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Hack Canon EOS 400D.

Periodicamente mi sorge il desiderio di cambiare macchina fotografica e, sistematicamente, la moglie mi inibisce e impedisce lo sperpero del patrimonio ormai comune (dovevo farlo prima di sposarmi… adesso è tardi…).
Ma perché volere una macchina fotografica nuova? E' il fotografo che fa belle foto? O la macchina? O l'obiettivo (dato che voglio pure quelli…)? A tal proposito mi viene in mente questa barzelletta: "Una sera un mio amico che si diletta di fotografia, invitato a cena, mostrò alcune foto che aveva portato con sè. La padrona di casa, guardandole, esclamò: "Bellissime, deve avere una macchina fotografica eccellente!". Al momento di andare via, il mio amico rivolto alla padrona, disse: "Ottima cena: lei deve avere pentole di buona qualità!". (Simon Evans)"

Comunque il punto è che secondo me una bella foto viene per l'70% dal fotografo e per il 20% dall'attrezzatura. Il restante 10% è il culo di essere al momento giusto nel posto giusto (con la macchina fotografica in mano, accesa e pronta a scattare). Quindi cosa manca alla mia Canon EOS 400D? Tante, tantissime cose che non sto neanche ad elencare. Ma il punto del post è che si può ottenere qualche cosa di più "hackerando" il firmware della EOS 400D, quindi se avete questa macchina e volete renderla un po' più "professionale" continuate a leggere.

Cosa si ottiene di più?
Poche cose, ma buone.
1. La possibilità di usare la sensibilità 3200 ISO (la 400D è limitata a 1600 ISO) e di avere passi intermedi tra i 100 ISO e i 3200. Si avranno quindi 100, 125, 160, 200, 250, 320, 400, 500, 640, 800, 1000, 1250, 1600, 2000, 2200, 3200. In neretto le sensibilità standard, le altre sono aggiunte dal firmware modificato. Ci sono anche i valori 32, 40, 50 e 80 ISO che sono selezionabili, ma corrispondono, in realtà, sempre a 100 ISO.

2. Possibilità di usare lo spot metering che, per chi non lo sapesse, è la misurazione dell'esposimetro integrato nella fotocamera in un punto (in questo caso centrale) molto piccolo. Questo permette una misurazione più precisa rispetto alle misurazioni parziali o pesate su tutto il campo ripreso dalla fotocamera.

3. Attivazione del menù tecnico (factory menu) che permette di fare alcuni test sulla macchina fotografica e di vedere il numero totale di scatti del corpo macchina.

Come si attiva tutto ciò?
Semplice. Appuratevi di avere la batteria completamente carica. Dopo aver aggiornato la macchina fotografica con l'ultimo firmware disponibile (1.1.1 dal sito Canon) seguite queste istruzioni:

ATTENZIONE, NON MI PRENDO ALCUNA RESPONSABILITA' PER EVENTUALI PROBLEMI, O MALFUNZIONAMENTI DELLA VOSTRA MACCHINA FOTOGRAFICA IN SEGUITO ALLA APPLICAZIONE DELLE ISTRUZIONI SUGGERITE!

– Formattate la scheda di memoria CF dal menù della macchina fotografica.
– Con un lettore di schede esterno copiate sulla root della scheda (in pratica fuori da ogni directory) il file testfir.fir che potete scaricare da qui.
– Inserite la scheda nella EOS 400D e accendete la macchina. Dal menù aggiornate nuovamente il firmware. Il display si spegnerà, quindi aspettate almeno 10 secondi, poi spegnete la macchina e togliete la batteria.
– Togliete la CF, usando di nuovo il lettore di schede fate una formattazione veloce con il computer e scaricate CardTricks 1.45.
– Avviate il programma scaricato e rendete la schedina avviabile cliccando su "CF boot sector" e quindi sul pulsante "Make Bootable".
– Scaricate quindi l'ultima versione disponibile del file AUTOEXEC.BIN da questo link. Il file ha, come estensione, la data di creazione. Rinominate il file in AUTOEXEC.BIN e copiatelo nella root della scheda di memoria.
– Inserite la scheda nella macchina fotografica e accendetela. Se il pulsante "Direct Print" si illumina brevemente di blu siete a cavallo! 

