Category Archives: vita di laboratorio

Incredibile signori… IN-CRE-DI-BI-LE!!!

Incredibile. Non ci sono parole per descriverlo. Si, parlo ancora di Ventolina, il nostro amico Taiwanese descritto qui e qui, quello che ha comprato 4 computer portatili, 6 paia di cuffie, centinaia di DVD, etc. etc. etc.
Ecco, sapevo che prima o poi sarebbe successo quello che sto per raccontarvi. Vi basti sapere che un mesetto addietro mi ha detto di volere un iPad. O anche un iPhone.
Bhe, Venerdì è venuto da me e la moglie a dirci:

Ventolina: "Che giornata triste, che giornata triste…"
Moglie: "Perché? Hai avuto problemi con la consegna della tesi di dottorato? Hai problemi con gli esperimenti?"
V.: "No… ho comprato 4 iPad."

Io e la moglie ci siamo guardati e siamo scoppiati a ridere (ripensando ai computer e alle cuffie comprate in precedenza).

Filippo: "Quattro? Ma come è successo?"
V.: "Eh, li ho comprati su Ricardo (sito di aste Svizzero, ndr). Siccome c'è meno gente che su eBay i prezzi sono un po' più alti, ma è più facile vincere l'asta."
M.: "E quindi le hai vinte tutte?"
V.: "Eh si… ora ho quattro iPad da 64Gb con WiFi e 3G. Ma due sono già riuscito a venderli, uno lo tengo per me e uno per mia mamma."
F.: "Bhe, dai! Non è male allora, sei a posto! Perché dici che è una brutta giornata?"
V.: "E' perché ho paura che domani e Domenica la gente vada in giro e nessuno resti a casa per fare offerte più alte per gli altri 6 iPad per cui ora sono il maggior offerente…"

Io e la moglie abbiamo iniziato a ridere ancora di più e abbiamo smesso solo 10 minuti da quando se n'era andato.

Ecco, Ventolina ha quasi comprato 10 iPad tutti uguali (modello da 64Gb, WiFi +3G) alla modica cifra di 450CHF l'uno. Totale 4500CHF. Quasi 3600 euro.
Per fortuna che ha già comprato (sempre online) 6 custodie per iPad…. gliene mancano solo quattro adesso…

La crisi dei beoti

Ah, santa pazienza! Cosa c'è di peggio di sentire due colleghi (vicecapo e nostra signora V. M.) disperati che ti tartassano tutto il giorno? Niente.
Perché tartassano? O meglio, perché hanno tartassato i conigli al sottoscritto? La storia è lunga, ma la farò breve per non tartassare anche i lettori.

La settimana scorsa l'ofego, come primo pensiero del mattino, ha deciso di dimenticare la porta del freezer a -80 °C aperta per un'ora. Tutti sappiamo che non si lascia la porta del congelatore aperta, figuriamoci quella di un -80!
Inutile dire che in quell'ora la temperatura è salita a -50 °C e l'allarme del freezer è partito.

il vicecapo e la nostra signora V. M. sono andati via di testa. "Il freezer è rotto", "La temperatura non si abbassa", "E' chiuso da 2 ore ed è ancora a -60", "Il compressore non scalda, vuol dire che il freezer non va", "Il freezer scalda troppo, vuol dire che si sta rompendo", "Il freon è uscito tutto", "E' un freezer vecchio, dobbiamo trasferire tutto" e via discorrendo.
Sono andati avanti così per tutto il giorno. TUTTO IL GIORNO. I due rimbecilliti andavano ogni 15 minuti a controllare la temperatura (e diamogli tempo, no?). E ogni mezz'ora chiamavano i tecnici dell'EPFL dicendo che era rotto, che portassero quello di riserva, etc. etc. etc.

Insomma, secondo i tecnici (e secondo tutti gli altri) era tutto normale, bastava solo attendere che il compressore facesse il suo lavoro e abbassasse la temperatura. I due dementi, invece, hanno insistito ad oltranza perché ci venisse portato un freezer di riserva per poter spegnere il nostro in modo da farlo revisionare. Ma i tecnici sul momento non ne hanno voluto sapere.
Nel frattempo il fine settimana è passato e il -80 è tornato…. a -80 °C! Insomma, funzionava perfettamente (eh… se la gente non se lo dimentica aperto…).

