perchè una nonna è sempre una nonna… – 522


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Ieri pomeriggio siamo tornati a Losanna dopo un breve, ma intenso, fine settimana passato metà ad una cresima (fratello della morosa) e metà a casa tra una faccenda e l’altra. Ovviamente tra Sabato e Domenica sia io che la morosa, pur non avendo molte cose da comprare, siamo riusciti a spendere tutti gli euro che ci erano rimasti, restando con pochi franchi svizzeri che ci sarebbero dovuti bastare per il biglietto dell’autobus o taxi in caso di ritardo del treno. Durante il viaggio in treno eravamo, come sempre, senza cibo e bevande e abbiamo pensato di comprare qualche cosa in treno rimpinguando le casse delle ferrovie dello stato.

Quindi è iniziata la ricerca di tutte le euro-monete rimasteci:

Filippo: …uno, più cinquanta, più altri settanta qui… altri cinque…
Morosa: …io ho altri trenta, ah, aspetta, qui ne ho altri cinquanta...
F.: …trovati altri dieci centesimi nello zaino…
M.: Bhe, allora abbiamo tre euro e quindici centesimi, magari ci possiamo prendere una coca…

A quel punto la signora (sulla settantina) seduta di fronte a noi prende la borsa, fruga nel portamonete, tira fuori tre monete da un euro, le mette sul tavolino e ci dice: “Se avete bisogno di due euro ve li dò volentieri io!”.
Ovviamente abbiamo insistito che i soldi non ci servivano, che non era necessario, che avevamo i franchi svizzeri, ma lei ha replicato con un “Ma si, non preoccupatevi! Potreste essere i miei nipoti. Una nonna darebbe qualche soldo ai suoi nipoti!”.
Fortunatamente poi la signora è scesa a Milano ed ha accettato di riprendersi i tre euro. Poi ci siamo arrangiati con i franchi e ci siamo fatti una risata pensando alla figuraccia fatta e alla gentilezza della signora.
Abbiamo proprio fatto la figura dei pellegrini… la prossima volta ci penserò due volte a contare in pubblico i centesimi rimasti nel portafoglio.