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Mutatis mutandis.

E' latino e non vuol dire "cambiati le mutande", ma "cambiare le cose che devono essere cambiate". Ho aggiornato di poco l'aspetto del blog, modificando l'intestazione del sito e la disposizione dei widget (o plugin che dir si voglia) di wordpress. Ho aggiunto, infatti, un plugin per Twitter, servizio a cui mi sono iscritto da un paio di giorni e che inizierò ad usare con calma. Sono passati terza posizione i "siti consigliati" che non spariscono comunque dal sito. E' stato momentaneamente eliminato il plugin per la galleria di Flickr visto che mi dava qualche problemino: spero di risolverlo al più presto.

Ovviamente, come sempre, se avete consigli, idee, o semplici problemi di visualizzazione del sito scrivetemi due righe sui commenti!

Informatica che passione: e tre!

Ho parlato in precedenza (qui e qui) del vicecapo NAT e di come sia impedita con i computer. Certo è comprensibile, i PC sono entrati nell'uso comune quando lei era già avanti con gli anni, quindi non gliene faccio una colpa. Però è anche vero che ormai i computer, se non a casa, sono nei laboratori da parecchio tempo.
Per un biologo sono strumento quotidiano per ricerche su internet, presentazioni, software specializzati, analisi di immagini e sequenze e molto altro che oggigiorno senza un computer sarebbe molto difficile se non impossibile da fare. Insomma, da almeno 10-12 anni la NAT usa i computer, eppure non ci si è ancora abituata.
Per questo episodi come questo sono all'ordine del giorno:

Gioacchino: "Avete visto il disco rigido esterno del laboratorio?"
Tutti: "No, bho, non so, che disco? Non si sa. Cos'è? Perché? Mai visto un disco!"

E il disco non si trova. Gioacchino per tutto il giorno è andato a chiedere a tutti dove fosse questo benedetto disco e addirittura alcuni "non hanno mai visto un disco di laboratorio". Niente, non se lo ricordano. Mai visto il disco che era pieno e per questo motivo il capo ha comprato un disco da 1.5Tb a testa. Mai sentito. Vabbè…
Comunque, il giorno dopo:

NAT: "Filippo, nella borsa del portatile vecchio del lab ho trovato questo. E' il disco che cercava Gioacchino?"
Io le ho gentilmente detto che "no, quello è l'alimentatore del portatile" e non ho saputo che altro dirle…

Mercatini di Chillon e Montreux.

Come promesso sono online, su Flickr, le foto del mercatino medievale a Chillon e del mercatino di Natale di Montreux. In caso voleste fare un giro da queste parti, il mercatino medievale sarà aperto nuovamente Sabato 18 e Domenica 19, mentre il mercatino di Natale c'è fino a Venerdì 24 Dicembre.
Essendoci andati rispettivamente il 5 e il 7 Dicembre, abbiamo incrociato decine e decine di italiani che, aprofittando del ponte dell'Immacolata, arrivano con auto e corriere a visitare le cittadine Svizzere.
Comunque, qui trovate le foto di Chillon e qui quelle di Montreux. Buona visione!

Vive la France!

Niente, non ce l'ho fatta a riprendere a scrivere con regolarità. Venerdì, infatti, sono andato a Parigi per fare un esperimento combinato tra il nostro gruppo e il gruppo francese. Otto ore di treno (andata e ritorno in giornata col TGV) per tre ore di esperimento. Vabbé… poteva andare peggio considerata la neve che doveva aver bloccato tutto e che invece era ormai sciolta.

Sabato e Domenica io, moglie, Pompelmo e Porcellina, siamo stati a Lione, sempre in Francia, per la Fête des lumières: una "festa delle luci" organizzata ogni anno intorno all'8 Dicembre per ringraziare la Vergine Maria.
Come mai i Lionesi ringraziano la Madonna?

Da Wikipedia: "La città di Lione venera la Vergine Maria sin dal Medioevo e si mise sotto la sua protezione nel 1643, anno nel quale il sud della Francia era stato toccato dalla peste e i notabili fecero voto alla Vergine di renderle omaggio ogni anno se fosse cessata l'epidemia.

