Category Archives: vita mondana

…e Berlino sta sempre 10 anni avanti, ecco qua… (Cit.)

Io, moglie e pollastro siamo andati a Berlino dieci giorni fa per registrare un JOVE, e ne abbiamo approfittato per incontrare un'amica, Bea, che vive lì da un po'.
Si parlava del più e del meno, cioè in pratica solo di come si stia all'estero. Inutili dire che si è parlato anche di valute, costi della vita, prezzi, etc. etc., le solite cose.

Sapete meglio di me che in Italia una pizza (in pizzeria) va dai 4 ai (bho) 10 euro?
Qui in Svizzerlandia non ne parliamo, che a meno di 25CHF per una margherita non si trova niente…
Bhe, a Berlino, in un ristorante TUTTE le pizze erano a 3.90€. TREEUROENOVANTACENTESIMI! Per una pizza buona, di grandezza normale.
Stesso prezzo per una porzione di lasagne al forno per il pollastro. Totale 16€ per acqua, una pizza, una insalatona, un piatto di lasagne, un dolce.

…e il giorno prima al ristorante Vietnamita abbiamo speso 45€ in 4 adulti più acque varie.

Se già noi ci sogniamo i prezzi Italiani, non oso immaginare i Tedescofoni che vivono qui in Svizzerlandia cosa debbano pensare!

pizza_diavola_berlino

Salone dell’auto 2011.

Domenica 6 Marzo (si, sono in ritardo col post…) siamo andati al salone dell'auto a Ginevra come facciamo ogni anno da quando siamo qui in Svizzera. Sfortunatamente, non so di preciso perché, quest'anno c'era un traffico terribile e i 50 minuti da Losanna al Palexpo si sono trasformati in 3 ore tra autostrada e ricerca di un parcheggio.
Poco male, infine siamo giunti a destinazione.
L'anno scorso c'erano già molte auto ibride o completamente elettriche, ma quest'anno direi che non c'è stata casa automobilistica che non avesse almeno un modello o un prototipo di auto ecologica. L'invasione è, finalmente, cominciata.
Come sempre ho scattato un po' di foto. Potete vederne una selezione su Flickr cliccando qui.

P.S.: Ho dimenticato di dire che pareva di essere alla fiera dell'iPad. Tutte, e ripeto tutte, le standiste avevano un iPad in mano. Inoltre di fianco o in mezzo alle auto c'erano colonnine con iPad per illustrare i cataloghi o gli optional dei veicoli (in più lingue e con video/animazioni/etc.). Devo dire che è molto più efficace di un catalogo cartaceo o di uno schermo LCD non interattivo.

Japan Impact 2011.

Sabato pomeriggio siamo stati al Japan Impact, evento di cultura Giapponese organizzato annualmente dagli studenti dell'EPFL. L'evento dura due giorni, durante i quali ci sono una sfilata di Cosplay, concerti di musica Giapponese, corsi di calligrafia, massaggi Shiatsu, proiezione di film di animazione, e un mucchio di altre cose. Sfortunatamente siamo andati accompagnati da piattole che alle 13 "stavano morendo di fame" (siamo entrati alle 12.15) e volevano uscire e andare via perché la coda per il Sushi era troppo lunga. Grazie al cielo la coda per il Tempura Udon era più corta. Alle 16.30, come se non bastasse, io e la moglie siamo tornati in laboratorio per finire un esperimento, quindi abbiamo visto molto poco.
Ieri non siamo tornati dato che avremmo dovuto pagare nuovamente il biglietto (12 franchi per giorno a testa).

Comunque, se volete ho caricato su Flickr alcune foto che potete guardare cliccando qui.

Mercatini di Chillon e Montreux.

Come promesso sono online, su Flickr, le foto del mercatino medievale a Chillon e del mercatino di Natale di Montreux. In caso voleste fare un giro da queste parti, il mercatino medievale sarà aperto nuovamente Sabato 18 e Domenica 19, mentre il mercatino di Natale c'è fino a Venerdì 24 Dicembre.
Essendoci andati rispettivamente il 5 e il 7 Dicembre, abbiamo incrociato decine e decine di italiani che, aprofittando del ponte dell'Immacolata, arrivano con auto e corriere a visitare le cittadine Svizzere.
Comunque, qui trovate le foto di Chillon e qui quelle di Montreux. Buona visione!

Vive la France!

Niente, non ce l'ho fatta a riprendere a scrivere con regolarità. Venerdì, infatti, sono andato a Parigi per fare un esperimento combinato tra il nostro gruppo e il gruppo francese. Otto ore di treno (andata e ritorno in giornata col TGV) per tre ore di esperimento. Vabbé… poteva andare peggio considerata la neve che doveva aver bloccato tutto e che invece era ormai sciolta.

