Category Archives: tecnologia

Tokina f2.8 AT-X 116 PRO DX.

Al Canon 85mm f1.8 ho aggiunto, finalmente, un super grandangolo di tutto rispetto: il Tokina f2.8 AT-X 116 PRO DX con lunghezza focale 11-16mm e apertura fissa a f2.8. E' considerato, attualmente uno dei migliori super grandagolari per formato APS-C, erede del già ottimo Tokina 12-24mm f4. L'apertura fissa a f2.8 è l'ideale per foto d'interni in condizioni di scarsa luminosità e (purtroppo) l'escursione focale è più da obiettivo fisso che da zoom visto che da 11mm a 16 la differenza non è molta. Nonostante questo i 5mm di zoom sono utili per restringere un po' il campo o semplicemente quando non è possibile avvicinarsi ulteriormente al soggetto da fotografare. Le alternative a questo obiettivo sono, per Canon, Il Tokina 12-24mm f4, il Sigma 10-20mm f3.5 o il nuovo Sigma 8-16mm f4.5-5.6, il Tamron 10-24mm f3.5-4.5 o il Canon 10-22mm f3.5-4.5.
Dopo attenta valutazione e dopo aver letto ovunque che il Tokina 11-16mm è il migliore tra i suddetti, ho deciso di prenderlo.

Non mi spreco su recensioni e/o tabelle comparative visto che è possibile trovarne ovunque di molto dettagliate in rete (qui una recensione comparativa in inglese), vorrei solo sottolineare una cosa: se volete un grandangolo zoom di ottima qualità a discapito di un po' di escursione focale, questa lente fa per voi. Altrimenti provate il fratello maggiore Tokina 12-24 o il Canon 10-22. Pare (dalle prove viste sui vari forum) che Tamron e Sigma non siano all'altezza degli altri.

Pro:
Grandangolo spinto, con qualità e luminosità pari ad un fisso.
Ottima costruzione in metallo con ghiere ricoperte in gomma.
Paraluce incluso nella confezione.

Contro:
Lens flare evidente in alcuni casi.
Leggera vignettatura a 11mm e leggere aberrazioni cromatiche (entrambi poco evidenti e facilmente correggibili con Photoshop o Digital Photo Professional in post-produzione).

Restate in attesa per foto con questo nuovo obiettivo.

Qui sotto il Tokina 11-16mm.

I problemi dell’iPhone 4?

Apple ha dato la sua risposta. Venerdì, alla conferenza stampa su iPhone 4, sono state tirate le somme: pare che ci siano pochissimi clienti con iPhone 4 che si lamentano dei problemi di ricezione. Pare che le antenne siano state studiate e ristudiate e che siano il meglio che si possa fare. Pare che anche tutti gli altri smartphone abbiano lo stesso problema (Nokia, RIM e Google si sono già incazzati per questo, ma è un altro discorso).

Il risultato è che Apple regalerà i "bumpers" (custodie in gomma prima a $30) agli acquirenti di iPhone 4. In questo modo il problema è risolto.

Premesso che un conto è se le tacchette scendono e un altro è se la linea cade durante una telefonata (e l'ultimo "sembra" essere il caso del telefono Apple) la casa madre aveva la possibilità di ritirare i telefoni e sistemare il problema, che ne so, ricoprendo l'antenna di materiale isolante o altro. Ovviamente questa opzione sarebbe stata estremamente costosa. Meglio regalare una custodia che ad Apple probabilmente costa meno di $1.

Va bene, ognuno fa la propria scelta. Apple ha preferito la custodia. Pace, amen.
…ma dopo un mese di lamentele non potevano svegliarsi prima e regalarla 'sta custodia??

P.S.: resta il fatto che si ha un mese per restituire il telefono (a patto che non sia distrutto).

Conferenza stampa Apple su iPhone 4.

