Italia! Questo spiega le misure generose che qui in Svizzera, probabilmente, o sono abnormi o sono fuori legge.
In ogni caso il tiramisù è stato fatto: ben tre strati di savoiardi tarocchi e crema!
La prossima volta voglio comprare una tortiera, ne ho viste di tutte le misure, ma c’è solo un problema: nel dolce forno Harbert che abbiamo non ci stanno di sicuro.
Urge l’acquisto di un forno nuovo!!