Ieri comunque hanno portato il freezer di riserva in seguito all'insistenza dei due martiri che hanno trasferito tutto. Ovviamente invece di attendere che il nuovo congelatore arrivasse almeno vicino a -80 °C, hanno trasferito tutto quando era ad appena -50 °C. E via che hanno passato entrambi un'altra giornata a far niente tranne che controllare la temperatura (in due) ogni 10 minuti. E di nuovo a lamentarsi che "il freezer non va", "anche quello di ricambio è rotto", etc.

Alle 17.30 se ne sono andati a casa e mi hanno lasciato l'incarico di controllare di nuovo.

Nostra signora V. M.: "Prima di andare guardi a quanto è la temperatura?"
Filippo: "Si. Ma a quanto è adesso?"
N. S. V. M.: "Eh, durante il trasferimento è rimasto aperto un po', è solo a -55, ma sta scendendo."
F.: "Ecco, allora scenderà ancora, ci vuole solo tempo, non è istantaneo."
N. S. V. M.: …. (mi guarda con faccia disperata)
F.: "Scusa, ma non è il freezer di riserva? Quello che funziona?"
N. S. V. M.: "Si, ma sai… io non mi fido… con queste cose non si può mai sapere. Sai com'è. Controlla che è meglio. Poi comunque passa il tecnico alle 19 e ripassa alle 21."
F.: "Va bene, controllo. Ciao."

Io ho controllato alle 18.20, il tecnico ha controllato alle 19, il vicecapo ha chiamato in laboratorio e cacici e la porcellina hanno controllato alle 20, il tecnico ha ricontrollato alle 21. Tutti abbiamo visto la temperatura scendere e nessuno ha chiamato i numeri di emergenza (vicecapo e nostra signora V. M.).

Oggi il vicecapo ha detto a me per due volte e alla moglie per altre due che ieri la nostra signora V. M. era disperato e agitato e che lei questa notte non ha dormito per la preoccupazione del freezer…

…sono contento che ogni tanto ci sia qualcuno che non riesce a dormire insieme a me: chi non dorme perché il freezer non scende a -80 e chi non dorme perché ha dei colleghi dementi che rompono dalla mattina alla sera. Ad ognuno la sua croce.
Per fortuna che Venerdì torniamo in Italia.

Ai spic inglish, tu capish’mi?

Circa 20 giorni fa sono andato dalla Signorina Rottenmeier (no, non è l'acida governante del cartone "Heidi"), una PhD student di un laboratorio confinante, per chiederle un favore. Avendo bisogno di alcuni topi di una linea particolare che usa lei, mi faccio avanti e le chiedo:

Filippo: "Ciao Signorina Rottenmeier! Come va? Ho un favore da chiederti. Per caso hai qualche femmina di Black 6 con la mutazione xyz in omozigosi che ti avanza?"
Sig.na Rottenmeier: "Si certo!! Quante te ne servono?"
F.: "Come 'quante te ne servono?' ne hai così tante che non usi?"
Sig.na R.: "Si, ne ho parecchie. Le ho ereditate dalla PhD che ha finito e io non le uso tutte. Te le do volentieri se ne hai bisogno."
F.: "Bhe, non vorrei chiedertene troppe… visto che sono omozigoti, uhmmm…. diciamo… due?"
Sig.na R.: "Ah solo due? Nessun problema. Ne ho proprio tantissime."
F.: "Ah, ma ne hai davvero così tante?"
Sig.na R.: "Si, davvero. Ne vuoi di più?"
F.: "Bhe detto così… vediamo… ne avresti quattro per caso?"
Sig.na R.: "Si, nessun problema. Te ne tengo quattro da parte. Anzi, facciamo così, se mi dici dove devo fartele trasferire faccio subito richiesta così poi ti arrivano la settimana prossima."

Riferisco alla Sig.na Rottenmeier il numero del rack e della stanza dello stabulario e la ringrazio della disponibilità.
Passa il fine settimana, e il Martedì non arriva ancora niente nella nostra stanza.
Vabbé, io e la moglie pensiamo che la Sig.na Rottenmeier non abbia fatto in tempo a richiedere lo spostamento dei topi agli addetti dello stabulario e decidiamo di attendere qualche altro giorno.
Finisce la settimana e inizia quella nuova e ancora niente.
A quel punto ho mandato una mail alla Sig.na Rottenmeier chiedendo se avesse richiesto il trasferimento e la risposta è stata:

I just need to check how many ladies I have. I have none in stock right now (as i told you) and i need to check whether the pups are old enough.

