Vi annuncio che Nighted.com e Fairydawn insieme hanno raggiunto e superato quota 10000 pagine visitate, con ben 1413 visitatori da quando esistono i due siti!
Che poi… diciamoci la verità… siete sempre voi! Una ventina, o poco più, di affezionati che seguono le nostre “avventure”.
In ogni caso… EVVIVA!
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Tra poco ritorno, ma il lavoro va avanti! – 145
Tra meno di dieci giorni torno nel vecchio continente. Per prima cosa raggiungo la morosa nella Confederazione Elvetica e dopo torniamo insieme a casa.
Chissà come mai il lavoro è aumentato esponenzialmente proprio in questi giorni!! Io ho il sospetto che centri come sempre la Legge di Murphy…
Per fortuna che sfrutterò anche io la manodopera studentesca per farmi fare i trapianti di piantine che dovranno poi essere curate ed abbeverate durante la mia assenza!
Buon inizio settimana!!
Telefono che passione!! – 144
Quanti di voi usano qualche programma VoIP (Voice over IP) per chattare o telefonare a persone vicine o lontane?
Il programma più diffuso, semplice ed efficiente è sicuramente Skype. Ha un difetto: non rispetta il protocollo SIP. Questo non è il vecchio nome della Telecom, bensì il “Session Initiation Protocol“, sfruttato da altre compagnie che forniscono servizi VoIP ed utile per poter usare questi servizi anche senza accendere un computer, ma usando dei telefoni particolari “compatibili” con questo SIP o un qualsiasi programma per computer che lo supporti.
L’altra faccia della medaglia è che Skype ha un’ottima qualità audio, merito del fatto che usa un protocollo proprietario basato sul p2p (peer-to-peer). Anche Skype comunque offre dei telefoni da usare senza il computer, ma compatibili solo con il suo protocollo.
A parte tutti questi inutili discorsi tecnici, volevo richiamare l’attenzione su una cosa che, personalmente, non mi è piaciuta: da metà Gennaio Skype ha introdotto lo scatto alla risposta per chiamate verso telefoni fissi e cellulari.
Non è un gran dazio da pagare, ma ci sono alternative molto più convenienti e senza questo “costo aggiuntivo”.
Il confronto che voglio illustrarvi è fatto tra quattro gestori di telefonia VoIP: Skype (di proprietà di Ebay), Skypho (di Eutelia, una società Italiana), WengoPhone (della Francese Wengo) e Freecall (della compagnia Tedesca Betamax).
Per evitare di farvi visitare a fondo i siti dei quattro gestori che vi ho nominato vi mostro una tabella che riporta i prezzi in euro iva esclusa delle chiamate da computer a telefono fisso e mobile (se disponibile) verso Italia, Svizzera e Stati Uniti (destinazioni casuali…. ).
Fate attenzione alle due note: i prezzi di Skype non includono lo scatto alla risposta che è di 0,039? e Freecall offre 300 minuti alla settimana di telefonate gratuite verso i numeri fissi di alcune località che potete vedere sul sito del gestore. I 300 minuti gratuiti scadono alla fine della settimana, dopodichè vengono applicate le normali tariffe. Per avere ulteriori minuti gratuiti basta acquistare del credito, anche se poi non viene usato (proprio perchè chiamate gratis!).
Per quanto riguarda i software:
Skype funziona su Mac OS, Windows e Linux come anche WengoPhone che però supporta anche account di messaggistica istantanea MSN, AIM (iChat), ICQ, Yahoo, Jabber, Google Talk (mica male, eh?) e supporta anche la webcam. Skypho ha un software proprietario per Windows e consiglia X-Lite per Mac OS, mentre Freecall ha solo il software per Windows. Comunque per Skypho e Freecall potete usare un qualsiasi programma compatibile SIP: per Mac OS vi segnalo Megafon (gratuito) e EyeBeam e X-Lite (dello stesso produttore, il primo a pagamento e il secondo gratuito ed entrambi anche per windows).
Per usare Freecall con un Macintosh è necessario scaricare e installare il software su un computer con Windows, registrarsi e poi configurare uno dei programmi che vi ho descritto per Mac con le istruzioni per il protocollo SIP che trovate sul sito del gestore.
