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Chi paga? – Who’s going to pay?

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Per parlare ancora di salute:
La moglie ha ricevuto un foglio informativo per dei check-up sanitari: esami del sangue e via discorrendo. A parte che è ben specificato che i check-up vanno fatti solo se veramente necessari (scordatelo di voler fare gli esami del sangue una volta ogni mai per vedere se va tutto bene), poi si premurano di specificare che indipendentemente dal check-up è “insensato, irrazionale e dispendioso utilizzare in maniera inconsiderata tutto quello che è disponibile dal punto di vista tecnico”. Certo, se non ha senso fare un’angiografia, perché farla… ma il discorso è sempre che “è dispendioso”.  Perché alla fine, come si impegnano a sottolineare: “chi paga?”.

Ecco, che non mi si venga ancora a dire che in Italia il sistema sanitario fa schifo che con un ticket relativamente basso ci si fanno gli esami del sangue senza problemi. Qui, visto che le assicurazioni non vogliono pagare, te lo fanno pesare in modo che uno ci debba pensare 10 volte prima di andare dal medico.



ITALIANO SOPRA

Since we are speaking about health:
My wife received a brochure for health check-ups: blood tests and so on. Of course it is well described that check-ups have to be done only if really necessary (forget about doing a blood test once every never to see if everything is good), then they specify that regardless of the check-up you do, it “doesn’t make sense, it is irrational and expensive to use in a inconsiderate manner all that is available from the technical point of view”. Of course if it doesn’t make any sense to perform and angiography why should you do it… but the point is always that “it is expensive”. At the end, as they specify: “who’s going to pay?”.

Here we go, don’t tell me anymore that the Italian health care system is crappy since with a small price you can get blood tests done without any problem. Here, since health insurances don’t want to pay, they make you feel guilty to the point that you think 10 times before going to the doctor.

La mia banca è differente.

Già, c'ho il conto in Sfizzera io, micacazzi! 
Qui per accedere all'home banking abbiamo la doppia autenticazione: serve il codice utente, una tessera con chip con relativo lettore e il PIN della tessera.
Poi dal computer posso fare dei miei soldi quello che voglio, ma proprio tutto! Pagamenti, trasferimenti, apertura conti, investimenti, azioni, obbligazioni, strafalcioni, tutto.
Poi ci sono gli interessi: zero-virgola-zero-zero-zero-zero periodico all'anno, che se trovo due franchi per terra guadagno di più. Ovviamente c'è sempre la possibilità di investirli e prendere uno zero percento in più e ok, fin qui tutto è più o meno come in Itaglia.

Poi c'è la raccolta punti.

Per ogni 100CHF spesi con carte di credito guadagno un punto (e facendo depositi o altro).
Con questi punti si possono fare acquisti nei negozi, perlopiù online, affiliati: noi di solito ci compriamo i DVD per i bambini.

Ma è arrivata un'offerta irrinunciabile… un set di piatti per bambini a soli 70CHF + 5 punti invece di 89.90CHF.

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No dico… 70CHF??? 58€??? Ma stiamo dando i numeri?? E no, non è un servizio da 6! Sono UNA tazza, UN piatto, e UNA scodella (in porcellana, capirai…) con 4 posatine.
Fatti a mano? No. Belli, per carità, ma 58€ scontati sono tantini.

Ecco, qui in Sfizzera funziona così: gli stipendi sono da favola, ma si paga tutto, tutto e ancora tutto (più avanti altri esempi).
E no, non è solo la banca ad essere così diversamente generosa, al supermercato è uguale: fai la raccolta punti e questi servono esclusivamente ad avere "uno sconto" sul regalo. Agratis no i te dà gnente.

Eh bhe, che ci volete fare… al limite se non voglio i piattini di ceramica posso sempre puntare a cioccolatini a 120€ al chilo (e si, i cioccolatini presi in cioccolateria qui costano così):
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Ipertonica, per favore!

Cosa si fa ad un bambino con la tosse? Aerosol! Cosa di fa ad un bambino col raffreddore? Aerosol! Cosa si fa ad un bambino con bronchite? Aerosol!
Tre quarti dei problemi respiratori nei neonati, lattanti, bambini piccoli si risolvono con… aerosol!
Qualche millilitro di soluzione fisiologica, uno o due principi attivi e via nel nebulizzatore.

Certo, tutto questo è fantastico, come da tradizione Italiana tutti i marmocchi fanno aerosol a non finire da piccoli. Qui in Svizzerlandia (e in Francia e UK, ho scoperto) le cose sono un po' diverse: nessuno lo usa e non sanno nemmeno cosa sia!

Noi abbiamo preso tutto il necessario nella patria natia, perché qui non si trova una mazza. In Svizzera per i bambini si usano i nebulizzatori con maschera come questo:

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Ovviamente abbiamo anche questa roba qui, ma questo serve solo per somministrare i farmaci: noi siamo duri e puri e una ripassatina con fisiologia o ipertonica via aerosol ai bimbi gliela diamo quando hanno la tosse e non hanno bisogno di medicinali (se serve ci mettiamo anche quelli).

