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Un genio! E due…

Ecco, nel post dell'altro giorno descrivevo la situazione tragica dei parcheggi: la carenza di posti auto all'EPFL. Come dicevo, ci sono esempi di parcheggi occupati da una bicicletta, e gente che non sa dove mettersi e parcheggia fuori dalle righe verdi. Chi parcheggia fuori posto prende una multa (giustamente).
Solo che chi occupa un posto macchina con una bici oppure chi parcheggia col culo con poca destrezza occupando due posti non viene penalizzato.

Multa a chi non trova posto per colpa di idioti che di posti ne occupano due. Bel sistema!

La Renault giallo oro e la Mazda nera occupavano tre posti in due. Vi assicuro che capita molto spesso di vedere queste situazioni!
Ho ridisegnato le linee verdi perché sono poco visibili nella foto.

Un genio!

La situazione parcheggi all'EPFL è a dir poco tragica. Il parcheggio si paga direttamente all'EPFL che fornisce un tagliando, comprensivo di targa dell'auto, da esporre sul cruscotto. Il problema è che tutti (studenti e dipendenti) hanno diritto a pagare per il posto auto. Attenzione… tutti hanno diritto a PAGARE per il parcheggio, non ad averne uno riservato per la propria vettura!
In sostanza ci si può mettere ovunque all'interno delle righe verdi nel campus.
Purtroppo, però, l'EPFL continua a rilasciare permessi nonostante i posti siano limitati e già tutti occupati. La gente ormai parcheggia fuori dalle righe rischiando di prendere la multa.
Eh si! Perché se l'auto non è al suo posto prendi la multa da pagare all'EPFL. E se non paghi la multa l'EPFL chiama la polizia che ti farà avere a casa una multa ancora più alta… no comment.
Fortunatamente, dato che la situazione è drammatica, vedo sempre meno multe sotto i tergicristallo, evidentemente sono diventati clementi.

Ecco, dopo questa descrizione sommaria c'è anche chi osa fare una cosa del genere: 

Non è la prima volta che vedo questa bicicletta parcheggiata così: in Italia sarebbe sparita da un pezzo…

SV: prova di design #2.

Dopo il post sulla Camipro card e il suo design particolare, ecco un'altra prova di come gli Elvetici tengano alla funzionalità, ma anche all'aspetto estetico degli edifici.

Qui uno scatto del SV building (Science de la Vie) dove lavoriamo.

Quattro piani più parcheggio interrato. Il piano terra e il quarto piano sono completamente senza finestre e contengono rispettivamente lo stabulario e gli apparati di ventilazione, climatizzazione e le torri degli ascensori. Al primo, secondo e terzo piano ci sono laboratori, uffici e aule. Sempre al primo piano c'è un bar e un ristorante.

L'esterno dell'edificio è coperto da pannelli di alluminio di quattro colori diversi dal grigio al marrone. Magari non è particolarmente bello, ma perlomeno non è il classico casermone di cemento…
Cliccate sull'immagine per vederla ingrandita.

P.S.: L'inclinazione strana che il quarto piano "sembra" avere non è dovuta alla distorsione dell'obiettivo, ma è reale. L'edificio ha il tetto di area maggiore rispetto a quella della base!

Camipro Card.

In tanti posti si accede all'ufficio/laboratorio/area riservata usando una tessera magnetica o dotata di RFID. L'EPFL non fa eccezione ovviamente. Qui tutti (dipendenti e studenti) sono dotati di una tesserina personale, chiamata Camipro Card, con nome, cognome, foto, codice numerico univoco, codice a barre e un'area "riscrivibile" (con apposite macchinette è cancellabile) che riporta lo status del soggetto (studente, parte del personale o altro).
La tessera contiene un RFID che con i dati dell'utente e che permette di fare due cose:

– aprire porte per dare accesso a zone riservate degli edifici
– immagazzinare un credito

La prima è evidente. In base alle autorizzazioni di cui si dispone si può accedere a diverse aree di edifici, laboratori, stabulari, etc.
La seconda funzione è davvero utile. E' possibile ricaricare la carta con un massimo di, mi pare, 500 franchi. La carta può essere usata per pagare la mensa nei vari ristoranti del campus, comprare caffè o altro ai distributori automatici, pagare le fotocopiatrici, pagare il noleggio di biciclette e/o automobili e via discorrendo.