Come saprete, e se non lo sapete ve lo dico io, l'iPhone 4 ha qualche problema di ricezione se tenendolo in mano si toccano contemporaneamente l'antenna Wi-Fi e l'antenna GSM.
In breve questo è quello che è successo:

Utenti: Problema! Cade la linea! Se tocchi l'antenna il telefono non va!
Apple: Tenete il telefono in un modo diverso. O comprate la custodia da $30.
Utenti: Cazzate! Non è possibile! Noi il telefono lo teniamo come vogliamo. Non vogliamo spendere soldi per la custodia.
Apple: State sintonizzati, risolveremo al più presto.
Utenti: Speremo, $700 per un telefono che non telefona…
Apple: E' un bug software, le tacchette mostrano più di quello che dovrebbero, risolviamo con un aggiornamento.
Utenti: Cazzate! L'aggiornamento cambia le tacchette, ma la linea cade ancora.
Stampa #1: Apple dovrà ritirarli dal mercato, come la Toyota ha fatto con le auto difettose.
Stampa #2: Apple non ritirerà niente, il problema non esiste.
Apple: Stampa #1, portaci le prove del difetto dell'iPhone se ci riesci! In ogni caso Venerdì 16 ci sarà una conferenza stampa su iPhone 4.

Bha… se c'è un problema (e pare che ci sia) che lo dicano e basta. Hanno soldi a sufficienza per cambiare i telefoni venduti e ci fanno pure più bella figura. Detto questo, pure il mio Samsung dove c'è poco campo perde il segnale se tocco la porzione di scocca che contiene l'antenna…

Secondo me tra poche ore presentano un nuovo accessorio per iPhone, l'antenna esterna tascabile. :-D

A parte gli scherzi, tra poco vedremo cosa succede.

 

P.S.: Almeno finora Apple permette di restituire il telefono entro 30 giorni dall'acquisto restituendo i soldi spesi. 

User friendly nel 2010 vuol dire…

…che uno deve ancora spaccarsi la testa per far andare un filmato su un computer. Ma dico io… possibile per passare dei filmati che il mio capo possa vedere abbia dovuto provare ben 16 formati diversi*??? Ho capito che basta installare i codec giusti per Windows, ma andiamo… è un casino! Manco Windows mi diceva che codec installare.

In breve: ho un filmato da mostrare in una presentazione PowerPoint. Sul Mac vanno tutti e 6 i formati (diversi) con cui ho salvato i filmati. Sul computer della moglie (Windows 7) ne vanno 2 su 6 (e già qui ce ne sarebbe da dire). Uno dei 2 è stato convertito ben 16 volte in 16 modi diversi (con Windows) prima di trovarne uno adatto che girasse all'interno di una presentazione PowerPoint 2007 su Windows XP Professional. Totale perdita di tempo: 45 minuti abbondanti.

…e nonostante questo su PowerPoint non c'è ancora "l'anteprima" del filmato, ma un bel rettangolo nero che reagisce solo al doppio click. No comment.

*provati: 4 diversi avi, mov, 2 diversi m4v, wmv, 8 diversi mpg.

Informatica che passione!

L'ignoranza informatica, si sà, non è una colpa. Chi è nato col computer sotto il culo ci fa tutto senza problemi, chi il primo computer l'ha avuto a 40-50 anni ha spesso qualche problemino.
Non è raro, quindi, che il vicecapo NAT mi coinvolga in dialoghi come quello avvenuto due giorni fa:

NAT.: "Filippo, sai che mi hanno scritto quelli del servizio informatico per dirmi se voglio Windows 2010?"
Filippo: (Ellamadonna! Sono rimasto indietro… è appena uscito Windows 7 e hanno già fatto Windows 2010???) "Ah si? Ma cosa ti dicono?"
NAT.: "Ah niente! Che hanno visto che sono un utente di Windows 2007 e quindi mi propongono di aggiornare a Windows 2010."
F.: "Uhmmm, intendi dire l'Office 2010?"
NAT.: "Ma comunque io non voglio prendere Windows 2010, perché sono appena passata da Windows 2003 al 2007 e già non ci capisco niente…."
F.: "Si, per carità…" (che poi tocca a me starti dietro…)
NAT.: "…e poi cosa cambierà mai. Ma tu hai Windows 2007?"
F.: "Io ho un Mac, da me l'Office è diverso. E' la versione 2008."
NAT.: "Ah, hai un Windows diverso… ma è come il 2007?"
F.: "No, l'Office 2008 è completamente diverso perché è per Mac."
NAT.: "Ah. Ma ti prendi Windows 2010?"
F.: "No, perché per Mac ci sarà Office 2011 e comunque mi basta il 2008."
NAT.: "Ma toglimi una curiosità. Ma quello che hai tu è sempre compatibile con il 2007 e il 2010? Voglio dire… il 2008 che hai tu è sempre fatto dalla Windows o è della Mac?"
F.: …..