Ora per attivare le sensibilità ISO aggiuntive vi basta scegliere l'ISO dal solito menù e cliccare il tasto "Direct Print" più volte fino alla sensibilità ISO desiterata. Selezionate ISO 100 e premete il tastino per avere 125, 160. Selezionate ISO 200 e premete per avere 250, 320, e così via fino a 3200.

Per attivare la funzione spot metering scegliete la "misurazione valutativa" dall'apposito menù e premete il tasto "Direct Print". A quel punto il nuovo metodo di misurazione è attivo.

Per attivare il "Factory menu" entrate nel menù principale della fotocamera, premete il tasto "Direct Print", uscite dal menù e rientrateci. Voilà, fatto anche questo.

Ricordate, se formattate la scheda di memoria o usate una scheda diversa (senza l'AUTOEXEC.BIN) l'hack non funzionerà e tocca rifare tutto da capo. Se conoscete l'inglese date un'occhiata a questo sito dove è tutto spiegato per bene e trovate anche i files da scaricare. Il tutto fa parte del progetto Canon Hack Development Kit, una serie di software e firmware per alcune fotocamere Canon (anche compatte) che permettono di aggiungere funzionalità non presenti di default, dateci un'occhiata!

iAssorbente.

Niente: Newton era, come previsto, un nome "scomodo" o vecchio. iPad è il nome del nuovo aggeggio di Apple, nome che è già stato criticato e preso di mira perché in Inglese vuol dire anche assorbente (per meglio dire "materiale assorbente", e di conseguenza anche assorbente igienico). Bhe, quelli che criticano il nome e la scelta del reparto marketing di Apple non hanno in mente che: iPad è molto simile ad iPod, nome che tutti conoscono e, soprattutto, che se anche si pensa ad un assorbente comunque è un nome che resta in testa.

Perché non semplicemente…

…Newton? Dai, le scrivo pure io quattro righe sul nuovo prodotto Apple che dovrebbe essere presentato domani. C'è chi lo chiama iSlate, chi iTablet, chi iPad ma perché non Newton? Per chi non lo sapesse l'Apple MessagePad, è stato il primo palmare della famiglia Newton introdotto nel mercato dei prodotti tascabili. Questi PDA sono stati prodotti da Apple tra il 1993 e il 1998, nel periodo in cui al comando dell'azienda c'era John Sculley (che per la cronaca ha inventato il termine PDA) e Steve Jobs era a capo della NeXT. Lo stesso Jobs ha chiuso il progetto Newton, e ben altro, nel momento in cui è tornato ad essere CEO di Apple per risollevare la società dalla crisi. Comunque i Newton all'epoca erano considerati ottimi palmari e tutt'ora c'è chi li paragona all'iPhone.

Proprio per questo motivo non credo che Apple utilizzerà il nome Newton per un tablet (se mai sarà presentato un tablet). Un palmare è, come dice il nome, un dispositivo da tenere con una mano, da taschino: piccolo, leggero, facile da usare, portabile e usabile ovunque senza problemi. Un tablet da 10-11" è qualche cosa di troppo ingombrante per prendere il posto della classica "agendina elettronica" (ormai evoluta).
Inoltre mi parrebbe strano che Jobs, o chi per lui, facesse ricorso ad un nome "vecchio" per un ipotetico nuovo prodotto. Domani, quindi, gli interessati sapranno il nome, ma soprattutto la funzione di questo nuovo tablet/ebook-reader/aggeggio-tuttofare.

Detto tutto questo ritenendo iPad come appena accettabile penso che Newton sia buono, mentre sorvolo completamente su iTablet o iSlate. Vedremo…

Moglie sparatutto.

