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Marshmallows e Peeps! – 230

Ieri dopo il lavoro in laboratorio sono andato a fare la spesa ed ho dovuto comprare, per dovere di cronaca, una confezione di Marshmallows. Giusto per chiudere il capitolo su questi “dolci” voglio condividere con voi ciò che da tempo sospettavo: ci sono anche in Italia.
Non so se hanno un nome particolare, ma sono quelle cose spugnose zuccherate che io ho sempre chiamato “tiramolla” (che è anche il personaggio di un fumetto con, appunto, la consistenza della tiramolla) e che si possono trovare dai venditori di dolciumi alle sagre e alle fiere. Da noi ci sono di vari colori e forme: rosa, celesti, bianche, lunghe, corte, etc.
Qui i Marshmallows sono perlopiù bianchi, comunque hanno lo stesso identico sapore e consistenza dei nostri.
Quindi se volete provare a fare gli S’more o i Rice Krispie Treats sapete dove recuperare l’ingrediente mancante!

Qui sotto una confezione di Marshmallows della Kraft:

Sulla confezione c’è la seguente ricetta per gli s’more:
Mettere su un Honey Maid Graham cracker (una specie di biscotto secco al miele) un marshmallow e un quadratino di cioccolato al latte. Mettere in microonde per 15-20 secondi finchè il marshmallow si sia gonfiato (e anche sgonfiato).
Coprire con un altro “biscotto” e mangiare finchè è ancora caldo senza ustionarsi le interiora.

Con la stessa tecnica di cottura del marshmallow si può fare il Peep Jousting, cioè una specie di lotta all’ultimo sangue tra due peep. I peep non sono altro che pulcinetti fatti della stessa materia dei marshmallow.
Si lecca il peep da un lato finchè non diventa morbido e gli si attacca uno stuzzicadenti a mò di lancia. Si piazzano due pulcinetti così bardati uno di fronte all’altro in microonde e si fa partire. Questi si gonfieranno e uno degli stuzzicadenti bucherà un peep. Ovviamente vince il superstite!

Qui sotto un filmatino trovato su youtube per mostrarvi la battaglia:


"E sia l'ordine!" E l'ordine fu… – 229

Niente di particolare, ma ho provveduto a mettere un po’ di ordine tra i link preferiti che vi suggerisco qui accanto. Ho aggiornato il tutto togliendo il sito “è pur sempre una donna” non più funzionante (Davideeee… dove sei finito??) e tre forum che, come dire, tra un elenco di blog centrano come i cavoli a merenda. Ci sono due nuovi ingressi: Web al Cioccolato e il blog di Beppe Grillo. L’ordine dei siti è del tutto casuale quindi chi pretenderà spostamenti, trasferimenti o cambi di posizione verrà invitato a fustigarsi con le ortiche per la sua impudenza. Unica cosa, ho dedicato i primi posti a studenti Italiani, dottorandi in particolare, all’estero per motivi di studio, spirito di sacrificio, ritiro spirituale, fuga dalla realtà (Italiana) o altro…

