Non mi piace dire che “l’avevo detto io”, ma purtroppo mi tocca spesso ultimamente. Bhe, dai, a dire il vero mi piace pure dirlo come mi piace sapere che qualche cosa andrà o non andrà nel verso giusto, “prevedere il futuro” e capire quando una persona sbaglierà ciò che vuole fare. Oggi se ne è ripresentata l’occasione. Faccio una premessa: circa 7 mesi fa un collega viene a dirmi che ha bisogno di mettere delle cellule in coltura. Gli spiego dove sono i terreni da usare, le piastre, tutto il materiale. Gli dico come fare, come usare i vari strumenti, come fare tutto cercando di mantenere la sterilità delle cellule per non contaminarle. La prima risposta è stata che lui non usa i guanti. Non gli piace, perchè ha paura che spruzzandoli d’alcool prendano fuoco quando accende il becco Bunsen. E poi non scalda il terreno, non usa il camicie, non fa così, non fa colà…
…morale della favola, 7 mesi fa il pirla ha contaminato le sue cellule e anche le mie. Ma va bene, capita, sarà stata una fatalità.
La settimana scorsa viene da me dicendo che deve mettere delle cellule in coltura. Gli ho detto di fare pure quello che voleva, mostrandogli di nuovo tutto e spiegandogli ancora varie cose perchè, poverino, lui non si ricorda…
…ma va bene, capita.
Questa mattina prendo le mie cellule, le controllo, vedo che sono contaminate da batteri. Prendo le sue, non vedo le cellule perchè i batteri hanno formato uno strato talmente compatto che impedisce a qualsiasi altra cosa di vivere nella piastra.
Ora come mi devo comportare? Due volte su due che, dopo il suo passaggio, tutto è contaminato. Aspetto la terza volta per dirgli che è idiota?
Intanto pulisco e sterilizzo tutto, poi rimetto in coltura le cellule e lui rimetterà le sue. Prevedo già il risultato. E anche allora potrò dire che “l’avevo detto io”!