Devo solo controllare quante femmine ho. Non ne ho di scorta al momento (come ti ho detto) e devo controllare se i cuccioli sono vecchi abbastanza (per darteli n.d.r.).

Ecco, il dialogo avvenuto 20 giorni fa era in Inglese. Io ho capito benissimo che lei avesse TANTE femmine e che poteva darmene quante ne volessi. Addirittura del genotipo che desiderato, senza problemi.
La Sig.na Rottenmeier voleva solo il numero della stanza per fare subito la richiesta di trasferimento e poi mi viene a dire che non ha femmine e che me l'aveva pure detto…

Bho, io starò anche invecchiando e mi starò rincoglionendo, ma spesso ho l'impressione che ci siano grandi, grandi problemi di incomunicabilità.

Ma siamo scienziati o cosa?

Vi ricordate dell'ofego, la PhD student Belga? Quella brutta brutta brutta, appiccicosa come la melassa, che guarda nei computer degli altri, che si intromette in tutti i discorsi anche quando non è il caso e quando non è interpellata e quando non sa di cosa si stia parlando e quando sarebbe meglio che stesse zitta?
Bhe, a volte fa proprio ridere. O disperare.
In questo periodo sta usando una linea di topi transgenici che dovrebbero avere alcune cellule del pancreas verde fluorescente. Per qualche motivo sconosciuto invece che avere solo il pancreas verde, gli embrioni di questi topi sono tutti verdi dalla testa alla coda. Ora, non sto a descrivere il perché e il percome, fatto sta che ha avuto luogo la seguente conversazione tra lei e mia moglie:

Ofego: "Sai Chiara? E' successa una cosa stranissima. Gli embrioni erano tutti verdi."
Chiara: "Ah si? Come mai? Hai sbagliato incrocio? Hai sbagliato linea?"
O.: "Certo che no! Non ho sbagliato!! Sono solo tutti verdi!"
C.: "Si, ma ci sarà un motivo. Se hai fatto giusto l'incrocio tra i genitori e i piccoli sono tutti verdi forse vale la pena di investigare…"
O.: "Non c'è niente da investigare! Li ho buttati via, perché questa è una di quelle cose che non si potranno mai capire. E' uno dei misteri della scienza."
C.: ….

Cantiamo tutti in coro:
Mistero della feeeedeeeeeeeee…..

…ma è esterno…!

Ormai non lo ripeto più. Il vicecapo NAT è proprio del tutto tecnolesa e ha una repulsione per computer e tutto quello che ha a che fare con la tecnologia. Pace, capita.
Purtroppo questo porta sempre a situazioni inverosimili che mi coinvolgono direttamente visto che "me ne intendo di computer" e che sono seduto dietro di lei.
Indi per cui la settimana scorsa…

NAT: "Filippo, posso chiederti una cosa?"
Filippo: "Certo, dimmi!"
NAT: "Eh, devo fare l'upload di alcuni files con le sequenze su un database online, ma mi chiedono dei file di testo e questi invece sono tar.gz."
F.: "Si, sono compressi. Prima sono impacchettati col tar e poi compressi con gzip. Devi aprirli facendo così e cosà e poi colà e alla fine hai il txt proprio qui."
NAT: "Ahhhh!! Grazie mille! Ma chi lo sapeva cos'era sta roba. Tarball. Ah ah ah!! Ma pensa te!"
F.: "Eh… già… pensa te…"

Dopo una mezz'oretta:

NAT: "Ah, che roba… io non so… non capisco… bho. Filippo, tu sai cos'è questa roba?"
F.: "Vediamo… cosa devi fare?"
NAT: "Ai file di prima mi chiedono di allegare un file Excel con questo, quest'altro, quell'altro, e un codice MD5. Sai cos'è?"
F.: "Si, l'MD5 è questo."
NAT: "Ahhh… grazie!! Sai come si ottiene?"
F.: "Si certo."

Facciamo col Mac che ha una procedura davvero semplice:

1° aprire il terminale
2° scrivere openssl md5 [nomefile]
(Sostituire "md5" con "sha1" se volete conoscere l'hash SHA-1.)

Nel nostro caso ottenere l'MD5 di files di testo da 8Gb ha richiesto parecchi minuti. Comunque alla fine il vicecapo ha ottenuto quello che voleva.