L'altro ieri abbiamo raggiunto quota 10 giochi per il Nintendo Wii. Wii sport, Wii play, Wii Fit e Wii Fit Plus, Dragon Ball Z: Budokai Tenkaichi 2, GT Pro Series, Super Paper Mario, Puzzle Quest: Challenge of the Warlords, Battalion Wars 2 e, ultimo acquisto, The House of the Dead: Overkill.

Chi non conosce la serie di "The House of the Dead" non si perde molto. E' il classico gioco arcade che ha fatto parte dei maggiori e più famosi sparatutto da sala giochi, ma, in fondo, la storia è scontata e si fa veramente poco: sparare, sparare e sparare a zombie e mutanti. Comunque, la giocabilità è buona, ci si diverte ad accoppare mostri senza dover pensare troppo a cosa fare. Ho detto che "ci" si diverte perché…. gioca anche la moglie!!!
In negozio mi ha brontolato perché "devi proprio spendere 29 franchi che tanto non ci giochi mai??" (era il videogioco che costava meno…). Arrivati a casa l'ho messo su e provato e 10 minuti dopo era lì a dirmi "finisci adesso, dai che voglio giocare anche io!".
E via così che abbiamo giocato in due per quasi un'ora.
Ieri, tornati dal lavoro, mi chiede di giocare (altri 40 minuti). Dopo aver visto un film in TV mi ri-chiede di giocare (altra mezz'ora fino a dopo mezzanotte).
Questa sera appena messo piede in casa: "uccidiamo un po' di mostri?"

Che dire, non avevo idea che le piacesse questo genere! A saperlo lo avrei comprato prima! A meno che non sia un semplice modo per sfogare un po' la rabbia repressa che i colleghi le scatenano giorno dopo giorno…

Cloud tag 3D per WordPress.

Forse avrete notato che ho cambiato la cloud tag del blog, facendola passare da un semplice elenco statico delle tag degli articoli ad un elenco animato tridimensionale. Per chi non sapesse cosa sono tag e cloud tag: i tag sono delle “etichette” che vengono associati ai post, a questo assocerò i tag “blog” e “wordpress”. La cloud tag è un semplice elenco di tutte le etichette usate nei post. In questo modo il visitatore che, sulla cloud tag, cliccherà su “wordpress” potrà leggere un elenco di tutti i post etichettati con quella tag.
Comunque, per tornare in tema, per cambiare l’elenco standard fornito con l’installazione di WordPress ho scaricato il plug-in WP-Cumulus che si occupa di generare un’animazione 3D in Flash, con l’elenco delle etichette, navigabile con il mouse.

Qui di seguito una breve serie di istruzioni per installare WP-Cumulus:

  1. Dopo aver scaricato il plug-in dall’apposito sito, scompattate il file zip
  2. Caricate via FTP la directory appena estratta sul server che ospita il vostro blog nella directory wp-content/plugin
  3. Nel pannello di controllo di WordPress accedete alla pagina dei plug-in e attivate WP-Cumulus
  4. Una volta attivo accedete alla sezione widget e trascinate il nuovo plug-in tra quelli presenti nella barra laterale
  5. Eventualmente eliminate dalla barra laterale il precedente plug-in per le tag.
  6. Impostate il plug-in come veglio vi aggrara: colore dei tag, dimensioni dell’animazione, velocità, etc. e salvate tutto

Il gioco è fatto, dovreste avere la nuova nuvola animata al posto del precedente elenco.
Gli unici aspetti negativi di questo plug-in è che per trovare il tag che volete dovrete faticare un po’ di più e che non gestisce più di 80 tag (per non affollare l’animazione rendendo tutto illeggibile). Purtroppo, inoltre, essendo un’animazione in Flash se questo non è installato correttamente la cloud tag non sarà visibile dall’utente, ma ormai è sempre più raro che qualcuno non abbia Flash. Capita più spesso che alcuni lo blocchino volontariamente.

Comunque, il plug-in, pur di dubbia utilità, è perlomeno carino e utile per personalizzare un po’ il proprio blog.