In pratica può funzionare come carta di credito prepagata. Per ricaricarla fino a qualche tempo fa era necessario andare, contanti alla mano, in un ufficio dell'EPFL, ma ora è possibile ricaricarla online tramite un servizio fornito da EPFL e istituti bancari! Proprio come una Postepay.

Come se non bastasse da un lato la carta è pure "decorata" con un design che indica delle informazioni statistiche sull'EPFL, tipo quanti PhD, Post-doc, Studenti e Professori ci sono, o le nazionalità delle persone che lavorano all'EPFL o altro.

Ma veniamo al punto del discorso. Un mese fa ho rotto la mia tessera. La tengo sempre in tasca legata ad un portachiavi lungo perché la uso 7-8 volte al giorno quando mi sposto tra diversi luoghi ad accesso limitato. Ovviamente, usa e riusa, si è rotta e non riuscivo più ad aprire le porte. Dopo aver contattato l'apposito ufficio ho preso appuntamento per avere la nuova carta.
Alla moglie ho perfino detto che sarebbe stata l'occasione per cambiarla dato che sulla facciata aveva le statistiche su PhD, Post doc e studenti in colori sgradevoli tra il grigio e il verdolino sbiadito.
Vado, cambio e…. mi arriva una carta ancora peggiore! Numero di donne in verdolino sbiadito e numero di uomini in bluette slavato… ovviamente la moglie non ha fatto altro che prendermi in giro per 3 giorni…

Sennonché quattro giorni fa anche la seconda carta si è rotta! Ovviamente la moglie ha sospettato che l'abbia fatto apposta per farmela cambiare, ma il problema è sempre quello… in tasca non sta bene.
Comunque ho ricevuto la nuova carta: questa volta è molto bella, con le statistiche delle lingue parlate all'EPFL.
Ed ora che ho una tessera nuova, bella e luccicante mi sono dotato di un porta tessere in plastica rigida per non romperla più… :D

Lingue parlate all'EPFL: in rosso il Francese, bordeaux Tedesco, arancione Inglese, celeste Italiano, verdino Spagnolo, giallo Arabo, marroncino cacchetta altre lingue.

Il nuovo ufficio. – 438

Il buon intento di riprendere a scrivere con continuità non è stato rispettato, vista “l’assenza” di ieri. Vediamo allora di riprendere al meglio. Oggi sono andato a prendere il badge per entrare e muovermi all’interno dell’ISREC. Si, perchè l’entrata è solo ed esclusivamente per i tesserati, almeno di non infilarsi dietro qualcuno che stia entrando. E lo stesso vale per le varie aree dell’edificio. Ad esempio io non posso accedere alla topetteria (l’animalerie) o altri posti che non mi competono. Il privilegio della tessera è riservato, ovviamente, a chi lavora all’ISREC anche per conto dell’EPFL (come nel mio caso), ma c’è comunque una piccola e ovvia cauzione da pagare.
Ovvia di sicuro, piccola non tanto. 50 CHF.
50 CHF!!!!
50 franchi Svizzeri, equivalenti, al cambio attuale a 31,22 euro. Insomma, vi pare possibile? Va bene che quando me ne vado me li restituiscono, ma quanto vorrebbero in Italia come cauzione per una tessera? 5 euro? 10? Bho…
Mi consolo del fatto che li ha messi la morosa visto che il primo stipendio lo vedrò tra un paio di giorni; per ora continua a pagare tutto lei, anche se oggi mi ha estorto la promessa di pagare per intero l’affitto del mese successivo come rimborso spese.
Ieri e oggi ho iniziato a lavorare davvero e, ribadisco, per fare un po’ di invidia ai miei ex-colleghi pubblico tre foto del mio ufficio/laboratorio personale con due centrifughe da eppy di cui una refrigerata, una grande da falcon, due vortex, lavandino, attacchi per il gas, una cappa (non so se posso usarla, ma c’è), un frigo, cassetti vari, scrivania e un monitor di cui mi sono appropriato e, ovviamente, un telefono con tanto di numero unico.
Dal lato informatico l’ISREC (mi) fornisce 150Gb di spazio per il gruppo della prof per cui lavoro, 10Gb di spazio personale e protetto da password per qualsiasi cosa io voglia e uno spazio pubblico per tutto ciò che è troppo pesante per essere spedito via mail, ma che si vuole condividere con qualcun’altro.

Mi pare di aver detto abbastanza. Ecco qui le foto dell’ufficio: