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The mighty Zeratin!

Kacici è partito. Ieri sera alle 19 ha preso l'aereo da Ginevra per Monaco e poi da Monaco per la terra del sol levante. Resterà nella madre patria per 2 mesi, a lavorare nel suo laboratorio precedente per ultimare gli esperimenti richiesti dai reviewers del suo ultimo articolo.
Non abbiamo ancora ben capito le dinamiche del fatto. Sarà pagato per due mesi dal nostro capo per lavorare in Giappone su qualche cosa che non riguarda il nostro laboratorio? Il suo contratto verrà sospeso? Si prenderà due mesi di ferie e poi non andrà più in vacanza fino alla fine del mondo nel 2012? Non si sa… e nessuno indaga.
Comunque Kacici, come ogni persona in laboratorio, ha dei compiti che generalmente vengono svolti dal tecnico di turno. Siccome da noi il tecnico, la Nostra Signora V. M., è un demente che non ha voglia di fare alcunché, ci dobbiamo arrangiare a fare tutte le soluzioni e/o altro di uso comune.

Kacici ha da preparare tre cose:

– BSA
– Saccarosio (Sucrose 15%)
– Gelatina (Sucrose 15% + Gelatin)

Mi domando cosa abbia mai capito il povero Kacici di quando gli è stato spiegato come includere tessuti in gelatina e come preparare le bottiglie di gelatina visto che ha mandato a tutti la seguente mail…

Ho davvero paura che questo ritorno in Giappone per due mesi non gli farà per niente bene (dal punto di vista linguistico). Speriamo che almeno gli serva per la carriera…

Riepilogo dei protagonisti (post lungo).

Parecchio tempo fa ho elencato, in questo post, i protagonisti degli episodi sulla vita di laboratorio che racconto di tanto in tanto. E' giunto il momento di aggiornare la lista visto che alcuni se ne sono andati e altri sono arrivati.
Dunque iniziamo con i componenti della vecchia guardia:

Pancetta1: Francese. Era PhD student fino a poco tempo fa, ma a Settembre ha finito e adesso è ufficialmente Post-doc. Si chiama Pancetta1 perché ha avuto una figlia ed è nuovamente incinta (di conseguenza ha una bella pancetta) e per distinguerla da Pancetta2 che ha avuto una figlia subito dopo Pancetta1.
Io e la moglie le abbiamo trovato anche un altro soprannome, ma per decenza non lo userò per il blog, perché mi pare che "F**a D'Oro" sia un po' troppo scurrile…
D'ora in poi si chiamerà solo "Pancetta" dato che Pancetta2 ha cambiato lavoro e non c'è possibilità di confusione.

Gioacchino: Francese. Post-Doc, generalmente rincoglionito forte, non c'è mai in laboratorio e non si sa dove vada. Quando c'è fa casino: musica alta, guarda film e/o Youtube, usa un computer (del laboratorio) da 1500 euro per giocare a giochini in Flash, salta, ride sguaiatamente, rompe le palle. Ha il contratto in scadenza a fine Dicembre e "pare" che abbia già trovato un lavoro (poveretto chi se lo prende).

La porcellina: Post-Doc Koreana di una certa età. Chiamata "La porcellina" per similitudine con "Il porcellino" il mio amico Koreano in America. Simpatica, si fa sempre e solo i cacchi suoi e per questo motivo casca sempre dalle nuvole e non sa mai niente di niente di quello che capita in laboratorio e/o di cosa c'è da fare.

Pompelmo: Francese, PhD student. Giovane, pimpante, salta come una cavalletta (nel vero senso della parola). Quando gli viene un esperimento saltella e batte le mani ridendo (no comment). E' tremendamente maldestro, si è tagliato svariate volte con: lame del criostato, coltello da pane, coltellino svizzero, lacci delle scarpe (si, davvero), fogli di carta, vetri, altro. Ha rotto diverse cose: cilindri graduati, vetri per apparecchi di elettroforesi verticale, etc. etc.
Ha altri 3 anni di dottorato davanti a sè. Spero che non muoia dissanguato prima…

Nostra Signora V. M.: Svizzero, è il tecnico del laboratorio. Ha una serie infinita di soprannomi che si è guadagnato senza alcuno sforzo. E' fondamentalmente un fancazzista, meno fa meglio è. E pure di fare poco, o niente, fa finta di essere impegnato parlando da solo, guardando il soffitto (davvero) e parlando da solo. Ah, anche guardando il soffitto. Risultato? Sembra autistico.