Attenzione spam! Mail da yoesy.com

E' da un po' di tempo che ricevo poco spam sulle caselle di posta elettronica. Sempre le solite cose: Viagra, medicinali, avvisi dalle banche, etc.
Qualche giorno fa mi è arrivata una nuova e-mail che, come sempre, invita l'utente a cliccare a destra e a manca attirandolo con metodi a dir poco truffaldini. La mail che mi è arrivata recita:

sei tu nella foto vero?
http://www.ioesy.com/foto/pippus

 

Se non visualizzi correttamente questo messaggio, clicca su "Visualizza immagini sottostanti" OPPURE "Display images below" Ricevi questa email perchè un utente di ioesy.com ha utilizzato il servizio di segnalazione ad un amico. Leggi le condizioni di servizio. per non ricevere altre comunicazioni accedi qu

Ovviamente ho rimosso i link per sicurezza. Comunque il primo sospetto che si tratti di una mail fraudolenta viene dal fatto che è inviata da un indirizzo "noreply@yoesy.com", ma il link rimanda ad un fantomatico sito "ioesy.com" che però al momento non esiste. Esiste(va) invece  "yoesy.com", un sito apparentemente studiato per fare scherzi ad amici e conoscenti. In questo momento anche questo sito non è disponibile. In ogni caso chiedeva il proprio indirizzo mail e l'indirizzo di amici a cui mandare un link con il caricamento molto lento di un'immagine di Homer Simpson che, a metà caricamento, scompariva per far apparire improvvisamente il clown di IT. Comunque cercando a chi è intestato il sito spunta fuori che…:

Domain Name: YOESY.COM
Registrar: GODADDY.COM, INC.
Whois Server: whois.godaddy.com
Referral URL: http://registrar.godaddy.com
Name Server: NS1.SUSPENDED-FOR.SPAM-AND-ABUSE.COM
Name Server: NS2.SUSPENDED-FOR.SPAM-AND-ABUSE.COM
Status: clientDeleteProhibited
Status: clientRenewProhibited
Status: clientTransferProhibited
Status: clientUpdateProhibited
Updated Date: 10-dec-2009
Creation Date: 03-feb-2009
Expiration Date: 03-feb-2010

…il dominio è stato sospeso per spam. E qui il cerchio si chiude! Quindi, ora in teoria se doveste cliccare sui link di una mail simile non dovreste correre rischi, ma comunque fate sempre attenzione, non si sa mai!

 

ATTENZIONE! IL SITO E' STATO RIAPERTO (16-12-2009). Personalmente lo ritengo ancora "sospetto", quindi rinnovo l'invito a fare attenzione.

Samsung B5702 Dual Sim.

Tornando in tema di recensioni, giusto per lasciar perdere il laboratorio per un po’, da poco ho cambiato cellulare (anzi, cellulari). Parlo al plurale perché ho mandato in pensione un Sony Ericsson K710i e un Samsung C520 (che ho passato alla moglie) rispettivamente con scheda SIM Italiana e Svizzera. Li ho “eliminati” entrambi perché ho preso un Samsung B5702 Dual Sim. Come dice il nome il telefono in questione ha due alloggiamenti per tenere due SIM contemporaneamente attive. In pratica è possibile chiamare e ricevere telefonate (e messaggi) contemporaneamente su due schede (entrambi i segnali sono GSM/EDGE Quad band).