Le reazioni dei medici qui sono:

1. cos'è che fate voi?
2. ma quella roba non funziona!
3. lo usiamo solo in casi gravi perché è meglio della mascherina (e se è meglio perché non lo fate sempre, aggiungo io?).
4. ma come lo fate?
5. ma avete l'apparecchio?

Una delle volte in cui ci hanno ricoverato il pollastro più grande per una bronchiolite, hanno perfino parlato in riunione "degli Italiani che fanno l'aerosol per curare le bronchioliti".
E pace: noi continuiamo perché funziona bene.

Sennonché:

Un giorno ci si rompe il nebulizzatore! Tragedia, con i bambini malati dobbiamo prenderne uno nuovo. La moglie chiama in farmacia e ci dicono che "si, ce l'hanno".
Va li e gli dicono che lo affittano: 80 CHF al giorno e 105 CHF (una tantum) del kit tubi + mascherina.
No comment sui prezzi. Allora chiede la fatidica domanda: "Possiamo compralo? Magari costa meno".
"Certo, sono 350 CHF, c'è solo una marca e un modello."
Dopo averli ringraziati e mandati a quel paese abbiamo deciso che no, non è fattibile spendere quei soldi per un apparecchietto del cavolo che costa 30 euro!
Guardo su Amazon Italia: trovo un apparecchio da 20 (VENTI) euro e ci aggiungo 30 (TRENTA) euro di spedizione super-lastminute-rapid-immediate-express: consegna in 24 ore.

Ecco, con 50 euro abbiamo ricevuto un apparecchietto nuovo e via di nuovo di aerosol.

Sennonché:

I pargoli sono sempre malati, la soluzione fisiologica l'abbiamo in formato da mezzo litro e ci dura sempre, ma la ipertonica per farli scatarrare per bene è quasi finita.
La moglie va in farmacia per comprarla e le dicono che "ipertonica?? Per cosa? Abbiamo l'acqua di mare da spruzzare nel naso!".
"No, ipertonica", chiede la moglie "della marca XYZ".
Le farmaciste si guardano perplesse e una dice che "si, ce l'avevano, ma è fuori produzione!". "Ok, datemi un'altra marca".
"Eh no…. è proprio fuori produzione in Svizzera, non ci sono altre marche, quella era l'unica ditta che la produceva e ora non la fa più".

Eccerto. Dato che l'aerosol non si usa, per quale motivo vendere una soluzione da metterci dentro??

Ecco, e che posso dire? La terapia più semplice, economica, consigliata per una tosse qui è la più strana, costosa e difficile da ottenere.
Giusto per dire, eh! Per chi dice che qui tutto è meglio…

37 cose che nessuno ti dice sull’emigrazione

Copio il post scritto su Italians in fuga e condivido in pieno tutto. Vorrei aggiungere solo una cosa che hanno raccontato a mia moglie: pare che se vivi fuori dal tuo paese per più di 7 anni non tornerai più indietro.
Ahimé noi abbiamo già oltrepassato questo limite…

Cose che dovete sapere prima di emigrare

  1. Quello che per me è il Paradiso per te può essere l’inferno.
  2. Una nazione che ti piace a 20 anni può non piacerti a 30.
  3. Sarai sempre uno straniero anche quando diventi cittadino della nazione straniera.
  4. Un giorno penserai a dove vuoi essere seppellito (all’estero o in Italia).
  5. Per i nuovi amici sarai un mago della cucina solo perché sei italiano e anche se non hai mai cucinato in vita tua.
  6. Si mangia bene anche all’estero.
  7. I tuoi figli nati e cresciuti all’estero probabilmente non sapranno pronunciare il cognome italiano correttamente.
  8. In alcune nazioni inizierai a mangiare cena alle 6 di sera.
  9. Adorerai piatti delle cucina straniera che avevi giurato che non avresti mai mangiato.
  10. Conoscerai versioni ‘indigene’ di piatti italiani che ti lasceranno senza parole.
  11. Sopravviverai senza bidet.
  12. In alcune nazioni vieni osservato come un animale da circo.
  13. La disonestà esiste dappertutto.
  14. Puoi anche scegliere di non integrarti ma ti rendi così la vita molto difficile.
  15. A volte la differenza tra il rimanere all’estero e il tornare in Italia è molto sottile.
  16. Prima o poi tiferai per la nazionale della tua nuova Patria.
  17. Alcuni in Italia ti diranno “hai avuto fortuna” mentre tu pensi che invece ti sei fatto un mazzo così, altro che fortuna.
  18. Alcuni in Italia ti diranno “all’estero è più facile” mentre tu pensi che invece ti sei fatto un mazzo così, altro che più facile.
  19. Apprezzerai alcuni aspetti dell’Italia più di quanto facessi in Italia.
  20. Odierai alcuni aspetti dell’Italia più di quanto facessi in Italia.
  21. Alcuni in Italia ti chiameranno “codardo” per essere emigrato mentre loro rimangono lì “a lottare”.
  22. Ti passa la voglia di andare ad ogni occasione vacanziera in Italia ed inizierai ad esplorare i lidi preferiti dai tuoi nuovi amici.
  23. Dopo alcuni anni agli stranieri che si lamentano della vostra patria adottiva ti viene voglia di dire “se non ti piace, puoi pure tornare a casa”.
  24. Dovrai spiegare per decenni il perché della politica italiana ai nuovi amici.
  25. Scoprirai che non ti interessa più riempire la valigia di parmigiano e caffè.
  26. Non sempre troverai la soluzione ai tuoi problemi trasferendoti all’estero, anzi.
  27. Parlerai sempre e comunque con un accento straniero.
  28. Anche dopo 20 anni ti trovi a fare cose da turista.
  29. Non conosci la lingua straniera bene come pensavi di conoscerla.
  30. E’ possibile che odierai intensamente la tua Patria di adozione.
  31. Scoprirai di essere meno tollerante di quanto pensavi.
  32. La vita degli amici in Italia continua tranquillamente senza di te.
  33. Non avevi bisogno di tutte le cose che avevi messo in valigia.
  34. Dopo aver conosciuto persone provenienti da tutto il mondo ti rendi conto di quanto sei stato fortunato a nascere e crescere in un nazione sviluppata come l’Italia (quella si che è fortuna).
  35. Il cibo dei ristoranti italiani all’estero non è come quello che ristoranti in Italia.
  36. Il cibo dei ristoranti cinesi in Cina non è come quello dei ristoranti cinesi in Italia.
  37. Tanti stranieri non sanno nemmeno dov’è l’Italia.

