Trasloco: puntata #2. – 603


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Come detto ieri, gli impacchettamenti per il trasloco non sono ancora iniziati, ma più o meno tutti stiamo mettendo ordine un po’ alla volta alle nostre cose. Tutti tranne uno: Ivano. Ivano è il tecnico del laboratorio, è Svizzero, è testardo e, come dallo stereotipo di Svizzero che ci siamo creati io e la morosa, uno che fa solo ed esclusivamente quello che gli compete. E in caso cerca di non fare nemmeno quello. Non che siano tutti così, ma questa è la nostra impressione. Comunque, tornando a Ivano, essendo il tecnico è, dopo la prof., colui il quale conosce più cose del laboratorio e del processo di trasloco. Eppure non si è mai organizzato. Si lamenta, continua a dire che ha tanto da fare, insiste perchè la gente smetta già ora di lavorare perchè, appunto, “c’è tanto da fare e voi non vi rendete conto”. Addirittura dice che non dorme più la notte per colpa di questo trasferimento. Dice che si ammalerà se continua così, che ha troppi pensieri per la testa, che non ce la fa a pensare a tutto lui, che non vuole prendersi responsabilità. Nonostante questo, Ivano è inamovibile. Non l’ho mai visto una volta alzare il culo dalla sedia per fare ordine tra le sue cose. Gli altri, io e la morosa compresi, hanno già fatto un po’ di ordine, lui no. Resta li seduto, e se non ha esperimenti da fare perde tempo leggendo le istruzioni per il trasloco e guardando dio-sa-cosa su internet.
Detto questo per me può anche diventare completamente insonne…
A domani la prossima puntata.