La confezione comprende telefono, batteria da 1200 mA, un caricabatterie, un cavo USB, un paio di auricolari in-ear e un cavo con microfono e pulsante per la risposta al quale possono essere attaccati gli auricolari in dotazione o un qualsiasi altro tipo di cuffie.
Il telefono non è touchscreen. Ha un display da 2.4 pollici e fotocamera da 3 megapixel. E’ uno telefono slider con normale tastierino numerico spesso 17 mm, alto 106 e largo 52 mm dal peso di 86 grammi.
Ha una memoria interna di soli 10Mb, ma supporta una scheda di memoria micro SD fino ad un massimo di 8Gb (non inclusa nella confezione). In ogni caso è possibile memorizzare sulla memoria del telefono fino a 1000 contatti (nome, cognome, 4 numeri diversi, indirizzo, compleanno, foto e altro) e 200 SMS.
La lettera B davanti al numero di modello indica che si tratta di un telefono “Business”, in particolare il telefono è in grado di aprire files di Microsoft Office, PDF, TXT, BMP, JPG, PNG, oltre che MP3, AAC, e altro.
Ovviamente leggere un PDF o un altro tipo di documento su uno schermo da 2.5 pollici è una sofferenza più che un pregio dell’apparecchio: pur essendo possibile ingrandire i documenti fino al 100% della dimensione normale, è molto scomodo spostare l’area del documento inquadrata. Ha un browser wap, ed è possibile configurarlo per leggere la posta elettronica, ma sempre in maniera molto scomoda. In altre parole: è inutile e/o difficile usarlo come sostituto del computer al pari di iPhone o altri smartphone.
Piuttosto è comodo poter ascoltare MP3 (che possono anche essere impostati come suonerie) anche se la navigazione e l’organizzazione delle canzoni lascia un po’ a desiderare. Per quanto riguarda il reparto fotografico, non che mi aspetti molto da un telefono, purtroppo manca un led che faccia da flash/illuminatore: sul Sony Ericsson lo usavo spesso e volentieri come mini torcia al buio. Per il resto le foto sono decenti, per un cellulare, anche se l’autofocus è piuttosto lento.

Insomma da quello che ho scritto fin’ora pare che questo telefono sia una baracca, ma non è così. Avendo già un lettore mp3, una macchina fotografica digitale, un computer con cui posso navigare su internet dal lavoro e da casa, l’unica cosa che deve essere funzionale, per me, in un cellulare è che telefoni e che mandi SMS. Questo il Samsung lo fa molto bene! E che novità, direte voi. Bhe, la “novità” è che il cellulare in questione è dual-sim e la gestione delle due schede funziona a meraviglia.
Le SIM sono attive contemporaneamente, ma una delle due è impostata come predefinita: in pratica quando chiamo o scrivo SMS è quella che viene selezionata automaticamente. In caso si voglia fare una chiamata o inviare un messaggio con la seconda SIM basta premere un tastino laterale al momento della selezione del numero da chiamare o a cui inviare il messaggio e il telefono userà l’altra scheda. Le due SIM possono anche essere disattivate indipendentemente.
In caso abbiate una tariffa conveniente di giorno con un operatore e di notte con un altro oppure un numero di lavoro che volete usare durante il giorno e uno privato da usare di sera, è possibile impostare un orario al quale il telefono cambia automaticamente da una scheda all’altra mettendo come predefinita quella di cui avete bisogno nel dato momento della giornata. Ovviamente sul display viene visualizzata la presenza del segnale di entrambe le schede, come anche il nome dell’operatore associato la scheda selezionata al momento.
Il telefono, come detto, è in grado di ricevere ed effettuare chiamate su entrambi i numeri, è proprio come avere due apparecchi integrati in uno, tanto che usando il codice *#06# vengono mostrati due numeri IMEI.
Ovviamente è possibile registrare i numeri di telefono sulle due SIM, per tenerli separati, o sulla memoria del telefono e si può scegliere una suoneria diversa per i due numeri. Il registro delle chiamate come anche il menù SMS e MMS mostrano, di fianco al numero o nominativo, su quale SIM è arrivata la telefonata o il messaggio.

Insomma, questo cellulare è indirizzato a chi ha necessità di avere due numeri sempre attivi senza doversi portare dietro due telefoni, e scusate se è poco! Se poi volete qualche cosa di più “evoluto” o di touchscreen perché non sapete dove mettere le dita allora c’è il Samsung D980 Duos (attenzione: non è multitouch, ma solo touchscreen, con pennino, ma usabile anche con le dita) anche questo con la stessa tecnologia dual-SIM.

Unica nota dolente: questi telefoni non sono al momento disponibili in Italia, perché la tecnologia dual-SIM è brevetto della italiana HOP mobile che produce una serie di telefoni dual-SIM visibili sul loro sito. Tutti gli altri telefoni dual-SIM in Italia sono, al momento, merce “illegale” (vedi Samsung, NGM, Anycool, etc). Certo che trovarne uno in vendita su internet non è troppo difficile… chi ha orecchie per intendere intenda, gli altri in roulotte!

samsung-B5702
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Aggiornamento WordPress 2.8.6 su server Linux di Aruba.

Uno dei motivi per cui sono passato a WordPress per gestire il mio blog (e quello della moglie) è la frequenza con cui vengono rilasciati aggiornamenti. Poco tempo fa è stata rilasciata la versione 2.8.6 di WordPress con la quale sono stati corretti alcuni bachi di sicurezza. Una funzionalità interessante di questa piattaforma è il sistema di aggiornamento automatico che permette di evitare una installazione completa lavorando via FTP.

Prima di tutto FATE IL BACKUP del database. L’operazione è velocissima, basta usare la funzione “esporta” nel menù “strumenti” del pannello di controllo del vostro sito. Ricordatevi di selezionare “tutti gli autori” in modo da salvare proprio tutto.

Se è la prima volta che aggiornate WordPress su un server Linux di Aruba, vi consiglio caldamente di modificare il file wp-config.php (nella directory principale del blog) aggiungendo dove preferite queste due righe di codice:

define(‘FS_CHMOD_FILE’,0755);
define(‘FS_CHMOD_DIR’,0755);

define(‘FS_CHMOD_FILE’,0755);
define(‘FS_CHMOD_DIR’,0755);

In questo modo durante l’aggiornamento WordPress provvederà ad impostare i permessi automaticamente a 755.
Funziona, è veloce e dovrebbe essere una modifica compatibile anche con le future versioni di WordPress.

In caso non facciate o non abbiate mai fatto questa modifica potreste avere qualche problema come è capitato a me la settimana scorsa. Quando ho aggiornato, senza fare alcuna modifica al file suddetto, il blog non è stato disponibile per qualche ora ed eventuali visitatori (io compreso) si sono trovati davanti un bel “INTERNAL SERVER ERROR 500”.Questo perché l’aggiornamento automatico di WordPress cambia i permessi dei files del blog a 644 (vedere chmod) mentre dovrebbero essere impostati a 755 (i server Linux su Aruba vogliono il 755 anziché il 777).

In teoria il tutto può essere risolto accedendo al vostro spazio FTP per cambiare i permessi di file e directory. Potete farlo con un client FTP o, se non ne avete uno o non avete idea di cosa sia, accedendo a questa area: http://admin.nomedeltuodominio.estensionedeltuodominio mi pare chiaro che dobbiate cambiare nomedeltuodominio con il nome del vostro dominio per il mio è nighted (www.nighted.com) e estensionedeltuodominio con l’estensione del vostro sito che può essere .com (nel mio caso) o .it o altro.

In caso non riusciate a risolvere il problema cambiando i permessi a file e directory la soluzione più semplice è di recuperare via FTP tutto “il blog” dalle directory di backup del server di Aruba presenti nel vostro spazio. La soluzione più veloce è quella di scaricare l’ultima versione di WordPress e installarla ex novo, ma SOLO se avete fatto il backup all’inizio di tutto il processo.

Potete vedere un breve video sul processo di aggiornamento alla nuova sezione video del blog!

Friggitrice Tefal ActiFry.

Faccio un breve post descrittivo per Elena e chi sia interessato alla friggitrice di cui parlavo in questo post.

Come funziona?
Inizio dicendo che la Tefal ActiFry non è una friggitrice convenzionale visto che è in grado di friggere le patate con un cucchiaio d’olio. Più che come una friggitrice funziona come un fornetto usando un flusso di aria calda alla temperatura ideale per cuocere.

