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Autobus ibridi. – 376

Negli anni in cui tutti si interessano di inquinamento e riscaldamento globale e allo stesso tempo non gliene frega niente a nessuno, ogni tanto qualche cosa si muove. Come sapete bene gli Americani, o meglio i politici Americani, hanno ben pensato di non sottoscrivere il protocollo di Kyoto che, per quanto possa essere comunque insufficiente, almeno è un passo avanti.
Eppure la distinzione tra Americani e politici Americani deve essere fatta! perchè non ho mai visto così tante automobili ibride (elettriche/benzina) come qui. Tutte quelle che ho riconosciuto erano Toyota Prius che, a quanto pare, deve funzionare bene visto il numero!
Ma per fortuna non solo i normali cittadini pensano a queste cose. A Madison sono stati acquistati cinque autobus ibridi che hanno iniziato a servire le linee più frequentate, in particolare le linee 80-81 e 90-91 che girano incessantemente per il Campus e i quartieri “studenteschi”. A quanto pare l’addestramento degli autisti è quasi al completo e da un po’ di tempo si vede qualche autobus ibrido anche in centro città.

Per maggiori informazioni vi rimando al sito ufficiale cliccando qui, ma se siete pigri vi faccio un breve riassunto:
Costo per ogni autobus: $489,993 per quelli cittadini e $495,320 per quelli del campus.
Posti: 38 seduti e 28 in piedi per quelli cittadini, 34 seduti e 34 in piedi per quelli del campus.
Motore: General Motors GM Allison Ep 40 System.
Voltaggio del motore: 600V
Batterie: Nickel Metal-idrato con durata prevista di 6 anni.

Gli autobus hanno un sistema computerizzato che determina il modo migliore per sfruttare il motore: solo elettrico, combinato o solo a benzina. L’autobus usa principalmente il motore elettrico per accelerare fino a 25 miglia orarie (40 Km/h) e poi interviene il motore a benzina per mantenere la velocità. Durante la decelerazione del veicolo c’è un sistema che converte il moto in energia elettrica immagazzinata nelle batterie.
Inutile dire che il sistema è silenzioso, consuma poco e inquina molto meno di un veicolo normale.

Ultima cosa, ma non meno importante, è lo slogan sugli autobus per incitare la gente ad usarli che è alquanto divertente: “Reduce footprints – take the bus” (diminuisci le impronte – prendi l’autobus).

Qui una foto fatta ieri mattina:

è ora di vestirsi! – 374

è proprio giunto il momento di vestirsi. Sia perchè inizia a fare freschetto sia perchè, come ho detto nel post precedente, qui a Madison si respira già l’aria di fine mese: l’aria di Halloween! Come da tradizione State street verrà completamente chiusa al traffico Sabato 28 e Domenica 29 Ottobre. La gente avrà la possibilità di bere alcolici per la strada, ma solo in State street e sotto la sorveglianza delle forze di polizia che controlleranno adeguatamente le 70-80000 persone stipate in strada e nei locali. Negli ultimi quattro anni la “festa” è finita con risse tra alcune persone e gli agenti di polizia. Dal 2 Ottobre sono già in vendita i biglietti, introdotti nel 2006 per ripagare le spese, dal costo di $5 e necessari per partecipare all’evento.
Comunque, dicevo che siamo già in clima festaiolo perchè un po’ ovunque ci sono richiami colorati (arancione e nero) alla festa e i negozi espongono maschere, vestiti, trucchi, dolci, zucche e chi più ne ha più ne metta. Su questo sito potete leggere qualche informazione in più sulla festa.
Ovviamente ci sarà una “gara” per il vestito più originale. Chissà se vincerà il vestito da “Ann Darrow rapita da King Kong” o il costume di “Nacho Libre” che ho visto in vendita un paio di giorni fà.