Dopo un paio d'ore:

NAT: "Filippo, ma come faccio a caricare sul loro sito questi files?"
F.: "Eh non so, cosa dicono loro?"
NAT: "Dicono, bla bla, cartella, bla bla, sequenze, bla bla, zip, bla bla, comprimere, bla bla, upload, bla bla…"
F.: "Si, in pratica devi metterli tutti insieme e ri-comprimere tutto con Zip perché 12Gb di roba sono troppi. Devi fare così e colà."
NAT: "Ah! Grazie mille! Davvero, se non ci fossi tu avrei perso mezza giornata."
F.: (no, così con il mio aiuto ci hai perso mezza giornata, se non ci fossi io avresti perso una settimana) "Si, figurati…"

Dopo due ore:

NAT: "Ohhhh…. finalmente!!! Ho finito!!"
F.: "Tutto questo tempo ci ha messo a comprimere?"
NAT: "No, ci ha messo meno, ma sai, i file erano sul disco esterno USB e quindi per lavorarci ho dovuto copiarli sul Desktop."
F.: "Perché?"
NAT: "Come perché? Erano sul disco esterno!! La roba che è sul disco esterno non è NEL computer. Quindi quando la vuoi usare prima la copi nel computer e poi ci lavori!"
F.: "Ah. Ahhhh. Capisco."

E scoraggiato mi sono girato a fare le mie cose.
Alla fine comunque il vicecapo ha mandato i suoi file al database per caricare i 6Gb di dati finali ci sono volute un paio di orette, ma lo scopo è stato raggiunto. Tutto è bene quel che finisce bene…

37, 38, 40, 41, 48…. tombola!

Secondo la moglie ha troppe cose per la testa e ha troppa fretta. Secondo me è distratto e non pensa mai a quello che sta facendo, ma a quello che dovrà fare. In ogni caso Pompelmo ha dei grossi problemi, ma proprio grossi!! E' perfettamente consapevole di non riuscire mai a fare un esperimento giusto al primo colpo, mette sempre in conto di doverlo ripetere. Si taglia spesso nei modi più impensati, rompe vetreria di laboratorio un giorno si e uno anche, sbaglia a scrivere e non si ricorda mai quello che scrive (giusto o sbagliato che sia…).
La settimana scorsa il tecnico, Nostra Signora V. M., si avvicina a Pompelmo e…

Nostra Signora V. M.: "Pompelmo, una piccola domanda…"
Pompelmo: "Si, dimmi."
N.S.V.M.: mostrandogli il quaderno con i numeri dei topi "Qui non capisco bene… mi pare che ci sia un problema con i numeri."
P.: "Ahhhhhhhhh! Noooooooooo!! Ancoraaaa! Non è possibile! Ho sbagliato! Ahh, che stupido! Ho sbagliato!!!"
N.S.V.M.: "Ah ok, mi pareva di non capire infatti."
P.: "Eh, si… spetta che controllo i numeri sui campioni di orecchie di topo… ah si, sono sbagliati anche qui. Aspetta che controllo sulla piastra con gli embrioni. Ah, anche sulla piastra sono sbagliati… ti pareva…"
N.S.V.M.: "Ok, va bene, fa lo stesso."

Il tecnico prende e se ne va, e Pompelmo ride e ride e ride e ride. La moglie ride e ride e ride e ride. Io guardo Pompelmuccio e non capisco. Gli chiedo spiegazioni e…

Filippo: "Ma cosa succede? Cosa hai sbagliato?"
Pompelmo: "Ah niente! Ho sbagliato a dare i numeri ai topi."
F.: "Come hai sbagliato?"
P.: "Si, il numero da cui dovevo partire era 36, quindi io ho scritto 36, 37, 38, 40, 41, 48, 50."
F.: "Scusa, ma i numeri in mezzo?? Che fine hanno fatto?"
P.: "Eh, mi sono sbagliato! D'altro canto mi succede sempre. E' così ogni volta. Secondo me il tecnico pensa che lo faccia apposta per farlo innervosire…"
F.: ….

La moglie mi ha confidato, in privata sede, che Pompelmo OGNI VOLTA sbaglia i numeri dei topi. Tutte le sacrosante volte lui li sbaglia e il rincoglionito del tecnico, nonostante sappia in partenza che Pompelmo ha sempre problemi a contare, tutte le sacrosante volte va a dirgli che non capisce…

Ho riportato i fatti così come sono accaduti, non ho altro da dire vostro onore.

