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American Graffiti. – 116

No no, non intendo il famoso film (se non lo conoscete potete trovare qualche informazione qui), intendo proprio graffiti! Si… insomma… per modo di dire! Qui a Madison su marciapiedi, strade e perfino aiuole ci sono segni, fatti con le bombolette spray, che indicano la posizione e/o direzione di tubi dell’acqua, gas, vapore (vapore?? come lo useranno?), etc. etc.

E questi segni ci sono anche sulle aiuole, appunto! Disegnati sull’erba e segnalati anche con delle bandierine.

Non ho capito bene se sono provvisori o meno, ma nella zona del campus ci sono ovunque. Devono essere anche abbastanza precisi, perchè in alcuni punti ci sono degli errori e delle “cancellazioni” con la linea corretta a 20-30 cm di distanza.

Comunque per capire meglio potete vedere qualche foto di questi segni al solito posto nella galleria fotografica. Vi ricordo sempre di aggiornare il browser in caso non doveste vederli.

Lavatrice Americana. – 115

Cari amici, qui le lavatrici non lavano!! A parte il fatto che sono a caricamento verticale e a monete (almeno quella nel condominio dove sto io), non hanno la possibilità di scegliere la temperatura dell’acqua! E nemmeno i programmi. C’è qualche scelta: vestiti a colori, bianchi, lana, delicati e vestiti resistenti. Si butta dentro la roba, si mette il detersivo liquido, si inseriscono i soldi (5 monete da 25 centesimi) e via!

Il lavaggio è molto veloce, la centrifuga è più o meno inesistente e la roba esce molto umida, per non dire bagnata. Alcune macchie proprio non vengono via, così metto più detersivo di quanto consigliato, ma comunque non mi pare sempre sufficiente.

Dopo aver tirato fuori la roba si mette tutto in asciugatrice: una specie di forno rotante con gli stessi “programmi” della lavatrice. Si lascia lavorare per un bel po’ di tempo e quando finisce la roba è asciutta. L’asciugatura costa 1 dollaro. La roba esce “elettrizzata”… non so da dove venga tutta quell’elettricità statica, probabilmente dallo sfregamento associato all’aria calda, bho!

In ogni caso bisogna fare attenzione a non sovracaricare l’asciugatrice… altrimenti la roba resta umida!!

Comunque non so… non riesco a capire… ‘sti Americani sono andati sulla luna e non riescono a fare una lavatrice che tolga le macchie…. sono un po’ perplesso!!

Ciao!!

Ancora ricorrenze. – 113

Restando in tema di feste, il 15 Gennaio è il giorno di Martin Luter King Jr., dovrebbe essere festa, ma qui ovviamente lavorano tutti comunque. Vi ricordo che qui l’epifania non esiste…! Questa mattina l’ho passata nella camera di crescita a cercare di sistemare le lampade che fanno troppa luce nel piano inferiore della camera e sviluppano tropo calore. Risultato? Metà delle mie piantine sono completamente viola! Perchè in caso di stress le piantine di Arabidopsis iniziano a produrre antociani. Alla fine comunque abbiamo trovato la soluzione giusta di illuminazione/riscaldamento. Ora vado a casa, prima del solito, che devo lavare un po’ di biancheria.

Ciao!!

American Banks. – 112

Ciao a tutti! Mi scuso per l’assenteismo… è che ho avuto un po’ da fare in questi giorni. Tra l’altro oggi ho finalmente iniziato il vero lavoro del biotecnologo (finalmente!!) con una estrazione di DNA da 192 campioni delle mie piantine… per fortuna che qui sono avanti e ci ho messo solo 5 ore. Ieri qui c’era una festa federale, una ricorrenza legata alla morte di un presidente degli Stati Uniti credo… non ne ho trovato traccia su internet, ma non ho nemmeno cercato tanto.

Comunque, al mio piano la gente era al lavoro. Sono stati a casa gli impiegati statali (uffici postali, uffici del comune, etc.) e anche tutto il secondo piano del dipartimento di orticoltura dove lavorano per l’USDA, in ministero dell’agricoltura Americano.

A parte questo sproloquio oggi volevo accennarvi ad una cosa piuttosto “strana”.

Le banche negli USA.

In Italia siamo abituati, ormai da diversi anni, alla “giostra”. Come, non sapete cos’è?? è quel meraviglioso strafanto tecnologico metal-detector-rotante-bilancia-incorporata che c’è all’ingresso delle filiali Italiane!

Ci salite e se avete in tasca troppe monete dovete tornare fuori… L’ombrello non si può portare… Le chiavi di casa neanche… Spesso si blocca e bisogna premere il pulsantino per richiamare l’attenzione di un impiegato affinchè vi apra la porta… Si insomma, avete capito, no?

Qui, nel paese del terrorismo, degli inseguimenti alla Starsky e Hutch, delle rapine a mano armata… non c’è niente!

Sono entrato nella filiale più grande della UW Madison Bank e… è grande, spaziosa, può entrare chi vuole, ci si può sedere ed aspettare, c’è il dispender con la bocciona d’acqua…

Probabilmente il metal detector c’è, ma non si vede!! E si può entrare con l’ombrello, con il cane, con quello che vuoi! Ci mancherebbe solo che si potesse entrare con la macchina!!