Pumpkin Regatta. – 373

Domenica mattina, sul lago Mendota di fronte alla “Terrace“, si è tenuta l’annuale regata delle zucche, un evento tipico Americano(?) o almeno di Madison. Ogni Ottobre c’è questa gara a bordo di zucche enormi scavate e usate come natanti. Ovviamente è fatto in concomitanza della stagione autunnale quando le cucurbitacee danno i loro frutti e, fatalità, nel periodo migliore per sfruttare il clima di festa generalizzato pre-Halloween. A questo indirizzo trovate il sito ufficiale del dipartimento di Orticoltura dedicato alla gara in questione.
Una curiosità: in Inglese la chiamano “Pumpkin Regatta” perchè nonostante la parola regata sia di origini Italiane sono riusciti a storpiarla aggiungento una “t” superflua. Probabilmente il fattaccio è successo perchè la parola “regata” la pronuncerebbero “regada”, ma non voglio dilungarmi con questioni fonetiche.
Nell’apposita sezione del sito potrete vedere alcune fotografie della gara.

Il suicida di Madison. – 365

Vi ricordate Jesse A. Miller? Lo squilibrato che, come ho detto in questo e questo post, avrebbe tentato il suicidio e “forse” messo una bomba da qualche parte all’ospedale di Madison? Bhe… è tutto falso!!
Dalle ultime notizie, che potete leggere qui, il personaggio è stato arrestato a San Diego, in California il 28 Settembre.
Non si sa ancora cosa sia successo, ma sembra che il suddetto Miller abbia solo telefonato alla polizia di Madison mettendo tutti in allarme dicendo di abitare in East Washington Avenue e affermando di essere all’ospedale con una pistola. Pare anche che abbia chiamato nuovamente fingendosi di essere suo fratello, il quale avrebbe detto che Jesse era fuori di testa etc. etc.
Insomma, sicuramente è fuori di testa, perchè per inventarsi una cosa del genere non deve essere stato del tutto a posto, ma non ho capito una cosa: quando la polizia ha ricevuto la telefonata, non si sono accorti che proveniva da San Diego?
Credo che la verità non la sapremo mai…

Cessato allarme (forse). – 361

Per chi non l’avesse letto nel precedente post, ieri c’è stato un allarme bomba all’ospedale universitario accompagnato da un ragazzo di diciannove anni armato di pistola che, a quanto pare, si è prima aggirato nel campus e poi è andato sul tetto dell’ospedale nel tentativo di suicidarsi…. e poi non si sa che fine abbia fatto.
La polizia l’ha cercato bloccando l’intero ospedale, lezioni, corsi, tutto il possibile immaginabile.
Alle 23.00 di ieri sera l’allarme è rientrato e la polizia, pur non avendo trovato il giovane, ritiene che non sia pericoloso per altre persone, ma solo per se stesso. Da cosa l’avranno capito non lo so, forse dal fatto che non ha fatto saltare la testa a nessuno?? Bell’intuito!
Comunque credono che la sua sia stata solo una “richiesta d’aiuto” piuttosto inconsueta, e l’hanno invitato, non so come, a rivolgersi a loro per avere supporto.
L’aggiornamento di questa mattina alle 9 conferma queste ultime notizie e non si sa, anche se ho qualche sospetto, se l’allarme bomba e l’aspirante suicida siano legati tra loro. Cliccando qui potete visitare la pagina del sito dell’Università dedicata a questa notizia.
Secondo me le possibilità sono due: o la polizia l’ha fatto fuori e non ha detto niente a nessuno imboscando il cadavere, o il ragazzo è un artista della fuga, è scomparso e, mi auguro per lui, è rinsavito completamente!!
Chissà…