Sabato e Domenica io, moglie, Pompelmo e Porcellina, siamo stati a Lione, sempre in Francia, per la Fête des lumières: una "festa delle luci" organizzata ogni anno intorno all'8 Dicembre per ringraziare la Vergine Maria.
Come mai i Lionesi ringraziano la Madonna?

Da Wikipedia: "La città di Lione venera la Vergine Maria sin dal Medioevo e si mise sotto la sua protezione nel 1643, anno nel quale il sud della Francia era stato toccato dalla peste e i notabili fecero voto alla Vergine di renderle omaggio ogni anno se fosse cessata l'epidemia.

Da allora l'8 settembre, festa della natività di Maria e giorno della consacrazione della città alla Vergine, ogni anno un solenne corteo municipale si reca dalla cattedrale di Saint-Jean alla collina di Fourvière dove venne eretta una nuova chiesa dedicata a Notre-Dame (che precedette l'attuale basilica di Notre-Dame di Fourvière), per offrirle ceri e offerte.

Nel 1852 doveva essere inaugurata la nuova statua della Vergine collocata nella chiesa di Fourviére, realizzata dallo scultore Joseph-Hugues Fabisch. L'inaugurazione era prevista per l'8 settembre, data della festa tradizionale, ma un'alluvione della Saône impedì che la statua fosse pronta in tempo e la data dell'inaugurazione venne spostata all'8 dicembre, festa dell'Immacolata concezione. Per la cerimonia erano previsti fuochi d'artificio dall'alto della collina accompagnati dalle fanfare delle bande musicali nelle strade. I notabili cattolici proposero di illuminare le facciate delle proprie case come era l'uso per i grandi avvenimenti, come cortei reali e vittorie militari. Il mattino della data prevista, tuttavia, si abbatté su Lione un violento temporale e si decise di annullare la festa con i fuochi e la banda, spostandola alla domenica seguente. Il tempo tuttavia migliorò nel pomeriggio e la popolazione della città, che aveva tanto atteso la cerimonia, spontaneamente mise delle luci alle proprie finestre e scese nelle strade, cantando cantici e gridando "Viva Maria" fino a tarda notte, mentre dei fuochi di Bengala, accesi in tutta fretta, illuminavano la statua e la chiesa.

La festa fu tenuta in seguito ogni anno. Secondo la tradizione ogni famiglia conserva insieme alle decorazioni di Natale le candele da mettere alla finestra dietro vetri colorati per l'8 dicembre."

Insomma, mi sono cuccato tre giorni filati di Francia allo stato puro. Parigi non l'ho visitata, ma a Lione mi sono rifatto e ho scattato oltre 400 foto della festa e della città (online nei prossimi giorni).
Comunque, secondo i pareri che ho sentito in giro la festa delle luci quest'anno è stata più brutta degli anni precedenti e, complice il passaparola, l'affluenza di visitatori è stata minore del previsto. "Minore" vuol dire che negli anni scorsi si arrivava a punte di 1 milione di turisti in 2-3 giorni… non so quanti ce ne fossero quest'anno, ma la ressa era impressionante!!
Se mai vorrete andarci vi consiglio vivamente di non farlo nel fine settimana.

Qui sotto una ripresa (che non ho fatto io) del teatro dei Celestini illuminato e animato a ritmo di musica e voci (camuffate).
 

La cena un po’ così…

Ormai quasi un mese fa tutto il lab è stato invitato a cena dalla Pancetta1 per festeggiare la fine del suo dottorato. In Italia un classico invito a pranzo/cena non prevede grandi cose: l'invitato di solito porta, che ne so, un mazzo di fiori, una piantina, una scatola di cioccolatini, o un dolce se viene richiesto dall'ospite. Qui funziona un po' all'Americana: la Pancetta1 ci ha invitati e ci ha detto di portare dolce, pane, insalata, insalata di pasta, e chi più ne ha più ne metta. Può anche starmi bene, non mi lamento, se non fosse per il fatto che ha avvisato la gente di portare qualche cosa alle 17.00 del pomeriggio prima (che per la cronaca è orario di lavoro e i negozi qui chiudono alle 18 o 19).
Pace. Il vicecapo NAT, dopo aver detto a tutti che la Pancetta1 si è comportata male, che avevamo poco preavviso, etc., ha detto che non sarebbe venuta perché il figlio (di 15 anni) era a casa da solo. Noi abbiamo fatto una corsa al supermercato per comprare gli ingredienti per il tiramisù, perché la signorina non voleva un dolce qualsiasi, ma proprio quello. Pace di nuovo.
Morale della favola, il giorno dopo la NAT, avendo saputo che sarebbe venuto anche Palle alla cena (si, si chiama Palle di nome ed è un "famoso" prof) ha detto che "mio figlio mi ha appena chiamata e mi ha detto di non rinunciare alla cena di laboratorio". Si, figuriamoci che cosa gliene frega al figlio. Poi ha continuato con un "non ho niente da portare, ma non importa perché all'ultimo pic-nic io ho portato due cose". No comment.
Noi abbiamo portato una bella pirofila di tiramisù e siamo ancora in attesa che la Pancetta1 ci restituisca la pirofila perché… l'ha rotta. Ci ha detto qualche giorno fa che l'avrebbe ricomprata subito (eh certo, è passato un mese, fai con comodo cara) e ancora non si è vista. Ho come il sospetto che se la rivedremo passerà moooolto molto tempo.