…e Berlino sta sempre 10 anni avanti, ecco qua… (Cit.)

Io, moglie e pollastro siamo andati a Berlino dieci giorni fa per registrare un JOVE, e ne abbiamo approfittato per incontrare un'amica, Bea, che vive lì da un po'.
Si parlava del più e del meno, cioè in pratica solo di come si stia all'estero. Inutili dire che si è parlato anche di valute, costi della vita, prezzi, etc. etc., le solite cose.

Sapete meglio di me che in Italia una pizza (in pizzeria) va dai 4 ai (bho) 10 euro?
Qui in Svizzerlandia non ne parliamo, che a meno di 25CHF per una margherita non si trova niente…
Bhe, a Berlino, in un ristorante TUTTE le pizze erano a 3.90€. TREEUROENOVANTACENTESIMI! Per una pizza buona, di grandezza normale.
Stesso prezzo per una porzione di lasagne al forno per il pollastro. Totale 16€ per acqua, una pizza, una insalatona, un piatto di lasagne, un dolce.

…e il giorno prima al ristorante Vietnamita abbiamo speso 45€ in 4 adulti più acque varie.

Se già noi ci sogniamo i prezzi Italiani, non oso immaginare i Tedescofoni che vivono qui in Svizzerlandia cosa debbano pensare!

pizza_diavola_berlino

Risiko!

Tutti sanno che la Svizzera è un paese "neutrale": non si sono mai impegolati in guerre e conflitti, ma hanno comunque un esercito. Tutti gli uomini maggiorenni devono farsi qualche settimana all'anno (si, ogni anno) di servizio militare fino ad una certa età. Tutti gli uomini abili hanno una pistola a casa. E un coltellino Svizzero, ovviamente!

E ogni tanto, si vedono mezzi militari che girano, corrono, si spostano… dove andranno, non si sa.
Dalle nostre parti c'è una base militare da cui partono quasi quotidianamente mezzi anfibi e camionette che viaggiano sparate per le stradine di montagna. Quest'inverno un furgoncino è uscito di strada a 500 metri da casa nostra e, sarà quell'episodio o altro, da qualche tempo nei paesi limitrofi sono comparsi cartelli stradali alquanto curiosi per indicare ai mezzi militari come e dove passare (per non fare danni?).

Ci passo davanti ogni giorno quando porto il bimbo dalla babysitter, ma non ci ho ancora fatto l'abitudine: ogni volta che li vedo mi vengono in mente i carri armati di Risiko!

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Questo cartello, piuttosto criptico, indica che il "carro armato" deve passare a cavallo del cordolo che è in mezzo alla strada (indicato in rosso).

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E qui separiamo i mezzi "pesanti" da quelli "un po' meno pesanti".

Micro-ondabile?

Serve una nuova parola per "scaldare o cuocere a microonde"? Ebbene, se ne sentite la necessità potreste copiare dal Francesse (o dallo Sfizzero-Francesse) "Micro-ondable". Che poi in Inglese è "Microwavable".

Esiste davvero la necessità di questo neologismo? Voi lo usereste in italiano? "Micro-ondabile"?
Bho! Di sicuro c'è sui toast che si trovano alla Migros, di fianco alle immancabili pizze prosciutto/ananas.

croque micro-ondables