Italianità all'opera. – 588


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Venerdì dopo pranzo ho accompagnato la morosa dal dottore per chiedere lumi sulla tosse insistente: è virale, è virale, meglio prescrivere delle gocce calmenti che di più non si può fare. Tornati dal lavoro, la morosa ha avuto la brillante idea di misurarsi la febbre. Ogni 15 minuti circa. E vabbè, a quel regime di sondaggio della temperatura si è accorta di essere un po’ troppo calda e di peggiorare di ora in ora. Forse è meglio aggiungere un po’ di antibiotico. Risultato: questo fine settimana siamo stati chiusi in casa (a dire il vero abbiamo trovato il tempo per un giro in laboratorio).
Come se non bastasse la morosa malaticcia, Sabato e Domenica ha pure nevicato parecchio.
Insomma, da Sabato pomeriggio la macchina non si è mossa (e vorrei vedere che si muove da sola) da dove l’ho parcheggiata: uno dei posti “riservabili”, ma non riservato.Come funziona? Qui a Losanna non ci sono parcheggi gratuiti, nemmeno sotto casa. Ci sono parcheggi a disco orario dove può mettersi chiunque e per chi ha uno speciale permesso non c’è nemmeno il bisogno di cambiare il disco. Ci sono parcheggi “a pagamento”. Sono vicino ai condomini, volendo si possono pagare 70-80 franchi al mese insieme all’affitto per avere il posto per l’auto. Noi preferiamo il disco orario visto che siamo sempre via. A volte però è tutto pieno. Non c’è assolutamente posto per parcheggiare e non sappiamo dove ficcare la macchina, senonchè…
Senonchè, non distante da casa nostra, c’è un posto riservabile che non è stato riservato. Sul muretto in corrispondenza dei posti ci sono i numeri delle targhe di chi ci può parcheggiare e, per quel posto, non c’è niente.
Quando siamo colti dalla disperazione dopo aver girato il quartiere 2-3 volte, parcheggiamo lì e Sabato sera ho messo la macchina in quel parcheggio.
Questa mattina, dopo aver rimosso la neve e in procinto di partire si avvicina una signora che, parlando in Italiano sufficientemente corretto, ci dice: “Questo posto è riservato. Non potete lasciare la macchina qui. E sono diversi giorni che è parcheggiata qui. Non va bene.
La scusa è giunta spontanea alle mie labbra: “Scusi signora, non lo sapevamo e non la metterò più qui.
Grazie, arrivederci, buonasera.
Ovviamente la signora non è la padrona del posto auto. Ovviamente quel posto è vuoto da almeno 8-9 mesi. Ovviamente stasera tornando a casa non ci sarà nessuna macchina lì. Ovviamente alla signora non gliene dovrebbe fregare di meno di quel posto. Eppure…
…eppure è Svizzera!! Come giustamente mi fà notare la morosa, loro non lo farebbero mai di approfittarne così. La legge dice che lì ci va solo chi ha pagato. Loro non parcheggiano dove il posto è libero perchè nessuno ha pagato per quel posto, perchè non si può! E, giustamente, se non lo possono fare loro allora non lo devo fare neanche io!
E ci è tornato alla mente l’episodio accaduto alla morosa sotto la pioggia al semaforo pedonale. Lei è passata con il rosso, il vigile, rispettoso della legge, è rimasto a prendersi la pioggia per passare con il verde.
Sarà l’italianità che c’è in noi…

One thought on “Italianità all'opera. – 588”

  1. ..beh veramente..incredibile..però ammetto che quello che è giusto è giusto. Mi viene in mente il casino che c’è a Bari nei giorni di natale, mi piacerebbe che le due famiglie di cittadini si invertissero per un giorno, e osservare cosa succedeEh, senza andare a Bari, noi italiani abbiamo tanto da imparare zio billi..

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