Breaking News: Emergency situation at UW Hospital. – 360

Ore 18.30, mi arriva un messaggio su Skype da Alessio (Italiano arrivato da Legnaro quindici giorni fa) che mi avvisa che dalle parti dell’ospedale universitario c’è uno che si aggira con una pistola. Non si sa chi sia, cosa voglia, ma la polizia e i vigili del fuoco sono li a cercarlo. Avviso una che abita li vicino e mi rimetto al lavoro deciso più che mai ad attendere in lab nuovi sviluppi.
Ore 19.15, arriva una che conosco dal piano di sotto che mi chiede un paio di cose di lavoro e ci dice di fare attenzione perchè c’è uno che vuole suicidarsi e che ha una pistola.
Ore 19.30, chiama il marito della tipa che è con me in lab e la avvisa che sul sito dell’università c’è una news riguardo allo “squilibrato”.
Ore 19.31, sul sito dicono che l’emergenza è iniziata oggi alle 16.40 quando una persona, che ha detto di essere un ufficiale della sicurezza, ha chiamato la polizia per avvisare di alcuni colpi di pistola esplosi vicino all’ospedale e di una possibile bomba messa chissà dove. La polizia cerca un 19-enne di nome Jesse A. Miller.
Vengono sospese tutte le lezioni e chiude temporaneamente il pronto soccorso.
Ore 20.45, la polizia sta ancora cercando il sospetto e fa riaprire il pronto soccorso. Inoltre vengono organizzati taxi per portare la gente a casa.
Ore 21.45, ho finito i miei esperimenti in laboratorio e ho perso l’autobus. Quindi scrivo il post dalla fermata aspettando il prossimo, fortunatamente lontano dalla zona incriminata.
Ore 22.10, tra cinque minuti passa l’autobus…
A domani per la seconda parte qualunque essa sia!

Punto tutto sul rosso… – 351

Non ho mai comprato un gratta e vinci, non ho mai acquistato un biglietto della lotteria, e mai giocato al lotto, se non una decina di anni fa (o di più) quando ho puntato 1000 lire con un amico al super enalotto. Erano in palio 60 miliardi e, ahimè, non sono miliardario.
Qui in America ci sarebbe la possibilità di andare a Las Vegas, città dei casinò, dove a volte si vince, ma la maggior parte delle volte si perde… oppure c’è un’altra opzione.
Le pubblicità di “A little Vegas, right here in Madison”, invitano a visitare il sito del “DeJope Bingo“. Senza dover prendere l’aereo, qui in Wisconsin, poco distante da Madison, c’è la tribù di nativi Americani chiamata Ho-Chunk (qui il sito ufficiale della loro nazione) che hanno sempre occupato la zona di Green Bay in Wisconsin e che si sono specializzati nella gestione di casinò e giochi d’azzardo visto che gestiscono anche il “Majestic Pines Casino“, il “Ho Chunk Luxury Hotel and Casino” e il “Rainbow Casino“.
Insomma, senza allontanarsi molto è possibile provare il brivido di perdere un mucchio di soldi o forse rischiare di vincere qualche cosa. Io ho il sospetto che il 90% delle persone escano da lì in mutande…

Per quanto riguarda l’Italia invece ho scoperto ieri che, per chi non volesse fare la fatica di muoversi da casa, esiste il gratta e vinci on-line! Lo potete trovare e/o provare a questo indirizzo sul sito della lottomatica.
Per curiosità ho provato le demo disponibili di un paio di giochi: dopo 5 tentativi non ho vinto niente, ma al sesto “in teoria” avrei potuto vincere 80000‚Ǩ e al settimo tentativo, con un altro dei giochi proposti, “avrei” vinto addirittura 500000‚Ǩ!! Peccato che fosse la demo…

Sono arrivati!! – 343

è stata una vera e propria invasione pianificata, studiata nei minimi dettagli… Madison li aspettava con ansia. I cittadini li aspettavano con ansia! La distribuzione è partita ieri in ogni strada della città. è stato fatto tutto in grande stile: tutti li hanno ricevuti lo stesso giorno. Ormai sono già al loro posto lungo le strade. Impossibile non notarli, impossibile non domandarsi se ce n’era bisogno e impossibile non capire che effettivamente ce n’era bisogno! E poi sono nuovissimi! Sono più belli! Sono disponibili in un nuovo colore!
Ma la cosa più importante di tutte è che… sono più grandi!!
Ebbene si, sono arrivati i nuovi bidoni per le immondizie.