Category Archives: varie ed eventuali

La morosa è ripartita… – 260

Eccomi qui di ritorno dall’aereoporto Chicago òHare dove ho accompagnato la morosa a prendere l’aereo. Sono appena arrivato a Madison con l’autobus.
Lei ha preso l’aereo circa 2 ore e mezza fa, mentre io sono partito prima, circa 3 ore e mezza fa… come mi faceva notare giustamente è sempre lei a dovermi salutare… io parto sempre per primo, in ogni caso, anche quando l’aereo lo prende lei!!
Ora me ne vado a casa… la prossima volta che ci vediamo dal vivo sarà tra quattro mesi e mezzo…
Penso che si farà viva con un post tra Lunedì sera e Martedì direttamente da Losanna, per cui controllate il suo sito ad inizio settimana!

Buona Domenica!

Quarters. – 246

In America le monete circolanti sono da 1 centesimo detti anche “penny“, 5 centesimi che prendono il nome di “nickel” dal fatto che sono coniati con una lega nickel/rame, 10 centesimi detti “dime“, dal latino “decima pars”, e i “quarters“, monete da 25 centesimi che, come indica il nome, sono un quarto di dollaro. Più volte il governo ha cercato di introdurre la moneta da $1, ma senza successo. La gente preferisce la verde banconota.
In ogni caso, dal 1‚àû Gennaio 1999 vengono introdotti ogni anno cinque “state quarters” cioè monete da 25 centesimi con una faccia dedicata ad uno dei cinquanta stati. Il programma di conio è ancora in corso e finirà nel 2008. Io sto collezionando tutti i quarti di dollaro, ma visto che torno a fine Ottobre sicuramente mi mancheranno i seguenti: Oklahoma, New Mexico, Arizona, Alaska e Hawaii.
La mia collezione al momento attuale vede ben ventisette monete diverse, ma togliendo le cinque che non potrò raccogliere personalmente, secondo voi riuscirò a trovare le restanti diciotto?
Sono anche a caccia di qualche quarto di dollaro e dime coniati precedentemente al 1964: sono d’argento! Mi hanno assicurato che ogni tanto qualcuno capita… ma fin’ora non ne ho trovato nemmeno uno.

Qui i quarters che ho tenuto:

Welcome to the Marlboro Country! – 239

Non fumo, so bene quanto faccia male fumare e cerco di far smettere gli amici, ma, giusto per la cronaca, vi dico che qui a Madison un pacchetto di sigarette costa in media $3-3.50. Alcune marche costano di più, altre di meno, ma il prezzo medio corrisponde, al cambio attuale, a 2,20‚Ǩ-2,60‚Ǩ al pacchetto!
E detto questo: smettete, ne guadagnerà la vostra salute e il vostro portafogli!!

Italia-America 1-1 – 228

Tempo fa ho segnato un punto a favore dell’Italia contro l’America per quanto riguarda la telefonia mobile: la disponibilità di tariffe, soprattutto prepagate, i costi e la semplicità sono decisamente migliori nel nostro paese. Ora però gli Stati Uniti pareggiano segnando un punto a loro favore nel campo della musica: i prezzi dei CD sono bassissimi!!
Ovviamente ci sono differenze sostanziali tra le ultime uscite e i CD un po’ più datati, ma in ogni caso il costo si aggira attorno ai 12-15 dollari per album. Ovvio che i doppi, le raccolte, le edizioni speciali costano di più, ma comunque sempre meno che in Italia!
Insomma, ho comprato 3 CD e ho speso l’equivalente, tasse incluse, di 26 euro! In Italia quanto avrei speso??
E il bello è che, pur costando così poco, la gente qui preferisce comunque comprare le canzoni su iTunes o servizi simili pur avendo un brano con qualità minore. In questo modo c’è però più scelta… uno non è costretto a prendere l’intero CD per una o due canzoni e, in ogni caso, si spende un po’ meno (un album intero di solito costa generalmente $9,99 e una singola canzone $0,99).
Comunque ho già una piccola lista di Compact Disc da comprare… dato che tra prezzo ridotto e cambio favorevole è un vero affare!! E non fatemi richieste che ne avrò già troppi!
Visto che non posso lasciarvi senza qualche curiosità o notizia interessante vi dico che il Compact Disc è stato inventato in collaborazione da Philips e Sony che hanno messo i loro ingegneri al lavoro nel 1979 e inizialmente il supporto doveva avere un diametro di 11,5cm e una capacità di 60 minuti di contenuti audio. Però l’allora vice-presidente della Sony Norio Ohga, in accordo con Philips, suggerì che il supporto dovesse contenere per intero sullo stesso lato la Nona sinfonia di Beethoven: 74 minuti di musica.
Quindi le dimensioni del disco furono aumentate a 12cm di diametro. Pare che questa sia stata una mossa astuta da parte di Sony che all’epoca non aveva ancora nessun impianto di produzione di CD, mentre la Polygram (al tempo proprietà di Philips) aveva in Germania un impianto per dischi di 11,5cm di diametro. Capite anche voi che Philips dovette accettare i 12cm perdendo il vantaggio temporale che aveva su Sony.
Comunque i primi Compact Disc vennero pubblicati nel 1982 in Giappone e, negli anni successivi, presero piede negli Stati Uniti e poi nel resto del mondo.