Personalmente cerco di chiamare il più possibile da computer a computer con Skype, ma per le telefonate verso numeri fissi e/o cellulari ho scelto di usare Wengophone. Ho provato anche con Freecall, ma c’è sempre stato un ritardo insopportabile. Però magari dall’Italia ad altre località questo ritardo non c’è. La mia dolce metà dalla Svizzera usa Freecall con grande soddisfazione per chiamare in Italia.
Non ho fatto riferimento ad altre offerte dei singoli gestori, alcuni offrono gratis numeri telefonici associabili all’account, altri offrono servizi di sms, per queste cose andate a visitare i siti.
Detto tutto questo… sono distrutto io e sarete devastati anche voi… quindi buon fine settimana!!
Ciao!
Spelling: questo sconosciuto. – 143
Come direbbero i giornalisti “Cambiamo decisamente argomento” e torniamo allo scopo per cui è nato questo sito: fare una cronaca di ciò che mi succede negli Stati Uniti e scoprire usi e costumi degli Americani per capirli e… evitare di diventare come loro!!
Oggi vorrei cercare di spiegarvi una cosa a volte divertente. La pronuncia delle parole italiane da parte di questo popolo straniero.
Innanzitutto quando dicono qualche parola o frase in italiano la dicono con una “cantilena” e un accento più o meno meridionale. Probabilmente per lo stereotipo che hanno della nostra lingua. Ma ciò che più mi ha colpito è come storpiano le parole per adattarle all’inglese:
pepperoni, pepperoncini, salami (dopo spiego meglio) e fritatta (raro, ma c’è!).
Sapete, e se non lo sapete ve lo dico, che in inglese non si pronunciano le doppie lettere. Addirittura durante una breve discussione sulla lingua italiana e inglese ho chiesto se avessero parole inglesi con doppie consonanti e sovrapensiero mi hanno detto che non ce ne sono (falso: opportune, immediately, usually, exaggerate, communication, etc.). Per questo motivo loro leggono allo stesso modo peperoncini e pepperoncini, ma evidentemente hanno aggiunto quella “p” per far dare alla parola una somiglianza con l’inglese “pepper” (pepe). Stessa cosa per fritatta dove la “doppia t” è nella posizione sbagliata, ma tanto a loro non cambia niente!
La parola “biscotti”, che fortunatamente scrivono in modo corretto, viene pronunciata più o meno come “bisgodi”! Io ho provato a farglielo dire nel modo corretto, ma ci vorrebbe in corso intensivo.
Questo spiega anche perchè spesso sbagliano a scrivere il mio nome cambiandolo in “Filipo” e, ovviamente, così mi chiamano.
Discorso diverso per “salami”. Anche al singolare loro chiamano il salame “salami”, perchè la “e” finale la pronunciano come una “i” per cui tanto vale scrivere sempre e solo salami. Quindi chiedono un panino con salami, o una fetta di salami, o cose del genere.
Comunque, morale della favola, questo è il risultato:
Ora me ne vado a casa!! Ciao!!
Per i nostalgici – 142
Ore 21.39 – 141
…tutto tace. Finito di aggiornare il sito e finita la pcr di tarda serata me ne vado a prendere l’autobus che passerà tra 10 minuti!!
See you!
Fine primo tempo… reprise! – 140
Eccomi qui… sono vivo e sono tornato, non temete (o non gioite)! Ho solamente avuto da fare un po’ più del solito. Vorrei pubblicare una risposta che ho ricevuto al precedente messaggio, quello dell’intervallo alla fine del primo tempo, da parte di mio zio che segue questo blog e che saluto.
Ciao Fili, ti scrivo per toglierti un dubbio, (e divagare sulla TV di allora).
La pausa tra il primo ed il secondo tempo è praticamente sempre esistita nei film altrimenti detti lungometraggi in quanto, quando si usavano le pellicole per le proiezioni, le bobine dette pizze, contenevano al massimo 45 o 60 minuti di filmato e un film durava anche molte ore (Via col vento ne dura circa tre e mezzo).
