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Swiss kitsch vol. 1
Un esempio di kitsch in Svizzerlandia. Quanti animali finti riconoscete?
Vomitare soldi.
A quanto pare il vomito di balena vale un sacco di soldi: si usa come additivo nei profumi per “fissare gli odori” (o una cosa del genere).
Un ragazzino Inglese ha trovato un ammasso di 600g di solidificato e odoroso vomito in spiaggia per un valore di 20-50000 euro.
Ma che culo!!
E a quanto pare non è la prima volta: qualche anno fa è capitato ad degli Australiani che di chili di vomito ne hanno trovati 15.
Mi vengono in mente tre cose:
– Primo, la moglie non potrà più lamentarsi quando mi metto a guardare sassi e sassetti.
– Secondo, dovrei fare qualche giro in più in spiaggia…
– Terzo, non è che quando le mie gatte vomitano le crocchette ci posso ricavare un paio di centinaia di euro?
Breve vacanza.
Ecco, l'ennesima interruzione è dovuta ad una settimana di vacanza in Val di Fassa. Purtroppo le ferie sono finite e Domenica siamo tornati in Svizzerlandia con un percorso alternativo: 9 ore di viaggio (comprese un paio di pause per dare tregua al bimbo) di cui la maggior parte in Svizzera.
Per la prima volta abbiamo attraversato il canton Grigioni, proprio nel mezzo del parco nazionale: il paesaggio è fantastico, da visitare.
Peccato che l'abbiamo solo attraversato un po' in fretta.
Prometheus: bello schifo.
Questo post arriva un po' parecchio in ritardo: con la "pausa" dal blog ho lasciato troppe cose indietro, ma questo volevo pubblicarlo e… detto fatto.
Da bravo appassionato di fantascienza quando è uscito "Prometheus" sono andato al cinema a vedere lo spettacolo in 2D (che il 3D in Svizzera costa un rene).
Chi non ha visto il film e vuole vederlo smetta ora di leggere. A chi non gliene frega niente continui pure!
SPOILER:
Gli effetti speciali sono eccezionali, ma ormai è quasi la regola pure per le pellicole più scarse.
La storia è appena appena mediocre e la parte "scientifica" del film è a dir poco stupida, banale e molto spesso senza senso. Sarà per quello che la chiamano "fanta"scienza….
Ma la cosa peggiore è il comportamento "idiotico" dei personaggi:
– un archeologo che su un nuovo pianeta la prima cosa che fa è aprire il casco della tuta…
– un biologo che parte per un viaggio spaziale, arriva a destinazione, trova il corpo di un alieno, si caga addosso dalla paura e vuole tornare a casa, poi trova un essere serpentiforme e aggressivo e gli mette una mano in bocca…
– un geologo che viene portato lì solo per la sua capacità di costruire mappe 3D di qualsiasi posto che, dopo aver fatto la mappa di una caverna, si perde…
– una serie di personaggi che vedono una disgraziata che, dopo aver partorito tramite cesareo un alieno, corre sanguinante per l'astronave e… non fanno niente…
Etc. etc. etc. etc. etc…….. l'elenco è pressoché infinito.
Girando un po' su internet ho scoperto di non essere il solo a pensarla così. E così, per non allungare troppo il post, ecco un video che riassume più o meno tutta la montagna di boiate in questo film.
All'uscita avrei voluto chiedere il rimborso del biglietto.
Ma scherziamo?
Porca miseria. L'ultimo post risale al 22 Maggio 2012. Non va per niente bene dato che:
1° pago per mantenere dominio e spazio nel server per il blog.
2° i miei fedeli lettori (se ancora ce ne fossero) si saranno dimenticati chi, cosa, come, dove e perché.
3° ho un arretrato gigantesco di cose da scrivere. Una montagna talmente grande di boiate che me le sono scordate quasi tutte.
4° metteteci quello che volete che qualsiasi cosa ci sta bene.