Dopo aver fatto due conti…

Qualche giorno fa, dopo aver ripetuto per l'ennesima volta un esperimento con un microscopio in grado di fare Time Lapse

Filippo: "Ma non è possibile. Insomma, un microscopio così costoso, una postazione così complessa… non è possibile che possa acquisire le foto di sole 120 posizioni."
Moglie: "Eh, non so, non capisco neanche io. Che dipenda dal computer che è poco potente?"
F.: "No no, non centra. Secondo me è un limite del software. Forse si può cambiare. Andrò a chiedere ai responsabili dei microscopi."

Ovviamente tra una cosa e l'altra non sono andato dai responsabili. Finisce l'esperimento, salvo sul computer i 60Gb di foto uscite da 3 giorni di imaging, guardo la cartella con i files, faccio un paio di conti:

120 posizioni, 2 foto per posizione per ogni ora, l'esperimento dura 63 ore… 120x2x63…. uhmmm… 15120 foto totali…. da guardare tutte…

F.: "Amore, sai, ho pensato che è meglio non aumentare il numero di posizioni, ci accontentiamo così…"

Per fortuna che a guardare le foto si fa "in fretta". Sia con Mac OS che con Windows, con i programmi integrati per aprire immagini è abbastanza veloce farle scorrere e vedere quello che c'è da vedere. Poi di quello che interessa ci si fa un filmatino e a posto!
In ogni caso ho perso la mattinata tra copiare i files da una parte all'altra di un disco esterno USB2 (che lentooooo….) e per far lavorare una macro di Photoshop su 7500 immagini che, per la cronaca, si impianta se eseguita sul disco esterno.
E ora mi godo un paio di giorni di "analisi".

La professionalità non è di casa: la storia completa.

Venerdì, come anticipato, avrei dovuto fare da "secondo" al tecnico dei computer per la conferenza sulle Stem Cell che si è tenuta qui all'EPFL. Questi erano gli accordi: sostituto temporaneo in caso il responsabile si fosse dovuto assentare.
Alle 8.30 entro nell'aula del seminario e trovo tre tecnici informatici che discutono con il responsabile delle infrastrutture riguardo al proiettore, alla risoluzione da usare e ad un nuovo pannello touchscreen con cui, in teoria, si può regolare tutto nell'aula (volumi audio, intensità luci, etc. etc.), ma che "è meglio non usare perché è nuovo e troppo complicato".
Vado dal tecnico2 e…:

Filippo: "Sono l'aiuto per i computer, avete bisogno? Dovete istruirmi in qualche modo?"
tecnico2: "Chi è che sei? Cosa ci fai qui? Sei quello che porta i microfoni alla gente che vuole fare domande?"
F.: "No, sono quello che prende il tuo posto temporaneamente in caso tu ti debba assentare un attimo."
t2: "Ah capito. Ma starai qui tutto il giorno?"
F.: "Si."
t1: "Ah! Il sostituto per i computer."
F.: "Sostituto? Non sono il sostituto…"
t1: "Ok, allora, io, tecnico2 e tecnico3 staremo nelle retrovie, nella cabina di comando a regolare le luci. Tu sarai in prima linea."
F.: "Come in prima linea?"
t1: "Si, stai qui davanti, attacchi i computer della gente, gli carichi le presentazioni, se non hanno il computer le metti sui due computer che sono sul tavolo, controlli che tutto funzioni, gli dai il puntatore laser o il telecomando per mandare avanti le presentazioni, gli spieghi come funzionano, gli attacchi il microfono portatile al colletto, lo accendi, mi raccomando, attaccalo dal lato verso cui parlano, non troppo in alto, non troppo in basso…"
F.: "Veramente io dovevo essere qui solo per fare da supporto temporaneo in caso di catastrofe naturale."
t2: "Si, ma noi saremo dietro in regia. Tu devi fare tutto qui."
F.: …..

Visto che i tre caballeros tornano a parlare tra loro in Francese, mi dirigo verso la moglie e inizio a lamentarmi, porcheggiando in Aramaico, sul fatto che alla fine toccherà tutto a me. La moglie mi dice di chiedere lumi sulla risoluzione da usare, perché il responsabile lo stava spiegando ai tecnici, ma loro non hanno detto niente a me (giustamente).

F.: "Senti tennico2, ma che risoluzione devo usare?"
t1: "Ah, il massimo. Il proiettore supporta tutto."
t2: "No, a dire il vero il responsabile aveva detto qualche cosa… tipo la risoluzione massima, ma non ricordo…. forse 1280×1024."
t1: "Ah si? Davvero? Ma sicuro?"
t3: "Ah davvero?"
t1: "Si, mi pare di si… una cosa del genere."