Italia-America 1-1 – 228

Tempo fa ho segnato un punto a favore dell’Italia contro l’America per quanto riguarda la telefonia mobile: la disponibilità di tariffe, soprattutto prepagate, i costi e la semplicità sono decisamente migliori nel nostro paese. Ora però gli Stati Uniti pareggiano segnando un punto a loro favore nel campo della musica: i prezzi dei CD sono bassissimi!!
Ovviamente ci sono differenze sostanziali tra le ultime uscite e i CD un po’ più datati, ma in ogni caso il costo si aggira attorno ai 12-15 dollari per album. Ovvio che i doppi, le raccolte, le edizioni speciali costano di più, ma comunque sempre meno che in Italia!
Insomma, ho comprato 3 CD e ho speso l’equivalente, tasse incluse, di 26 euro! In Italia quanto avrei speso??
E il bello è che, pur costando così poco, la gente qui preferisce comunque comprare le canzoni su iTunes o servizi simili pur avendo un brano con qualità minore. In questo modo c’è però più scelta… uno non è costretto a prendere l’intero CD per una o due canzoni e, in ogni caso, si spende un po’ meno (un album intero di solito costa generalmente $9,99 e una singola canzone $0,99).
Comunque ho già una piccola lista di Compact Disc da comprare… dato che tra prezzo ridotto e cambio favorevole è un vero affare!! E non fatemi richieste che ne avrò già troppi!
Visto che non posso lasciarvi senza qualche curiosità o notizia interessante vi dico che il Compact Disc è stato inventato in collaborazione da Philips e Sony che hanno messo i loro ingegneri al lavoro nel 1979 e inizialmente il supporto doveva avere un diametro di 11,5cm e una capacità di 60 minuti di contenuti audio. Però l’allora vice-presidente della Sony Norio Ohga, in accordo con Philips, suggerì che il supporto dovesse contenere per intero sullo stesso lato la Nona sinfonia di Beethoven: 74 minuti di musica.
Quindi le dimensioni del disco furono aumentate a 12cm di diametro. Pare che questa sia stata una mossa astuta da parte di Sony che all’epoca non aveva ancora nessun impianto di produzione di CD, mentre la Polygram (al tempo proprietà di Philips) aveva in Germania un impianto per dischi di 11,5cm di diametro. Capite anche voi che Philips dovette accettare i 12cm perdendo il vantaggio temporale che aveva su Sony.
Comunque i primi Compact Disc vennero pubblicati nel 1982 in Giappone e, negli anni successivi, presero piede negli Stati Uniti e poi nel resto del mondo.

Qui i CD che ho comprato:

Skype spam. – 227

Non voglio scatenare il panico tra gli utenti di Skype, ma piuttosto vorrei avvisarvi di due problemi che affliggono questo programma in questi giorni. Come riportato anche sullo Skype Windows Forum pare che molti utenti stiano ricevendo messaggi via chat che invitano a cliccare su un link, come in questo esempio:

[10:05:37] XXXX says:
Check up this:
http://24243.psadionkderunhdetionkdase.com/7/7849
[10:05:40] XXXX left this chat

Ovviamente non cliccate se non siete sicuri e soprattutto se non conoscete l’utente che vi ha inviato il messaggio. Eventualmente chiedete informazioni se il link vi venisse suggerito da un utente che conoscete e di cui avete il contatto. Se invece vi è capitato di cliccare in passato o se siete in dubbio fate una scansione completa del vostro computer con un buon antivirus aggiornato. Poi assicuratevi di avere l’ultima versione di Skype.
Il secondo problema che sta affliggendo anche me è, invece, lo spam via chat.
Nei giorni scorsi mi si è aperta automaticamente una multi-chat apparentemente iniziata dal seguente utente: lilili (lilili9994). Nonostante abbia bloccato l’utente, l’evento si è ripetuto questa mattina. Non so ancora da cosa dipenda o come sia possibile che qualcuno inizi una chat non essendo nella mia lista contatti. Infatti ho impostato le preferenze di privacy in modo che solo persone appartenenti ai miei contatti possano iniziare una chat, tuttavia questo è il risultato dello spam:

Non so ancora se aver bloccato l’utente sia sufficiente. In ogni caso se avete avuto o avrete lo stesso problema vi consiglio di bloccare l’utente che ha iniziato la chat e cambiare le impostazioni di privacy di Skype così:

Questa immagine è presa da Skype per Macintosh, ma penso che possiate trovare facilmente le stesse impostazioni anche su Windows!
Se avete problemi o domande sapete dove trovarmi!

Nuovo sondaggio! – 226

Per restare in tema di snack e barrette al cioccolato ho indetto un nuovo sondaggio. Ora sta a voi votare e decidere. Ho escluso un sacco di dolciumi tra cui Duplo, Kinder Bueno, Kinder Cereali, etc. etc. per evitare una dispersione di voti.
Riporto inoltre i risultati del sondaggio sulla bistecchina:
hanno vinto la bistecca di cavallo e maiale con ben sei voti ciascuna. Quattro persone si mangerebbero un cosciotto di Australopithecus afarensis e altrettante preferirebbero una minestrina. Voti dispersi per alligatore, volpe volante, manzo e fuffi (resta da vedere chi è fuffi: cane, gatto, criceto, ratto…).
Ora vediamo se il nuovo sondaggio raggiungerà i 24 voti del precedente!!