Da allora l'8 settembre, festa della natività di Maria e giorno della consacrazione della città alla Vergine, ogni anno un solenne corteo municipale si reca dalla cattedrale di Saint-Jean alla collina di Fourvière dove venne eretta una nuova chiesa dedicata a Notre-Dame (che precedette l'attuale basilica di Notre-Dame di Fourvière), per offrirle ceri e offerte.

Nel 1852 doveva essere inaugurata la nuova statua della Vergine collocata nella chiesa di Fourviére, realizzata dallo scultore Joseph-Hugues Fabisch. L'inaugurazione era prevista per l'8 settembre, data della festa tradizionale, ma un'alluvione della Saône impedì che la statua fosse pronta in tempo e la data dell'inaugurazione venne spostata all'8 dicembre, festa dell'Immacolata concezione. Per la cerimonia erano previsti fuochi d'artificio dall'alto della collina accompagnati dalle fanfare delle bande musicali nelle strade. I notabili cattolici proposero di illuminare le facciate delle proprie case come era l'uso per i grandi avvenimenti, come cortei reali e vittorie militari. Il mattino della data prevista, tuttavia, si abbatté su Lione un violento temporale e si decise di annullare la festa con i fuochi e la banda, spostandola alla domenica seguente. Il tempo tuttavia migliorò nel pomeriggio e la popolazione della città, che aveva tanto atteso la cerimonia, spontaneamente mise delle luci alle proprie finestre e scese nelle strade, cantando cantici e gridando "Viva Maria" fino a tarda notte, mentre dei fuochi di Bengala, accesi in tutta fretta, illuminavano la statua e la chiesa.

La festa fu tenuta in seguito ogni anno. Secondo la tradizione ogni famiglia conserva insieme alle decorazioni di Natale le candele da mettere alla finestra dietro vetri colorati per l'8 dicembre."

Insomma, mi sono cuccato tre giorni filati di Francia allo stato puro. Parigi non l'ho visitata, ma a Lione mi sono rifatto e ho scattato oltre 400 foto della festa e della città (online nei prossimi giorni).
Comunque, secondo i pareri che ho sentito in giro la festa delle luci quest'anno è stata più brutta degli anni precedenti e, complice il passaparola, l'affluenza di visitatori è stata minore del previsto. "Minore" vuol dire che negli anni scorsi si arrivava a punte di 1 milione di turisti in 2-3 giorni… non so quanti ce ne fossero quest'anno, ma la ressa era impressionante!!
Se mai vorrete andarci vi consiglio vivamente di non farlo nel fine settimana.

Qui sotto una ripresa (che non ho fatto io) del teatro dei Celestini illuminato e animato a ritmo di musica e voci (camuffate).
 

Ci casco sempre!

Succede ogni volta, anche quando ne sono consapevole in anticipo lo dimentico e mi stupisco. E' proprio inevitabile: quando al mattino apro Skype e vedo che ci sono a malapena 3-4 persone collegate devo sforzarmi per ricordarmi che in Italia è festa…

…è una vera sfiga vivere in un Cantone protestante della Svizzera. 50 km più in là e saremmo a casa pure noi!

La settimana scorsa.

Per riassumere in breve ciò che è successo la settimana scorsa…

– Lunedì: si è rotto il computer del microscopio che avremmo dovuto usare per tutta la settimana. Saltiamo degli esperimenti.

– Martedì: raggiunti i 50 cm di neve, traffico intenso, qualche incidente in giro.

– Mercoledì: il capo insisteva, per l'ennesima volta, nel dire che abbiamo fatto un esperimento che non abbiamo mai fatto.

– Giovedì: Gioacchino ha dato il meglio con la sua merdavigliosa presentazione descritta qui.

– Venerdì: iniziato esperimento grosso della durata di 3 giorni (fino a Lunedì mattina).

– Venerdì sera: sono arrivati suocera e cognato a passare qualche giorno con noi in Svizzera fino a domani. L'unica nota positiva della settimana!

– Sabato: esperimento al mattino, nonostante avessimo parenti a casa.