Gli Americani comunque non sono molto contenti delle loro banche, anche loro si lamentano dei costi, di questo e di quello, ma qui per aprire un conto non si spende niente e per chiuderlo neanche! E alcune banche non fanno pagare neanche i prelievi con il proprio bancomat (che qui si chiama ATM) presso sportelli di altre banche.

Ultima cosa e poi chiudo questa noiosa discussione… qui ci sono due tipi di sportelli ATM, che per inciso, ci sono anche dentro la banca e dentro certi locali: 1¬∞ sportello classico come quello Italiano, inserisci la tessera, poi il PIN (che qui è a 4 cifre), prendi i soldi, il bancomat e vai… 2¬∞ sportello senza inserimento tessera: basta strisciarla! E se sbagli il PIN l’aggeggio non ritira il bancomat (ovviamente, visto che resta in mano all’utente!). Io sono andato ad uno di questi sportelli per provare se il mio bancomat con PIN a 5 cifre funziona, no problem!

E visto che gli Americani sono fondamentalmente un popolo pigro ci sono anche gli ATM drive-in! Si passa con l’auto e si fa tutto dal finestrino senza nemmeno smontare!

Bene! Dopo avervi annoiato così a lungo… vi saluto!!

Enjoy!

Qualche nuova foto. – 110

Ho aggiunto qualche nuova foto che ho scattato a Natale tra le 11 e le 11.45 del mattino… come potete vedere a Madison c’era la desolazione più completa! Ovviamente essendo una città “universitaria” metà della popolazione (studenti) se ne torna a casa per le feste… e la città si svuota!

Potete vedere anche qualche scorcio del lago Monona, dalla parte opposta del capitol, a sud. è il lago più piccolo tra i due e d’inverno congela completamente. Mi hanno detto che anche il lago Mendota congela, ma negli ultimi anni (riscaldamento globale??) la gente si sposta sul Monona per le attività sul ghiaccio, giusto per essere sicuri che lo strato congelato sia più grosso.

Ci saranno pattinatori, pescatori (con tanto di tendina e televisore dentro!), gente che farà una specie di surf sul ghiaccio… insomma, un sacco di cose.

Quest’inverno è particolamente caldo. Ora ci sono 7 ¬∞C e fa più caldo che a Padova, comunque il vero freddo arriverà a fine Gennaio.

Ho messo anche qualche foto della mia piantagione di fagioli magici! Come potete vedere stanno crescendo bene. Sono foto di qualche giorno fa… adesso molte più piantine hanno i fiori e alcune hanno già i semi.

La settimana prossima… ZAC!! Via una foglietta! E poi vediamo di che morte dovranno morire!

Ciao!!

Travel Mug. – 109

Negli States non si fa colazione in modo convenzionale.

O meglio… c’è chi esagera e si mangia un panino o chi beve una tazza di caffè.

Ma il bello è che il caffè, che non è l’espresso o quello della moka, ma il “brodo diluito” che si bevono loro se lo portano a spasso.

Qui non stanno fermi due minuti per bere la brodaglia a casa, ma lo mettono in una tazza, o in inverno in un thermos, e vanno dove devono andare.

Se lo mettono in macchina nei portabicchieri e (visto di persona) a volte succede come nei film: frenata improvvisa e rovesciamento della bevanda sui pantaloni!

Comunque li vedete girare per la città con questi thermos o meglio “travel mug” (tazze da viaggio) a sbevazzare. Insomma…. proprio non riescono a stare 5 minuti seduti tranquillamente.

Questi sono i thermos:

Ovviamente ce ne sono di diversi tipi: da semplici tazzone, a veri e propri contenitori isolati con tanto di valvola di “sicurezza” che fa uscire la bevanda solo quando la si beve (e non se si rovescia).

Poi durante la giornata lavorativa bevono, bevono, bevono e ancora bevono caffè…. sarà perchè è diluito, sarà perchè gli piace tanto…. ma a me resta l’impressione che ne bevano tanto solo perchè c’è la macchinetta per farlo in ufficio!!



Ciao!!

Coreano a S. Stefano. – 107

Eccomi qui… a S. Stefano in ufficio, perchè qui è festa solo alla vigilia e il giorno di Natale. Sono dovuto andare a controllare le piantine, se hanno acqua a sufficienza, e se stanno bene. Alcune stanno facendo già i fiori!

La vigilia e il giorno di Natale li ho passati con degli italiani, quindi è stato tutto piuttosto “tradizionale”.

Ora sono appena tornato dal pranzo al ristorante coreano con un compagno di lab (coreano pure lui…), ho mangiato un buonissimo Bibimbop, riso con zucchine, germogli di soia, carne di manzo o pollo, altri vegetali vari e uovo:

Devo dire che il bibimbop al manzo mi è piaciuto più di quello al pollo.

Una piccola curiosità: mentre i cinesi mangiano solo con le bacchette, i coreani mangiano con le bacchette e il cucchiaio (per esempio per le zuppe). Il bibimbop lo mangiano con il cucchiaio per fare più in fretta.

Comunque una cosa è certa: tutto il cibo che si trova qui nei ristoranti coreani, cinesi, giapponesi, italiani, etc. etc. è “Americanizzato”, d’altronde la nazionalizzazione delle diverse cucine è inevitabile ed è un fenomeno dilagante anche in Italia.

In ogni caso se volete mangiare qualche cosa di veramente Americano vi consiglio di andare da Marigold dove fanno i migliori hamburger di Madison!

Eccezionali!!

Enjoy yourself!