Inutile tirare fuori scuse: il lavoro, il tempo, la stanchezza, il figliuolo, la moglie, la tv, l'iPad, i monsoni, bla bla bla. La verità è solo una. Quando si perde il giro di scrivere sul blog riprendere è difficile.
Allora rieccomi. Ripartiamo. Ho installato pure un paio di plug-ins per WordPress che dovrebbero pubblicare automaticamente i nuovi post su Twitter e Faccialibro. Chissà se funzionano…
Bhe, proviamo. E ricominciamo.
Olé!!
Ignorante fotonico!
Durante la visita a San Diego con 24K e l'Ing. Bocca a fine Febbraio abbiamo, come spesso accade, discusso delle diversità linguistiche Anglo-Franco-Italiche.
Io ho candidamente ammesso che non riesco a spiccicare due parole di Francesse una dietro l'altra e quel pirla dell'Ing. Bocca si è inalberato in un discorso filosofico sul fatto che "se decido di vivere in un posto (Svizzera) devo adattarmi al paese e di conseguenza imparare la lingua".
Detto da lui che è Franco-Belga, ha deciso di vivere in un paese Francofono e non ha dovuto imparare niente (sa poco e male anche l'Inglese) la cosa mi ha lasciato indifferente.
Quando è tornato a Losanna (dato che lui doveva restare solo per una settimana, mentre io e la 24K siamo rimasti per altri 7 giorni a San Diego) la 24K mi dice che "l'Ing. Bocca ha scritto una mail (in Francesse) per dire che il viaggio è andato bene e ha perfino fatto degli errori di ortografia".
Non mi stupisce, ma due giorni prima mi aveva detto che devo imparare il Francesse. Si, certo, come no, devo impararlo io.
Bene. Torniamo ai giorni nostri.
Oggi abbiamo fatto una riunione per l'uso di un LIMS al lavoro con Bernadura (collega bioinformatico) che svolgeva il ruolo di insegnante.
(il seguente dialogo si è svolto in Francesse)
Bernadura: "Facciamo così, scrivete colà, cliccate di sù, salvate di giù… Avete domande?"
Ing. Bocca: "E' possibile creare un armadio con cassetti nel sistema elettronico?"
Bernadura: "Certo che è possibile, crei la 'location armadio', poi quella 'cassetti', salvi tutto, etc."
Ing. Bocca: "Ottimo" clickete clickete, clackete clackete "Fatto, creato l'armadio, posso chiamarlo Armadio XYZ?"
Bernadura: "Certo, scrivi 'Armadio XYZ'."
Ing. Bocca: "E posso chiamare i cassetti ACB e DEF?"
Bernadura: "Ovvio, puoi dare il nome che vuoi alle location che crei nel sistema!"
Ing. Bocca: "…come si scrive tiroir (cassetto, ndr)?"
Bernadura: "T-I-R-O-I-R"
E un idiota che nella sua madrelingua non sa scrivere la parola "cassetto" mi viene a dire che devo adattarmi e imparare il Francesse. Ma vaaaaffff……
P.S.: Un esempio classico degli errori stupidi che fanno i Francofoni è questo:
"Sono andato" si scrive "Je suis allé", ma a volte gli capita di scrivere "Je suis aller" (Sono andare) perché la pronuncia è esattamente la stessa… vabbé…
Numerologia: primo episodio.
Numerologia non è il termine adatto, ma in fondo oggi parlo (brevemente) di numeri.
Pochi giorni fa, al lavoro, stavo preparando dei documenti da spedire alle autorità federali Sfizzere per conto di Ruggero, un simpatico post-doc Irlandese.
Scrivo, stampo, controllo, completo, ricontrollo, firmo e Ruggero mi dice:
Ruggero: "Ah allora è così che gli Italiani scrivono il numero 1."
Filippo: "Bho, così è come lo scrivo io, ma perché?"
R.: "E' un modo molto Tedesco. Se dovessi vedere un 1 scritto così direi che è Tedesco."