Curling con il lab. – 478

Una volta all’anno, generalmente nel periodo inverno/primavera, i colleghi dell’attuale laboratorio fanno una gita. Precedentemente sono andati a sciare, a cavallo, a camminare in montagna e via dicendo. Quest’anno, il primo e ultimo per me che resterò solo per sei mesi, è scattata la proposta alternativa: andiamo a giocare a curling.
La prof si è fatta in quattro per cercare un giorno che andasse bene a tutti, un posto dove giocare, qualcuno che ci insegnasse ed oggi abbiamo finalmente posato i nostri piedi sul ghiaccio. Siamo andati a Leysin, comune nel cantone di Vaud a 1260 metri s. l. m., vicino alla città di Aigle, a circa un’ora da Losanna. Tra l’altro, leggo ora su Wikipedia, in questa città si è tenuta la “Snowboard world cup” del 2008.
Entrati nel palazzetto del ghiaccio, siamo stati istruiti da un simpatico vecchietto su come giocare a curling. Ovviamente lui parlava francese… e la morosa ha dovuto tradurmi quello che non capivo, con il risultato che comunque non ho capito bene tutte le regole.
Non starò qui ad elencarvi le caratteristiche del gioco, tanto è diventato famoso dopo le ultime olimpiadi invernali, ma vi dirò che all’inizio abbiamo cominciato a spazzolare, davanti alla pietra in movimento, tenendo addosso la suoletta che serve per far scivolare la scarpa sul ghiaccio.
Inutile dire che i risultati sono stati piuttosto deludenti, finchè non ci siamo tolti queste benedette suolette. E dire che la morosa aveva capito giusto dopo la spiegazione dell’omino, ma chiesta conferma ai madrelingua francesi, questi hanno detto “che forse no, non bisogna togliere la suoletta, ma non abbiamo capito bene“.
Vabbè… a parte questo, dopo un’oretta di lezione ci siamo arrangiati, divertendoci parecchio, per un’altra ora.
Per chiudere in bellezza la mattinata abbiamo pranzato al ristorante “Le Leysin“, specializzato in carne Vaudese alla griglia. Non è propriamente economico, ma per l’occasione ci è stato offerto tutto dalla prof. E vero che è un po’ fuori dalle solite tratte italiane, ma se doveste capitare dalle parti di Losanna vi consiglio di andarci.
Comunque, complice il bel tempo e la compagnia devo dire che la giornata è stata decisamente divertente. Peccato che dopo siamo tornati tutti in lab…

Se foste interessati a vedere le nostre prodezze sul ghiaccio e qualche montagna innevata cliccate qui per andare direttamente alla galleria fotografica.

Salone dell'auto a Ginevra. – 475

Domenica sono andato al 78¬∞ salone dell’auto a Ginevra, accompagnato dalla mia dolce metà che ha gentilmente sopportato una mezza giornata di folla e automobili. Le auto in mostra erano davvero tante e di moltissime marche. Ovviamente non potevano mancare le nostrane Fiat, Alfa Romeo, Lancia, Ferrari e Maserati e, escluse le supersportive super-costose, hanno presentato auto tra le più belle dell’intero salone. La nuova 500, le varie Alfa e la nuova Lancia Delta sono davvero in grado di competere con le vetture di Seat, Peugeot, Citroen e via dicendo.
Il filo conduttore dell’intero salone è sembrato essere l’ecologia, i bassi consumi e l’uso di motori ibridi. Quasi tutte le case automobilistiche hanno presentato prototipi con motori elettrici, ibridi, a metanolo, a gas naturale o a idrogeno, ma poche hanno davvero dei prodotti ecologici a listino e nessuna delle supersportive ha presentato alternative in questo senso.
Tra queste la scelta era davvero enorme: Ferrari, Lamborghini, Bugatti, Pagani, Maserati e le più modeste Porsche hanno attirato, come è naturale che sia, una calca di persone a volte soffocante.
Era particolarmente interessante un prototipo della Nissan, l’automobile Pico2, vettura per tre persone, completamente “snodata” con quattro motori elettrici all’interno delle ruote e in grado di far girare l’abitacolo di 360¬∞. Pare una macchina dei cartoni animati… sicuramente venderà tanto in Giappone!

Non starò ad annoiarvi oltre con tutto quello che abbiamo visto, ma vi invito a guardare una piccola rassegna delle foto che sono riuscito a fare inaugurando così la nuova Canon EOS 400D comprata Sabato.
Cliccate qui per andare subito alla galleria fotografica.