E' seguito un breve e infruttuoso tentativo di spiegazione.
Mi domando chi me lo faccia fare…

Obiettivo Canon EF 85mm f/1.8 USM

La moglie per il compleanno mi ha fatto un bellissimo regalo ("un po'" pilotato, ma che importa, grazie tesoro!): un obiettivo Canon EF 85mm f/1.8 USM. Ieri è arrivato e, ovviamente, l'ho subito provato e devo dire che è davvero incredibile! Sono rimasto veramente impressionato dalla velocità e precisione della messa a fuoco merito del motore ultrasonico (USM). 
Il secondo motivo che mi fa veramente piacere questa lente è l'apertura f/1.8 che permette di scattare in condizioni di scarsa luminosità e/o di ottenere un meraviglioso effetto sfocato.
Sulla mia Canon EOS 400D con fattore di crop 1.6x la lunghezza focale di 85mm equivale a 136mm su full frame ed è, quindi, l'ottica per eccellenza per ritratti. Inoltre è il più conveniente tra tutte le lenti Canon per ritratto a focale fissa visto che la moglie l'ha pagato circa 330 euro.

Per capirci, le altre lenti Canon per ritratti sono l'EF 100mm f/2 USM (circa 380 euro) e un l'EF 135mm f/2L USM (circa 900 euro). Esiste anche l'alternativa super-professionale e super-costosa del mio 85mm ed è il Canon 85mm f/1.2L USM del peso di 1Kg (!!!) e acquistabile alla modica cifra di circa 1700 euro.

Comunque, ora non mi resta che sfruttarlo a dovere.
Qui una prima foto di prova a f/1.8:

30 anni di Pac-Man!

Oggi doppio post. I 30 anni di Pac-Man (non che mi ricordassi, ma me l'ha ricordato Google) sono davvero da festeggiare. E, se non l'aveste notato, il logo di Google Pac-Man style è giocabile! Cliccateci sopra con il mouse, aspettate qualche secondo e preparatevi a fuggire dai fantasmi!

Il tocco di classe l'hanno avuto sostituendo il "Mi sento fortunato" con "Insert Coin" per giocare in doppio!

Cuffie Sennheiser HD 595.

Come dicevo ieri, finalmente sono arrivate le cuffie che sostituiscono le mie ex Koss che sono decedute dopo anni di onorato servizio.
La scelta principale che ho dovuto fare è stata tra cuffie aperte, semiaperte o chiuse. Che differenza c'è? Tutte circondano o si posizionano sopra l'orecchio, ma le aperte non isolano dai rumori esterni e non sono isolate (il suono si sente anche fuori dalla cuffia), mentre le chiuse sono di solito molto ben isolate in entrambi i sensi. Le semiaperte sono un ibrido tra i due sistemi.
Per scendere nel dettaglio: le cuffie aperte sono ottime per l'ascolto di musica o altro, se non ci sono problemi a "disturbare i vicini", in quanto hanno un suono pulito e con una ottima diffusione. Le cuffie chiuse sono specifiche per l'ascolto dove l'isolamento deve essere totale, hanno generalmente una migliore risposta delle basse frequenze, ma non sempre il suono è di ottima qualità visto che la struttura chiusa può causare riflessioni delle onde sonore. Di solito per l'ascolto della TV in cuffia sono consigliate delle cuffie chiuse e, perché no, wireless.
Visto che io ascolto un po' di tutto e non solo la TV, ho deciso di prendere un paio di cuffie aperte, più precisamente le Sennheiser HD595.

Partiamo dal fatto che non è il modello di punta, Sennheiser HD 800, per il quale bisogna spendere circa 1500 euro. Tra le HD 595 e le HD 800 ci sono di mezzo le HD 600, HD 650 che ovviamente sono migliori delle mie, ma sono volte ad un uso più professionale in quanto avendo un'impedenza di 300Ω richiedono un amplificatore per cuffie, mentre le HD 595 sono adatte a qualsiasi apparecchio di bassa potenza (come un lettore mp3) avendo un'impedenza di 50Ω.
A parte questo, sono cuffie "corded", cioè con cavo visto che preferisco spendere soldi per la qualità della cuffia piuttosto che per il trasmettitore wireless.