La NAT, detta il vicecapo: Americana, è la seconda in comando del laboratorio per diritti di anzianità. E' piuttosto chiacchierona per non dire pettegola, completamente incompetente con il computer, poco competente in laboratorio a meno che non si tratti di tecniche "datate".

Io e la moglie: Santi, bravi, belli, sempre perfetti. Bhe, non è proprio così, ma di certo ci sarà qualcun altro che parla male di noi due.
 

Passiamo ora ai nuovi acquisti:

Kacici: Giapponese, Post-doc di recente acquisizione. Non capisce niente di niente di Inglese e ovviamente non parla Francese. Nonostante cerchiamo tutti di comunicare con Kacici, non è assolutamente possibile. Il poveretto si è isolato sempre di più e parla pochissimo o quasi niente. Non c'è molto da dire se non che stasera torna in Giappone per due mesi. Speriamo che non si dimentichi quel poco di Inglese che ha imparato… tipo "hello", "thank you very much", "sorry" e "bye".

L'ofego: Belga, PhD student. L'ho chiamata "roito" in un recente post per la sua bruttezza. E' brutta, poveretta. Mi dispiace, ma è obiettivamente brutta. La prima impressione è che fosse una zecca. In realtà le cose stanno evolvendo e pare che sia meno zecca di quel che sembra. In ogni caso è piuttosto "interessata" a quello che dicono gli altri e/o quello che gli altri guardano sul proprio computer. L'esemplare è ancora sotto osservazione.

La Gioacchina: Svizzera, PhD student. Chiamata spilungona (è parecchio alta), è l'allieva di Gioacchino. Purtroppo sta prendendo da lui molti vizi e poche virtù. Non c'è mai, lavora male (perché Gioacchino le insegna male), ma almeno non fa casino come il suo mentore. Anche questo esemplare è ancora sotto osservazione.

Maxibon: Svizzera, master student. Il soprannome l'ha trovato la moglie ed è azzeccato: è nera come il cioccolato ed è "bon". Pare una "Naomi Campbel de noartri", un bel vedere, un po' svampitella, ma comunque tranquilla. Purtroppo ha avuto la sfiga di essere stata studentessa di Pancetta2 che l'ha abbandonata a se stessa. In pratica si deve arrangiare a fare tutto.

Martinetto: Francese, Post-Doc, arriva la settimana prossima. Ha collaborato con Pancetta2 in precedenza. In pratica si presentava da noi solo ed esclusivamente per chiedere in prestito anticorpi e farci pagare le ore che lui passava al microscopio per i suoi esperimenti (con la scusa che lui non aveva l'abilitazione…). L'esemplare sarà sotto osservazione non appena verrà catturato.
 

Gli scomparsi:

Pancetta2: se n'è andata… ma lavora ancora all'EPFL. E' tra i colletti bianchi dello stabulario. Ogni tanto si rivede.

Topetto: finito il dottorato, ora è in Germania per un Post-doc. Tanti auguri topetto, impara ora quello che non hai mai imparato nei quattro anni passati: bevi meno e lavora un po' di più!
 

Ecco, era ora di fare questo riepilogo mastodontico. Da domani riprendono le storie con questi protagonisti!

La storia infinita.

Dopo la (dis)avventura con il tagliando dell'auto (ricordo, per chi non volesse rileggere questo post, che non mi hanno cambiato le lampadine dei fari anabbaglianti), ho pensato di tornare in officina per farglielo notare.
Senonché:
Sabato 9 era chiusa.
Domenica 10 era chiusa.
Lunedì 11 abbiamo finito tardi al lavoro.
Martedì 12 avevo l'appuntamento con il Club Photo.
Mercoledì 13 abbiamo finito tardi al lavoro.
Giovedì 14 avevamo la lavatrice condominiale prenotata.
Venerdì 15 abbiamo finito tardissimo al lavoro.
Sabato scorso abbiamo ricevuto il conto (via bollettino postale) da pagare e visto quello che mi hanno fatto pagare per il tagliando ho fatto il gesto dell'ombrello al pensiero di riportare la macchina (sul conto non c'era la riparazione dei fanali per fortuna).