– Domenica: gitarella al castello di Chillon. Le foto saranno online tra qualche giorno.

– Ieri: al mattino siamo venuti in laboratorio per discutere col capo di un paio di cose e per interrompere l'esperimento iniziato Venerdì. Ovviamente anche qui c'è stato un problema visto che il microscopio per il time-lapse si è bloccato per un errore sconosciuto e l'esperimento importante di tre giorni è andato a farsi benedire. Ci siamo presi un pomeriggio di ferie per fare un giro con i parenti.

– Oggi: lavoro fino ad ora, tra 15 minuti torniamo a casa e andiamo, probabilmente, a Montreux al mercatino di Natale.

– Domani: ritorno al lavoro full-time e ritorno a scrivere sul blog con una frequenza maggiore!


(clicca sull'immagine per ingrandire)

P.S.: piove da un paio di giorni e la neve si è quasi completamente sciolta.

Abbiamo toccato il fondo e iniziato a scavare.

Non bastava che con i 50cm di neve caduta mi tocca parcheggiare la macchina in derapata.
Non bastava che abbiamo talmente tanto da lavorare che non riesco neppure a scrivere un post.
Non bastava che, nonostante io e la moglie ci siamo organizzati da una vita lavoro ed esperimenti per i prossimi mesi, il capo ci dica "considerate che ci sono le feste, si ricomincia tardi a Gennaio con gli esperimenti".

No, non bastava tutto questo. Due ore fa c'è stato l'ultimo lab meeting di Gioacchino che a fine Dicembre se ne va e a Febbraio inizia a lavorare in un altro laboratorio. Dopo 4 anni di lavoro qui, un articolo in fase di stesura su una rivista grossa (vedremo…), altri 3 articoli da scrivere (a sentire lui), mi sarei aspettato una presentazione mastodontica, con tutti i dati e le novità.
Invece il signorino ha presentato sei slide (SEI), di cui una col titolo e l'ultima con i piani futuri tra cui "andare in vacanza in Portogallo e farsi operare al ginocchio".
Un'altra diapositiva è stata tipo "ho insegnato questo, questo e quest'altro alla studentessa".
Nel mezzo l'unica diapositiva con dei "risultati" aveva quattro foto (QUATTRO) di immunoistochimiche. Quattro foto. Dopo quattro anni di lavoro e un articolo grosso da pubblicare.

E Martinetto, povero Cristo, che non ha mai sentito parlare del suo progetto, ha fatto domande. E Gioacchino e il capo rispondevano cose diverse alle domande. E il capo non ha saputo spiegare le cose che sta scrivendo nell'articolo. La moglie ha dovuto correggerla e il capo, stordita, ha detto "si, è vero, è come dice Chiara".

E alla fine della breve presentazione il capo ha pure ringraziato Gioacchino.

Siamo usciti tutti disgustati, ma che si può fare, non ho neanche il tempo di lamentarmi troppo che domani ho Journal Club e devo presentare un articolo scritto da altri con (finora) 23 diapositive.
Fosse per Gioacchino ridurrebbe tutto ad una slide con il titolo e basta…

Neige et glace.

Finalmente (??) è giunto l'inverno anche qui a Losanna. Da Venerdì scorso, infatti, la temperatura si è abbassata parecchio e durante il fine settimana ha nevicato per bene: una ventina di centimetri abbondanti.
Gli Svizzeri si sono dimostrati, come ogni anno, preparati e veloci nell'intervenire con spazzaneve e spargisale tenendo le strade pulite.
Ora c'è solo il rischio di trovare qualche marciapiede o parcheggio ghiacciati. Generalmente c'è il sale pure lì, ma umido e freddo intenso lavorano incessantemente, mentre gli stradini si concedono qualche pausa per dormire la notte.
Quindi c'è sempre la remota possibilità di scivolare.
Quindi c'è sempre la molto remota possibilità di farsi male cadendo.
Quindi c'è sempre la remotissima possibilità che la moglie si devasti un ginocchio per l'ennesima volta.
Dovrò tenere gli occhi molto aperti stando pronto a sorreggerla in caso di percorso impervio…