Basta davvero un cucchiaio d’olio?
Si. La friggitrice è dotata di un cucchiaio tarato per aggiungere la quantità ideale d’olio. L’olio può essere di qualsiasi qualità: oliva, semi, olio specifico per fritti, quello che preferite. La cosa davvero bella è che… si può friggere anche senza olio! Mi spiego meglio: le patate a bastoncino surgelate pronte per le friggitrici hanno, di solito, dell’olio di palma già sulla superficie. Bhe, questo è sufficiente per friggerle con l’ActiFry, non serve altro. Noi non aggiungiamo mai il cucchiaio d’olio.

Ma le patate sono croccanti?
Si!! Assolutamente. Sono croccantissime, anzi, perfino più di quelle “fatte a mano” in padella che a volte si inzuppano d’olio e basta.

Ma sono anche buone?
Si, sono buone. Ovviamente si sente che hanno meno olio e si vede pure. Infatti essendo più secche il sale fatica ad attaccarsi alle patate e resta sul fondo del piatto/contenitore. Il risultato finale è che le patate sono un po’ (solo un po’) meno saporite di quelle cotte con il metodo tradizionale.

Quindi, è tutto oro quel che luccica?
No, per friggere le patate ci vogliono 32 minuti. Non è poco e se dovete prepararne tante (non so, dalle 4 persone in su) è un problema. Inoltre non si possono friggere i cibi pastellati, ma in compenso pare che sia possibile cuocere verdure, alcuni tipi di carne (macinata, polpette, salsicce) e altro, ma non ho ancora provato.

Pregi e difetti?
Di buono ha che cuoce senza o con pochissimo olio, non ha bisogno di preriscaldamento, i componenti possono essere messi in lavastoviglie.
I difetti sono principalmente il tempo di cottura, il timer che è piuttosto economico e non spegne la friggitrice, ma indica solamente lo scadere del tempo impostato e, ultimo, ma non meno importante, il prezzo elevato (ma come sapete l’ho pagata 99CHF, quindi mi è andata bene!!).

Altre domande? Lasciate un commento e vi risponderò. Non siete ancora convinti delle patatine fritte senza olio? Venite a trovarci in Svizzera che ve le prepariamo!

HDCP. – 589

Usciti i nuovi MacBook e MacBook Pro, è velocemente nata una polemica sull’impossibilità, con questi computer, di guardare film scaricati da iTunes su monitor esterni. Spiego brevemente e in modo semplice. Molti film in alta definizione sono “protetti” da un sistema chiamato HDCP, che impedisce la visione del filmato su uno schermo, proiettore o altra periferica che non sia compatibile con lo standard HDCP stesso. In parole povere per vedere un film in alta definizione su una TV o un monitor, questi devono essere HDCP. Se non si ha un monitor o TV con sistema HDCP il filmato può non essere visualizzato o, alternativamente, può essere visto solo in modalità a bassa definizione (800×600), come accade con Windows Vista se si guarda un film HD su un monitor (o proiettore) esterno non HDCP.

I nuovi portatili Apple con porta mini Displayport supportano l’HDCP e, a quanto pare, Apple ha introdotto questa protezione anche sui film che vende attraverso iTunes. Alcuni utenti, però, si sono lamentati di non essere riusciti a guardare, con monitor esterni, anche film non in alta definizione comprati su iTunes ottenendo questo messaggio:

Apple, però, ha rilasciato oggi un aggiornamento di Quicktime che risolve il problema permettendo la visione dei film in bassa risoluzione su apparecchi non HDCP compatibili.
Non è ancora possibile vedere i film HD in formato “ridotto” su periferiche non compatibili. Probabilmente questa possibilità non verrà mai introdotta, dato che fa parte dello standard HDCP. è più probabile che Apple facciaun a linea di monitor HDCP e una serie di conettori dello stesso tipo. Staremo a vedere…