Quindi sono andato al brico e con la modica cifra di 15 franchi ho comprato le due lampadine.
Poi siamo andati al lavoro e abbiamo finito tardi e non le ho cambiate.
Domenica siamo andati al lavoro, abbiamo finito tardi e non le ho cambiate.
Lunedì abbiamo finito tardi al lavoro e non le ho cambiate.
Ieri sera abbiamo finito "relativamente" presto. Vista la stanchezza ho saltato l'appuntamento con il Club Photo con l'intenzione di andare diretto a casa, ma visto che c'era ancora luce mi sono messo a trafficare nel cofano dell'auto in parcheggio con il vento gelido che non aiutava per niente.
Morale della favola, dopo 30 minuti di fatiche e grazie all'aiuto della moglie che ha le mani sottili, abbiamo tolto le lampadine bruciate e messo su quelle nuove. Non vi auguro mai di cambiarle su una Classe A che se avete le mani un po' grandi è un inferno.

Comunque, per fortuna che finalmente le ho cambiate che altrimenti saremmo arrivati al tagliando successivo con le lampadine ancora in mano…

Club Photo.

Giusto per la cronaca due settimane fa mi sono iscritto al foto club dell'EPFL. C'è un incontro ogni Martedì sera dalle 18.30 alle 20 o 20.30 con presentazioni e/o lezioni sulla fotografia in generale, workshop, sedute di critica fotografica, insegnamento e uso del laboratorio del club per sviluppo di pellicole e per scatti con riflettori, luci e chi più ne ha più ne metta.
Stasera tocca la sessione di critica di due foto a testa degli iscritti al club.
Qui l'indirizzo web del Club Photo.

Non ci sono più le mezze stagioni…

Finalmente (??) ha iniziato a fare freddo. Da un paio di giorni al mattino ci sono 7-8 gradi, oggi siamo scesi a ben 5 °C. Per fortuna che la tecnologia e il benessere ci garantiscono un tepore costante tutto il tempo dell'anno dentro gli edifici. Dicevo… un tepore costante… vorrebbe dire che con 5 gradi e la Bise che soffia, potrei volermi mettere un maglioncino di lana sottile, sotto la giacca, per ripararmi dal freddo. Dovrei essere in grado di stare anche dentro gli edifici con suddetto maglioncino.
E invece no! Sarò lagnoso ed ogni anno faccio lo stesso discorso, ma al lavoro ci sono 24 °C!
24 °C!
La temperatura ideale perché sia possibile andare ancora in giro con la pancia e il culo di fuori (per le donne) e in magliettina/camicia per gli uomini. Che appena fai uno sforzo di più ti metti a sudare. Che quando torni fuori ti congeli l'impossibile.

L'aria è talmente secca e calda che c'è perfino chi apre le finestre (non io, purtroppo non ci sono finestre da aprire di fianco alla mia scrivania) per far entrare un po' di fresco.
E come se non bastasse la nostra signora vergine martire, cioè il deficiente seduto di fianco a me, mette tutte le mattine il termosifone a 5 (livello massimo). Poi ha caldo e si toglie il maglioncino di cotone.
Ma porca miseria, se hai freddo vestiti di più! Mettiti un maglione di lana! Una felpa di pile! Un tabarro! Non alzare al massimo il termosifone! Perché se tu sei freddoloso puoi coprirti, ma se io sono caloroso, una volta tolto il maglione, cosa faccio? Mi metto a torso nudo? E poi? Mi scortico vivo??

Basti pensare che la NAT, la signora americana seduta dietro di me che ha sempre freddo, oggi era in maniche corte…

Per fortuna che ogni volta che va a pranzo rimetto il termostato a 0.

Restart later

Si, lo so che c'è un modo per non far comparire l'avviso o per farlo tornare dopo molto tempo.
Si, lo so che con le nuove versioni di Windows il messaggio non rompe le scatole così tanto.
Si, lo so che il capo avrebbe potuto fare gli aggiornamenti prima delle presentazioni (che comunque non è garanzia della sparizione del messaggio). 

…ma è davvero brutto assistere a due presentazioni del capo a due ospiti "importanti" con il messaggio di aggiornamenti disponibili per Windows che compare ogni 10 minuti anche dopo che gli dici "restart later".

Vendemmia nel Lavaux.