Ciao!!

Marshmallows che bontà! – 225

Come promesso oggi dedico un post a risolvere il dubbio esistenziale sulla natura dei Marshmallows e sui loro 1000 segreti.
I Marshmallows sono dei dolciumi gommosi fatti di zucchero montato con l’aiuto di gelatina. Sono alla base dei Rice Krispies treats (nominati nel post precedente) e degli S’mores. Inizialmente i marshmallows venivano fatti con la linfa delle radici di una pianta, l’Althea officinalis, al posto della gelatina. Il nome infatti deriva da marsh (palude) e mallow (l’altea). La pianta che, appartiene alla famiglia delle Malvacee come la Malva ovviamente, ha origini Europee o Asiatiche. Infatti nei tempi che furono persino gli Egiziani e i Romani si pappavano questa pianta, mentre più recentemente si è iniziato a cuocere la linfa della pianta con albumi d’uovo e zucchero, l’impasto veniva poi montato fino a diventare una schiuma che si induriva raffreddandosi e veniva tagliata in pezzi e usata come rimedio per la gola (la linfa di altea è un sedativo per la tosse).
Alla fine del 1800 la linfa di altea venne sostituita da gelatina e gli albumi vennero gradualmente eliminati.
In America questi dolci sono diventati tipici delle uscite dei boy-scout che li fanno sciogliere sopra il fuoco, li mettono tra due graham crackers con del cioccolato fuso e fanno, in questo modo, gli S’mores, parola che deriva da “some more” che è la sintesi estrema di “Please, give me some more of that delicious treat.” (Per favore, dammi altro di quel dolce delizioso).
I marshmallow possono essere semplicemente riscaldati e sciolti sul fuoco o, in alternativa, è possibile lasciare che la parte esterna venga abbrustolita completamente dalla fiamma diventando molto scura e dura, mentre il centro resta soffice (non so quanto sia salutare…).
Un gioco divertente (??) da fare con i marshmallows è il “Chubby bunny“. Consiste nel mettere in bocca uno di questi dolci e poi dire la frase “Chubby bunny”. Se si è in grado di dire la frase si va avanti inserendo un altro marshmallow e ripetendo l’esperimento senza ingoiarli. Vince il giocatore che si è messo più marshmallow in bocca. Ovviamente, come per tutti i giochi stupidi ci sono stati anche incidenti e qualcuno c’è rimasto secco soffocando!
Altre curiosità:
1‚àû nel film Ghostbusters, del 1984, Ray Stanz pensa alla forma in cui Gozer il Gozeriano debba presentarsi agli acchiappafantasmi… e pensa all’omino della Stay Puft (Stay Puft Marshmallow Man), mascotte della ditta produttrice di Marshmallows.
2‚àû lo stesso omino della Stay Puft è rappresentato litograficamente su un coprocessore matematico della Weitek del 1988. Un micro omino di 300 micron individuato alla Optical Microscopy Division of the National High Magnetic Field Laboratory.
3‚àû esiste una crema spalmabile a base di Marshmallows, la Marshmallow creme che viene usata assieme al burro di arachidi per fare panini chiamati Fluffernutter.

Inoltre vi lascio qui di seguito una foto di gelato con pesciolini di cioccolato e Marshmallows!

Spero di avervi detto tutto…. o quasi!! Dopo questa sfaticata me ne vado a casa!

Ciao!!

