Category Archives: laboratorio

Iniziamo bene…

La settimana è iniziata male ancora prima di cominciare:

– Domenica mi scrive una collega per dirmi che c'è una piccola contaminazione delle cellule che abbiamo in coltura in lab.

– Ieri appena arrivato al lavoro alla fabbrica di cioccolato, mi dicono che la contaminazione è ovunque: vado a vedere le cellule e decidiamo di buttare via tutto. Con le due colleghe puliamo tutta la stanza e sterilizziamo tutto tra una parolaccia in Italiano e una in Francese con qualche punta in Inglese per non farci mancare niente…
Pace, solo due settimane di lavoro e qualche soldino buttati nel cesso.

– Oggi porto il pollastro dalla babysitter e, appena riparto, la macchina non vuole saperne di muoversi. Col cambio (automatico) in Drive o Retromarcia non fa altro che "crencrhghreernncrerhnngrerreenenreh", proprio il rumore sconsolante di ingranaggi grippati. Chiamata concessionaria, assicurazione, carro attrezzi, alle 10.45 sono dal meccanico e alle 11.15 a prendere un'auto di cortesia (VW Golf TDI cambio DSG, full optional – niente male).
Oggi mi chiamano e mi dicono che l'albero della trasmissione è andato. A 41000 Km mi sarei aspettato  un cambio dell'olio, non un problemino del genere. Per fortuna che tra garanzia e assicurazione pagano tutto. Per Venerdì dovrei averla.

…e siamo solo a Martedì…

Uhmmm…

…è tutta la mattina che nell'aria si respira un odore di solvente per vernici. Non so se sia un tentativo di rendere euforici i dipendenti facendoci sniffare toluene e idrocarburi vari o se sia qualche pirla che sta verniciando e si è dimenticato di spegnere la ventilazione forzata dell'edificio.
Propendo per la seconda ipotesi…

Cryostat: -28 °C sectioning

Giusto per spiegare quello di cui parlavo ieri (criostato, vetro, sezioni, lama, bla bla bla…) ho fatto un breve filmatino che vale più di mille parole.
Prima ho tagliato alcune sezioni senza usare il pennello o l'anti-roll plate, poi ho usato il pennellino per tirare una sezione ed in fine ho usato l'anti-roll plate.

P.S.: al centro del blocco di gelatina ci sono i campioni di tessuto, ma sono talmente piccoli che non si vedono ad occhio nudo.

Super-mega-iper-ultra-new.

Al lavoro, come detto altre volte, usiamo dei criostati per sezionare i campioni di tessuto in fettine da 7 micron. L'apparecchio tiene a -28 °C il campione che, con una lama affilatissima, viene tagliato una fetta per volta. Queste fettine di tessuto inglobato in gelatina vengono raccolte su vetrini da microscopio per essere poi analizzate.
Come potete immaginare, e se non lo immaginate ve lo dico io, delle fettuccine di 7 micron di gelatina sono molto, molto sottili. Talmente sottili che durante il processo per tagliarle si arrotolano su loro stesse e in quel caso si possono buttare nel cesso.
Per evitare questo problema ci sono due vie possibili:
1. usare un pennellino molto sottile per tirare la fettina man mano che viene tagliata (tecnica molto lenta e non sempre funzionante)
2. usare una anti-roll plate (standard in tutti i criostati che usiamo)

L'anti-roll plate è un rettangolo di vetro con i bordi super-affilati che costa un sacco di soldi. Ogni laboratorio ha le sue placchette perché si rovinano facilmente e quando lo spigolo della piastrina è sbeccato si può buttare con le fettine suddette: giù per il cesso.

L'abilità nel tenere con cura una placchetta sta nelle mani dell'operatore: da noi ci sono alcuni che le farebbero durare per sempre, altri che le rovinano appena iniziano ad usarle. Qui avrei altre cose da dire, ma non è questo il punto.
Il fatto è che, dato che si rovinano, le placchette vengono ricomprate. Quelle vecchie non vengono buttate via a meno che non siano veramente distrutte, quindi il nostro beneamato tecnico quando arrivano le placchette ci scrive sopra la data d'arrivo e ci scrive "New". Ovviamente quando la placchetta "New" diventa un po' vecchia e ne arriva una più nuova non può scriverci di nuovo "New", quindi ci scrive "Ultra-New".
Ultra-New… ma è possibile? Ma che casso vuol dire "Ultra-New"! E quando ne arriva un'altra ancora? Cosa ci scriverà? "Super-Ultra-New"??

Pazienza, l'ho sempre detto che ha dei problemi, non c'è molto da fare. Solo che la cosa si estende anche agli altri colleghi per cui è normale che quella più nuova sia "Ultra-New" e se il deficiente non ci scrive niente sopra loro non sanno riconoscere la placchetta più nuova…
Che poi resta nuova per poco visto che i 2-3 soggetti dalle mani di pastafrolla rovinano le piastrine nuove nel giro di una settimana e quindi la "Ultra-New" diventa subito "Barely-Usable".

Pazienza.
Se riesco oggi giro un filmatino per mostrare come si taglia al criostato.

Ma a me funziona sempre… tranne quando non va!

Pompelmo è un caro ragazzo, premuroso e sempre disponibile. Però dal punto di vista lavorativo è un po' "confusionario". E' da un po' di tempo che in laboratorio abbiamo problemi con un anticorpo per immunoistochimiche che a volte funziona, altre volte no: così, misteriosamente e senza spiegazione apparente.
Ne abbiamo discusso al lab meeting, c'è stato anche chi ha proposto di ricomprarlo, finché:

Pompelmo: "…ma a me funziona, io non ho problemi."
Capo: "Ma lo stesso anticorpo? A te funziona?"
Pompelmo: "Si si, proprio quello. A me va bene."
Capo: "Bhe, se a Pompelmo funziona allora non lo ricompriamo. Fatelo funzionare anche voialtri (il resto del lab…)."

Chiusa la discussione. Passano i giorni, passano le settimane. La gente continua a porcheggiare con l'anticorpo che non funziona e io e la moglie chiediamo a Pompelmo cosa faccia di particolare per farlo andare e…

Filippo: "Ma non usi niente di speciale? Un protocollo diverso? Altro?"
Pompelmo: "No no! Tutto normale. BSA, Triton X100, PBS, solite cose."
Filippo: "Ma poi si vede bene al microscopio?"
Pompelmo: "Si si, tutto bene!"
Moglie: "Noi abbiamo problemi con pancreas 10.5."
Pompelmo: "Ah bhe, quello non funziona neanche a me."
Moglie: "Ah no?? Ma come?"
Pompelmo: "Già, non mi funzionano il 10.5, 11.5, 12.5 e 13.5, in effetti non va molto bene questo anticorpo. Poi quando funziona non è bello uniforme su tutti i vetrini. A volte non è nemmeno chiaramente una colorazione nucleare. A volte non funziona proprio, tipo l'altro giorno che non ha colorato niente. Poi se ripenso a quest'estate quando ho perso 4 mesi perché non ha mai funzionato mi metterei le mani sui capelli."
Filippo e moglie: ……

Ecco, questo è quanto. Noi abbiamo lasciato perdere che tanto non vale la pena discuterne. Certo che uno che dice "si, a me funziona bene" e omette "una volta su venti" non è proprio il massimo dell'affidabilità…

Spetteguless.

Non sono uno che spettegola molto. Non faccio le cose di nascosto, non cerco di capire chi fa cosa e perché e percome e quando, non vado in cerca di chi sparla, le uniche volte che parlo (male) dei colleghi è con la moglie (e bhe, qui sul blog…), ma il problema è che dietro di me è seduta il vice capo!
E siccome nella bay in questi giorni ci siamo solo io e lei, quando sono al computer non fa altro che girarsi e dirmi di questo, e l'altro e quell'altro… e che cacchio me ne frega a me!!!
Zero! Meno di zero! Mi fa venire il mal di testa!

Venti minuti fa:

Vice capo NAT: "Sai, Gioacchino mi ha detto che Gisella gli ha detto che tizio, caio e sempronio non sono contenti se la Pancetta2 va a lavorare lì."
Filippo: (ossignore si comincia) "Ahh…"
NAT: "Non so se sia proprio così, ma è perché pare che quello abbia detto all'altro che bla bla bla bla bla…"
F.: (ma che me ne frega) "Ahh…"
NAT: "Poi, sai, non so se sia vero. Se fosse vero non capirei come fosse possibile che bla bla bla bla…"
F.: (urca che torcicollo per ascoltare 'sta qui) "Ahh…"
NAT: "Certo è che non capisco perché siano invidiosi. In fondo bla bla bla bla…"
F.: (taglia corto ti prego…)  "Ahh…"
NAT: "Insomma, alla fine sai, pare che bla bla bla bla…."
F.: (desso faccio finta di svenire) "Ahh…"
NAT: "Sai…. è proprio questo che non mi piace di questo laboratorio: tutta questa gente che parla alle spalle degli altri e lavora per sotto."
F.: (già! santa donna senza peccato) "Eh si… immagino….."

Certe volte mi torna in mente che è meglio quando mi metto gli auricolari e mi pianto con la testa sulla tastiera.

Nuovo ingresso in campo!

Non parliamo di calcio per carità! Il nuovo acquisto, dopo il post-doc Giapponese Ken Shiro ora ribattezzato Cacici, è una studentessa Turca.
Resterà con noi per due mesi e sarà compito mio e della moglie seguirla e istruirla durante questo periodo. Come conseguenza di questo arrivo non andremo in ferie ad Agosto come programmato desiderato. Sarà un miracolo se riusciremo a prenderci una settimana di pausa a Settembre.

In ogni caso, la studentessa è al secondo anno di università e quindi ben lontana dall'avere una formazione adeguata a quello che stiamo facendo. Fortunatamente se la cava bene con l'Inglese e in questo modo non siamo bloccati dalla barriera linguistica.
Il fatto che non abbia una conoscenza, teorica e pratica, sufficiente di quello che si fa in laboratorio è devastante. In pratica qualsiasi cosa le si mostri deve essere spiegato: cosa voglio fare, perché lo voglio fare, perché lo faccio in quel modo, che alternative ci sono, etc.
Ovviamente lei torna il giorno dopo con 2000 domande che dimostrano che… non ha capito una mazza (bhe dai, non è stupida, le cose le capisce abbastanza, è che si dimentica).

Il risultato di tutto ciò è che, come se ne avessimo bisogno, per i prossimi due mesi la piccola sanguisuga drenerà involontariamente tutte le nostre energie.

Vedremo come si evolverà la situazione… (intanto siamo già alla quinta volta in 2 giorni che le rispieghiamo perché usiamo un certo tipo di cellule per fare gli esperimenti).

Il topetto se ne va: evviva il topetto!

Come dice il titolo del post il topetto (un nostro collega) se ne va ufficialmente oggi. Ha finito il dottorato a Marzo, gli è stato prolungato il contratto per qualche mese per terminare esperimenti e iniziare la stesura dell'articolo e ora parte. Per dove? Non si sa. Pare forse per l'America, o la Francia, ha fatto qualche colloquio e sembra che in America siano stati piacevolmente colpiti: "hanno detto che sono interessati e mi faranno sapere".

Cosa dire di lui? E' svampito, assonnato, incapace di fare una cosa giusta al primo colpo (ma anche al secondo e terzo: di solito ci riesce dopo 4 tentativi), insicuro, disordinato e disorganizzato. Queste sono le definizioni più appropriate che ho per lui dal punto di vista professionale/lavorativo. Dal punto di vista umano, invece, devo ammettere che è la persona migliore tra i nostri colleghi. E' l'unico che si preoccupa veramente delle persone che gli stanno accanto e l'unico che ha sempre un pensiero gentile per tutti (bhe, quasi… con la NAT e con la Nostra Signora V. M. non riesce a comunicare).

In breve: topetto, non sei di certo fatto per il premio Nobel (secondo la moglie non è proprio fatto per la scienza, ma io preferisco dargli il beneficio del dubbio, magari come soggetto di studio in qualche laboratorio può andare bene), ma ovunque tu vada buona fortuna!