F.: "Dici? Come mai? Tu come lo scrivi?"
R.: "Io lo scrivo così: I (una linea dritta, ndr). Come lo scrivi tu si confonde col 7."
F.: "Ah si? Perché come lo scrivi il 7?"
R.: "Così."
Già… proprio identici!
Eh si, abbiamo capito tutto…
Purtroppo per me, perché ci devo lavorare insieme, la mia stima la mia collega 24K è sotto le fondamenta dell'istituto dove lavoro. Inutile, non parto prevenuto, è che quando ho a che fare con persone che non pensano (e non agiscono) le ignoro e per me sono inutili.
Giusto per spiegare ecco l'ultima boiata che ha fatto:
Lavoriamo in una "clean room", una stanza molto molto pulita che ha lo scopo di ridurre al minimo le particelle sospese nell'aria per non contaminare i campioni con cui si lavora. Quando abbiamo equipaggiato la stanza con tutto l'occorrente il nostro collega "Ing. Bocca" (d'ora in poi si chiamerà così perché parla sempre e troppo) ha messo il veto a carta e tutto c'è che può produrre particelle o fibre. Non vuole nemmeno una stampante e le salviettine che usiamo per pulire le superfici sono alcune in polipropilene e altre in una fibra speciale per clean rooms.
La settimana scorsa entriamo, iniziamo a lavorare, ci accorgiamo di non aver portato dentro nemmeno un pennarello (per scrivere su tubi di plastica e/o piastre per coltura cellulare) e la 24K si offre di andare a prendere lei due o tre cose per la cancelleria.
Dopo qualche minuto è tornata rifornita come babbo Natale ed è andata in giro per la stanza a distribuire il seguente materiale.
Io non ho commentato… mi sono limitato a mettere tutto in un cassetto e farò sparire tutto al più presto. Non perdo nemmeno tempo a spiegare che tanto non serve ad una mazza!
Elezioni Francessi.
Purtroppo o per fortuna questo post è un po' in ritardo rispetto all'argomento che tratta, ma che me ne frega, lo scrivo lo stesso.
Da poco si sono concluse le elezioni Francesi con la vittoria di Hollande e le amministrative in Italia con un casino unico tra destra, sinistra, lega, Grillo e chi più ne ha più ne metta.
Ad essere sincero mi interesso pochino (per lo schifo) della politica Italiana, figuriamoci di quella Francese, ma nei giorni scorsi i colleghi mi hanno spiegato alcune caratteristiche peculiari della modalità con cui si svolgono le votazioni in Francia.
1° una cosa parecchio strana è che mentre da noi si prende la scheda, si mette la croce per scegliere il partito e/o il candidato, si ripiega la scheda e la si infila nell'urna, in Francia questo suona "confondente" (o almeno suona confondente per quella tête-de-cass della 24k).
Loro si che hanno la strategia giusta: hanno una scheda per ogni candidato (almeno per i presidenti), le prendono tutte, si nascondono nello sgabuzzino, piegano quella del loro favorito e buttano via le altre: "così chi ti ha dato le schede non sa per chi hai votato…".
Eh si. Vabbé.
2° la cosa a dir poco in-cre-di-bi-le è che i Francesi possono delegare il voto. Spiego meglio: se sono in ferie, o via per lavoro o impossibilitati a votare per qualche motivo possono andare nel loro ufficio elettorale e preparare un documento per delegare un altra persona a votare.
"Ma chi potete scegliere? Chiunque?"
"Si, certo! Chi vuoi! Tua mamma, tua nonna, uno che passa per la strada…"
E quando ho detto che il delegato può votare quello che vuole lui mi hanno risposto che "devi scegliere uno di cui ti fidi".
Si, vabbé, ciao.
E sono quelli che, come detto al punto 1, prendono tutte le schede perché il voto è così segreto che in quel modo confondi con la mossa del giaguaro il pinco pallino del seggio…