CIO, Cina e Tibet. – 495


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In questi giorni le polemiche che riguardano Tibet, Cina e giochi olimpici sono sempre più infiammate. La crisi tra Cina e Tibet non sembra avere pace, il Dalai Lama resta in esilio in India e continua a richiedere l’autonomia del Tibet. I Tibetani vorrebbero l’autonomia della loro regione, non una vera indipendenza politica, richiamando l’attenzione del resto del mondo chiedendo di boicottare i giochi olimpici che si terranno a Pechino. Ieri alcuni manifestanti hanno tentato di spegnere la fiamma olimpica a Londra per protesta contro le azioni del governo cinese, mentre oggi la fiamma è stata spenta a Parigi dalle autorità per evitare episodi spiacevoli. Dopo mezz’ora la torcia, conservata al riparo in un pullman, è ripartita nelle mani di un tedoforo.
Il presidente del CIO (comitato olimpico internazionale), che ha sede a Losanna, ha, finalmente, fatto un appello alle autorità Cinesi per cercare di risolvere pacificamente i problemi con il Tibet.
Tutto questo per dire che queste olimpiadi ancora a venire mi sembrano piuttosto “compromesse” in partenza, senza contare che, sembra, alcuni atleti Italiani hanno deciso di non parteciparvi per protestare contro il comportamento della Cina verso i Tibetani.
Sperando vivamente che la terribile lotta tra Cinesi e Tibetani termini al più presto, mi auguro anche che le olimpiadi inizino tranquillamente perchè credo che sia uno degli avvenimenti sportivi più belli oltre che il più importante in assoluto.
Quindi, lasciandoci un po’ alle spalle la parte più disgraziata di questa storia, vi invito a vedere alcune foto che ho fatto di fronte al museo Olimpico di Losanna, sede del CIO, cliccando qui.