Piccole creature crescono. – 491


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Chi legge anche il blog di mia morosa si ricorderà, forse, che a Febbraio ho portato con me qualche bestiolina qui in Svizzera per farci compagnia. Per chi non lo sapesse farò un breve riassunto. Ho portato otto anfibi di specie non ben definita del genere Triturus (tritoni) e una manciata di Procambarus clarkii, altresì detti gamberi killer della Lousiana, lunghi poco meno di un centimetro. Sfortunatamente due anfibietti si sono suicidati uscendo dalla vasca (evidentemente non abbastanza sigillata), ma poi quelli rimasti hanno deposto le uova che si sono anche schiuse, dando alla luce una trentina di larvette che ora sto cercando di far crescere.
Per quanto riguarda i gamberi, alcuni sono morti, altri sono stai cannibalizzati dai fratelli. Morale della favola: ne sono sopravvissuti due. Essendo molto territoriali è normale che si scannino in questo modo e, per quanto possa sembrare crudele, non lo è affatto se teniamo conto che questa specie, nativa del Nord America, ha letteralmente invaso laghi e corsi d’acqua di Veneto, Toscana e qualche altra regione mettendo in pericolo flora e fauna nostrane.
In ogni caso possono essere simpatici da allevare. I due che sono rimasti, nonostante siano fratelli, sono decisamente diversi. Uno è almeno tre volte più grande dell’altro. Evidentemente quest’ultimo mangia come un porcello e il piccoletto “evita” di crescere proprio a causa della presenza del fratellone.
Comunque il grande ora è lungo quasi sei centimetri e se continua a crescere con questo ritmo diventerà davvero un bell’aragostino!

Guardate che sorriso!

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