Maledetti deficienti. Siete pagati, fate queste boiate dalla mattina alla sera, parlate nella vostra lingua con uno che vi spiega e di 3 teste non ne fate una grande a sufficienza per ricordarvi un paio di numeri???

t1: "Ah si, 1280×1024, ho controllato sul computer. Allora usi quella risoluzione e basta."
F.: "Ok."
t2: "Senti, ma tu porti anche i microfoni a chi fa le domande allora?"
F.: Si, e poi? Una scopa nel didietro così nel frattempo ramazzo la stanza? "No, ti ho detto non porto il microfono, deve venire un altro."
t2: "Ah… ok…"

Esco incazzato nero per tutta sta roba che non sono tenuto a fare, ma che mi tocca, la moglie è incazzata quasi più di me dopo essersi resa conto dell'imbecillità dei tre dell'Ave Maria… Comunque, andiamo in laboratorio a mettere giù la roba e torniamo indietro per la registrazione al congresso.

Siamo al banco della registrazione quando il tecnico1 mi si avvicina e, mostrandomi la lista degli oratori, mi dice:

t1: "Allora, dobbiamo cercare queste persone per dirgli che devono caricare la presentazione sui computer prima di iniziare. Tu li conosci?"
F.: "No che non li conosco!"
t1: "No?? Ma come?? Perché non li conosci?"
F.: "Senti, non so chi siano (a parte il nome) perché questo non è il mio lavoro. Non sono incaricato di fare tutta questa roba che mi state dicendo di fare."
t1: "Bhe, ma tu sei uno scienziato, devi saper fare tutto!"
F.: "NO! NON E' IL MIO LAVORO E NON DEVO SAPERLO FARE IO!"

Il tipo si è girato e si è arrangiato a cercare la gente.

Comunque alla fine del discorso, il congresso è iniziato e tutto è andato quasi per il verso giusto se non fosse che il proiettore era troppo poco luminoso e le presentazioni erano scure… e tutti gli oratori chiedevano a me se fosse possibile:
– abbassare le luci
– cambiare i cavi di connessione
– alzare la luminosità del proiettore
e qualsiasi altra cosa venisse loro in mente.
E "se il tecnico potesse fare qualche cosa" era la frase che pronunciavano guardandomi con odio dopo che metà delle foto nella loro presentazione si erano viste quasi completamente nere.

E i tre pirlotti se ne stavano alla console ad accendere e spegnere le luci. In tre.

Tralascio di raccontare quando, all'inizio, il Mac non era configurato per usare il proiettore (dopo che ci hanno smanettato per un'ora) e quando a metà giornata si è scaricata la batteria del microfono portatile durante una presentazione…

Dovrei chiedere un aumento di stipendio.

La professionalità non è di casa.

Tra una ventina di minuti inizia il settimo meeting annuale Svizzero sulle Stem Cell, organizzato dall'EPFL e in particolare da tre capi tra cui il nostro. E' un meeting "piccolo" con poca gente e dura solo oggi, ma in ogni caso verranno ospiti dal resto del mondo a parlare.

Come sempre in questi casi c'è un problema logistico da risolvere: come fare con le presentazioni degli oratori.
Si, perché ogni uno ha la sua, col suo computer, chi sul Mac, chi sul PC e a volte ci possono essere problemi di collegamento col proiettore (risoluzione sbagliata, schermo clonato o esteso, etc.).
Per risolvere i problemi ci sarà Pinco Pallino del servizio informatico dell'EPFL che resterà lì tutto il giorno e si porterà dietro un Mac e un PC in caso di inconvenienti con i computer degli ospiti.
Ci sarà tutto il giorno… solo che "eventualmente" sarebbe meglio che ci fosse un'altra persona pronta a sostituirlo in caso lui dovesse assentarsi.
No, dico, è il tuo lavoro, sei pagato per questo, devi stare lì tutto il giorno e hai bisogno di un sostituto? Questo è un professionista? Se gli scappa e deve andare in bagno ci va durante la pausa caffè! O non ce la fa a tenersela??

E naturalmente: chi è il pirla che, non pagato, deve stare lì tutto il giorno per fare da sostituto al professionista, pagato, che si potrebbe assentare?
Ovviamente io….

…per fortuna che tanto al meeting ci sarei andato lo stesso.