Faccio un paragone impietoso con le mie precedenti Koss che, ricordo, sono vecchie di quasi 15 anni. Queste Sennheiser  circondano il padiglione auricolare, senza schiacciarlo, con un morbido cuscinetto vellutato. Sono relativamente leggere (270g) e comode anche dopo un uso prolungato. Hanno una tecnologia che Sennheiser chiama “Eargonomic acoustic refinement” (E.A.R.): in pratica il design è specificamente studiato per mandare il suono direttamente nell'orecchio dell'utente per migliorare l'ascolto.

La risposta di frequenza è davvero ottima, infatti va da 12 a 38500 Hz. Vorrei sottolineare che il range udibile dall'orechio umano è tra i 20Hz e i 20000Hz (estremi difficili da raggiungere). Inoltre è più facile per cuffie ed altoparlanti raggiungere le alte frequenze piuttosto che le basse. Meglio quindi scegliere cuffie da 10-22000Hz piuttosto che cuffie da 70-44000Hz.

Altro punto a favore delle Sennheiser HD 595 è che sono smontabili per cambiare il cavo e altre parti in caso di necessità. Nei modelli HD 600 e 650 il cavo è removibile senza dover smontare i padiglioni.

Parlando di cavo, quello fornito con le HD 595 è in rame OFC (oxygen-free copper), è lungo 3 metri e, purtroppo, termina con un jack stereo dorato da 6,3mm chiaro segno della vocazione professionale delle cuffie. Poiché il jack da 6,3mm non è facilmente sfruttabile con apparecchi commerciali, viene fornito anche un adattatore a jack dorato da 3,5mm. Visto che jack più adattatore raggiungono un peso e una dimensione notevoli per un lettore mp3, consiglio di prendere un adattatore con cavo flessibile come questo della Grado.

Insieme alle cuffie viene fornito anche un supporto da attaccare ad un tavolo per sorreggerle, comodo, ma non indispensabile.

Insomma, sono pienamente soddisfatto dell'acquisto.
Dimenticavo il prezzo: trovate a 193.5 CHF (circa 136 euro). In Italia partono dai 155 euro.
Il mio consiglio? Se vi serve un nuovo paio di cuffie aperte, volete spendere "poco" e non avete un amplificatore per cuffie prendere le HD 595 (o le sorelle minori HD 555 per risparmiare una quarantina di euro rinunciando ad un po' di qualità): soddisfazione garantita!

Sennheiser HD 595

Samyang 500mm f/6.3 catadriottico.

Visto che la moglie pone (diciamo giustamente?) il veto all'acquisto di un obiettivo per la macchina fotografica, ho ben pensato di… comprarmi un obiettivo. Spiego meglio. Quello che vorrei costa tot euro. Non dico il prezzo per non spaventarvi e non spaventare la mogliettina. Inoltre sto aspettando che venga aggiornato con le ultime tecnologie disponibili. Nell'attesa di fare l'acquisto tra un numero indefinito di mesi o anni, ho pensato di prendermi un bell'obiettivo catadriottico.
Cos'è un catadriottico? E', in poche parole, un mini telescopio Schmidt-Cassegrain composto più da specchi che da lenti. Proprio il fatto di avere degli specchi che riflettono (all'interno del barilotto) la luce incidente, permette a questi obiettivi di essere particolarmente corti pur avendo una lunga focale.
I catadriottici hanno parecchi pregi e parecchi difetti:

Pregi:

Economici: bastano 100-150 euro per avere un catadriottico di bassa lega. Li riconoscete facilmente, sono molto simili, cambia la targhetta con la marca (sospetto fortemente che ci sia un solo produttore o pochi produttori con lo stesso progetto). Quindi, Samyang, Walimex, Phoenix, sono tutti uguali e costano pochissimo. Se volete un obiettivo più pregiato potete cercare di comprare un Sigma 600mm f/8, un Tamron 500m f/8 o un Rubinar 500 f/8 o addirittura 1100 f/10.5, ovviamente per questi gingilli (che si trovano solo usati) preparatevi a sborsare parecchio.

Leggeri: il mio Samyang pesa circa 700 grammi. Un obiettivo normale della stessa lunghezza focale arriva facilmente ai 2kg.