Mi ricordo quando avevo 6-8 anni (1970-1972) e la domenica pomeriggio si andava con gli amici al “peocetto” (il cinema che c’era, ma c’è ancora adesso anche se adibito ad altre funzioni, in parrocchia dello Spirito Santo) [quartiere Forcellini a Padova, ndr] , il tempo che serviva per il cambio della pellicola veniva usato per ristorarsi, tutti gli spettatori si ammucchiavano davanti al banco del “baretto” che vendeva pop-corn, patatine, gasosa, spuma, caramelle e ciucetti vari.
Poi hanno inserito nelle pause tecniche del cambio pellicola le pubblicità e da allora non abbiamo più pace, con pubblicità martellanti, assillanti e ipnotizzanti; mentre ai miei tempi quando la TV era veramente in B/N noi bambini attendavamo con fervore la fine del telegiornale per vedere quei cinque minuti del mitico Carosello (e questo nemmeno tu te lo ricordi) con personaggi mitici da “Calimero” a “Carmencita” dalla brava Mariarosa che faceva 10-100-1000 torte diverse con una sola bustina di lievito bertolini alla simpaticissima ape del miele ambrosoli dal Commissario Sheridan che beveva il “Biancosarti, mette il fuoco nelle vene” a “Ernesto Calindri” e il suo slogan “… contro il logorio della vita moderna… Cynar, a base di carciofo” e potrei parlartene per ore di quelle bellissime pubblicità “Moplen, Folonari, la dolce Euchessina , il digestivo Antonetto, il mitico pugno di ferro del fernet branca, il gigante buono, Le lamette da barba (non so se sai di cosa sto parlando) beh.. se il mitico Ernesto vivesse adesso capirebbe cos’è il logorio della vita moderna…
Devo essere sincero: il carosello non me lo ricordo, però ho un ricordo, probabilmente delle prime pubblicità… o della fine del carosello, di Mariarosa e del lievito bertolini (mi ricordo anche la sigletta…), dello slogan del Cynar, della dolce Euchessina come anche del confetto Falqui e della Magnesia San Pellegrino e forse di altre cose a cui dovrei solo pensare fortemente…!
Ai nati o vissuti negli anni ’60/’70, ma anche ’80, consiglio di andare a visitare il sito anima mia
Ciao!!
Fine primo tempo. – 139
Continuando le riflessioni in ambito televisivo… quante persone sotto i 25 anni ricordano che al cinema e in televisione c’era l’interruzione tra il primo e il secondo tempo?
Non ci credete? Davvero?? Forse allora non vi ricordate nemmeno le TV in bianco e nero… Chiedetelo ai vostri genitori!!
Ebbene si! Ci stavo ripensando dopo aver rivisto “Mani di velluto” con Adriano Celentano ed Eleonora Giorgi, un film del 1979. Sono rimasto “sorpreso” quando ho rivisto l’interruzione con le scritte Fine primo tempo e Inizio del secondo tempo, l’avevo dimenticato pure io!! In televisione c’era questa pausa quando i film iniziavano alle 20.30 precise perchè, dopo il telegiornale, non c’erano quei quiz o programmi inutili, ma iniziava subito il vero intrattenimento per la famiglia. E mi ricordo i film della Disney che venivano trasmessi su Rai Uno alla domenica sera, come anche i film, sempre sullo stesso canale, il Lunedi sera per la serie Lunedìcinema, anticipati da quella breve sigletta cantata da Lucio Dalla e gli Stadio con la pellicola cinematografica che prendeva il volo trasformandosi in una specie di colomba stilizzata (tra l’altro questa sigletta è scomparsa solo da pochi anni).
Oppure I Bellissimi di Rete4, in seconda serata, anche li con l’interruzione tra il primo e il secondo tempo, ma con, in più, due brevi interruzioni all’interno dei due spezzoni di film.
Ma quando è scomparso l’ultimo film con questa “tradizione” del primo e secondo tempo?
Bho!! Chi se lo ricorda? Io proprio no!
Però so che è stata fatta sparire quando hanno dovuto/voluto aumentare il numero di pause pubblicitarie. Ormai ogni quanto c’è una pausa pubblicitaria? Com’è? 15 minuti o 20 di film e 5-6 di pubblicità??
E al cinema? perchè c’era questa interruzione? è forse stata introdotta in TV per rispettare il format cinematografico? Ma dal cinema come mai è stata tolta visto che la pubblicità nel mezzo per fortuna ancora non c’è??
Mistero….
E se non ricordate niente di tutto ciò, siete semplicemente troppo “piccoli”.
Ciao!!
La tecnologia di CSI. – 138
Mi sono portato dall’Italia diverse serie di telefilm per passare alcune serate visto che non sempre ho voglia di leggere qualche articolo o leggere un romanzo in inglese (40 pagine in due mesi… no comment!!).
Tra le serie c’è CSI Las Vegas, uno dei telefilm più famosi e conosciuti.
Volevo fare tre brevi riflessioni scientifico-tecnologiche.
La prima: si risolve tutto con il DNA e la chimica.
Si, è vero, il codice genetico è unico per ogni essere vivente ed è possibile trovare “l’assassino” da un capello lasciato sulla scena del crimine… ma il sistema che usano in questo telefilm è piuttosto inverosimile. Ovviamente per motivi “scenici” non è possibile mostrare tutti i passaggi, ne, tantomeno, far capire alla gente che ci vuole un po’ più dei 5 minuti che ci mettono loro. E poi è ridicolo l’uso che fanno delle pipette (poverini, li capisco, sono attori, mica biologi!!) e si vede lontano un miglio che non sanno pescare qualche liquido senza fare bolle nel puntale. Ultimo, usano spesso la stessa macchina per analizzare il DNA, un campione di tessuto, o altro. Ridicolo!
Seconda cosa: le foto si possono ingrandire a piacimento.
Questa è una cosa che non sopporto proprio!! Pare che la polizia abbia dei software meravigliosi in grado di ingrandire all’infinito qualsiasi foto per vedere ogni dettaglio possibile e immaginabile! E ancora meglio: dettagli riflessi nell’occhio della vittima fotografata… Ancora più ridicolo!! Tanto per capire, una foto digitale non si può ingrandire a dismisura! Ad un certo punto si vedranno solo “quadrettoni” e col cavolo che è possibile vederle come fanno loro. Neanche con i software più evoluti e costosi: l’informazione che la fotocamera non riesce a “catturare” non può essere ricostruita da nessun computer.
Terza riflessione: il mouse non esiste, si fa tutto con la tastiera.
Mi lascia molto perplesso come qualsiasi programma per computer usino per fare qualsiasi cosa, venga comandato solo scrivendo (anche molto velocemente) con la tastiera. Ma pensiamoci un attimo, oggi si usa praticamente solo il mouse!! Ovunque, in qualsiasi sistema operativo, in qualsiasi software (bhe… il 90%!). In qualsiasi magico programma per ingrandire le foto… si usa il mouse! Cosa cavolo avranno da scrivere?? Forse: “Caro computer, per favore, potresti farmi vedere la faccia dell’assassino che c’è in questa foto? è riflessa nei frammenti rotti dello specchio dietro la porta socchiusa del bagno che ha la luce spenta!”
Anche qui il motivo è semplice quanto stupido: quando viene inquadrato il monitor dove apparirà il tanto sospirato risultato, deve sentirsi l’investigatore che armeggia con il computer. Meglio far sentire un bel rumore da dattilografo che un non-rumore di mouse che si muove sul tappetino, no?
Bhe… lasciando perdere CSI che ormai è vecchio e stravecchio, provate a far caso a queste cose la prossima volta che guardate un telefilm o una serie investigativa o in qualunque trasmissione dove venga usata l’alta tecnologia… e poi fatemi sapere!
Ciao!!
Che fresco! – 137
Oggi è una giornata meravigliosa! Cielo limpido, sole splendente, aria gelida, neve un po’ ovunque. E -16 ¬∞C. Tanto per farvi capire… questa mattina mi sono fatto una bella camminata di 40 minuti per andare a pagare l’affitto e stando fuori al fresco il fiato mi si congela sulla barba e sulla sciarpa stile Reinhold Messner sull’Everest!
Nonostante questo ho incrociato una ragazza con fuseaux corti sotto il ginocchio (e vabbè… magari aveva caldo…) e un’altra con i sandali senza calze calzini o altro!!
Ciao!!