Domenica 3 Ottobre io e la moglie siamo andati a visitare i famosi vigneti del Lavaux. Questi vigneti risalgono all'XI secolo quando vennero creati i primi terrazzamenti. Con il passare del tempo le modifiche apportate al territorio per favorire la coltivazione a terrazza della vite, hanno costituito un ambiente unico che, dal 2007, fa parte del patrimonio mondiale dell'UNESCO (qui gli altri siti Svizzeri dell'UNESCO). 
I vigneti possono essere visitati a piedi o in bicicletta seguendo le strade che portano ai 14 paesetti della regione e che passano proprio in mezzo ai terrazzamenti.
Noi siamo andati da Saint-Saphorin a Chexbres (e ritorno) per due semplici motivi: goderci il meraviglioso panorama sul lago e fare un po' di foto. Purtroppo essendoci andati di Domenica non abbiamo visto la vendemmia che era già iniziata e ormai dovrebbe anche essere finita.
Se aveste intenzione di fare un giro per vedere questi vigneti potrete trovare molte informazioni per alberghi, itinerari ed eventi su questo sito.
Abbiamo in programma di tornare a ripercorrere lo stesso tragitto (o uno simile) questo Sabato per scattare qualche foto alle viti e al paesaggio con i tipici colori autunnali, speriamo solo che non piova…

Ho caricato un po' di fotografie sul sito e su Flickr, se siete interessati guardate entrambe le gallerie perché le foto sono diverse.

Efficienza Svizzera? #2

Un mese fa: Whamp! Fulminata la lampadina anabbagliante destra dell'auto. Vabbé, poco male, tiriamo avanti che tra poco tocca il tagliando, me la faccio cambiare al momento.
Due settimane fa: Whamp! Fulminata la lampadina anabbagliante sinistra dell'auto. Vabbé, poco male, tiriamo avanti che porto l'auto al tagliando tra pochissimo, me le faccio cambiare entrambe.
Venerdì scorso, rigorosamente dopo appuntamento telefonico, portiamo l'auto a fare il fatidico tagliando. Provo a parlare con il tipo dell'officina in Inglese, ma mi risponde picche. Allora la moglie parte col Francese e gli dice:

Moglie: "Le due luci davanti non vanno."
Ometto: "Nessun problema, controlliamo l'inclinazione dei fanali, per cui lo vedremo e le cambieremo."
M.: "Bene. Poi la freccia sinistra è rotta."
O.: "La luce? Non va?"
M.: "No, la lampadina funziona, ma è proprio la freccia che si stacca."
O.: "Ah, ho capito. C'è una graffetta di plastica che la regge. Si deve essere rotta, me lo segno e la cambiamo."
M.: "Grazie, arrivederci e buonasera."

Torniamo alle 17.40 a prendere l'auto, l'officina ha appena chiuso, ma il concessionario è ancora aperto. Parliamo con un altro ometto (Italiano) che ci ha appena lavato la macchina e ci dice che è tutto a posto, possiamo prenderla e andare e ci arriva il conto a casa (si, in Svizzera funziona così, ti mandano un bollettino a casa per pagare anche la parrucchiera….).

Torniamo al lavoro perché abbiamo un esperimento che dura fino alle 20. Durante il tragitto chiedo alla moglie di guardare sul libretto dei tagliandi che cosa hanno fatto.

Moglie: "Tagliando di tipo A: cambio olio e filtro, controllo di tutti i fanali e delle luci anche interne, controllo dei freni, controllo di qui, controllo di lì, cambio di questo, cambio di quello, bla bla bla."
Filippo: "Ottimo. Bel lavoro."

Arriviamo in lab, facciamo il nostro dovere al microscopio, alle 20.30 usciamo, saliamo in macchina, metto in moto, accendo i fanali e…

Filippo: "Ma caxxo, non hanno mica cambiato gli anabbaglianti!! Non funzionano!!"

Scendo, guardo, controllo, spengo, riaccendo, niente. Niente.
Fortuna che "controlliamo l'inclinazione dei fanali, per cui lo vedremo e le cambieremo". Fortuna che c'è il "controllo di tutti i fanali e delle luci anche interne".
Fortuna per loro che Sabato fossero chiusi e  né ieri né oggi ho avuto e avrò tempo di tornare in concessionaria, ma appena mi vedono….
 

P.S.: la freccia l'hanno cambiata.