Mars vs Milky Way. – 224

Ho preso spunto dai rice krispies treats che si trovano qui in U.S.A. per proporre agli amici Americani il dolce di riso soffiato con i Mars che si fa in Italia. Entrambe le ricette sono a base di riso soffiato, ma mentre il nostro dolce si fa sciogliendo Mars e burro per poi mischiare il tutto a riso soffiato (possibilmente al cioccolato), i rice krispies treats sono preparati con burro, riso soffiato normale e marshmallows.
Inutile dire che la versione Italiana ha spopolato e in molti mi hanno chiesto la ricetta. L’unica cosa è che ho dovuto usare i Milky Way (letteralmente “Via Lattea”) invece dei Mars, perchè questi ultimi qui non ci sono!
Ora la questione si divide in due argomenti entrambi affascinanti:
1‚àû perchè in America il Mars non esiste, nonostante la Mars incorporated sia Americana?
2‚àû cosa sono questi benedetti marshmallows? (Per questa risposta attendete il prossimo post)

Partiamo dalla prima questione.
La Mars incorporated, posseduta dalla famiglia Mars, produce dolciumi, altre cibarie, bevande e cibo per animali (!!). Tra le tante cose i prodotti più famosi in assoluto sono probabilmente Mars, Milky Way, Bounty, M&Ms, Snickers, Twix (in Europa noto come “Raider” prima del 1991), etc. etc.
Fondamentalmente Milky Way e Mars sono molto simili, soprattutto dopo il recente cambiamento di ricetta che c’è stato per il Mars. Quindi, probabilmente per un motivo di marketing, in U.S.A. il Mars non viene più venduto. Discorso a parte è da fare per il Bounty, la barretta di cioccolato ripiena di cocco. Qui in America è completamente estinto!!! Eh si!! Non viene più prodotto e venduto da metà degli anni ’90 a causa della concorrenza di altri due prodotti simili: Almond Joy e Mounds entrambi prodotti dalla Hershey’s company.
Qui sotto una foto di un surrogato (al cioccolato fondente) del Bounty:

Arrivati fin qui credo di aver dato una risposta piuttosto esauriente su Mars, Milky Way, Bounty e compagnia bella, ma voglio invitarvi a visitare un sito decisamente particolare: The Visible Mars Bar Project, che illustra con foto e animazioni le differenze tra Mars Europei (in questo caso Britannici) e Americani.

Per la risposta al quesito esistenziale “Cos’è un Marshmallows e quali sono i suoi mille segreti” siete pregati di chiedere lumi alla vostra guida spirituale di fiducia o eventualmente potete attendere il prossimo post…
Ciao!!

Plant doctor. – 222

Proprio per “festeggiare” il primo Maggio mi sono messo a fare un lavoretto di precisione e che, soprattutto, porta via un sacco di tempo. Ho “emasculato” un mucchio di Arabidopsis che domani impollinerò con polline di altre piante per fare degli incroci. Il procedimento è molto semplice: basta eliminare dal fiore tutto tranne il pistillo. Si procede con le pinzette a togliere sepali, petali, ma, soprattutto, stami ed antere. A chi non sapesse come è strutturato un fiore e quali sono le parti che lo compongono consiglio il solito link a wikipedia.
L’unico problema di questo lavoretto sono le dimensioni infime di questi fiorellini che devono essere sezionati quando sono ancora chiusi!!
Se date un’occhiata alla galleria fotografica potrete vedermi in azione con gli arnesi del mestiere: occhialoni per ingrandire, pinzette da orefice (tecnologia Svizzera!!), etanolo e fili colorati.
Potete vedere le infiorescenze prima e dopo il trattamento e anche un esempio di impollinazione avvenuta con successo. Ad ogni fiore viene legato un filetto colorato che indica il tipo di incrocio che è stato fatto… per evitare confusioni!
Sempre lì potete vedere anche una discreta collezione di piantine, che saranno sottoposte allo stesso trattamento nei prossimi giorni, e alcune piante morenti da cui devo solo raccogliere i semi.
Con le ultime due foto ho voluto ricordare centinaia e centinaia di moschine infestanti che si sono volute sacrificare per testare l’efficacia della carta moschicida!
Ciao!

Primo Maggio. – 221

Brutti schifosoni… in Italia non fate altro che ponti, feste, lunghi fine settimana… e io non mi sono beccato il 25 Aprile e non festeggio neppure il 1‚àû Maggio!! E per giunta alle 21 sono ancora in lab a lavorare… e come se non bastasse…… ha iniziato a piovere e non ho l’ombrello!!!
Pasiensa!
Buona festa del lavoro a tutti!! E divertitevi!