Qui i CD che ho comprato:

Primo Maggio. – 221

Brutti schifosoni… in Italia non fate altro che ponti, feste, lunghi fine settimana… e io non mi sono beccato il 25 Aprile e non festeggio neppure il 1‚àû Maggio!! E per giunta alle 21 sono ancora in lab a lavorare… e come se non bastasse…… ha iniziato a piovere e non ho l’ombrello!!!
Pasiensa!
Buona festa del lavoro a tutti!! E divertitevi!

Al miglior professore… – 217

Oggi pomeriggio sono stato al Fluno Center al Faculty Distinguished Teaching Awards 2007, un evento dedicato al riconoscimento dei docenti universitari più meritevoli (della Università del Wisconsin-Madison ovviamente). La “mia” prof è stata premiata ed ha ricevuto la targa del “Emil H. Steiger Award”, ed un assegno di $5000!!
Sono stati premiati dieci docenti universitari di diversi dipartimenti: tutti hanno ricevuto una targa commemorativa e un premio in denaro (sempre $5000). Oltre al suddetto riconoscimento c’erano il “William H. Kiekhofer Award”, il “Chancellor’s Award”, il “Van hise Outreach Teaching Award” e il “Class of 1955 Award”. Ovviamente per la valutazione di eccellenza nell’insegnamento c’è una commissione dedicata formata da altri docenti e “graduate students” che si avvalgono anche del giudizio degli studenti universitari.
Vorrei ricordare a tutti che anche in Italia, o almeno all’Università di Padova, gli studenti valutano i professori con una scheda di fine corso. Solo che a mio modestissimo parere non serve a niente! Io non ho mai sentito di un docente preso a bacchettate perchè fa schifo ed è valutato male o di un altro premiato ed encomiato per il suo lavoro. E purtroppo nelle nostre università sono molti i docenti che fanno schifo e andrebbero licenziati in tronco o perlomeno sollevati dall’insegnamento!!
E qui mi fermo che tanto i discorsi sono sempre gli stessi!

Ciao!

P.S.: Ma “Fluno Center” non fa un po’ ridere?

Spirito montanaro. – 210

Amo la montagna, adoro osservare la natura “incontaminata”, mi piace camminare per sentieri e boschi, ma una cosa che non sopporto è il fatto che quando si incontra altra gente sconosciuta ci si debba salutare.
perchè? Ma chi ti conosce? Chi sei? Da dove vieni? Cosa mi rappresenti???
Insomma, ditemi che sono asociale, ditemi che sono scortese, ma non ho mai capito questa esigenza o tradizione o qualsiasi altra cosa sia.
In ogni caso, proprio per un fatto di cortesia, in montagna non nego mai il saluto e ricambio sempre.
Però ora mi si ripropone lo stesso problema qui a Madison. Cammino per strada e la gente mi saluta. Ma sono così affascinante? Che salutano a fare?
Ieri mi ha salutato perfino uno in bicicletta che stava arrancando per una salita (io ero a piedi e in discesa). Ma io mi domando: “Caro Americano, stai pedalando come un dannato per superare questa salita, ma chi te lo fa fare di girare la testa, guardare uno sconosciuto sul marciapiede, tirare il fiato, di cui sei abbondantemente a corto, per sbiascicarmi un saluto mozzato sul più bello? Chi te lo fa fare???”
Questa mattina sto andando a prendere l’autobus, incrocio un tipo che mi guarda e mi chiede come va.
è piuttosto comune qui negli Stati Uniti rivolgere la parola a perfetti sconosciuti, mi avranno salutato almeno un centinaio di persone mai viste da quando sono qui!
Ma io dico, c’è un vero motivo per farlo?
Stai chiedendo l’ora? No!
Una indicazione stradale? No!
è caduto il portafoglio? No!
E allora smettetela di salutare e chiedere come va a chiunque vi capiti sotto il naso!! Che prima o poi succede che incontrate quello che si è svegliato con le palle girate, tira fuori la pistola e fa una strage!!
O forse qui sono tutti ex-montanari…

Caccia al killer. – 208

Notizia veramente tragica, probabilmente lo saprete tutti, questa mattina al campus del Istituto Politecnico
della Virginia c’è stato un tipo che è andato fuori di testa. Cercava la fidanzata e ha fatto una strage di studenti, uccidendo 32 persone e ferendone altre.
Tutto il mondo è paese e qualche anno fa c’è stata una sparatoria anche a Padova, al dipartimento di Ingegneria meccanica, però il problema è la facilità con cui negli Stati Uniti ci si può procurare un’arma… solita politica Americana del diritto a difendersi.
In diversi stati ci sono diverse leggi che regolano il porto d’armi. In Louisiana, mi pare, si può tenere un’arma a patto che non sia visibile. Insomma… nella fondina sotto la giacca o niente! In Texas invece, sarà che sono tutti cowboys, è lo stato più liberale in fatto di armi ad uso personale.
Non mi dilungo oltre sull’argomento che qui sono le 21.15… ora me ne vado a casa!

Ciao!!