Lunghezza focale esagerata: come detto, partono generalmente da 400mm (anche 300) e arrivano a 1100mm (anche di più, ma a quel punto sono dei veri telescopi).

Bokeh particolare: il bokeh è la resa dello sfocato nelle foto. I catadriottici, per la loro forma, struttura e il loro funzionamento, hanno un effetto sfocato impareggiabile, a dir poco artistico. Un punto luminoso sfocato diventa un cerchietto. Guardate questa foto (che non ho fatto io) per capire di cosa parlo.

Universali: i più economici hanno tutti un attacco a vite T2 al quale è possibile avvitare un moltiplicatore di focale 2x (da 500 si passa a 1000mm, dimezzando la luminosità) o direttamente l'adattatore specifico per la propria macchinetta.

Difetti:

Messa a fuoco manuale: tutti questi obiettivi non hanno messa a fuoco automatica. Come potete immaginare non è semplice mettere a fuoco un soggetto, specie se in movimento, con un 500-800mm. Se non potete rinunciare a questa comodità preparatevi a prendere una Sony Alpha e l'obiettivo SAL-500F80, l'unico catadriottico con messa a fuoco automatica.

Poco luminosi: il massimo della luminosità è f/6.3, a parte alcuni Rubinar f/5.6, il che impone una buonissima illuminazione del soggetto o tempi di scatto lenti e ISO elevati a discapito della qualità della foto.

Grande diametro del vetro frontale: non è facile trovare filtri da 95mm e quando si trovano non sono nemmeno molto economici.

Quello che ho comprato io è un "Samyang 500mm f/6.3" che su sensore APS-C della mia EOS 400D diventa un 800mm. Con moltiplicatore di focale raggiunge, quindi, la bellezza di 1600mm! Non ho ancora avuto il piacere di provarlo intensamente, dato che le giornate sono parecchio uggiose e la foschia ricopre i soggetti più distanti.

Dopo tutte queste chiacchiere se volete potete cliccare qui per vedere qualche foto scattata con questo obiettivo. Ovviamente tutte con cavalletto, specchio alzato e scatto remoto per non far tremare la macchinetta.
Con l'arrivo della bella stagione lo sfrutterò a dovere!

Morte le Koss TD/75. Lunga vita alle Koss!

Sono morte! Le gloriose cuffie Koss TD/75 che mi accompagnano da circa 15-16 anni sono defunte ieri sera. In tutto questo tempo ne hanno passate di tutte i colori: hanno iniziato a mostrare i primi sintomi di invecchiamento 6-7 anni fa quando l'imbottitura dell'archetto e dei cuscinetti sui padiglioni ha iniziato a spellarsi. La pellicola soffice che ricopriva la spugna sottostante si è rinsecchita e tolta un po' alla volta finché mi sono rotto di trovare pezzetti di roba ovunque ogni volta che le prendevo in mano e le ho pelate del tutto. Nonostante questo hanno sempre funzionato bene, sono state delle ottime cuffie aperte pagate (se ben ricordo) 130.000 lire all'epoca. Unico paio di cuffie che (all'epoca) ho trovato con il controllo per regolare il volume sul cavo indipendente per canale destro e sinistro.
Infine ieri sera, dopo averle usate, sono cadute dal tavolo e la cuffia destra non ha più funzionato.
Terrore!! Tragedia!!!
Niente da fare… scuotendole potevo udire il classico rumore da "pezzettino rotto che sbatte". Ho provato inutilmente a rianimarle aprendo la cuffia, ma è impossibile. Sono sigillate. Anche volendo non potrei provare a ripararle.

Poco male, hanno davvero tanti anni e, nonostante il dispiacere, la moglie mi ha detto "pazienza dai, le cose si rompono, ne puoi comprare un altro paio!"

Ecco che allora ho subito iniziato a cercare un paio di cuffie degne di questo nome. Scartate le elettrostatiche Stax SR 007 MK II che sono ottime, ma costano 2600 euro o le più convenzionali Sennheiser HD 800, buonissime alla modica cifra di 1500 euro, ho fatto una breve ricerca per scegliere tra Sennheiser più economiche, AKG, Sony o Koss. Il vincitore è…

…lo leggerete in un post dedicato appena mi arriveranno!

E qui una piccola foto ricordo delle mie adorate cuffiette.

koss td/75